Fanfic su artisti musicali > Bring Me The Horizon
Segui la storia  |       
Autore: _Lis    30/07/2014    2 recensioni
Non so mai cosa scrivere nelle introduzioni, ho sempre paura di svelare troppo oppure troppo poco!
Dopo un grave incidente d'auto, Oliver si troverà ad affrontare numerosi ostacoli che gli impediranno di tornare a vivere la sua vita come prima.
La situazione non è più facile per Jen, la sua ragazza, che cercherà in tutti i modi di ricomporre l'esistenza di Oliver e di rispondere alle domande che tutti si pongono da quella notte, ma l'unica persona che possiede tutte le risposte non è più in grado di darle.
-Da questa presentazione non la leggerei nemmeno io, ma giuro che è meglio di così!-
Genere: Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
È da tanto che nessuno di noi mette più piede in ospedale. L'ultima volta che sono stata qui ero felice perchè pensavo che Oliver mi avesse stretto la mano. Ero piena di speranza, sapevo che si sarebbe svegliato e avevo ragione. Certo non avevo immaginato che perdesse la memoria e sua madre ci impedisse di vederlo. Nessuno lo immaginava.
Pensavo fosse contenta che suo figlio uscisse con me. Credevo di piacerle...
“Mi sembra si questa...” Lee indica una porta a metà del corridoio.
Annuisco tesa.
Come facciamo ad entrare in quella stanza come se niente fosse? Voglio dire, Oliver non ha la minima idea di chi siamo. Cosa dovremmo dirgli?
Adesso l'idea di venire qui fregandocene di Carol non mi sembra più tanto buona.
Per fortuna, Matt sembra più sicuro di quello che stiamo facendo e tira giù la maniglia.
Non mi sento più il battito cardiaco, o forse il cuore batte così forte da sembrare fermo, mi gira la testa e temo di svenire.
La porta si spalanca e, in quel momento, Oliver che si sveglia e la sua perdita di memoria mi sembrano solo una bugia.
Tutto in quella stanza mi appare uguale a poche settimane fa, quando lui ancora era in coma.
La sedia è ancora alla sinistra del letto, proprio di fronte alla porta, l'orologio è ancora appeso al muro a scandire i secondi e la finestra è come sempre socchiusa per non fargli prendere troppo freddo.
Oliver sta dormendo, proprio come l'ultima volta che l'ho visto.
Non è più collegato a tutte quelle macchine che mangiavano e respiravano per lui.
I lividi sono guariti del tutto ormai e da lontano pare non esserci più traccia dei punti che gli avevano dato sul viso. Probabilmente avrà ancora le fasciature dove le costole gli si sono incrinate e il gesso alla gamba sinistra, ma da sotto le coperte non si riesce a vedere.
“Sta dormendo” sussurra Lee “Forse dovremo tornare un'altra volta.”
“Non possiamo tornare un'altra volta, Lee. Non sappiamo quando potremmo tornare.” Ribatte Matt non proprio a bassa voce, ma comunque piano. “Vero Jen?”
Annuisco, ma non sto davvero ascoltando, riesco solo a pensare a quanto vorrei abbracciare Oliver.
“Ecco. Quindi rimaniamo qui è aspettiamo finché non si sveglia da solo.” Conclude appoggiandosi al muro bianco. Si sistema in berretto, incrocia le braccia al petto e chiude gli occhi.
Chissà a cosa sta pensando? Non può essere davvero così indifferente, è... Era... No! È pur sempre il suo migliore amico...
Lee continua a guardarlo poco convinto ma non ribatte. Si infila le mani in tasca e fissa un punto a caso davanti a se.
Visto che nessuno mi sembra interessato, prendo posto sulla sedia.
Cerco di non fissare il viso di Oliver, fa troppo male.
Ecco perchè Matt fa così... Lui è nella mia stessa situazione ma non vuole mostrarsi debole.
Lee invece sembra sul punto di piangere.
