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Autore: SnowWhite15    31/07/2014    2 recensioni
Questa è la storia di come tutto ebbe inizio,di come nacque l'amicizia,la band, le canzoni, di come la vita di una ragazza normale e quella del suo migliore amico cambiarono in un batter d'occhio.
[Primo Capitolo]
Ciao a tutti, io sono Charlotte e questa è la storia di come la mia vita è cambiata in un soffio.
Forse dovrei cominciare presentandomi per bene…hmmm, che dire, ho 17 anni e vivo a Sydney in Australia. Non sono neanche lontanamente una di quelle ragazze perfette che vengono prese come protagoniste di film per adolescenti: non sono alta 1,80 m, non ho un fisico magro e snello, non sono una bionda con gli occhi azzurri che conquista i ragazzi al primo sguardo… Io mi definisco “una me” a tutti gli effetti, una Lotts, dai capelli e gli occhi castani, alquanto timida, che adora passare il tempo con il suo migliore amico da una vita: Michael. [...]
Genere: Sentimentale, Slice of life, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mentre andavamo verso casa, ero in confusione totale, non riuscivo proprio a capire il motivo per cui stava succedendo tutto questo. Abbiamo continuato a camminare in un silenzio imbarazzante (cosa che non era mai successa prima d’ora tra me e Michael…) finché non mi è suonato il cellulare.

“Pronto?”

“Charlotte.” La voce arrabbiata di mio padre mi ha fatto sussultare. Michael si è subito bloccato guardandomi con aria preoccupata.

“..p-papà?”

“Charlotte, sono le 2 di notte! Perché non sei a casa?” il tono si faceva sempre più arrabbiato.

“io...io dormo fuori sta sera… da Michelle! Ho mandato un messaggio a mamma prima!” (Mah si, continuiamo a mentire a tutti!)

“Ah... perchè non mi hai avvertito?”

“L’ho detto a mamma… pensavo bastasse!” ho risposto ricominciando a camminare, in modo che Mike non si allarmasse troppo.

“hmmm… oggi sono dovuto andare ad un’altra cena di lavoro… sono tornato tardi…poco fa…e mamma dormiva”

“Ah, ok. Capito. Quindi non ti ha detto nulla… ma perché tutti questi incontri di lavoro?”   
                
“Per discutere…sai, a breve dovrebbe partire un progetto importante per me… per noi… mah vabbè ne riparliamo a casa!”

“oh… va bene. Scusa se non ti ho avvisato…”

“Non importa Lotts, errore mio! Buonanotte tesoro”

“A domani papi”

 Quando ho rimesso il telefono nella borsa, ho realizzato di essere arrivata davanti alla villetta dei Clifford. Oh cazzo. Nonononono. Ok, caaaaalma.

“…Tutto apposto?” ha chiesto Mike, vedendomi persa a fissare la  porta di casa. “Tuo padre si è incazzato?”

“Sì, abbastanza… ma solo perché mamma non gli aveva detto che sarei rimasta fuori a dormire… quindi era preoccupato…tutto qui” ho risposto mentre Mikey apriva la serratura.

“Okay… ma Lisa sa che stai da Michelle?” (Lisa è mia madre, piccolo dettaglio che non vi avevo detto haha).

“Già!” ho risposto entrando in casa. “Perché in teoria adesso dovrei essere lì! Sai com’è!”

“E invece sei qua!” ha esclamato Michael sorridendo e dirigendosi verso camera sua.

“SHHHH! Non urlare o sveglierai Karen, idiota!” ho detto a bassa voce, avvicinandomi velocemente a lui.

“Lotts, tranquilla! Mamma è fuori sia oggi che domani…È andata a trovare i nonni a Melbourne” ha risposto entrando in camera sua. “Quindi possiamo fare tutto il rumore che vogliamo”.

*Cazzo. Siamo soli. Cazzo. Rumore? Che rumore dobbiamo fare alle 2.30 di notte? CAZZO.* Ero nel panico, in piedi fuori dalla stanza di Mike, non sapendo cosa fare.

“Mi faccio una doccia al volo e arrivo… ho davvero sudato un sacco! La prossima volta non ballerò hahah” ha detto la voce di Mike in lontananza “se vuoi puoi entrare in camera intanto”

“Nono…sto bene qua, grazie” ho risposto, cominciando a camminare avanti e indietro per il corridoio; dopo un po’ mi sono diretta in salotto, ho bevuto un bicchiere d’acqua e ho tirato fuori il cellulare: 40 messaggi non letti su WhatsApp! La maggior pare erano di Alex, Ellie e Sarah nella nostra chat di gruppo (si stavano scrivendo cazzate a vicenda pur essendo nella stessa stanza, cosa che di solito succede durante i nostri “pigiama-party”), uno era di papà (si scusava per essersi arrabbiato) e uno era di Luke! Il battito del mio cuore ha cominciato ad accelerare. Era la prima volta che mi scriveva ed io non gli avevo neanche risposto! Ho fatto un grande respiro ed ho aperto la chat. Il messaggio era di un’ora fa.
 
