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Autore: ProfumodiLavanda    30/07/2014    2 recensioni
Helen si trasferisce a Bedford, una città dell'Inghilterra.
Nuova scuola, nuovi amici, e nuovi amori. Con un peso, il suo passato.
In classe incontra Kimberly, una ragazza che l'aiuterà ad ambientarsi e con la quale diventeranno grandi amiche, ma Kim non sarà l'unica con la quale si relazionerà.
Nell'angolo dell'ultimo banco c'è un ragazzo, Ash, il solito bulletto della situazione, con il quale lei dovrà fare i conti prima di scivolare nella più grande storia d'amore.
Le farà aprire gli occhi e la farà diventare più sicura di se, mentre lui le rivelerà il suo grande segreto, il motivo per cui indossa la sua maschera.
Non sai mai quanto sei forte finché essere forte non è l'unica scelta che hai.
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Non-con | Contesto: Scolastico
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24 Dicembre

 
(Ash)
 
 
Sono sdraiato sul letto con la palla da basket tra le mani, faccio qualche palleggio in aria senza sapermi spiegare la sensazione di vuoto dentro di me.
È la Vigilia e dovrei godermi la giornata in famiglia ma non ci riesco, mi sono comportato da stronzo quale sono! Ma con tutti i problemi che ho in questo periodo Helen mi assilla, giorno e notte. Non ce la faccio più. La sogno di notte e la sogno di giorno. Non ne sono innamorato e lo so. So che non voglio che lei pensi che io sono uno stronzo, perché non lo sono. Ho solo molta confusione nella mia vita!
Ma com'è possibile? Quella ragazza, si è impossessata della mia testa! Ma la domanda è: chi si crede di essere? Sono io che comando la mia vita, lei non può arrivare da un giorno all'altro e distruggere tutto quello che sono. È insopportabile, e poi come si permette ad umiliarmi davanti a tutti? Chi gliel'ha permesso? L'unica risposta plausibile è: io.
È così convinta di conoscermi ma si sbaglia, lei non sa niente di me. A malapena mi conosco io, se io non mi conosco come fa a conoscermi un'altra persona?
La odio, la odio, la odio, la odio.. e allora perché mi manca?
È stupido pensare che una persona che odi ti possa mancare, come posso sentire la sua assenza? Si percepisce, quando lei non è nei dintorni c'è qualcosa che manca, una strana sensazione che viene colmata appena lei entra nel mio campo visivo e di conseguenza nei miei pensieri, dove non dovrebbe stare.
Non riesco a spiegarmi questa situazione e non mi piace, non ho mai permesso a nessuna di capirmi e soprattutto capire i miei sentimenti.
Ma so che devo fare una cosa per togliermi 'lei' dalla testa.
Mi alzo di scatto lasciando scivolare la palla a terra e prendo il telefono, compongo in modo frettoloso il numero del mio migliore amico. So che giorno è ma so che lui c'è sempre per me e io ci sono sempre per lui.
 
*Pronto* mi risponde la voce dall'altra parte del telefono.
*Ehi Matt, senti, devo chiederti un favore..* dico io incerto sul come porre la domanda.
*Dimmi!*
*Sai dove abita Helen?* dico tutto d'un fiato senza pensare alle conseguenze.
*No..ma penso che Kim lo sappia.. Perché?*
*Devo fare una cosa...*
*Che tipo di cosa?*
*Oh fatti i cazzi tuoi!* rispondo io ridendo.
*Va bene uomo, sento Kim e ti mando un messaggio, ma dopo voglio sapere i particolari!* ride lui.
*Piantala idiota, a dopo, ciao* stacco attendendo il suo messaggio ansiosamente.
 
Dopo qualche minuto vibra finalmente arriva l'attesa risposta da parte di Matt:
 
'Kim mi ha detto che abita di fronte alla stazione, la palazzina numero 5. Dopo voglio sapere tutto, l'hai detto tu! Ahahahaha :P
Buona fortuna, Matt.'
 
'Va bene, grazie idiota!'
 
