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Autore: Gajaa    30/07/2014    11 recensioni
"Una scommessa." disse Zayn; le mani strette al petto e un'espressione divertita dipinta in volto.
"Una scommessa? E se accetto mi lascerai in pace?" chiese Gwen, perplessa: qualcosa di tutta quella storia le puzzava, ma non riusciva proprio a capire cosa.
"Se accetti e vinci ti lascerò in pace", la corresse il ragazzo: ecco, appunto. [...]
"E che dovrei fare per vincere?" diede voce ai suoi pensieri, maledicendo il giorno in cui conobbe il suo vicino di casa, un ragazzo ligio al divertimento anzichè alle regole.
"Per una settimana intera dovremmo uscire insieme e, al termine di questa, dovrai dirmi le dieci cose che odi di me."
"Ma tu in questi sette giorni farai di tutto per apparire diverso e vincere!" protestò Gwen: ecco che aveva trovato il tranello. [...] "Allora, ci stai?" chiese conferma, guardandola.
"Ci sto." sbuffò, arrendendosi esasperata. "Ma se volevi semplicemente uscire con me potevi benissimo chiedermelo." lo prese in giro, facendogli un occhiolino. Da quando era diventata così intraprendente e sfacciata con i ragazzi?
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ringrazio infinitamente Living Dead per il fantastico banner: alla fine ho scelto questo perchè occupava meno spazio hahah.
 
 

Ten things I hate about you.

-Prologo.

 

Essere una ragazza già di per sé è difficile, ma essere una ragazza piuttosto solitaria e nevrotica lo è ancora di più. La situazione si complica ulteriormente se la propria coinquilina, nonché migliore amica, decide di trascorrere i tre agoniati mesi estivi dopo il diploma nella casa al mare del suo ragazzo.
“E’ una sorta di ritiro spirituale.. voglio concentrarmi bene su quello che succederà ad ottobre. Inizierò l’Università!”
Ritiro spirituale … certo, come no.
Comunque, ritiro spirituale o sesso estremo per tutto il giorno, Gwen si era ritrovata da sola in un appartamento che le sembrava fin troppo grande per una persona sola.
Cercava di convincersi che si sarebbe presto abituata alla casa troppo grande e silenziosa e che, per rimediare all’assenza della sua migliore amica Madison, si sarebbero sentite costantemente su Skype. Ma, inevitabilmente, tutte le sere si ritrovava stravaccata sul letto, a guardare una replica di Gossip Girl, mangiando gelato al triplo cioccolato e pentendosene subito dopo.

Se la sua Mad fosse stata li con lei, l’avrebbe sicuramente intimata ad alzare il culo dal letto ed uscire per incontrare gente e poi le avrebbe lanciato uno di quei vestiti super corti e attillati che era solita indossare e l’avrebbe costretta ad uscire, bere qualcosa di molto forte e conoscere uno dei tanti ragazzi carini che affollavano le discoteche di Londra.
Purtroppo, senza una spalla su cui contare, non sapeva come comportarsi con i ragazzi, non sapeva come flirtare. Non possedeva il carisma e il fascino di Madison; al contrario, Gwen era piuttosto schiva e acida con il genere maschile.
 
Per Zayn Malik, invece, il ragazzo carino  figo, suo vicino di casa da ormai tre mesi e da cui non si era mai fatta vedere; divertirsi sembrava una cosa ormai monotona. Non c’era sabato sera in cui il suo appartamento non fosse pieno di gente e non c’era sera in cui Gwen riuscisse a dormire per la musica troppo alta.
Jeans strappati, anfibi, e cannottiere sgualcite; capelli scuri perennemente disordinati, una sigaretta nella mano destra e una birra nella sinistra e un’espressione che faceva sì che le persone lo evitassero: Zayn era il tipo di ragazzo dal quale i genitori ti raccomandano di stare lontano per il tuo bene e dal quale, proprio grazie a tutti gli avvertimenti ricevuti, non puoi fare a meno di sentirtene terribilmente attratta.

