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Autore: Delver of Dreams    07/09/2008    5 recensioni
.:Fanfiction One Piece:.
Personaggi: Zoro Roronoa, Nico Robin.
Locazione: Going Merry, ponte.
Momento della giornata: Notte fonda.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nico Robin
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella notte Zoro non riusciva a dormire, ogni istante si girava e si rigirava sul suo giaciglio per trovare una posizione che lo aiutasse ad addormentarsi. Ogni tanto si fermava col petto rivolto verso l'alto e le gambe incrociate, pensava... pensava e nient'altro. Quali fossero i suoi turbamenti è tuttora un mistero. Ormai era notte fonda, si poteva sentire solo il rumore del vento che cullava la nave con leggerezza ed entrava in essa per spiragli e piccole aperture e il rumore del russare di Rubber, poteva forse essere quella la causa dell'insonnia di Zoro? Ovviamente no, lui aveva ben altro di cui preoccuparsi. Quando realizzò che il sonno non sarebbe sopraggiunto si alzò dal suo scomodo giaciglio e, dopo essersi stirato e aver preso le sue spade, si apprestò ad uscire sul ponte per prendere una boccata d'aria. Il cielo era cupo nonostante l'elevatissima presenza di stelle, l'aria era fresca e il leggero venticello che soffiava fino a poco fa si era affievolito ancor più di quanto non lo fosse già. Facendo attenziona a non far rumore Zoro fece un respiro profondo e si incamminò lentamente verso la prua della caravella e lì, con sua grande sorpresa, riuscì a distinguere la figura di Nico Robin la quale non era stata vista in precedenza perchè nascosta dall'albero della nave. Lo spadaccino inarcò un sopracciglio e sbuffando continuò a camminare fino a raggiungere la donna. Ella era appoggiata al legno con i gomiti ed era intenta a rimirare l'oceano, probabilmente immersa anche lei nei suoi pensieri. Intanto il vento aveva ripreso a soffiare con più forza e riusciva a scompigliare con dolcezza i capelli della donna, la quale non perdeva tempo a riaggiustarli ma li lasciava nelle mani della brezza. - Non ti pare un po' tardi per venire ad ammirare il panorama? Chiese Zoro rompendo il silenzio che fino a quel momento regnava sul ponte. Nico Robin si voltò di scatto e riconobbe il compagno, la sua voce l'aveva colta di sorpresa ma adesso che sapeva di non essere in alcun genere di pericolo tirò un sospiro di sollievo. - E tu non pensi che sia un po' tardi per venire a spaventare le persone? - E' il mio passatempo preferito che vuoi farci... e comunque non mi dirai che l'impassibile Nico Robin si è spaventata per così poco! - Non ho voglia di litigare, se per favore mi lasci in pace te ne sono grata. - Beh si da il caso che io voglia rimanere qui, ti basterà far finta che non ci sia. A quel punto l'uomo si sedette poggiando la schiena all'albero e incrociò le gambe, si portò le braccia dietro la testa e respirò profondamente. La donna lo guardò per qualche istante poi chinò il capo e si portò una ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro. Sul ponte il silenzio era tornato a dominare. Nella mente di Robin stavano succedendosi ricordi funesti e ciò che ogni tanto la faceva star meglio era il pensiero di poter, finalmente, stare sola con lui, Zoro. Il cuore le batteva più forte del solito, il respiro si faceva più affannoso e ogni secondo che passava voleva alzare la testa e non staccare più gli occhi da lui... ma la ragione la faceva desistere, in fondo lei aveva ben nove anni più dello spadaccino e ciò la metteva un po' a disagio. *Cosa mi succede* pensava *Non posso innamorarmi di lui... è ancora un bambino immaturo che segue solo il suo istinto, non può essere l'uomo giusto per me e poi... lui mi odia, mi vede come un'infiltrata pronta a voltar le spalle ai suoi attuali compagni. Non potrà mai provare il minimo affetto per me... Robin rinuncia, rinuncia a questo amore impossibile.* Nel mentre che pensava tutto questo si era portata la mano destra al cuore, sentiva chiaramente i suoi battiti che la imploravano di manifestare il suo amore, troppo grande per poter rimanere rinchiuso nel suo petto. - Zoro... L'uomo posò lo sguardo su di lei che aveva appena invocato il suo nome. - Adesso cosa c'è? - C'è mai stata una donna importante nella tua vita? - Che razza di domande fai??? Forse stare in piedi fino a tardi non ti giova. - Hai ragione, dev'essere la stanchezza che mi fa dire stronzate... scusami. Ella strinse i pugni curandosi di non far vedere tale reazione al suo interlocutore. - Non fa niente... e comunque, per rispondere alla tua domanda: può darsi. - Ma come può darsi??? Così non mi rispondi per niente! - Mmmh può darsi... - Ti stai forse prendendo gioco di me? - No, assolutamente. - Tu volevi dire "può darsi" ammettilo!!! - E anche se fosse? - Sei solo uno stupido! Io ti odio, ti odio con tutta me stessa!!! Robin a quel punto non riuscì a trattenere il dolore e le parole uscirono dalla sua bocca senza che lei potesse accorgersi di ciò che stava dicendo. Alcune lacrime osarono scenderle sul viso a rompere la sua bellezza, col cuore infranto, la donna, si diresse a testa bassa verso la coperta. Zoro balzò velocemente in piedi e afferrò Robin per il polso sinistro. - Non posso vederti piangere... scusami sono un idiota. La donna prima di voltarsi rispose con la voce strozzata dal pianto. - Te ne sei accorto eh? Lasciami in pace, sta lontano da me. - Ti amo... ti prego perdonami, l'ultima cosa che voglio è farti del male. - Eppure ci riesci benissimo... aspetta... cosa hai detto? - L'ultima cosa che voglio è farti del male. - No, prima. - Ti prego perdonami. - Lo stai facendo apposta! Brutto idiota! E così dicendo lei si voltò di scatto e alzò la mano pronta a dare uno schiaffo a Zoro... ma il suo braccio venne fermato dalla mano sinistra dell'uomo che, avvicinandosi velocemente, la baciò con dolcezza. Ella rimase stupita da tale gesto, i suoi occhi erano spalancati e traboccanti di lacrime pronte a lasciarsi andare su quel bel viso. Dopo qualche secondo, un'eternità per la donna, lo spadaccino si allontanò leggermente e disse: - Ho detto questo... Ormai niente poteva più fermare le lacrime di Robin la quale si lanciò a braccia aperte al collo di Zoro. Egli la prese per i fianchi e successivamente le passò le braccia attorno alla vita per poi stringerla fortemente a sè. - Sei uno stupido Zoro... uno stupido... E detto questo la donna lo guardò dritto negli occhi per finire poi con regalargli un bacio appassionato.
  
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