Vorrei dirgli qualcosa o andare da lui per dargli una pacca sulla spalla o un abbraccio. Non so, mi sembra così indifeso a volte.
Apro la bocca, ancora indecisa sul cosa dire, ma la voce che sento rimbombare nella stanza mezza vuota non è la mia.
“Voi chi siete?”
È la voce di Oliver. È da così tanto che non la sento che stento quasi a riconoscerla. Sembra calma e tranquilla. Ho paura di guardare i suoi occhi e non riconoscerlo più, ma mi volto.
Si sta alzando un po' a fatica. Come pensavo è ancora dolorante.
“Oliver!” Esclama Matt. “Aspetta, ti do una mano!” Corre verso di lui e lo aiuta a sistemarsi.
Lui si irrigidisce leggermente al contatto ma lascia che Matt lo metta a sedere.
“G-grazie...” Dice con aria circospetta.
Si sposta il ciuffo di capelli da sopra gli occhi. È ancora più lungo di prima e le sue dita sono così sottili. Lo guardo meglio e noto che ha le guance scavate e le borse sotto i suoi occhi sono molto evidenti.
Forse la notte non riesce a dormire...
È dimagrito molto, mi sembra quasi che si possa spezzare da un momento all'altro.
“Chi siete?” Ripete spostando lo sguardo da Lee, che è ancora sulla porta, poi a Matt che invece si è seduto sul materasso, e infine su di me, pietrificata sulla sedia.
“Sono Matt” Dice indicandosi. “Sono il tuo migliore amico da quando avevamo dodici anni... Davvero non te lo ricordi?”
Oliver lo guarda fisso negli occhi per un paio di secondi poi scuote la testa con aria affranta.
Matti abbasso lo sguardo deluso.
“Anche tu sei mio amico?” Chiede a Lee.
Solo ora mi accorgo di quanto sia debole la sua voce, è poco più di un sussurro. È così debole che sembra si stanchi solo che a respirare.
Lee fa qualche passo in avanti e annuisce.
“Come ti chiami?” Gli chiede poi.
“Lee”
“Ok” Oliver annuisce come se fosse uno studente che sente per la prima volta una nozione di scienze, come se stesse cercando di immagazzinare l'informazione.
“E tu?” Si gira verso di me.
Non riesco a sostenere il il suo sguardo.
“Io sono Jennifer” Dico guardandomi le punte delle scarpe.
“È la tua ragazza” Precisa Matt.
“Davvero?” Chiede.
“Si” Annuisco. “Ero la tua ragazza”
Mi accorgo di aver usato un passato e la cosa mi fa paura.
“Eri?”
Anche Oliver se ne è accorto.
Annuisco e torno a guardarlo in faccia. Il suo viso è un mix di emozioni: confusione, dolore, curiosità.
“Non so se posso essere la ragazza di una persona che non mi conosce più...” La mia voce si spezza alla fine della frase, ma riesco a non piangere.
Lo osservo rimuginare sulle mie parole.
“Mi sembra logico” Ammette.
Sento il mio cuore spezzarsi in mille piccolissimi pezzi.
Vedo che vorrebbe chiedermi qualcosa ma,chissà perchè, non lo fa.
Sorride amaramente e avvicina la sua mano al mio viso. Si ferma prima di sfiorarmi, un po' insicuro, quasi come se avesse paura che possa succedere qualcosa, poi mi sistema una ciocca di capelli dietro alle orecchie.
“Vorrei poterlo ricordare...” Ammette.
Lo guardo negli occhi. È davvero lui. Da qualche parte, nascosto sotto il trauma dell'incidente, sotto l'amnesia, c'è ancora il vecchio Oliver. Posso vederlo nelle sfumature verdi nelle sue iridi, è li che cerca di riemergere.
Dopo pochi attimi si volta verso Matt e Lee.
“E vorrei ricordare anche voi. Vorrei ricordarmi tutto, ma non so come fare...” Abbassa lo sguardo sul lenzuolo stropicciato.
