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Autore: ily95    31/07/2014    2 recensioni
Raccolta di one-shots Outlaw Queen ambientate dopo la terza stagione (ma anche AU, flashback e future fics)
Con il ritorno di Marian, Robin si trova diviso tra i doveri verso la moglie e l'affetto che prova nei confronti di Regina. Come se non bastasse, una nuova gelida minaccia incombe su Storybrooke...
[Outlaw Queen, accenni Robin/Marian]
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Regina Mills, Robin Hood
Note: Lime, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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∞ Marry Me 
Now that the weight has lifted
Love has surely shifted my way
Marry me
Today and every day
Marry me

 
La campanella sulla porta di Granny’s tintinna, annunciando l’ingresso di un visitatore.
Robin Hood entra guardandosi intorno, finché il suo sguardo non si posa sul tavolo a cui stanno pranzando Mary Margaret con il piccolo Neal ed Emma.
-Buongiorno Robin!- lo saluta Snow, allegra come sempre, mentre cerca di imboccare il bambino, che intanto lancia la sua pappa in giro per il tavolo.
-Buongiorno! Com’è diventato grande!- osserva Robin, dando una carezza sulla testolina di Neal.
-Tra meno di un mese sarà il suo compleanno! Quasi non riesco a crederci che sia passato già un anno.- esclama Snow, guardando suo figlio con gli occhi carichi di emozione.
Emma sorride, contenta che i suoi genitori possano godersi la crescita di questo bambino come non hanno avuto l’opportunità di fare con lei.
-Mi sembri agitato.- nota la mora, scrutando l’ex fuorilegge. –Qualcosa non va tra te e Regina?- domanda.
-No, è tutto a posto.- risponde lui, incapace di contenere un sorriso. –Anzi, direi che è più che a posto. E’ perfetto. Anche Marian e Roland si sono adattati alla nuova situazione senza troppe difficoltà.
-Qual è il problema dunque?- chiede Emma.
-Volevo chiederti se potessi tenere tu Henry stasera. Avevo in mente di organizzare qualcosa con Regina… sai, tra Roland e Henry, il suo lavoro e i vari problemi magici qui in città è da un po’ che non passiamo un po’ di tempo insieme.
-Mi sembra un’ottima idea, a Regina farà bene passare una serata tranquilla!- commenta Mary Margaret.
-Sì, non c’è problema!- acconsente Emma. –Anzi, è da un po’ che Killian ha in mente di portare me ed Henry a fare una gita in barca a vela… Magari questa potrebbe essere la serata giusta.
-Vi ringrazio.- risponde Robin, soddisfatto: il piano procede come previsto, fino ad ora.

Regina entra in casa sfinita, a causa del lavoro e per l’aver aiutato Mr Gold con un incantesimo che necessitava le forze magiche di entrambi.
E’ talmente esausta che nemmeno nota l’insolito silenzio che vi regna, niente suoni dei videogiochi di Henry, niente risatine di Roland o il rumore dei suoi piedini che corrono per tutta la casa.
Quindi, una volta appesa la giacca all’ingresso, rimane stupita di trovarsi davanti un Robin decisamente affascinante: a parte il sorriso radioso e gli occhi brillanti, è anche inaspettatamente elegante con una camicia bianca che gli mette in risalto i muscoli del petto e delle braccia così come il tatuaggio sul suo polso, a causa delle maniche arrotolate, dei pantaloni neri – il colore preferito di Regina- e delle scarpe molto chic. A completare il tutto un profumo di pulito e alcune ciocche bionde ancora bagnate che gli ricadono sulla fronte, in quella maniera che Regina deve far ricorso a tutto il suo autocontrollo per trattenersi dal passarci le dita attraverso.
-A cosa devo questa eleganza?- domanda. –Non che mi stia lamentando, ma c’è qualche anniversario di cui mi sono dimenticata?
Robin le si avvicina sorridente.
-Deve esserci per forza un’occasione per passare una serata romantica con la mia fidanzata?- chiede, tirandola a sé per un bacio.
Regina sorride involontariamente al suono di quella parola: ormai è passato quasi un anno dal loro primo bacio a Storybrooke e ancora non si è abituata all’idea.
-Dove sono i ragazzi?
-Roland è con sua madre e Henry passa la serata da Emma.
-Hai pensato proprio a tutto, vedo.- nota con ammirazione lei, osservando la tavola apparecchiata con tanto di candela accesa al centro.
Robin fa scivolare le mani sulle spalle della donna, iniziando a massaggiargliele.
-Ho pensato che avessi bisogno di una serata in pace, so quanto sei presa in questo periodo. Non vorrei che ti stancassi troppo.- spiega lui preoccupato.
-Ti ho già detto che ti amo?
-Non abbastanza.- scherza lui, chinandosi per un altro bacio. –Che ne dici, ceniamo?- propone, accompagnandola al tavolo.

