Il secondo capitolo è
stato sfornato! *_*
Un grazie a mikamey, per avermi dato subito fiducia, commentando e aggiungendo la fanfic ai preferiti!
Elly Chan
Un grazie a mikamey, per avermi dato subito fiducia, commentando e aggiungendo la fanfic ai preferiti!
Elly Chan
Tenshi era davanti a noi, sì.
Io ero scioccata, Kain la osservava ad occhi sbarrati, mentre Aido era indeciso se essere felice di rivederla - per di più così - o se essere scandalizzato da come si era presentata.
Forse abbiamo esagerato, ma fatto sta che Tenshi è davanti a noi, con una camicietta a fiori. Cosa sono quelle faccie indifferenti?! Ma avete presente Tenshi?! Associare lei alle camicie da donna a fiori è come dire che Aido vive in castità!
Anche lei è abbastanza sorpresa, infatto ci guarda a bocca aperta.
- Tenshi, chi è?
Sentiamo una voce squillante e ci riprendiamo momentaneamente.
Accanto a Ten-chan è comparsa una ragazza più grande di noi, con capelli viola tipici della famiglia di Tenshi e occhi blu notte.
La riconosco all'istante.
- Kanon! - esclamo, felice.
Le occorrono pochi secondi per riconoscermi, ma poi sgrana gli occhi e corre ad abbracciarmi.
- Ichigo, che piacere rivederti! Come sei cresciuta! - mi da delle pacche sulla schiena. Si ferma all'imrpovviso, osservando Aido e Kain, in piedi diero di me.
- E questi chi sono? - chiese, sospettosa e incuriosita.
- Aido e Kain... sono dei nostri amici... - dissi imbarazzata.
- Ah, ho capito! Sono i vostri fidanzati! - dice Kanon, recuperando l'allegria e dandomi un'altra pacca sulla schiena. Stavolta è così forte che vado a finire dritta tra le braccia di Kain.
- Mi ricordo di voi, sapete? Trascorrevate interi pomeriggi qui! Soprattutto tu, Aido! - esclama allegra come non mai Kanon.
- Ah... - sussurra Aido, stringendo gli occhi, mentre cerca di ricordare quella strana ragazza.
Tenshi è ancora immobile sulla soglia. Potrebbe essere scambiata per una statua, talmente è ferma.
- Ma su, non restiamo qui! Entrate, su! - dice Kanon, afferrando le nostre valigie tutte insieme - che forza sovraumana - e invitandoci a seguirla all'interno.
Quella casa me la ricordo perfettamente. Arredata come un palazzo reale, curata fin nei minimi dettagli... scale imponenti con scorrimano d'oro, pavimenti di marmo bianco, tutto splendente e pulito... e un'ordine che a casa mia non s'è mai visto.
Faccio un paio di giravolte nel salone d'entrata, poi mi siedo sul divano.
- Aah... quanto tempo... - sospiro, chiudendo gli occhi.
- Già... ci sei mancata... - mi sorride Kanon, sedendosi vicino a me.
Le sorrido di rimando, mentre Tenshi compare con un vassoio.
Lo appoggia sul tavolo e si siede su una poltrona singola, che ricordo esser la sua preferita.
Si passa una mano sulla faccia, sospirando.
- Allora... cosa diavolo ci fate qui?! - esclama spazientita, guardandomi negli occhi.
- Ehm... - bisbiglio, spaventata. Quando vuole fa paura, la ragazza!
- Siccome la scuola è finita, pensavamo di stare da te per un po'! - esclama Aido, mettendole un braccio intorno alle spalle.
Lei lo fissa malamente, sospira di nuovo e prende una tazza di thè.
- E perchè mai?
- Bè... non c'è una ragione precisa... - dissi nervosamente. Mi mette addosso una tensione che non vi dico...
- A no? - alza un sopracciglio.
- Bè... era così, per stare un po' insieme...
Il suo sopracciglio si alza sempre di più, mentre mi scruta.
- Va bene. E per quanto programmate di stare?
- Ma non essere così acida, Tenshi! potete stare quanto volete, ragazzi! - ci disse Kanon, sorridendo.
Ten-chan sbuffò, finendo di bere il thè. Il lupo perde il pelo ma non il vizio, eh...?
- Potete stare, contenti? - chiese, sconsolata.
- Ehilà!
Questa voce la riconoscerei tra mille. E infatti eccola là: Miyabi è in cima alle scale, e, mentre ci saluta con la mano - sbracciandosi -, sta saltellando allegramente.
- Che ci fate qui? - ci chiese eccitata, raggiungendoci in pochi secondi.
- Pensavamo di stare qui per un po' di tempo... - risposi timidamente io.
- Allora siete i benvenuti! Sarà un po' come ai vecchi tempi! - esclamo sorridente.
- Tenshi, hai già pensato a dove farli dormire? - chiese poi a Ten-chan gentilmente.
La figlia la fulminò con lo sguardo.
- Sono appena arrivati, e per di più senza preavviso. Come avrei potuto organizzarmi per bene? Comunque... Ichigo dormirà nella stanza rosa, Aido in quella azzurra e Kain in quella rossa. Più semplice di così... - Tenshi fece spallucce, sprofondando nella poltrona.
- In che senso, la stanza rosa? - chiesi.
- Questa casa, come avrete capito, è enorme. Siccome ci saranno qualcosa tipo 5 salotti, 9 camere da letto ed innumerevoli altre stanze, abbiamo deciso di distinguerle l'una dalle altre grazie al colore dominante. Così ogni stanza viene riconosciuta. - ci spiegò Miyabi con un sorriso.
- Un buon metodo. - confermò Tenshi, accavallando le gambe e incrociando le braccia.
- Le vostre stanze sono tutte molto vicine alla camera di Tenshi. La sua è la stanza bianca. - sorrise Kanon.
- Nel caso aveste bisogno di qualcosa... - spiegò annoiata Ten-chan.
- Oh, bene! Adesso andate a sistemare i bagagli! - disse Kanon, salendo al piano di sopra insieme a Miyabi.
- Ehi! E chi le porta le valigie? - chiese allarmata Tenshi, guardandole sorridere e sparire dietro una porta.
- Non so voi, ma io non ho nessunissima voglia di farmi le scale con tutte quelle valigie... - dissi, allusiva.
Ci voltammo tutti e tre a guardare Tenshi.
Lei spalancò gli occhi, ma quando vide che non ci muovevamo, sbuffò sonoramente.
- Va bene... ma solo fino in cima alle scale!