“Luke Hemmings:
Lotts! Non fate troppa baldoria sta notte voi due, mi raccomando!”
 
 
                                                                                                                          “Hey Luke! il massimo della baldoria che stiamo
                                                                                                                            Facendo è Mike in doccia e io sul divano hahah”
 
Ho inviato il messaggio e poi ho poggiato il cellulare sul tavolo, non sperano in una risposta alle 3 di notte; pochi secondi dopo il telefono si è illuminato: Luke… Era ancora sveglio!
 
 “Luke Hemmings:
 Ah perfetto! Haha
Dopo andrete a dormire, no?”
 
 Ma perché tutte queste domande?! Aveva paura che facessimo cose strane? Hahah
                                   
                                                                                                                                    “Bho penso di sì… io ho anche dimenticato il
                                                                                                                                      Pigiama a casa -.-“
 
“Luke Hemmings:
 hahaha nooo! Ti presterei una mia maglietta,
ma non posso causa assenza di teletrasporto :(“
 
                                                                                                                         “hahah apprezzo comunque il pensiero, grazie!
                                                                                                                          Ma tu che fai ancora sveglio?”

Ho aspettato qualche minuto, ma il mio telefono non dava segni di nuovi messaggi, quindi l’ho poggiato di nuovo sul tavolino e mi sono alzata. Sono passata davanti al bagno e si sentiva ancora il rumore dell’acqua, così ho continuato a camminare lungo il corridoio e sono entrata nella stanza di Karen. Mi piace un sacco la sua camera, mi ricorda l’infanzia… io e Mikey spesso ci divertivamo sul lettone matrimoniale: saltavamo, facevamo le capriole, combattevamo, fingevamo di essere rockstar... La cosa fantastica è che lei non si è mai arrabbiata, anzi molte volte si univa a giocare con noi, era fantastico! <3 un’altra cosa bellissima di quella stanza erano tutte le foto appese sulle pareti e poggiate sui comodini, le avrò viste centinaia di volte, ma non mi stanco mai: la maggior parte raffigurano Michael da piccolo, con la nonna, con Karen, mentre gioca con i Lego, con la sua chitarra giocattolo in mano… in una c’è anche mamma con il pancione incinta di me che tiene in braccio il piccolo Mike, in altre io e lui che andiamo sull’altalena al parco, che facciamo un castello di sabbia, che dormiamo in due nel suo lettino… e poi c’è la mia preferita in assoluto: io e lui che ci abbracciamo fortissimo il primo giorno di scuola in prima elementare. Ricordo ogni cosa: i sorrisoni, i suoi capelli biondi, le mie trecce, i grembiuli, gli zainetti, l’emozione e la felicità di quel momento. Ho preso la cornice con la foto dal comodino, dov’è poggiata da anni, e mi sono seduta sul letto a guardarla, perdendomi nei ricordi d’infanzia.

“Hey hey! Ti è squillato il telefono!” ha esclamato Michael, che si era materializzato sul ciglio della porta, lanciandomi il mio cellulare. Indossava solo un asciugamano fissato ai fianchi ed aveva i capelli ancora gocciolanti. Ovviamente non ho afferrato al volo il telefono ed è rimbalzato sul letto. 3 del mattino + Mike mezzo nudo + riflessi di schifo = Ritardo mentale totale.  “Di’ a Luke di non accollarsi!”

“Eh?!...come…come fai a sapere che-”

“Ho visto che ti erano arrivati tipo 5 messaggi di Luke su WhatsApp…”

“Oh…allora mi ha risposto…”

“Non pensavo foste diventati così amici da chattare alle 3 di notte…” ha continuato Michael, rimanendo sempre sulla porta.

“Bhe, non è una cosa abituale…” ho detto io abbassando lo sguardo. Dove voleva arrivare? Che situazione stramba… 

“Senti, ma… tu e lui…” ha cominciato a dire, mettendosi apposto i capelli bagnati “…insomma…”

“…Cosa?”

“vi ho visto ballare il lento… e… spesso vi guardate…vi abbracciate…non capisco… c’è qualcosa che io non so?”

Sono diventata tutta rossa. Ovviamente. Cazzo. Ci aveva osservato tutto questo tempo ed io non me ne ero neanche accorta!

