Pioveva.
Nico di Angelo guardava fuori dalla finestra della sua camera scura,
mentre metteva in ordine il cassetto dove teneva le sue adorate carte di Mitomagia.
Leo
aveva cercato di spiegargli che il poker era meglio, ma il ragazzo non riusciva
a capire come un gioco in cui si perdevano dei soldi potesse essere meglio
di un gioco superfantastico con tutte le divinità e i mostri della
mitologia greca.
E poi, diciamocelo! La mitologia greca era
fantastica! Persino quell’idiota di Percy, che
riusciva a prendere insufficienze nelle materie più semplici, la studiava
volentieri.
Percy… il
pensiero di quel ragazzo perfetto gli fece chiudere il cassetto di scatto. Per
le mutande di Ade, perché doveva essere
innamorato di una persona simile? Alto,
bello, muscoloso, simpatico, popolare e fidanzato con Annabeth
Chase, la ragazza più bella e brillante del liceo.
Nessuno sapeva della sua cotta.
Era perso
nei suoi pensieri quando il cellulare squillò. Era Jason, il suo migliore
amico.
“Ehi,
Jason?” mormorò Nico. “Nico! Ho letto il tuo messaggio” Disse l’altro
allegro “Sì, sono libero oggi… Anzi, a dire il vero già sono quasi sotto casa tua,
scendi, ci vediamo al bar!”
Nico
ringraziò l’amico e attaccò. Quello era il
giorno in cui avrebbe rivelato il suo segreto.
Doveva cominciare a parlarne con qualcuno: a
mensa gli altri lo guardavano in modo strano quando arrossiva o metteva il
broncio perché Percy si stava scambiando effusioni
con
Annabeth. Da
chi cominciare se non da Jason? Si fidava di lui.
Indossò
una felpa nera (il suo colore preferito) e un paio di jeans (neri). Prima di uscire
dalla stanza si guardò allo specchio. Non gli piaceva la sua immagine. Era un ragazzo di quindici anni,
ma se ne sarebbe dati dodici scarsi. Non molto alto, magrissimo, con i capelli
neri lunghi che non volevano stare fermi. Ogni tanto Percy
glieli arruffava dicendo di trovarlo molto carino (cosa che lo faceva arrossire
come un peperone), ma Nico non condivideva il suo punto di vista.
Si
ricordava che quando era piccolo la mamma anche gli arruffava i capelli (allora
molto più corti) e gli diceva che era il suo bellissimo soldatino. Chissà cosa
avrebbe detto Maria di
Angelo a vedere ora il suo bambino
paffuto e allegro.
Gracile,
debole, depresso e per giunta gay.
Dopo che la donna italiana era morta e aveva lasciato
con il padre lui e la sorella maggiore Bianca, si scoprì che il signor di
Angelo aveva messo incinta una donna sudamericana ed era nata
Hazel, che era venuta a vivere con loro da non molto.
Come se non bastasse un anno prima aveva sposato Persefone,
che viveva con loro insieme alla sua insopportabile madre, che i ragazzi
erano obbligati a chiamare nonna Demetra.
Nonostante odiasse i tre adulti della
famiglia, Nico amava le sue sorelle, che sembravano accorgersi della sua
debolezza e lo proteggevano in ogni modo, Hazel con
la sua dolcezza e Bianca con la sua apparente severità. Questo non gli impediva comunque di tornare a
casa dopo la scuola pieno di lividi per colpa dei bulli.
Raggiungendo la porta
di casa trovò sua sorella Bianca che preparava un borsone. Era molto
carina: aveva diciassette anni, i capelli legati in una treccia e portava un
giubbotto argentato e pantaloni mimetici.
“Dove vai?” Le chiese Nico con leggerezza,
anche se immaginava la risposta, visto che il borsone era molto lungo e fino.
“Al circolo di tiro con l’arco” Rispose Bianca
indaffarata “Viene a prendermi Zoe con il motorino tra poco. Tu?”