“Ti aiuteremo noi.” Dice Matt posandogli una mano sulla spalla.
Oliver guarda la mano di Matt e gli sorride.
“Però devi promettermi una cosa” Aggiunge con tono urgente.
Oliver riflette se fidarsi di quello sconosciuto che dice di essere il suo migliore amico.
“Certo.” Annuisce.
“Non fidarti ciecamente di quello che dice tua madre” Dice Matt a bassa voce.
In quel momento la porta si apre e Carol entra in stanza.
Io e i tre ragazzi tratteniamo il respiro per qualche secondo.
“M-mamma, sono venuti a trovarmi degli amici.” Dice Oliver felice.
Una cosa è creta, avrà anche perso la memoria ma non ha perso l'abilità nel mentire.
“L-lo.. Lo vedo...” Sembra calma ma io, come Matt e Lee, so benissimo quanto possa essere furiosa.
“Noi ora andiamo” Dice Matt alzandosi.
Anche io mi metto in piedi, ma il mio polso è stretto nella presa debole di Oliver.
“Torna presto, va bene?” Mi chiede a bassa voce, quasi come se mi stesse chiedendo un favore.
“Io... Uhm... Ok” Sto facendo una promessa che forse non potrò mantenere, ma non so che altro dire.


Sto rileggendo per la millesima volta la stessa pagina di storia, non riesco a concentrarmi sulla lezione. Sono successe così tante cose per poter pensare alla dichiarazione d'indipendenza degli Stati Uniti.
Ripenso a quando Oliver mi ha accarezzato i capelli e rabbrividisco.
Mi manca un sacco...
Chiudo il libro e mi butto sul letto a pancia in giù, affondo la testa nel cuscino. Vorrei mettermi a gridare, sto per scoppiare. Questa situazione mi sta distruggendo mentalmente.
Sulla scrivania, il cellulare comincia a vibrare.
Lo ignoro, non ho voglia di parlare con nessuno.
Dopo pochi secondo smette di squillare ma poi ricomincia.
Mi arrendo!
Sbuffo e vado a rispondere.
È un numero fisso, non so chi sia.
“Pronto?”
“Jen, sono Tom. Ti sto chiamando da un telefono dell'ospedale. Mia madre è furiosa.”
“Immaginavo.”
Ce l'ho ancora con lui per non aver fatto niente per fermare sua mamma e per non averci detto niente al riguardo.
“Dice che chiederà una settimana di permesso dal lavoro per poter stare qui con Oli.” Dice sussurrando.
Dev'essere certamente fuori dalla stanza, ma è possibile che Carol salti fuori da un momento all'altro.
Chiudo gli occhi e butto la testa all'indietro. “Merda!”
“Comunque continua a chiedere di voi, quindi vi lascerà venire ma credo che non abbia intenzione di lasciarvi da soli con lui. Non so di cosa abbia paura...” Spiega.
“Non lo so neanche io...” La testa mi fa un male tremendo, sono davvero stanca. “Vabbè comunque grazie per avermelo detto, ora devo and...”
“No aspetta!” Mi interrompe.
“Dimmi” Dico scocciata. Ripenso a questa mattina e alla scenata che ho fatto in cortile.
“Mi dispiace aver assecondato mia madre...” Mi sembra sincero. “Vorrei farmi perdonare...”
“Non importa, lascia stare. “
“No davvero, se posso fare qualcosa dimmelo...” Continua. “Io posso stare da solo con lui, se vuoi che gli dica qualcosa o...”
“Va bene, Tom. Se mi viene in mente qualcosa ti faccio sapere.” Lo interrompo prima che mi faccia scoppiare il cervello. “Grazie.” Metto giù.
Decido che lasciarmi alle spalle questa giornata sia la cosa migliore e mi metto a dormire.


 

Continua (spero presto) ...
   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Bring Me The Horizon / Vai alla pagina dell'autore: _Lis