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Autore: marrrettina    30/07/2014    0 recensioni
Diana vuole passare un'estate memorabile e la passerà sicuramente incontrando una persona inaspettata.
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-Posso farti una domanda?- chiesi (...)
-Si,certo-.
-Quando tornerai sarà tutti come prima, giusto?- chiesi con gli occhi lucidi.
- Si, te lo prometto-(...)
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 3

 
Dopo esserci preparate andammo a fare shopping. A me e a mia sorella piaceva stare insieme, soprattutto se si trattava di fare shopping.
Avevamo una corporatura simile quindi qualsiasi cosa compravamo ce la scambiavamo, e avere i gusti uguali ci rendeva la cosa più semplice.
-Che ne dici di questo top rosa?- chiesi a mia sorella. Non era il mio genere ma non mi dispiaceva affatto e qualche volta l'avrei indossato volentieri.
-Dici davvero?- alzò un sopracciglio - Tu non metteresti mai una cosa del genere-.
-Si, no, lo so. Ma non é male- misi sul ripiano il top.
- Questo é proprio fatto per te!- Katy mi passó un top nero con delle scritte bianche.
-Si, mi piace. Lo prendo- dissi e andai alla cassa.
 
Dopo aver girato per altre due ore e mezza nei negozi tornammo in hotel giusto in tempo per fare pranzo.
All'entrata c'erano le stesse ragazze che urlavano il giorno prima fuori dalla gelateria.
Io e mia sorella passammo dalla seconda entrata dell'hotel dove c'era Toby che stava fumando.
-Hey- dissi salutando con un piccolo gesto della mano.
-Ciao ragazze- ci sorrise. Mia sorella mi guardò e probabilmente capì dal mio sguardo che volevo rimanere da sola con lui.
-Ci vediamo al ristorante- disse mia sorella lasciandoci soli.
-Uhm...Toby io volevo...- cercai le parole. Sapevo che ero un po' fuori di testa la sera prima ma questo non giustificava il mio comportamento.
-Si?- disse lui spegnendo la sigaretta.
-Volevo chiederti scusa per ieri sera. Avevo bevuto e non connetto il cervello quando lo faccio- spostai una ciocca di capelli dal viso.
-Non ti preoccupare. Anche io avevo bevuto- si giró verso la porta secondaria- devo rientrare. Comunque non mi é dispiaciuto. Anzi- mi fece l'occhiolino e rientrò dentro. “Ok, ok credo di piacergli, e adesso?”. Rimasi due minuti fuori a pensare e notai un autobus che entrava nel parcheggio interno dell'hotel. Si fermò davanti all'entrata, quindi davanti a me, e pensai che qualcuno stesse per uscire dalla porta perché sentii delle voci che si avvicinavano, mi spostai di lato.
C'era un uomo molto robusto che si avvicinò a me, sembrava un bodyguard.
- Non puoi stare qui. Torna all'altro ingresso- mi guardo e mi prese il braccio.
-Io veramente alloggio qui- indicai l'hotel.
-Si, certo. Dovrei crederci- disse l'uomo iniziando a spingermi verso l'altra entrata.
-Hey lasciala stare- sentii la voce familiare del ragazzo con cui avevo parlato quella stessa mattina. Luke. -La conosco. Lei alloggia qui- disse spostando il braccio dell'uomo dal mio braccio.
-Ah. Sicuro?- chiese l'uomo imbarazzato, allontanandosi da me.
-Si, tranquillo-Luke fece un cenno del capo e l'uomo tornò dentro l'hotel. Io rimasi ferma a guardare Luke. Ero confusa. E forse lui capì che non capivo cosa stesse succedendo.
-Uhm...Io faccio parte di una band, abbastanza conosciuta in Australia, e ora dobbiamo andare a fare delle interviste in radio quindi ci serve un bodyguard- mi spiegò  gesticolando buffamente con la mano.
-Ah. Quindi siete voi la band- sorrisi e Luke fece un sorriso divertito.
-"La band"?- chiese.
-Si, tutti parlano di voi. E tutte le ragazze qui in città urlano per voi- guardai verso l'entrata principale.
-Già. Probabilmente diventeremo sordi nel giro di qualche mese. Non ci abitueremo mai- sorrise.
-Hey Luke dobbiamo andare altrimenti faremo tardi- un ragazzo moro si avvicinòó a noi e appoggió la mano sulla spalla di Luke -E lei chi é?- mi sorrise, per poi guardare Luke.
-Una mia amica- rispose Luke -Si chiama Diana- mi guardò e sorrise.
-Eh si, sono sua amica da meno di ventiquattro ore- sorrisi al ragazzo- Tu sei?- porsi la mano.
-Calum- strinse la mia mano- Scusami tesoro ma devo portartelo via altrimenti faremo tardi- prese sotto braccio Luke e si incamminò verso l'autobus.
- Ci rivediamo questa sera qui in hotel?- fece il suo sorriso mozzafiato e io quasi spalancai la bocca -Diana? Allora?- camminava lentamente mentre aspettava una mia risposta.
- Si, si certo. A questa sera!- mi affrettai a dire, lo salutai con la mano ed entrai in hotel.
Entrata nel ristorante trovai subito mia sorella, erano rimaste poche persone a mangiare. Trovai Katy che stava mangiando un antipasto.
-Eccoti- mi misi a sedere di fronte a lei -Che si mangia di buono?- chiesi.
-Ho ordinato per te un piatto di insalata e due fettine di carne. Come piace a te- mi sorrise.
-Grazie sorellona- feci un cuore con le mani e lei rise.
-Come mai ci hai messo così tanto a parlare con Toby?- alzò le sopracciglia.
- In realtà non ero con Toby. Cioè, non tutto il tempo- la guardai e intanto stava arrivando il mio pranzo.
- E con chi?- chiese curiosa mia sorella. Il cameriere appoggio delicatamente l’insalata e un piatto con le fettine di carne ,sia per me sia per Katy, sopra il tavolo.
-Ero con Luke. Il ragazzo di ieri sera. Sai che lui fa parte della band?- versai l'acqua nel bicchiere.
- Che? Davvero? No, non ci credo- disse lei sorpresa.
-Eh si. E prima sono usciti dalla porta secondaria per colpa delle fan davanti l'entrata principale. Mi ha chiesto se ci rivedevamo questa sera, e ho detto di si- feci un sorriso a 32 denti. Era un ragazzo molto carino e al momento si era comportato molto bene con me.
Mi piaceva.
Già. Dovevo scoprire qualcosa in più su di lui.
-Lo so cosa stai pensando- disse mia sorella - E non puoi entrare nella sua stanza.
-No, non voglio entrarci. Vorrei solo sapere qualcosa in più su di lui- alzai le spalle.
-Potresti trovare le risposte fuori- la guardai confusa.
-Cosa intendi?- chiesi.
-Ci sono decine e decine di fan qui fuori. Credi che non sappiano nulla di loro? Ormai tra i social network e non so cos'altro sanno di tutto e di più- finì il suo pranzo.
- Si ma non posso chiedere a loro- dissi finendo anche io il mio pranzo. Mi appoggiai allo schienale - Non credo sia giusto. Credo sia meglio se ci parlassi e scoprissi tutto da lui- la guardai. -Anche se l'idea di entrare in camera sua non era così male- risi e ci alzammo, lasciando il ristorante.
 Trovammo i nostri genitori fuori dalla nostra camera e ci spiegarono che volevano andare a fare un'escursione, che a quanto pare non facevano da anni e a loro piaceva esplorare. Quindi io e Katy avevamo il pomeriggio senza fare nulla e la sera avevo un impegno con Luke. Anche se non avevamo nulla in programma. Avrei avuto tutto il tempo per prepararmi.
 