“…Nono… siamo amici… e poi riguardo al lento, penso che lui mi ha abbia invitato a ballare solo perché mi ha visto da sola… non credo di piacergli o cosa…insomma era cotto di Jess! Come potrebbe mai venire dietro a me?”

“E perché no? Chiunque ti potrebbe venire dietro…” ha risposto. “Vado a vestirmi, ora torno…”

Se chiunque potrebbe venirmi dietro, allora perché non ho ancora mai avuto un ragazzo in tutta la mia vita?! E poi davvero, Luke Hemmings, Mr. Biondo-occhi azzurri-sorriso-e-corpo perfetto? Ma quando mai… A proposito, i messaggi! Ho preso il cellulare per vedere cosa mi aveva scritto Luke.
 
“Luke Hemmings:
Anche io ho fatto una doccia hahaha
Poi in verità non ho molto sonno…
Sto ripensando alla giornata di oggi…
I gavettoni e la festa sono stati memorabili,
in particolare la festa…
vabbè, io vado
Buonanotte Lotts <3”                                                                     
 
                                                                                                                                             “Buonanotte Luke :) <3”
 
Quel cuoricino virtuale mi aveva fatto sciogliere, assurdo! Quanto avrei voluto che quel ragazzo non avesse quest’effetto su di me… tutto sarebbe stato più facile! È così banale, quasi ovvio, prendersi una cotta per lui, insomma piace alla maggior parte delle ragazzine di scuola nostra! E invece eccomi qua a rileggere i messaggi che ci eravamo scambiati poco prima, sorridendo come un’ebete.  Dopo un po’ ho spento il cellulare, mi sono levata le maledettissime scarpe col tacco per poi sdraiarmi sul lettone e ricominciare a guardare la foto.

“Che fai?” ha chiesto Mike, sedendosi sul bordo del lettone. Si era asciugato i capelli ed aveva indossato dei pantaloncini da basket (simili a quelli che avevo lasciato da Ellie) e una di quelle magliette/canottiere con i buchi delle maniche enormi. Già, proprio quelle. Mannaggia.

“Primo giorno di scuola!” ho detto, tirandomi su e sedendomi a gambe incrociate. Mike si è spostato e si è messo al mio fianco: eravamo spalla contro spalla, con la coda dell’occhio vedevo il suo sorriso stupendo ed i suoi occhi chiari.

“Awww! Che piccoli! Guarda le tue trecce! Hahah” ha detto indicando la foto.

“haha già! Ma vogliamo parlare dei tuoi capelli biondi?! E guarda il tuo faccino!”

“hahahaah! Cosa?!”

“hahahah” ho continuato a ridere.

“Cos’ha il mio faccino?!”

“è che anche adesso fai la stessa espressione coccolosa!”

“hahah bhe anche a te vengono le stesse guanciotte da bambina!” ha detto cominciando a toccarmi le guance.

“Non è vero! Hahah smettila di giocare con la mia facciaaaa!”

“hahahah sì che è vero! E scommetto che soffri ancora il solletico” ha esclamato, avvicinandosi sempre di più e spostando le sue mani verso i miei fianchi.

“No! Mike! Non ci provare neanche! AAAAAAH!” ho gridato, mentre cercavo di indietreggiare sul letto.

“hhahahahah! Addossoooooo!” ha detto, sedendosi a cavalcioni sopra di me per bloccarmi, cominciando poi a farmi il solletico.

“AAAAAAAAH! Hahahahhaah! Aiutoooo! Basta basta ti prego!” continuavo a gridare, cercando di proteggermi.

“ahhhh allora lo soffri ancooooraaaa hahahah”

“AAAAHHH! SI! LO SOFFRO! OK?! HAHAHAH! Bastaaaaa!”

“Ok ok hahahah” ha detto infine, fermando la tortura. Poco dopo abbiamo smesso di ridere e mi sono resa conto: era sopra di me ed avevo il suo volto a pochi centimetri dal mio. La situazione dei gavettoni si stava riproponendo! Oddio! Ho cominciato a contemplare il suo viso un’altra volta: riuscivo a vedere ogni sfaccettatura dei suoi occhi grigio-verdi, le labbra carnose, il suo bellissimo sorrido, la pelle chiarissima; sentivo il respiro affannato sul mio viso, la tensione delle sue braccia (su cui si poggiava)… Fuori inaspettatamente aveva cominciato a piovere, l’acqua scrosciava sempre più forte e Michael mi stava guardando negli occhi; io, pur essendo in preda al panico e all’imbarazzo, non riuscivo a distogliere lo sguardo: ero completamente rapita da lui, avevo la bocca secca e il cuore a mille. Ero attratta, attrattissima! il corpo me lo stava dimostrando prima che il mio cervello lo avesse realizzato: volevo abbracciarlo, volevo baciarlo, volevo Michael con ogni singola cellula del mio corpo. Cazzo! Era proprio così! Ho poggiato le mani sul suo petto e… mamma mia, anche il suo cuore batteva fortissimo!

