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Autore: pooly_and_hammy    31/07/2014    1 recensioni
bene gente,questa è una ff in collaborazione gli autori sono Deadpool96 e Ms Fly k (autrice di occhi di smeraldo) la trama in breve è questa: Un misterioso uomo sta invitando i migliori chojin del mondo a un torneo,per sconfiggerli,Muscle League o Dmp per lui non fa differenza,sono tutti debole feccia,e non vede l'ora di dimostrarlo....(Nella ff ci sono personaggi delle due ff La bella e la bestia di deadpool96 e occhi di smeraldo)
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: Violenza
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Caesar stava aspettando sul ring da circa un’ora, appoggiato alle corde rideva quasi istericamente, pregustava il massacro, non aveva dubbi sul vincitore, sapeva di essere superiore avrebbe giocato un po’ con loro poi li avrebbe eliminati, o forse li avrebbe uccisi subito? doveva decidere,quello era il suo unico dubbio prima di un incontro.
“Pronto Turbinsky?”
“Pronto !”replicò il russo con un sorriso sulle labbra, erano stati allenati Da Howard, come avrebbero potuto perdere? Poi due contro uno? Ceasar Mask era spacciato, o almeno così credevano.
Nel frattempo Robin li guardava da lontano, lui sapeva già come sarebbe andato l’incontro, Howard o non Howard non sarebbe cambiato nulla, Ceasar non era più umano, non un punto debole, non un rimorso, non un ripensamento e soprattutto nessuna minima pietà, una macchina da guerra pronta ad uccidere, ripensò a come la sua nascita e la sua crudeltà avesse sfaldato la famiglia, chiuse gli occhi per un attimo, sospirò.
“Oggi due chojin moriranno, se Howard li fa salire su quel ring…”
Bjorn e Turbinsky nel frattempo si dirigevano pieni di sicurezza verso l’arena, Howard li aspettava ai piedi del ring.
“ricordatevi che vi ho detto, colpite senza pietà, non abbiate nessun timore e soprattutto collaborate così chiuderemo rapidamente questa storia”.
Entrambi i Chojin annuirono, ad osservare l’incontro erano presenti tutti, Mars teneva imbraccio Fiammetta ignorando le voci dei suoi colleghi della dmp che lo schernivano, le teneva la testa contro il suo collo, non voleva che vedesse lo spettacolo, il gong suonò.
Bjørn e Turbinsky studiavano l’avversario, che al contrario stava tranquillamente appoggiato sulle corde.
“Codardo come tutti i Mask eh?” lo provocò il norvegese.
Nessuna risposta, Ceasar si limitava a fissarsi gli stivali con aria assente, Bjørn e Turbisky cominciavano a perdere la pazienza, come poteva essere così arrogante?
“Hey Howard, davvero questo è il tuo allievo migliore?”
Nessuna risposta da parte del marchese, che cominciava -anche se non lo dava a vedere- ad avere qualche dubbio riguardo l’esito dell’incontro. Ma li scacciò presto, se lui per primo non credeva di poter vincere, come avrebbero potuto farlo i due chojin?
“Adesso basta!” il norvegese scattò verso Caesar bloccandolo in una suplex “preparati per fin..”
Neanche il tempo per finire la frase o permettere ad Howard di avvertirlo, Caesar dopo essersi liberato con estrema facilità gli afferrò la testa con le caviglie e…CRACK. Un colpo secco, tanto forte che lanciò il cadavere del povero chojin fuori dal ring.
Howard dovette inghiottire e un amaro boccone: il suo migliore allievo contro il figlio di Robin era durato due minuti, guardò Turbinsky pensò di farlo scendere ma non ci sarebbe stato verso di convincerlo e Caesar non glielo avrebbe permesso, si avvicinò a lui per dirgli qualcosa ma il primogenito dei Mask, con un impeto fulmine, gli era già addosso gli afferrò le braccia e gliele strappò con la stessa facilità con cui si strappa un grissino, il russo urlo talmente forte da far provare pena per lui persino a Ricardo che distolse lo sguardo, Caesar sorrise poi piantò una mano nel petto al povero russo per poi, subito dopo piantare l’altra nell’addome...un altro piccolo sforzo…il busto di Turbinsky volò dall’altra parte del ring, mentre le gambe caddero dal ring e si afflosciarono ai piedi del marchese, Caesar stava ridendo di gusto, Howard guardò il cadavere del povero Bjørn in una pozza di sangue: si rendeva conto solo ora di aver fatto salire sul ring due esseri umani a combattere il più temibile dei demoni.