-E’ squisito. Hai preparato tutto tu?
-Diciamo che ho avuto un piccolo aiuto. Ma è l’impegno che conta, no?
Regina sorride e non riesce a trattenersi dal pensare che è tutto perfetto. Ha una famiglia fantastica, che la ama nonostante le azioni terribili che ha compiuto in passato; gli abitanti di Storybrooke l’hanno accettata e nessuno la vede più come la Regina Cattiva, non dopo tutte i sacrifici che ha compiuto per salvarli.
I pericoli, le minacce e le difficoltà continuano ad esserci, ma ormai lei ha capito che possono superare tutto, insieme. Non potrebbe essere più felice. O forse sì?

I piatti sono ormai vuoti e la candela è quasi del tutto consumata, quando Robin prende un bel respiro e allunga la mano a stringere quella di Regina.
-Sono felice di avere questi momenti per noi due.- inizia. –Tra tanti pericoli e battaglie, mi piace riuscire a ritagliare questi attimi di normalità. Io ti amo, Regina. Ti ho amata dal primo momento che ti ho vista, due anni fa, nella Foresta Incantata. Amo ogni parte di te e amo la famiglia che stiamo costruendo. So che quest’anno non è stato facile tra Zelena, il ritorno di Marian, Elsa e tutto il resto. Ma ce l’abbiamo fatta. Siamo arrivati fin qui. So che non sarà mai semplice, ma noi siamo anime gemelle, l’hai detto tu stessa. Noi due siamo destinati, ma io ti scelgo. Voglio questo, voglio te, per sempre.
Regina aggrotta le sopracciglia, confusa, mentre l’uomo deglutisce e riprende fiato, estraendo con mani tremanti un cofanetto di velluto dalla tasca, mentre Regina spalanca gli occhi.
-Regina Mills, vorresti rendermi l’uomo più felice di ogni terra e concedermi l’onore di diventare mia moglie?- domanda finalmente con la voce carica di emozione, rivelando l’anello racchiuso nel cofanetto.
La donna rimane qualche istante come paralizzata, spostando lo sguardo da Robin all’anello.
Muove leggermente la testa e dischiude le labbra per pronunciare la risposta che Robin è così impaziente di ascoltare.
-No.

Il mondo sembra crollare addosso a Robin, mentre la delusione attraversa il suo sguardo.
L’espressione di Regina è di puro panico.
Robin rimane immobile, troppo incredulo per poter dire qualcosa o muoversi.
La donna trova la forza di scostare la sedie, alzarsi e scappare via, lasciando Robin con gusto amaro in bocca, un anello di diamanti e un cuore infranto.

