NONO
"Oh! Lady Doll, Lady Doll!
La
tua ricerca a lui non resta,
quando
invece il sol si mostra
e
la luna il posto abbandona.
E
dopo l'oro del sorgere
il
turchese del cielo si perde nel sereno."
Le
lancette dell'orologio del vecchio campanile trovarono il loro riflesso
nell'oro lucente degli occhi di Rei.
Il
moro sospirò.
Era
terribilmente tardi.
A
momenti il sole sarebbe sorto.
Il
cielo aveva già cominciato a schiarirsi.
Chissà
se anche Takao stava fissando quelle stesse lancette arrugginite.
Si
chiese se andare a cercare Kei fosse stata una buona idea.
Avrebbero
potuto iniziare le ricerche quella mattina stessa, evitandosi di girovagare per
la città con quel gelo... ma...
Se
quel bestione lo avesse trovato prima?
Ciò
non era bene...
Adesso
dov'era?
Si
guardò attorno voltando lentamente il capo da parte a parte e scrutando con gli
occhi felini tra l'oscurità notturna.
Dall'illuminazione
e dalle varie insegne dei negozi era facile riconoscerla; era una delle strade
principali che conducevano ad una delle tante piazzette cittadine.
Si
fermò qualche attimo a pensare.
Una
figura immobile rischiarata dal fascio di luce proveniente da una vetrina di un
negozio, esposti vi erano costosi abiti di marca, specialmente maschili, alcuni
dei quali non sarebbero stati niente male se indossati da quel ragazzo.
Rei
socchiuse gli occhi portandosi una mano alla testa quasi meccanicamente.
Il
suo viso abbronzato fu adombrato dalla sua frangia corvina mentre abbassava il
capo in riflessione.
Non
valeva la pena allontanarsi troppo dall’Hotel, lui era solo un turista e se
avesse continuato a girovagare per quelle strade si sarebbe presto perso.
Decise.
Si
risistemò la sciarpa che aveva portato con se dall'albergo nascondendosela
sotto il giubbotto beige.
Avrebbe
raggiunto la piazzetta lì vicina e se non avesse trovato nulla d’interessante
sarebbe tornato indietro fino al luogo dell'incontro con Takao.
Un
suono di passi arrivò alle sue spalle..
Una...
no, due persone...
Percepì
una voce maschile ridacchiare e subito si voltò di scatto scrutando tra le luci
giallastre dei lampioni...
Kei...
Takao?
No...
Nessuno
dei due, erano semplicemente due diciottenni mezzi ubriachi... forse di ritorno
da qualche festicciola notturna.
Gli
occhi di Rei si adombrarono per la delusione e, mentre uno dei due ragazzi,
notandolo, gli scambiava un simpatico saluto d'intesa, con un sorriso di
circostanza si girò avviandosi lentamente verso la fine della strada.
Dopo
pochi, ma interminabili minuti di vuoto assoluto, intravide di fronte a se
l'insegna del bar che dava sulla piccola piazza.
In
quel momento, dalle spalle di un grosso edificio, come fili d'orati, i primi
raggi di sole bagnavano di luce la piccola piazza marcandone le ombre e
riflettendosi nei vetri delle finestre fino ad illuminare la graziosa fontana
al centro.
Nello
stesso attimo il meccanismo idrico si azionò e dalle sculture del monumento
cominciò a scorrere sempre più forte l'acqua cristallina che andava a formare
piccoli anelli d'acqua per poi frantumarsi nella superficie marmorea.
La
piazza aveva preso improvvisamente vita e anche se il sole era ancora lontano,
tinto nel suo rosso albore, o i suoi cittadini non ne pestavano il suolo,
sembrava già in piena attività, pronta ad un nuovo giorno.
Nonostante
quell’improvvisa "allegria mattutina" quell'avvento non portò che
sconforto nel cuore del cinese.
Un'intera
nottata in piedi in giro per le vie di Mosca.
Non
gli sembrava vero.
E
inoltre...
Ciò
non era bene.
Sospirò
rassegnato.
Il
suo petto che si gonfiava e poi si afflosciava in una lieve curvatura della
schiena.