 
Nei tre mesi che precedevano il diploma, Gwen e Zayn non si erano mai incontrati, siccome la prima si era rifugiata – nel vero e proprio senso della parola -  nei libri di testo, per poter superare l’esame a pieni voti.  Ma ora che i libri erano solo un lontano ricordo, così come il liceo, Gwen aveva tutto il tempo necessario per pensare a se stessa e iniziare a vivere davvero, o almeno così pensava prima che la sua migliore amica Madison l’abbandonasse per passare l’estate con il suo ragazzo.

La prima volta che Gwen ebbe il piacere di incontrare Zayn Malik, era una mattina non particolarmente felice, nonostante i due dolcetti glassati che la ragazza si era mangiata per colazione. Aveva appena chiuso la porta di casa, pronta per la sua corsa mattutina, quando, posando le chiavi nella borsa, era andata a scontrarsi contro il petto solido e muscoloso di un ragazzo. Alzò il viso, essendo di parecchi centimetri più bassa del tipo in questione, pronta a dirgliene quattro.
"Hey, ma non guardi dove cammini?" esclamò stizzita, guardandol
o con un sorrisetto per niente divertito.
"Bellezza, non sono io quello che mi è venuto addosso." le disse, ridendo e prendendosi gioco di lei. Ma come si permetteva quello sfacciato?
"Senti, è meglio se ti levi. Ho di meglio da fare, invece che perdere tempo appresso a te! A mai più." lo salutò, con le guance tinte di rosso e no, non per l'imbarazzo. Ma per la rabbia. Quella mattina, si era già alzata piuttosto nervosa e di cattivo umore a causa del ciclo e l'incontro con quel tipo non aveva fatto altro che farle saltare i nervi.

Due ore dopo, quando ormai credeva di aver sbollito il malumore, decise di fare ritorno a casa, ma sul pianerottolo, seduto fuori la sua porta, c'era il ragazzo di quella mattina. Cos'altro voleva da lei?
"Cosa ci fai tu qui?" lo aggredì, parandosi di fronte a lui con una faccia che non prometteva nulla di buono. Nonostante sapesse di non avere proprio un bell'aspetto, sudata com'era, continuò a sostenere rabbiosamente il suo sguardo, senza interrompere il contatto visivo.
"Stamattina, quando mi sei venuta addosso" rise. "Ti sono cadute le chiavi." la prese in giro, sventolandole il mazzo davanti agli occhi.
"Allora, primo: io non ti sono venuta addosso!" lo corresse, riacquistando tutta l'acidità che credeva di aver perso durante la corsa. "E secondo: mi hai aspettato qui per ben due ore?" continuò, cercando di calmarsi: nonostante tutto quel tipo era stata gentile.
"In realtà io abito qui." disse, annoiato. "Abiti qui sul pianerottolo?" lo schernì, togliendo una ciocca di capelli biondi dal viso.
"No, stupida, abito di fronte a te." continuò a sfotterla, un sorrisino odioso in volto. "Sono Zayn Malik, il tuo vicino di casa, piacere." si presentò poi, allungando la mano.
"Il piacere è tutto tuo." disse, prendendo le chiavi di casa per aprire la porta e chiudendogliela successivamente in faccia.

 
 

Note autrice

Heilà, ciao a tutti. Volevo scusarmi per questo capitolo cortissimo e poco argomentativo, ma ho avuto parecchi problemi con la pubblicazione di tutto ciò e Barbara (Living Dead), può confermarlo u.u
Il prossimo sarà moolto più lungo, talmente tanto che ci metterete giorni a leggerlo HAHAHAH
Spero che questa introduzione vi piaccia almeno la metà di quanto è piaciuta a me scriverla e vi prego: recensite.

Gajaa

 
zayns  lips
 
 


 
  
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