^__^
Grazie a tutte le persone che hanno letto e che hanno
aggiunto la storia nei preferiti ^.^ almeno vedo che il mio lavoro attuale non
viene proprio sprecato XD (Nemmeno da dire che sono su un seguito, vero? XD)
Comunque questa sarà una storia breve in cui ho cercato di
creare situazioni diverse dalle mie precedenti, se ci sono riuscita dovrete poi
dirmelo voi! ^__^
Grazie a TEMARI(Tutti riserveranno sorprese XD o almeno
spero XD Yuu è così carina e innocente ç__ç e Kyo..è scemo XD),HOPE87(Ma per
introduzione intendi ‘Yama risorta’ o l’inizio? XD cmq grazie ^__^),
NEMERYAL(Ma no figurati, non sei affatto un incubo, anzi ^__^)…..e nessuno mi
ha commentato la parte finale… mmm….
Consiglio di leggere il tutto sulle note di “Rock this
party” di Bob Sinclair XD
02 SECOND DAY
Era una calda giornata di sole.
La pioggia della sera precedente quasi non si avvertiva.
Solo il tocco della pelle calda su quelle foglioline fresche potevano rendere
un vago ricordo poco fluido.
I suoi piedi, ora, si beavano di quel contatto così leggero e soffice.
Le dita provavano in qualche modo a giocare con le goccioline ancora saldamente
attaccate alle foglie, senza però ottenere risultati alcuni.
Goku- Buongiorno
Yuu si voltò girando appena il collo- Buongiorno a te, viandante- Sorrise,
facendo arrivare il suo saluto caldo fino alle sue orecchie, in modo gentile.
Lui le si avvicinò- Che stai facendo?
Yuu sospirò- Nulla di che.. sto solamente facendo passare il tempo.. Il pane è
sfornato da un pezzo e sia il pranzo che la cena sono già pronti.. direi che ho
esaurito i miei compiti per oggi!
Goku- Non hai dormito stanotte?
Lei scosse il capo- Poco.. ma mi succede, tranquillo- Mosse le mani- Non era
affatto dovuto alla vostra presenza! Anche perché, se aveste avuto cattive
intenzioni, le avreste palesate immediatamente
Goku- Già…- Si grattò il capo- Senti, sai dirmi dove sono andati gli altri?
La ragazza scrutò l’orizzonte- Kyo e Hakkai sono usciti da parecchio tempo. Si
sono diretti a nord, verso le montagne. Gojyo ha detto sarebbe andato verso
est, mentre l’altro ragazzo…- Rifletté.
Goku- Sanzo?
Yuu- Si, Sanzo.. lui è andato in paese borbottando qualcosa su delle sigarette.
Goku- Sono già tutti via quindi…
Yuu- Hakkai ha lasciato detto, se vuoi, di cercare sulle colline qua dietro. Ci
ha spiegato meglio del vostro draghetto, poverino, è parecchio agitato
Goku- Si…..magari lo cerco anche io..
Yuu- Sulla tavola c’è il tuo pranzo al sacco, ho già preparato una busta per
te. In questo modo non dovrai sprecare troppo tempo per andare e tornare!
Goku- Ah si….- Rispose poco convinto- E’ in cucina?
Yuu- Si, ti ricordi come ci si arriva?
Goku- Certo! Tranquilla- Sorrise per poi voltarsi.
Erano stati fin troppo gentili quei due ragazzi a offrirgli tutto il loro
aiuto..ma era anche normale volessero accelerare i tempi del ritrovo.
”Tanto, prima o poi, anche questo strascico di vita normale finirà. Rassegnati”
E con pensieri pesanti nella testa salutò Yuu e si incamminò in modo solitario
verso la direzione indicatagli.
***** *****
Il sole incantato di mezzogiorno spiccava afoso nel cielo.
Quella giornata era parecchio calda.
Ma per la strana posizione in cui erano site le camere e disposti gli spazi,
quella casa risultava fresca.
Ogni singola finestra era lasciata aperta, stesso destino per le porte. Ogni
tanto se ne sentiva sbattere qualcuna, forse per la corrente leggermente più
calcata in qualche punto.