Prendo la prima cosa che trovo sulla sedia e me la infilo in modo frettoloso, prendo le chiavi ed esco di casa, mi dirigo verso la moto, mi metto il casco e mi avvio verso la tana del lupo. Ho paura che non mi voglia vedere, che mi chiuda la porta in faccia, ma so che è la cosa giusta da fare, devo scusarmi per il comportamento infantile, certo anche lei non scherza solo che lei si è scusata, io no.
Arrivo, fermo la moto e prima di scendere mi domando per l'ennesima se è la cosa giusta da fare. E per l'ennesima volta la mia testa dice sì.
Scendo, palazzina numero 5, eccola davanti a me. Vado al citofono, suono.
Mi guardo intorno nell'attesa, un albero di Natale enorme è situato nella piazza, la luce del sole ormai scarsa fa risaltare le lucine del albero che crea un atmosfera festosa. Alcuni bambini giocano e i genitori li guardano seduti sulla panchina ai lati dell'attrazione centrale.
-Chi è?- la sua voce mi fa rendere conto che lo sto facendo veramente e la cosa mi fa rabbrividire ritorno alla realtà, mi riprendo.
-Ah..ehm..A-sh, sono Ash..- silenzio.
-Che vuoi?- sento dire e sono più che sicuro che si sia trattenuta dal dirmi qualcosa di più cattivo.
-Ho bisogno di parlarti puoi scendere?- sospira.
-Devo proprio?-
-Sì- dico deciso.
-Sto arrivando..- mormora e sento -mamma devo scendere!-
-E dove vai?- chiede un'altra voce femminile.
-Che palle mamma! A parlare con un idiota!- scuoto il capo sentendo la sua voce e mi allontano, aspetto. Il portone si apre e una ragazza con i capelli rossi avvolta in un felpa più grande di lei ne esce un po' insicura sul da farsi.
Mi precipito verso di lei.
-Ciao- dice distaccata.
-Ciao..senti devo parlarti..-
-Ash i tuoi giochini mi hanno rotto, ti prego vattene e questa volta non scherzo, non ci casco! Va bene? Sono stata una stupida l'altro giorno, sapevo che non mi dovevo fidare, lo sapevo eppure ti ho dato una possibilità e tu l'hai sprecata, ora per favore fammi il piacere di andartene..- dice lei sospirando alla fine, cercando di mantenere la calma.
-No, questa volta devo parlarti davvero, fidati per una volta!-
-Come posso fidarmi di te dopo quello che mi hai fatto?-
-Provaci, lo so è difficile ma devi provarci!- e senza darle il tempo di rispondere riprendo. -sono stato davvero un cretino, uno stronzo! Ma me ne sono reso conto solo dopo aver esagerato..Te lo giuro, mi sono pentito...-
-Si come l'altra volta no? Certo Ash!- dice lei interrompendomi.
-Cosa devo fare per fartelo capire? Mi dispiace! Sono sincero Helen!- dico io ormai senza speranze. Non so cosa fare per farmi perdonare da lei, sono proprio un cretino. 
-Niente, te ne devi solo andare e lasciarmi in pace, chiaro?- mi guarda negli occhi, non voglio andarmene, la guardo cercando di far ordine nella mia testa.
Succede tutto così in fretta, lei mi volta le spalle e io senza pensarci l'afferro per un braccio e la tiro verso di me, le metto una mano sul viso mentre con l'altra la stringo a me, la guardo per un millesimodi secondo e la bacio. La stringo di più a me lasciandoci andare ad un bacio caldo, passionale.
Finalmente stava andando tutto come doveva andare. Si allontana di scatto, interrompendo bruscamente tutto quello che mi ero immaginato, un suo schiaffo mi arriva in piena guancia, mi brucia.
Non so se brucia di più il petto o la guancia, la vedo correre dentro. 
-Helen aspetta!- dico ma ormai è troppo tardi, rimango a fissare la porta che pochi istanti prima lei aveva chiuso dietro di sè.
Me lo merito? Non so più cosa pensare. So solo che chiuderò per sempre questo capitolo.



Angolino delle autrici!

Siete sempre tantissimi che ci seguite e mi fate emozionare *-*
Cooooomunque torniamo a noi, o almeno, a loro! Che ne dite di questo lato di Ash? Mh?
Fa bene a voler chiudere questo capitolo? Lo chiuderà davvero???
Helen ha fatto bene??
Fateci sapere quello che pensate di tutto ciò, noi vi adoriamo come sempre.
Grazie di cuore a tutti voi.
Fede&Elli

 

 

   
 
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