Dopo essermi fatta una doccia e aver poltrito per un'oretta, notai che Katy dormiva quindi andai alla reception dove trovai zio Paul.
-Ciao piccola. Come mai da queste parti?- chiese sorridendo e rovistando tra vari documenti.
-Ciao. Ma niente di che. Mi annoiavo e Katy dorme- sorrisi e forse lo zio si accorse che avevo qualcosa in mente.
- Ti serve qualcosa? Lo sai che puoi chiedermi tutto senza problemi, si?- mi guardò seriamente.
-Tranquillo zio, niente di che- cercai di tranquillizzarlo- Sai la band che ospiti?- lo guardai sperando che capisse.
-Si, si sono dei bravi ragazzi- sorrise leggendo un documento.
-Ecco volevo chieder...- mi interruppe.
-Ti piacciono? Vuoi incontrarli? Sai che non ci sono problemi, se glielo chiedessi credo che sarebbero felici di...- lo interruppi io.
-No, no zio! Tranquillo. Li ho già conosciuti- sorrisi- Volevo sapere solo come si chiamava la band- lo guardai sperando che lo sapesse.
-Ah, me l'hanno detto. Se non sbaglio "5 seconds of..."....uhm...- si grattò la testa- Si credo "5 seconds of summer"- mi sorrise.
-E per caso mi puoi dire per quanto alloggeranno qui in hotel?- feci gli occhioni dolci. Di solito queste cose dovrebbero rimanere private per ragioni di sicurezza. Soprattutto se si parla di attori o cantanti famosi.
-Rimangono qui un paio di settimane, e da come mi hanno detto ripartono lo stesso giorno in cui ripartite voi- mi sorrise e tornò a guardare la montagna di scartoffie che aveva sul bancone.
-Ah. Ok. Grazie mille zio. Ti lascio lavorare- gli sorrisi e tornai in camera. Mi aspettava un intero pomeriggio di tortura prima di poter incontrare di nuovo Luke.
 

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Ciao ragazze. Ieri ero ispirata e ho scritto. Spero vi siano piaciuti gli altri due capitoli e che vi sia piaciuto anche questo.
Come avevo detto con questa pioggia avrò sicuramente tutta la settimana per scrivere, quindi probabilmente riusciró a postare un capitolo al giorno. Ma non prometto nulla uwu
Recensite e fatemi sapere se vi piace la storia.
Un bacio, Mara
  
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