Entrò nell’atrio e si guardò intorno, scrutatore.
Fece qualche passò, sentendo solamente il rumore dei suoi stivali e il leggero
soffiare del venticello che attraversava la stanza.
Che fosse solo?
Non che questo lo sconvolgesse più di tanto, ma trovarsi in quella casa così
grande da solo lo agitava.
Lo aveva avvertito appena varcata la soglia.
Una casa così pulita… profumata…. Ricca di un qualcosa molto simile alla
famiglia……
Non faceva per lui, lo rendeva nervoso e stranamente scosso.
Yuu- Sei ritornato?
E poi c’era lei. Quella donna dal viso così estremamente gentile…troppo. Era
come un fiore sbocciato in un prato curato. Non era bella, aveva visto donne
più formose e decisamente più accattivanti, ma emanava una strana aura. Di
calma… quiete…
Tutto ciò lo irritava ancora di più.
Yuu- Trovato ciò che cercavi?- Gli si avvicinò, muovendo lentamente le grosse
ruote della sedia.
Sanzo- Tsk, mi sono dovuto accontentare.
Yuu- E tu odi accontentarti- Borbottò come imitandolo. Si portò una mano sulla
bocca, ridendo- Scusa scusa, non volevo offenderti! Dimmi, hai già mangiato?
Scosse la testa.
Yuu- Nemmeno io! Sei l’unico che ha lasciato il pranzo al sacco sul tavolo,
sapevo saresti tornato..o per lo meno, ci speravo!- Sorrise.
Come? Come poteva parlargli così liberamente? Con quel tono amichevole per
giunta?
Inarcò un sopracciglio.
Sanzo- Ci speravi?- Chiese stranito dopo qualche minuto.
Yuu- Kyoya è quasi sempre fuori casa, per non dire fuori città. E io mi ritrovo
spesso a mangiare qui da sola…dopo un po’ è frustrante- Abbassò il tono di
voce, come gli avesse appena confessato un segreto- Ma a te non capita,
giusto?- Sorrise- Siete così affiatati voi quattro, siete belli da vedere, sai?
Sanzo- Non so cosa vuoi dire ma, non è così piacevole passare tutti i santi
giorni con quegli idioti!
Yuu- Eheh..dici così perché sai che loro ci saranno sempre! Sono sicura che se
si allontanassero da te ti rattristeresti!
Sanzo- Non sai cosa stai dicendo- Si portò una mano sul capo, scotendolo,
stressato.
Yuu- Ahah! Sono degli esseri così terribili quei tre? XD
Sanzo- Decisamente!
Si portò una mano sulla bocca, ridendo.
Il piccolo pranzo si svolse in silenzio.
Solo il rumore tenue delle loro bocche al contatto col cibo e del vento che
danzava nello stanzone per poi uscire dalla finestra opposta.
Tutto ciò era terribilmente rilassante.
Yuu si pulì la bocca e si mise a sparecchiare con velocità.
Sanzo si trovò a osservarla strenuamente. Non che volesse aiutarla, in
qualunque caso aveva quasi paura a chiederglielo.
Quel suo portamento così fiero ma nello stesso tempo estremamente tranquillo
era una combinazione alquanto particolare.
Yuu- Senti…- Chiese indugiando appena- Mi faresti un piacere?
Sanzo si alzò di scatto, senza rendersene nemmeno conto. Diede un colpetto di
tosse- Che vuoi?- Rispose sgarbatamente.
Yuu- Ecco….- Si portò una mano sul mento, voltandosi appena- No!- Scosse le
mani- Lascia stare- Sorrise- Me la sbrigo in altro modo!
Sanzo- Dimmi- Tuonò imperioso.
Yuu- Ecco…- Si grattò il viso, imbarazzata- Non è che mi porteresti su di
sopra? La maggior parte della mia roba è nella stanza di sopra.. solitamente è
Kyoya a portarmi ma….
Lui si avvicinò.