Osservò
attento ogni angolo della piazza, movendosi intorno alla fontana per avere una
visibilità di 360°... quasi.
Appariva
circa come una tigre che ispeziona il territorio in cerca di una possibile
preda.
I
negozi, i bar, i ristoranti, tutto era deserto e nessun possibile Kei si
aggirava lì intorno.
Fatica
sprecata.
Si
rivoltò infastidito nella direzione da cui era venuto.
Il
suo passo riecheggiò nel piccolo colonnato di un edificio lì accanto.
Un
eco ritmato e fedele al suono originale.
Un
suono che fece scattare un movimento all'ombra di una colonna.
Rei
arrestò la marcia.
Voltò
il capo verso il suo fianco rimanendo immobile nella sua posizione eretta.
L'aria
cominciava a scaldarsi per il calore del sole appena sorto.
Un
secondo movimento accertò il moro della presenza di qualcuno.
Sotto
il porticato.
Dietro
una colonna.
Si
diresse in quella direzione incurante dell'identità della persona.
Poteva
essere Kei come poteva essere un semplice barbone di strada.
Con
la piccola differenza che se fosse stato Kei o qualcuno di sua conoscenza,
avvertendo la sua presenza, gli sarebbe andato incontro.
Si
bloccò esitante.
I
suoi occhi che tentavano vanamente di scorgere un possibile indizio.
Fece
spallucce, in fondo "chi non risica non rosica" e se faceva una
figura di merda davanti ad uno sconosciuto avrebbe inventato una scusa sul
momento per togliersi dalla situazione.
Si
avvicinò cauto all'edificio ed entrò nel porticato.
Cercò
di darsi un'aria indifferente e facendo finta di niente diede un'occhiata al
suo fianco, lungo tutta la fila di colonne.
La
luce solare filtrava nello spazio che vi era tra una colona e l'altra
provocando suggestive ombre alle loro spalle.
Si
sentiva un pò scemo a darsi tanta pena per un gesto così semplice, ma dopo un'intera
notte di perlustrazioni si sa... non si è completamente lucidi..
...
Ciò
non era bene...
Almeno
la fatica non fu vana.
"Yuri!?"
Due
o tre colonne più in là, appoggiata ad una di esse, la figura del russo
sfoggiava la sua inconfondibile chioma rossa.
Il
ragazzo parve accorgersi solo in quel momento della presenza del cinese e
voltando il capo a suo indirizzo gli rivolse un sorrisetto ironico.
Immaginando
perché anche il russo stesse vagando di notte a quell'ora, Rei si avvicinò a
lui ottenendo come risposta uno sgarbato brontolio.
"Che
cos'è che ti rende tanto di cattivo umore Yuri?"
Il
rosso sbuffò sarcastico dando un lieve colpo di tacco alla base della colonna.
"Niente
che ti possa riguardare cinese..."
Le
iridi di Rei si assottigliarono in sincronia con la sua calma.
Non
aveva mai avuto molte occasioni per abituarsi alla scontrosità del russo, anche
se ne aveva udito parecchie lamentele da parte dei suoi compagni di squadra.
"Immagino
che anche tu abbia passato la notte in bianco..."
Rei
non rispose all'affermazione di Yuri attendendo che questi continuasse con il
suo discorso.
"A
quanto pare il nostro caro amichetto Kei si è dato da fare per far rimanere
sveglia un bel pò di gente."
Gli
occhi celesti del blader si fermarono vacui in un punto a lui di fronte
lasciando che Rei potesse osservare i lineamenti del suo profilo.
In
un gesto nervoso il moro si morse il labbro fissando il suolo sotto i suoi
piedi, poi riportando lo sguardo sull'altro sussurrò con una calma glaciale.
"Sai
dové Kei adesso?"
Yuri
agitò il capo negativamente, si staccò dalla colonna e rivolse uno scaltro
sorriso a Rei che mantenne la sua espressione enigmatica.
I
loro occhi si incontrarono.
Due
anime di pari forza di diverso stile.