“Ah.” Rispose Nico. Odiava l’amica di Bianca,
Zoe. Troppo piena di se. “A fare un giro con Jason”.
Suonò il citofono. Evidentemente era Zoe
perché Bianca sorrise e disse al fratello che sarebbero scesi insieme.
“Torni
per cena?” chiese Nico. “Credo di sì. Dov’è Hazel?”
“Con Frank… sono andati in centro”.
Parlando, erano arrivati in strada. Bianca
salutò il fratello con un bacio sulla guancia.
“Ci
vediamo a cena!” Urlò Bianca mentre il motorino si allontanava.
“Sì… divertiti!”
Urlò in risposta Nico. “…Ti voglio bene” aggiunse
Nico a voce più bassa, come se si vergognasse di mostrarsi sentimentale.
***
Jason era seduto al tavolino del bar con il cellulare in mano. Evidentemente si stava scambiando messaggini
smielati con la fidanzata, Piper. Appena lo vide,
agitò la mano per salutarlo. Nico sorrise e si sedette di fronte a lui.
“Allora”
esordì quel ragazzone biondo “Devi dirmi qualcosa?”.
“Sì…” Ora che era il momento, Nico era titubante. “Jason…” Oh, al diavolo, pensò Nico. E sputò fuori: “Sono gay,
Jason. E sono cotto marcio di Percy.”
Chiuse
gli occhi. Si aspettava che Jason si ritraesse, che lo insultasse, che gli
dicesse che gli faceva schifo e che lo odiava, o che lo picchiasse come quei
bulli a scuola.
Invece Jason scoppiò a ridere e gli diede una
sonora pacca sulla spalla.
“Però…” disse “E io che pensavo che con tutte quelle ragazze
che svengono per te a scuola avessi combinato qualcosa!”
“Le
ragazze impazziscono per me?”
“Solo
quelle piccole” Disse Jason con leggerezza “Per quelle degli ultimi anni sei
troppo uno scriccioletto, ma ti trovano comunque
molto tenero”.
“Così
tenero che i loro ragazzi mi pestano a sangue” borbottò senza farsi sentire da
Jason, che sicuramente avrebbe cominciato un discorso sul fatto che non
avrebbe più permesso che lo toccassero… come ogni
volta.
“Ora
c’è un problema molto serio però!” Dichiarò il più grande. “Percy!”
“Già”
Confermò Nico “Se lo scoprisse…”
“Ma no!” Lo interruppe Jason “Dobbiamo capire
come farti conquistare quella testa d’Alghe!”
“Tu credi davvero…?”
“Io
credo che tu sia un vero dark-playboy ragazzo mio!”
“Ma Percy sta con Annabeth!”
“Ci vuole solo un buon piano…”
Nico sbuffò. A volte l’amico gli sembrava un
po’ ottuso.
“Vieni
a casa mia? Giochiamo un po’ alla
playstation” Chiese Jason dopo un po’, e Nico acconsentì, lieto di come l’amico
avesse preso la sua notizia.
Dopo qualche ora Jason stava spiegando a Nico
la tattica vincente di Prince of Dawn,
quando il cellulare di Nico squillò.
“È Hazel” disse il
ragazzo “Perché mi sta chiamando a quest’ora? Forse è tardi. Hazel?”
Quello
che sentì dall’altra parte lo fece rabbrividire. La ragazza stava
singhiozzando.
“Nico… oh, Nico, mi dispiace tanto…”
“Che
succede Hazel?”
“Bianca…”
Jason
osservò il volto di Nico cambiare colore e diventare terreo, i suoi occhi
sgranarsi mentre Hazel spiegava qualcosa al telefono
con voce frenetica.
”Arrivo
subito, Hazel.”
Angolo
autrice: la mia prima fanfic lunga xD non mi vogliate male, mi scuso soprattutto per il codice
html… aggiornerò spessissimo.