15. Trentun marzo

L'uomo col fucile premette il grilletto e subito dopo il corpo del poliziotto si accasciò esanime scivolando con la schiena sulla parete dell'edificio che aveva alle sue spalle nella completa indifferenza dei passanti che, per le strade festose del Kabukicho passeggiavano e si divertivano tra un locale e l'altro, si perdevano negli sguardi lascivi ed ammiccanti delle donne per strada.

L'uomo, che aveva in mano ancora il dossier di Makimura, tirò fuori dalla sua tasca interna del suo soprabito scuro un quotidiano voluminoso.

Glielo aprì davanti in modo da nascondere il volto macchiato di sangue dell'uomo che sembrava seduto ed accartocciato quasi su se stesso come un comune barbone.

E mentre il secondo uomo col fucile si allontanava dal balcone, l'altro metteva accanto al cadavere del poliziotto una bottiglia di Whisky mezza vuota per farlo sembrare un qualsiasi ubriacone.

Soddisfatto del suo lavoro, si mise la cartellina del suo dossier sotto il soprabito e sparì tra la folla raggiungendo il parcheggio isolato dove si sarebbe dovuto incontrare con l'altro suo compare col fucile.

Dopo svariati minuti, quando anche l'altro lo raggiunse nell'abitacolo della sua auto, l'uomo col dossier sulle ginocchia e sul posto di guida prese in mano il suo cellulare e compose un numero:

- Capo, abbiamo eliminato Makimura. - Ed il suo interlocutore.

- Nessuno vi ha notati, vero? - Chiese Shin Kaibara dall'altro capo del filo del telefono.

- No, Capo, il lavoro è stato pulito e nessuno si è accorto di niente. -

- Molto bene, ragazzi. Ora recatevi al molo 24 e fate la stessa cosa con quell'infame di Yasuke Takeato. Cosa pensava che non ce ne saremmo accorti del suo doppio-gioco? Addirittura il compagno della Nogami: la stessa donna che aveva condotto con Makimura le indagini sulla nostra Organizzazione!!! - Disse Kaibara e l'uomo subito dopo:

- E se con Takeato al molo troviamo anche lei, cosa facciamo? - E Kaibara senza pensarci troppo, sentenziò:

- Fatela fuori. -

- FINE -