"Lo
sapevo fino a poco tempo fa... era con me, ma come ha detto lui: non si può mai
aspettare niente di buono da me quando si tratta di suo nonno... "
Il
viso abbronzato di Rei era in contrasto con la carnagione pallida dell'altro.
"Volevi
riportarlo con l'inganno da Hito!?"
Il cinese si accigliò stizzito mentre Yuri si passava nervosamente una mano tra
i capelli.
Il
celeste dei suoi occhi ebbe un piccolo tremito e non resse lo sguardo
accusatorio di Rei che per un attimo scorse un lampo di smarrimento
nell'espressione sempre sprezzante del russo.
"L'ho
lasciato andare per conto suo..."
Disse
in tono di scusa, quasi cercasse di trovare un pretesto per rimediare al suo
comportamento.
Ci
aveva pensato per tutta la notte.
Sapeva
che si era comportato male nei confronti di Kei.
Aveva
tradito le aspettative che aveva in lui, nonostante le sue parole sapeva che
Kei sperava in un suo sincero aiuto.
Un
aiuto che in quella complicata situazione era arrivato meschino e ingannatorio.
Approffitando
dell'animo turbato del compagno.
Ma
lui cosa poteva fare.
Quando
si parlava di Hito, del monastero e di tutto il resto che ne derivava lui non
poteva fare niente.
Il
monastero era la sua casa, per niente accogliente e sicura, ma era l'unico
posto cui poteva trovare rifugio.
Hito
avrebbe potuto rovinargli la vita.
Inoltre
la sua indole da uomo delle nevi non gli giovava per niente.
Non
sarebbe dovuto tornare a mani vuote al monastero.
Ma
non poteva tradire Kei.
Che
cosa fare?
Se
il Dranzer blader non si fosse accorto delle sue intenzioni lui avrebbe avuto
la faccia tosta di tradire un suo compagno di squadra.
Ma
se non lo faceva era lui a finire nei guai.
"Yuri...
tutto ok?"
Il
russo si era nuovamente riappoggiato alla colonna ed era caduto nella fitta
trama dei suoi pensieri.
Confusione.
Ecco
cosa leggeva Rei nel cielo dei suoi occhi.
Nell'ombra
del suo viso.
Nella
disperazione delle sue azioni.
"Se
torno da Hito a mani vuote non so cosa potrebbe farmi, niente di buono di
sicuro... ma non posso tradire nuovamente Kei..."
E'
vero, non era mai stato un santarello, ma non poteva rischiare di perdere una
delle poche persone che lo rispettavano per quello che era.
Accidenti!
Quando
aveva lasciato andare Kei si sentiva tanto sicuro!
Perché
l'incertezza gli piombava addosso solo ora!
Quell’affermazione
mise un peso al cuore di Rei.
Era
troppo buono per ignorare una simile richiesta d'aiuto.
Cosa
fare in una situazione così?
Ora
capiva da dove arrivava tutta la confusione che poco prima aveva investito il
blader lì a fianco.
Silenzio...
Il
lontano scroscio dell'acqua della fontana.
Il
sibilo del vento.
La
musica ordinaria dell'alba.
...
Hello!!
Sono tornata! In questo lungo periodo d’attesa penso di aver perso enormi
quantità dei miei lettori... anche se non penso ne avessi molti... ma ringrazio
di cuore tutti quelli che ancora leggono la mia ff e chiedo come sempre qualche
commentino!! ^.^''''
Come
vi è parso questo capitolo?
Avevo
in mente di far incontrare Rei con il gorilla, ma alla fine ho preferito Yuri,
anche perché mi sembrava un pò scocciante avere sempre la body-guard tra i
piedi...
Più
avanti forse riapparirà, ma non ne sono certa. Dipende dal proseguimento della
storia! ^^
Chiedo
come sempre scusa per la lunga attesa che ha separato questo capitolo
dall'altro, ma penso di avere due o tre virus nel computer che non mi rendono
facile l'entrata in rete... ç.ç
Cercherò
di provvedere! *.+
Ok!
Vi saluto e vi auguro un felice anno nuovo!!!!!!!!!!!!!!
A
presto!!!! (si spera) ^__^