Yuu- Ma che dico!- Borbottò- E’ ovvio che per te è un disturbo- Calcò un
sorriso, portandosi una mano sui fluenti capelli biondicci.
Sanzo- Dimmi come..
Yuu- Hn?
Sanzo- Come… mmmm.. come devo fare?
Yuu- Ah, si… vieni!- Spinse la sua sedia fino all’estremità della scala- Ecco,
portami pure fino alla sedia lassù..e poi ci sarebbe da portare anche la
carrozzella…… no, dai….- Scosse il capo- E’ troppo faticoso per te!
Senza nemmeno farla proseguire l’afferrò, con poca delicatezza, e fece le scale
molto ma molto velocemente.
Quasi la buttò sulla sedia per poi riscendere.
La carrozzella era decisamente pesante ma lui non si lamentò nemmeno con un
piccolo e minuscolo suono.
Yuu- Ti ringrazio… ci passo da sola ora…- Afferrò i braccioli della sedia e si
tirò su solo con le braccia, girandosi e posizionandosi perfettamente sopra
quel mezzo per lei essenziale- Grazie ancora, Sanzo- Sorrise facendo un lieve
inchino col capo. Si allontanò con velocità, dirigendosi verso al stanza
all’estremità del corridoio e richiudendo la porta alle sue spalle.
Lui osservò tutti quei movimenti così naturali.
Quando l’aveva presa fra le braccia non aveva quasi avvertito il peso del suo
corpo leggerissimo. Eppure aveva la forza di spostarlo senza l’assoluto uso
delle gambe.
Che cosa strana.
Si passò una mano sul viso.
Sanzo- Sarà meglio vada a cercare quel fottuttissimo draghetto- Commentò
accendendosi una sigaretta.
Yuu sentì chiudere la porta, anzi, sbatterla.
Sospirò appena.
Mosse le braccia, portandosi sotto la finestra, allungandole per aprirla.
Il vento, soffiava forte quel giorno.
Batté una mano sull’acciaio di una delle sue ruote e sbuffò.
Yuu- Come posso passare questa nuova e tediosa giornata?
Abbassò il capo, amareggiata.
***** *****
Ormai camminava da ore.
Non che questo gli pesasse fatica. Reggeva bene sia la stanchezza che i
prepotenti raggi del sole che volevano in tutti modi abbrustolirgli la pelle.
Aveva mangiato il pranzo preparato e disposto con cura magistrale dopo i primi
venti passi. Aveva trovato poco e niente nel bosco costeggiato, un delirio
insomma.
Senza contare che non era per nulla abituato a girovagare in solitudine. Tutto
ciò lo rattristava.
Guardò il sole, alto nel cielo.
“Sarà troppo presto per tornare?”, si chiese, sconsolato.
Di Hakuryù nemmeno una flebile ombra. Sembrava davvero scomparso nel nulla. E
questa volta non avrebbero nemmeno potuto risolvere il tutto con una scrollata
di spalle. Oltre a essere il loro unico mezzo di trasporto era diventato una
sorta di compagno.
No, Hakkai non si sarebbe decisamente mai mosso se non l’avessero prima
ritrovato!
Sbuffò, senza riserve.
Si ritrovò a guardarsi intorno, stanco e accaldato.
Non poteva tornare indietro senza aver concluso nulla, ma nel quantempo capiva
che non lo avrebbe certo trovato in quella pianura desolata.
Alzò lo sguardo verso un albero che spuntava in cima a quell’altopiano, era
distante, era faticoso arrivarci. Ma dal punto in cui era gli sembrava come un
paradiso al di fuori della portata di chiunque.
Goku- Certo lì non mi troverò Hakkai arrabbiato che mi urla di tutto –
Rabbrividì al solo pensiero.
Si scusò mentalmente col piccolo draghetto e iniziò a correre per la salita.
A mano a mano che saliva sentiva le sua gambe sempre più leggere e più veloci,
troppo improntate verso al meta.
La brezza si faceva più fresca, si voltò appena, osservando il villaggio che
iniziava a intravedersi dall’alto.
Si girò di scatto.
Batté le mani sulle orecchie non del tutto sicuro di udire bene.
