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Autore: BlackWendy    31/07/2014    0 recensioni
Questa storia parla della new generation di Harry Potter. La maggior parte dei personaggi è attinente a quanto si sa dei libri e delle informazioni rilasciate da J.K. Rowling, mentre altri sono inventati.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Lily/Scorpius
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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Lily era in infermeria già da tre giorni, aveva perso i sensi dalla prova del labirinto e non si era più risvegliata da allora, furono convocati anche i suoi genitori in Francia. Intanto il torneo era anche terminato e a vincerlo fu Klaus, lo studente di Durmstrang.
«Oh la mia piccola» stava dicendo Ginny Weasley che stringeva la mano della figlia.
«Andrà tutto bene» le diceva il marito con una mano sulla spalla.
Intanto per quei tre giorni Scorpius era andato solo una volta in infermeria, ma quando fu fumlinato dallo sguardo di Harry Potter non si presentò più, o almeno non personalmente. Però ogni mattina sul comodino di Lily era possibile notare un mazzetto di fiori di campo.
«E' tutta colpa mia» stava dicendo Albus a suo padre.
«Non è colpa tua, era pericoloso, ero io che non dovevo firmarle quel permesso ma credevo che fossi tu il suo accompagnatore» ammette l'uomo che con il figlio stava passeggiando nel giardino della scuola.
«Quel Malfoy.. io se lo..» Albus aveva i pugni serrati, poi suoi padre gli mise una mano sulla spalla e lo obbligò a fermarsi.
«Albus, cosa succede tra Scorpius e Lily?»
«Papà..» il ragazzo sembrò in difficoltà, ma alla fine con un sospiro ammise «..penso stiano insieme» Harry non commentò quelle parole e continuò a camminare in modo silenzioso per il giradino della scuola.

Il quarto giorno Lily aprì gli occhi, vide tutte le persone al suo fianco e sulle sue labbra si disegnò un piccolo sorriso «Mamma» disse con voce felbile.
«Oh amore mio» disse Ginny andando ad abbracciare sua figlia facendole mancare il respiro.
«Mamma, non respiro» disse la ragazzina ridacchiando in modo divertito.
«Scusa, scusa..» disse la donna con gli occhi lucidi Lily cominciò a guardare tutti i volti presenti in quella stanza, c'era sua madre, suo padre che l'osservava con un misto di felicità e perplessita, Albus che sembrava preoccupato e anche Marcus che sembrava volerle dire qualcosa con quegli occhi scuri, vide anche una donna di mezz'età vestita tutta di bianco e con una croce rossa sul cuore, probabilmente l'infermiera ma non vide lui.
«Dov'è...» la voce era titubante
«Qui» una voce felbile arrivava dalla porta dell'infermeria, appoggiato c'era il ragazzo biondo che l'osservava preoccupato. Tutti si voltarono in sua direzione, nessuno si era accorto della sua presenza e Albus lo stava fulminando con lo sguardo. Lily però tese una mano in quella direzione e Scorpius accettò l'invito avvicinandosi al suo letto.
«Lily.. io.. io non avrei dovuto mettere il tuo nome...» stava dicendo il ragazzo con voce bassa
«Infatti. Non avresti dovuto» la voce non era quella di Albus, ma una più profonda e adulta: era la voce di Harry Potter. A un certo punto un'altra voce giunse dall'esterno dell'infermeria
«Potter, tu non devi dire cosa può o non può fare mio figlio» ad entrare nell'infermeria fu un uomo alto e dalla pelle chiarissima, gli occhi azzurro ghiaccio e i capelli quasi bianchi tanto che erano biondi, aveva lo sguardo perso ma il sorriso scaltro in viso era: Draco Malfoy.
Harry e Draco si guardarono per qualche momento ma poi con la sopresa di tutti si abbracciarono come se fossero vecchi amici, probabilmente nessuno si aspettava quella reazione. Draco andrò a mettere un braccio attorno alla figura di suo figlio
«Papà.. tu.. tu che fai qui?» domandò il ragazzo confuso.
«Harry mi ha scritto e mi ha detto cosa era successo, mi sembrava d'obbligo venire.» L'uomo poi spostò gli occhi su Lily
«Sei stata molto coraggiosa, mi ricordi tanto tuo padre» disse l'uomo facendo scivolare gli occhi sulla cicatrice di Harry.
«G..grazie» disse la ragazzina titubante.
Alla fine con uno sguardo complice Draco ed Harry si guardarono, il secondo quindi guardò sua moglie «Cara, perchè non lasciamo i ragazzi un pò da soli? Penso debbano parlare» lanciò uno sguardo a sua figlia e si allontanò dall'infermeria
«Albus, Marcus.. venite» disse esortando i due Grifondoro ad allontanarsi dalla sala.

Solo allora Scorpius si mise seduto alla sedia che ormai da giorni occupava la madre di Lily
«Io.. io non avrei»
«Sta zitto> disse la rossa.
«Cosa?» sembrò sorpreso.
«Ho detto che devi star zitto.» disse lei in modo divertito
«Avvicinati» lo esortò
Così il ragazzo passò a sedersi sul letto
«Ancora.» disse teneramente.
E Scorpius andò ad avvinare il suo viso a quello di lei
«Ti amo> disse in un soffio Lily.
«Io.. Lily.. io penso.. penso che non possiamo andare avanti»
«Non è vero, non lo pensi. Ti senti solo in colpa.»
«Cosa te lo fa pensare?» disse lui andando a guardarla negli occhi.
«Perché sei ancora qui.» e fu così che si avvicinò a lui e gli pose sulle labbra un bacio, casto e delicato.
«Lily tu pensi..»
«Baciami Malfoy e sta zitto.»
Non se lo fece ripetere due volte.


*Note dell'autrice:*
Salve. Okay, sono passati.. quanti? Due anni? Devo chiedere scusa a chiunque mi seguisse o leggesse la mia storia. Sfortunatamente a causa di numerosi impegni e anche di un gran blocco non continuai più la storia.
Però penso che questa storia meriti un finale. Dopo questo capitolo ci sarà l'ultimo.
Peace & Love
  
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