Quando Robin è riuscito a superare la delusione e ha dato a Regina un po’ di tempo per riprendersi, la trova in giardino, seduta presso il suo albero di mele.
Lui le si siede accanto, mettendo un po’ di distanza tra loro, e rimane in silenzio ad ascoltare i loro respiri e i loro cuori che battono in sincrono.
-Mi dispiace. Non avevo intenzione di sconvolgerti.- si scusa lui.
Regina abbozza un mezzo sorriso. –Ci vuole ben altro per sconvolgermi.- ironizza e poi ritorna seria. –Sono io che mi devo scusare.- dice, girandosi verso di lui, il nero dei suoi occhi riflesso nell’azzurro di quelli di lui.
-Hai fatto tutto questo… e io rovino sempre tutto.
-Se non vuoi più stare con me io lo capisco…- inizia Robin, ma l’espressione di lei lo costringe a interrompersi.
-Che stai dicendo? Non voglio lasciarti. Io ti amo.- spiega lei e lui si rincuora sentendo queste parole.
Regina gli prende il viso tra le mani e lo guarda intensamente.
-Io voglio stare con te. E’ solo che… le mie esperienze con il matrimonio sono state piuttosto traumatiche.- chiude gli occhi, prendendo un respiro. –Daniel mi aveva proposto di sposarlo ed è morto prima che ne avessimo l’occasione. La vita matrimoniale con Leopold… non è stato un periodo molto felice per me. Non sono sicura di voler inoltrarmi di nuovo in tutto ciò.
-Ma quello era diverso, Regina! Tu e Leopold non eravate legati da nessun sentimento, quello che c’è tra noi due invece è profondo. E io non ti tratterei mai male, non farei niente che potrebbe causarti infelicità… E non mi succederebbe niente, non finché lottiamo fianco a fianco.- così dicendo gira leggermente la testa, per baciarle la mano che lei ha sul suo viso. –Ma va bene se non sei pronta. Sappi solo che se lo vorrai io sarò sempre qui, disposto a farti questa domanda ancora e ancora. Non smetterò mai di volerti. E non smetterò mai di desiderare un tuo sì.
Regina gli sorride, il panico che le attanagliava il cuore ormai scomparso.
-Non volevo dubitare di te… E’ solo che per me è difficile.
-Lo capisco, non preoccuparti.- risponde lui, spostandole una ciocca di capelli scuri dietro l’orecchio.
Le loro labbra si avvicinano fino ad incontrarsi dolcemente.
Regina si stacca leggermente da lui e lo fissa.
-Magari puoi provare a richiedermelo domani.- propone sorridendo.
E lui non può fare a meno di ricambiare il sorriso, mentre il cofanetto di velluto nella sua tasca viene premuto contro il suo cuore.

 
∞  ∞  ∞
 
Disclaimer: i personaggi e l'opera non mi appartengono

Ciao a tutti! Inizio col dire che questo capitolo non sarebbe dovuto essere qui.
Nel senso che ne avevo già iniziati tre o quattro (ma ho scoperto di non saper scrivere robe troppo fluffose senza bloccarmi hahah angst is the way) e avevo intenzione di pubblicare uno di quelli, una volta finito, ma BAM! stanotte non sono riuscita a dormire e ho avuto l'illuminazione per questa os e quindi stamattina ho cercato di mettere insieme i vari frammenti che mi ricordavo e metterla giù a parole. Quindi eccola qui. Come spero si sia capito questa è ambientata circa un anno dopo i fatti della 3B e le cose si sono risolte tra Regina e Robin. 
E io ho questa idea di Regina che freakka out (english is bettah) all'idea del matrimonio data la sua precedente esperienza. 
Sinceramente non sono esperta di tempi di divorzio, ma non penso che in un anno si possa già divorziare però nelle fanfiction tutto è possibile e quindi Robin è già divorziato. 
Vi sto abituando troppo bene con queste one shots così lunghe! Le prossime saranno più brevi ^^
La citazione iniziale è tratta dalla canzone Marry Me dei Train (che, nonostante adori questa band, non avevo mai sentito!)

Ora dovrei uscire quindi vi lascio. Vi ricordo che aspetto i vostri pareri! Grazie a tutti quelli che mi seguono, vi adoro :*
ily
PS Avete visto i video di Lana al SDCC che dice che l'amore tra Regina e Robin è scritto nelle stelle? *-* aksnfowegbwehrj i feels!

 
  
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