Goku- Ma che cosa….
Una musica, ritmata, gli toccava prepotentemente le orecchie.
Accelerò istintivamente il passo, incuriosito da quell’armonia così incalzante
che risuonava in un posto così insolito.
Spuntò col viso dalla collinetta e rimase qualche istante in ammirazione.
Due gambe lunghissime, coperte da un leggero vestito di cotone nero, si
muovevano convulsamente davanti a lui.
Le braccia danzavano leggere.
I capelli lasciati sciolti sembravano infrangersi contro il vento e tanto
facevano contrasto con la pelle così chiara.
La guardò ballare per un minuto, forse due.
Quei passi incalzanti lo attiravano, lo tenevano inchiodato sotto quella
collinetta, col mento appoggiato a una zolla di terra.
Sembrava d’aver davanti a sé il trionfo della vitalità!
Alla fine la vide in viso, sottile e delicato, ma non poteva aspettarsi
null’altro da quella ninfa che volava leggiadra.
-Oh cazzo!
Goku- Hn?- Esclamò contrariato nel sentire quelle parole così poco tenui uscire
dalla bocca del suo angelo.
Solo quando la vide precipitarsi verso lo stereo e spegnerlo di botto si
capacitò della sua presenza totalmente fuori posto.
Risalì tutto di corsa, mettendosi in piedi e tentando di darsi un qualche e
insulso tono.
-Cosa ci fai qui?- Irruppe, ancora col fiatone.
Goku- Ah no.. sc....
In effetti, che ci faceva lì?
Lei si asciugò il sudore sulla fronte.
Il ragazzo agitò le mani- No no no! Non sono un maniaco! E nemmeno un ladro!
Non ti ho nemmeno vista salire fin qui, anzi, pensavo proprio non ci fosse
nessuno! E’ che mi trovavo per caso a passare sotto questa montagnola e sono
venuto fin qui.
Lei inarcò un sopracciglio nerissimo- Per caso? Non mi sembra che scalare
questa collinetta, unico accesso al posto, sia tanto “per caso”
Goku- Hai ragione pure tu….- Si grattò il capo- Comunque non ho cattive
intenzioni! Scusami se mi sono fermato a guardarti prima, è che… sono stato
rapito dal tuo ballo..
-Eh?
Goku- Si! Si! Esattamente quello! Ti modi in modo divino, wow… si che sono
parole che direbbe giusto Gojyo ma..
-Eh chi sarebbe Gojyo?
Goku- No no, nulla, nessuno! Ahah!
Lei sembrò come rilassarsi. Si tirò leggermente più in basso il vestito che ben
poco le copriva- Ahh, scusami..- Sospirò- E’ che non è mai venuto nessuno fin
qui, mi sono spaventata- Commentò, imbarazzata.
Sorrise. Un sorriso candido.
O almeno fu così quello che vide Goku…
Lui tentennò- Ma non ti devi scusare! Ahah!- Calcò un sorriso che di
intelligente aveva davvero poco- Ah, io sono Goku!
Lei inclinò leggermente il capo.
Goku- Se non vuoi dirmi il tuo nome è uguale- Fece un passo indietro, mettendo
le mani in avanti.
Lei sorrise divertita- Mi chiamo Mei. Molto piacere, Goku..- Fece qualche passo
indietro e prese un asciugamano poggiato sulla seggiolina dello stereo e se lo
passò sulla fronte- Non devo essere in uno bello stato eh- Sorrise- Vuoi un po’
d’acqua?
Goku- Oh, no, grazie!
Mei- Hn…- Iniziò a berla tutto d’un soffio. Per poco non soffocò. Iniziò a
tirare grandi colpi di tosse- Tranquillo Tranquillo- Lo fermò con una mano- Mi
succede sempre di strozzarmi con l’acqua! Sono una cretina- Rise, facendo poi
una pernacchia.
Si ripassò l’asciugamano sul viso per poi riaccendere lo stereo, abbassando per
il volume. Liberò la seggiolina e fece cenno a Goku di sedersi. Lui rifiutò
cordialmente e si buttò sul prato.