“se non sei completamente stupido adesso dovresti aver capito che ben pochi di voi dopo oggi torneranno a casa. Sempre se ci sarà qualcuno che lo farà, non è scontato” disse Caesar senza alcuna traccia di ironia nella propria voce, avvicinandosi alle corde del ring “ed è un discorso che vale anche per la tua cara principessa. È colpevole di aver corrotto quell’inetto di mio fratello. Dunque che si consoli, perché magari raggiungerà suo marito nell’inferno in cui verrà spedito dai miei allievi”.
L’aveva chiamata “principessa”…probabilmente il bastardo lo aveva sentito chiamarla in quel modo. Era una tattica per innervosirlo, e bisognava dire che gli stava riuscendo piuttosto bene.
“non riusciresti ad avvicinarti a lei, perché ti ucciderei prima” replicò gelidamente. 
Il sangue del suo allievo migliore aveva formato una pozza che era arrivata a lambirgli le scarpe, ma gli era più facile ignorare questo che le minacce alla propria bambina. Da quando era nata aveva sempre fatto di tutto per proteggerla; pur avendo così tanto soldi il cuore non gli si era inaridito, e la cosa più importante per il marchese continuava ad essere la propria famiglia. A dimostrazione di ciò, l’uomo che aveva ucciso anni fa in quello scontro lo aveva sfidato in maniera simile a come l’aveva fatto Caesar: minacciando la sua famiglia. Ed aveva aggravato la cosa uccidendo Bjørn…
“non vedo come”.
…ma questa volta non sarebbe stato facile impartire la giusta lezione.
“magari scoprendo se una granata infilata su per il culo ti fa qualcosa” sbottò all’improvviso un’arrogante voce femminile appartenente ovviamente ad Emerald. Immediatamente riconoscibile anche solo per la sua *grande finezza*.
Caesar si voltò lentamente verso di lei, ridendo con quella sua risata folle vedendola nera di rabbia per le minacce ricevute ed anche per i chojin appena morti, uno dei quali Caesar sapeva essere un suo ex “puoi provarci, ma ti assicuro che la granata non finirà dove speri!”
Nonostante il braccio potenziato Emerald era un moscerino per lui, anzi, un piccolo e stupido acaro. Così come il resto dei Lancaster, e come anche i Mask, e tutti i chojin presenti.
“in bocca va bene uguale, basta che scoppi una volta per tutt-“
“Emerald. Non è il momento”.
La ragazza si zittì per qualche istante quando vide l’espressione seria di suo padre, che si era voltato verso di lei. E che -unicamente a lei, che quando si trattava di lui sapeva andare oltre l’apparenza- adesso appariva molto più che inquieto.
Caesar rise ancora. “è un po’lenta a capire. Cosa vuoi farci…”
“coso, fa’ un favore al mondo e impiccati”.
Se possibile ciò lo fece ridere ancora di più. Emerald a quanto pare in quel caso specifico non era riuscita ad obbedire a suo padre.
“sono il chojin più forte che sia mai esistito, impiccarmi sarebbe un delitto”.
“nel diritto canonico il suicido è delitto in generale. Capra”.
Caesar smise di ridere e guardò Howard che, pur non dandolo a vedere come suo solito, adesso iniziava ad essere davvero preoccupato per la salute di sua figlia, e le cose sarebbero peggiorate se continuava a parlare.
“tra poco avrà luogo il prossimo incontro. Zittiscila, o morirà ancora prima del tempo”.
E detto questo scese dal ring.


Angolo autori:

questa vola è venuto un capitolo corto abbiate pietà delle nostre anime,grazie per il sostegno che ci date e di recensire sempre alla prossima (che sarà fra poco spero)  abbomba
-pooly
   
 
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