Dedico questa al gruppo G.P.S.A e ai loro scleri gayiosi che rendono me una persona felice,
a Sara e alla sua lettera che è finalmente arrivata e per il banner, che è semplicemente perfetto,
alle feste fuori programma e agli aperitivi che sembrano pranzi di Natale,
alle cose che ti tengono sveglia fino alle cinque per leggerle,
al fluff e agli Sterek, che sanno il fatto loro, infinine,
ovviamente, ai Larry, mia grande gioia e disperazione.
a Sara e alla sua lettera che è finalmente arrivata e per il banner, che è semplicemente perfetto,
alle feste fuori programma e agli aperitivi che sembrano pranzi di Natale,
alle cose che ti tengono sveglia fino alle cinque per leggerle,
al fluff e agli Sterek, che sanno il fatto loro, infinine,
ovviamente, ai Larry, mia grande gioia e disperazione.
Il tram di viale Sempione.
I tram di Milano sembrano illuminare la città più di quanto non facciano i lampioni.
Ci sono Harry e Louis seduti su uno di questi tram che attraversa viale Sempione, sono senza biglietto e senza una vera destinazione.
Sono stretti uno all’altro mentre si sussurrano parole dolci all’orecchio e si baciano, a volti scoperti, fregandosene del fatto che qualcuno potrebbe scoprirli, felici di amare e di essere amati.
Poi ci sono sempre loro che si tengono per mano, mentre scendono dal tram, e salutano l’alba da fine di viale Sempione, sorridenti, innamorati e liberi come non era da tempo.
Ci sono Harry e Louis seduti su uno di questi tram che attraversa viale Sempione, sono senza biglietto e senza una vera destinazione.
Sono stretti uno all’altro mentre si sussurrano parole dolci all’orecchio e si baciano, a volti scoperti, fregandosene del fatto che qualcuno potrebbe scoprirli, felici di amare e di essere amati.
Poi ci sono sempre loro che si tengono per mano, mentre scendono dal tram, e salutano l’alba da fine di viale Sempione, sorridenti, innamorati e liberi come non era da tempo.
Angolo autrice.
Allora, oltre l'imbarazzantissimo fatto che sto pubblicando un giorno sì e l'altro pure cose che non stanno nè in cielo nè in terra, volevo solo dire che.. *rullo di tamburi*
Ho preso quel maledetto tram, a mezzanotte, quando eravamo in quattro gatti, la neolaureata e un drink da un litro tra le sue mani, mentre era mezza ubriaca e nulla.
Me li sono immaginati così, sul tram, solo loro due e la felicità di essere soli, a Milano, dopo il concerto.
Niente di più niente di meno.
Vi lascio, con delle note che sommate alle dediche sono più della drabble stessa. BAH.
Rei.