Mei- E dimmi, se non sei uno spione, qual buon vento ti ha portato qui?
Goku- Vento di ricerca!- Si atteggiò per un attimo. Tossicchiò appena-
Veramente stavo cercando un piccolo draghetto che è anche il nostro mezzo di
trasporto.
Mei- Mezzo di trasporto?… ‘nostro’?
Goku raccontò in breve, in realtà non fu così veloce, dei suoi compagni, di
Hakuryù e del loro viaggio.
Mei- Wow..che causa nobile!- Commentò esterrefatta. Lasciò ricadere le braccia
sulle gambe incrociate- E ora che il vostro draghetto è scappato non potete più
proseguire per ovest…. Che brutta fine..
Goku- Fine?
Mei- No. Non fine in quel senso!- Alzò un dito- Vedi, l’estate è alle porte,
stagione di caldo abbondante e di amore con la ‘A’ maiuscola. Il vostro amico
avrà avvertito l’odore di qualche femmina nelle vicinanze!
Goku- Ma no! Non l’ha mai fatto!
Mei- Per tutto c’è una prima volta, sai!- Commentò saccente- Bene- Si alzò-
Credo sia l’ora di sbaraccare tutto e di tornare al mondo reale. Il sole sta
quasi per tramontare.
Goku- Oh, si. Scusa, ti ho portato via del tempo!
Mei- Affatto- Sorrise- Mi sono divertita coi tuoi racconti! Sono entusiasmanti,
sai?!!
Goku la guardò attentamente- Sai che… mi sembra d’averti già vista da qualche
parte?
Lei si girò, calma- Ovvio. Abito anch’io nel paese, cosa credi. Magari mi hai
visto per strada.. e magari avrò fatto la cretina in qualche modo, per questo
mi hai notata!
Goku- …… si, può essere…
Mei- Bene, caro Goku, è stato un piacere conoscerti! Ci ribecchiamo in paese,
forse.
Goku- Come? Ma non scendiamo insieme?
Mei- Assolutamente no!- Borbottò- Devo prima fare i miei esercizi di rilassamento,
altrimenti rischio di strappare i miei muscoli- Rise- Vai, altrimenti ti
daranno per disperso! O magari hanno anche ritrovato il vostro drago!
Goku- Oh si, potrebbe…- Commentò poco convinto- Ci becchiamo in paese allora.
Lei rispose solo con un sorriso e un cenno della mano.
Goku si buttò giù dalla montagnola, nemmeno fosse un surfer esperto, rischiando
più volte di sfracellarsi contro delle pietre sparse qua e là.
Lei si sporse appena, inginocchiandosi sul vuoto e prendendosi fra le braccia
le gambe.
Inclinò leggermente il capo, quasi volesse trovare appoggio sulla spalla.
Mei- …questo era….davvero inaspettato….
***** *****
Gojyo- Che ne dici di andare a riposare?- Chiese abbassando la voce e
sorridendo gentilmente.
Il ragazzo, sprofondato sul divano, tolse appena la mano che gli copriva gli
occhi. Mugolò qualcosa, come un accenno.
Il rosso sbuffò- Hakkai, ti sembra il caso di ridurti così? Lo troveremo, te
l’assicuro! Dovessimo scoperchiare tutte le abitazioni e radere al suolo tutto
ciò che circonda questo posto!
Lui sorrise- E’ confortante sapere d’avere una faccia così disperata da non
farti parlare di donne per una tua intera frase!- Rise
Gojyo- Ecco, appunto! Quindi togliti quella diavolo di faccia cadaverica e
reagisci! Vedrai che non sarà successo nulla di nulla! Fidati!
Il demone sorrise, alzandosi stancamente. La luce fioca non gli dava quel gran
fastidio ma sentiva ugualmente la testa scoppiargli. Si massaggiò il capo-
Forse una bella dormita mi rigenererà..
Gojyo- Sicuramente!
Hakkai- Ti ringrazio, Gojyo- Sorrise dolcemente per incamminarsi su per le
scale.
Un leggero rumore di rotelle si fece sentire.
