> Oh! My god! <
Mi trovo in Italia…partii sei anni fa per uno spot pubblicitario, ma poi mi sono definitivamente trasferita qui a Milano.
È una bellissima città, ma la mia amata Tokyo mi manca da morire, e più di ogni altra cosa…mi manca lui!
Sono sei anni che aspetto una sua chiamata, un suo messaggio…qualcosa, ma non è mai arrivato niente. Mi avrà dimenticata, o forse mi pensa sempre…non so più cosa pensare. Ormai vivo da sola, ho venticinque anni…e so badare a me stessa, non sono più la bambina di una volta…sono cambiata, e l’ho fatto stando lontana dal mio Akito.
Adesso mi ritrovo in questa piccola casa, anche essendo piccola, mi ci sono molto affezionata…ho smesso da tempo di fare l’attrice, mi ero stancata di tutti quegli impegni, volevo essere libera.
Accendo la tv…spero trasmettano qualcosa di interessante, ormai il mio hobby è quello di stare su un divano a vedere la televisione.
In Italia ci sono spot pubblicitari davvero stupidi, eccone uno… arriva una bella macchina, e tutti dicono “Oh! My gold!” che cazzata!
Queste sono quelle frasi che entrano nel tuo cervello, e non escono più…ti rimbombano sempre nella mente, molto fastidiosamente tra l’altro!
Faccio un po’ di zapping, ma non c’è niente di interessante da vedere.
Suonano la porta…chi sarà mai, ah credo sia Rei…disse di venire in questi giorni con sua moglie Asako e la loro bambina. Mi alzo un po’ scocciata da qual morbido divano, che palle queste visite…
Apro la porta e mi sento mancare quasi l’aria…
È lui.
È lui, è Akito…come fa a sapere dove abito.
Come ha fatto a venire fin qui…non ci capisco più niente…
Mille pensieri invadono la mia mente, ma in realtà sono trascorsi sono tre secondi…tre secondi per capire che la mai vita è di fronte a me…che mi guarda dolcemente.
Ho ancora gli occhi strabuzzati, ma finalmente mi esce qualcosa dalla bocca:
-Oh! My god!- ma che cazzo ho detto! Chissà cosa penserà adesso…ma perché ho detto questa frase, mi porto le mani alla bocca, come per tapparmela, e sento le guance andare in fiamme.
Lui mi guarda stranito, e all’improvviso, scoppia in una risata molto coinvolgente.
-Carina questa frase…ciao Sana.- dice dopo essersi ripreso dalla risata…
-Akito, ma cosa ci fai qui?- chiedo ancora molto imbarazzata dalla situazione, ma nonostante tutto, sono estremamente felice di vederlo.
Sana, ti amo…scusa se l’ho capito solo quando tu eri lontana…ma l’ho capito, e non voglio perderti mai più…- è così dolce, che io scoppio a piangere, l’emozione è troppo forte.
-Anche io ti amo, ti amo troppo amore mio!- ci baciamo con dolcezza, amore, passione e un misto di altri sentimenti bellissimi, mi sento al settimo cielo, ancora non ci credo.
Lo faccio entrare in quella piccola casa, quella casa che ci accompagnerà per tutta la nostra vita, sempre insieme…forse questa stupidissima frase, detta in un momento di imbarazzo ed emozione è servita a farci legare per sempre.
> Fine <