Il pallone cadde a pochi metri da lui.
- Oikawa, sei sostituito. Entra, Kageyama-kun.
Il piccoletto entrò al suo posto, saltellante.
"Maledetto Genio"
Piccoli istanti.
Istanti in cui tentava di mostrare la sua classica calma.
Oikawa Tooru era l'alzatore titolare, ma gli sembrava di essere una misera riserva, nell'attesa che arrivasse il grande alzatore prodigio.
Il giorno dopo a quella patetica giornata, Kageyama Tobio, il Prodigio, venne da lui con la solita leggerezza.
Il titolare stava scaricando la rabbia con i suoi più potenti servizi
-Oikawa-Senpai! Mi insegneresti il tuo servizio? È così fantastico che vorrei provarci!
"Vattene." Pensò subito il più grande.
"Vattene.
Sei venuto qui per portarmi via ancora qualcosa?
Mi devi odiare davvero tanto.
Insegnarti la battuta, così da sostituirmi meglio?
Vattene.
Io ho passato gli anni di superare i mei limiti, e tu tranquillo arrivi a mostrare il tuo essere genio.
Io odio i geni.
Io ti odio.
Vattene, non puoi sempre portarmi via tutto.
Vattene.
Ti odio."
E fu in quel momento di nervosismo, che fu fermato dalla mano amica.

"Senpai!
Sei il migliore!
Vorrei imparare da te!
Tutti mi chiamano "genio" o "prodigio".
Ma tu sei molto più forte di me!
Ti prego, insegnami a essere forte come te!"



--------------
Ok. Fa schifo. Lo so.
Mi è venuta di getto mentre leggevo il manga. 
Già io amo Oichan. Tanto, anche.  Vedendo quelle poche vignette su cosa è successo.... Non so, dovevo elaborare ciò. 
Ma si sa che sono un mostro. 
Si, il pezzo distaccato è quello che, per me, pensava Kageyama. 
Di certo non è la mia fic migliore. 
È spudoratamente presa dal manga e immaginata.
Ma boh.
Spero vi piaccia più che a me,
Eris.