“Lotts…” ha sussurrato avvicinandosi ancora e…BOOOOM! un tuono fortissimo ha fatto vibrare tutti i vetri e le luci sono saltate!

“AAAAH!” ho gridato io, per il rumore improvviso, mentre Mike è saltato in piedi sul letto. “Oddio che colpo!”

“Cazzo! Che temporale! Il diluvio universale… e meno male che è estate” ha esclamato lui, guardando fuori dalla finestra, dopo essere sceso dal letto.

“Già! Speriamo che non continui a piovere così  nei prossimi giorni, se no addio progetti estivi...”

“Perché? Che progetti hai? Devi uscire con Luke?” ha chiesto lui con una faccia beffarda, sedendosi vicino a me.

“ha-ha-ha!” ho detto io, dandogli una cuscinata.

“hahah! ok seriamente, che progetti hai?” ha chiesto di nuovo Mike, afferrando il cuscino con cui l’avevo colpito e mettendoselo dietro alla testa per poi sdraiarsi. In tutto ciò eravamo ancora al buio…

“Mah…” ho risposto, stendendomi al suo fianco “uscire con le ragazze, andare al mare, dormire fino a tardi, sentirvi suonare, mettermi a leggere al fresco nel tuo giardino…” ho continuato, sorridendogli.

“hahah! Mi pare buono… sai, durante l’anno non riusciamo più vederci molto… e insomma, tu sei mancata… la tua presenza è importante! Sei allegra e rilassante allo stesso tempo… poi sei creativa e divertente! Questa è la mia prima estate da maggiorenne! vorrei fosse fantastica e tu ne devi fare parte! Da quanti anni ormai non passiamo più il Natale insieme?!”  (già, l’Australia si trova in un altro emisfero, e le vacanze natalizie corrispondono a quelle estive! Hahah lo so, è un po’ strambo)

“Troppi! È vero! Anche voi mi siete mancati tanto…Quest’anno rimedieremo, promesso! Abbiamo un sacco di tempo per fare quello che vogliamo!”

“Già… possiamo fare un sacco di cose… mangiare da Nando’s tutti i giorni, avventurarci nell’ Outback selvaggio, andare in Nuova Zelanda per sdraiarci sul prato e parlare con le pecore!”

“hahaha! Imparare ad andare sul surf, fare un falò e dormire sulla spiaggia…”

“Oh si! Potremmo davvero farlo, sai? Immagina…” ha detto, avvicinandosi e mettendomi un braccio intorno alle spalle. “Un’ immensa distesa di stelle luccicanti che illuminano il cielo buio sopra di noi” ha continuato, tendendo un braccio in alto… “il silenzio spezzato solo dal rumore del mare, la brezza leggera…”

“Guardare le stelle cadenti sdraiati tutti vicini su un grande telo sulla sabbia…” ho aggiunto, cominciando a chiudere gli occhi.

“Già… ok questo è assolutamente da fare, ormai è deciso.”

“hmm hmm..” ho acconsentito io. Rimanere sveglia stava diventando un’impresa, ero stanchissima! Sarei voluta rimanere a parlare tutta la notte con Mike, ma la sua voce calda insieme allo scrosciare della pioggia di fuori, mi stavano davvero facendo addormentare…

“Poi ci sarà anche Natale e Capodanno! Me lo sento, quest’estate sarà fantastica…”

“hmmhmm” ho mugugnato io, cadendo sempre di più nel sonno.

“Già… fantastica...” ha ripetuto Mike e, vedendo che ormai mi ero praticamente appisolata, mi ha stretto ancora più a se’, facendomi poggiare la testa sul suo petto.
Eeeee così, eccoci qua! Sono in dormiveglia addosso a Mike… wow, chi l’avrebbe mai detto! Vi ho raccontato tutta la lunghiiiiiiissima giornata di oggi, alle prossime novità vi aggiornerò subito! Questa si prospetta un’estate speciale!
 
A presto,
Lotts (:



**ALOHA! Fiiiiinalmente è finita questa lunghissima giornata e la povera Lotts ha una confusione mentale quasi peggiore di quella di Bella Swan nella saga di Twilight! hahah Spero che il capitolo vi piaccia, nonostante sia più statico di quello precedente... fatemi sapere che ne pensate! i vostri commenti mi rendono davvero felice! See ya soon <3 

  
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