Yuu- Gli ho preparato una tisana.. gliela porti tu?- Gli porse un vassoio con
due tazze fumanti.
Gojyo- E quest’altra?
Yuu- Per te!- Sorrise- Sei preoccupato per lui, no? Allora la preoccupazione và
almeno premiata!
Gojyo dispensò un sorriso ammaliante e le fece l’occhiolino- Buona notte,
dolcezza.
Yuu chinò il capo in cenno di saluto e tornò in cucina.
Kyoya- Sono andati tutti a dormire?- Chiese dopo un po’, entrando di soppiatto.
Il silenzio in cui la casa era avvolta risultava una risposta.
Kyoya- Uh, ce n'è ancora?- Chiese osservando una teiera sul fuoco spento.
Yuu- Certo…- Posò il suo giornalino e si diresse verso la cucina a gas.
Kyoya- Ma no, Yuu, tranquilla! Lo prendevo da solo!
Yuu- Una buona sorella lo è fino in fondo! E poi anche per te… questa
situazione non dev’essere facile…
Kyoya- Tu pensi troppo a me
Yuu- E a chi altro dovrei pensare? Non ho molte occupazione, sai com’è!- Rise indicando
col capo la sedia su cui era seduta.
Kyo bevve tutta la tisana per poi alzarsi e andare verso di lei.
Si accucciò, prendendole le mani- Ti prometto, che tutto questo… finirà presto-
Gliele baciò.
Yuu- Io non voglio che finisca presto. Voglio solo che finisca come è giusto
sia.
Kyoya- Già…. Ma ciò che è giusto non è sempre il finale che ci si aspetta…. E
poi…
Yuu- Noi non siamo nessuno per decidere il “giusto”- Concluse per lui- Però…
questa è la nostra scelta. E io voglio portarla a conclusione. Solo noi
possiamo farcela.
Kyoya- Yuu…. Yuu…… ne sei sempre così sicura?
La ragazza annuì, decisa- Certamente. Non vedrai mai nessuna indecisione
trapelare dai miei occhi!
Kyoya- Ahaha! Ma come siamo drammatici!
Yuu- Ordinaria amministrazione! :P dai Kyo…. A nanna!- Batté le mani.
Kyoya- Vuoi restare giù o ti porto su?
Yuu- Resto giù… mi ci sto quasi abituando sai?- Sorrise- Anche se penso non mi
abituerò mai completamente a questa….- Accarezzò una rotella- Ma che ci vuoi
fare? E’ la vita! – Sorrise.
Lui le scompigliò i capelli- Dai, a letto, sorellina!
Yuu- Agli ordini, generale
Kyoya spinse forte la carrozzella, facendola strisciare velocemente sul legno
del pavimento.
**
Appoggiò il mento, distrattamente, al davanzale, facendo poi scivolare la testa
lateralmente.
Si sentiva stramaledettamente uno stronzo.
Hakkai era preoccupato per Hakuryù… avrebbe dovuto esserlo anche lui.
Eppure sentiva le sue narici inebriate di un odore nuovo, vitale.
Una sensazione non proprio sconosciuta ma mai approfondita.
Sospirò profondamente, inspirando più che poteva l’arietta frescolina che gli
scompigliava anche i capelli castani.
Puntò gli occhi sulla luna. A breve sarebbe stata piena.
Si sentiva carico, a tratti eccitato. Pregava che il nuovo giorno sorgesse
insieme ai suoi propositi.
…
Voleva rivederla. Fosse stato anche solo per un piccolo, breve istante.
Desiderava far posare i suoi occhi su quel corpo che leggiadro volava
nell’aria, sotto quella musica incantevole.
L’aveva ammaliato.
Non era la prima volta che si prendeva una cotta per una totale sconosciuta …
ma era la prima volta che il destino gli donava l’opportunità di rincontrarla
il giorno successivo. E solo lui sapeva quanto non si sarebbe fatto scappare
quell’occasione.
E sotto quei pensieri, un nuovo, risonante tocco, segnò la mezzanotte in tutto
il Toghenkiò
Continua…….