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&nb=
sp; =
- Prologo - =
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sp; =
Il
mio ragazzo mi guardava sorridendomi, la mano destra appoggiata sulla mia
spalla e il pollice della mano che mi sfiorava delicatamente il collo e io =
che
non avevo il coraggio di guardarlo in faccia. Non dopo =
quello
che era successo, e soprattutto non davanti all'artefice delle mie disgrazi=
e!
Ero letteralmente sconvolta, gli occhi sgranati e la bocca a corto di parol=
e,
mentre tentavo di assumere un espressione neutra=
nel
vano tentativo di darmi un minimo di contegno. Com'era potuto succedere?
Com'era potuto accadere?! Io…mi…mi e=
ro
lasciata baciare da colui che credevo essere il =
mio
migliore amico! Ma evidentemente non lo era, altrimenti non mi avrebbe dato prova di tanta mancanza di rispetto nei miei conf=
ronti
e nei confronti del mio ragazzo (nonché suo migliore amico!)che, poco
prima, era stato da lui elogiato come "un ragazzo che meritava tutta la
sua stima"
E
chi se lo sarebbe mai aspettato? Non so né come, né perch&eac=
ute;
successe! Eravamo lì, l'uno di fronte all'altro che parlavamo di qua=
nto
amassi Goten e di quanto fossi gelosa di lui, di
quanto mi facesse piacere una sua carezza, dell'imbarazzo che stranamente n=
on provavo nel comportarmi da "volpina" con lui=
, nel
provocarlo, nel provarci spudoratamente nonostante fossi pienamente consape=
vole
di non essere pronta per un simile passo, e che a una sua eventuale richies=
ta
di andare a letto con lui avrei detto di no…perché sapevo
benissimo che poi non sarebbe successo nulla avendo come garanzia la
consapevolezza dell'enorme rispetto e stima che lui provava per me.
Perché "il rispetto viene prima di tutto" mi aveva sempre
detto, fin dalle prima settimane in cui ci frequentavamo, dopo che io,
ricordando una brutta esperienza, gli avevo chiesto senza tanti complimenti=
se
a lui non interessasse solo ciò che avevo fra le gambe! Parliamoci
chiaro: per me il sesso in una relazione conta il 50% e lo ammetto senza ta=
nti
complimenti! Ma riesco a vedere il sesso solo come atto di amore
e non come azione fine a se stessa. Io non sono il tipo che si scandalizza e
con quella domanda volevo solo essere sicura che se un giorno mi fossi
ritrovata a letto con lui sarebbe stato per amore. Ma=
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a parte questo…torniamo al discorso del rispetto. Rewind
please!
Mi
aveva promesso il suo rispetto e io gli avevo giurato il mio. Poi molte vol=
te
mi ritrovavo a soffrire per lui: per la sua
distrazione, e per quel suo modo di trascurarmi inconsapevolmente.
"Cos'è il rispetto?" mi chiedevo in pieno attacco di orgoglite acuta"qu=
ello che
mi sta dimostrando?" e giuravo e spergiuravo a me stessa che alla prima
occasione presentatami l'avrei tradito, avrei baciato "senza impegno&q=
uot;
un altro ragazzo…e forse, non mi sarei limitata a quello, nonostante
tutto questo fosse in forte contrasto con i miei ideali. L'orgoglio era
così forte che gli ideali li mandava tutt=
i a fanculo! Poi, mi si presentava l'occasione e l'amore =
che
nutrivo per lui, la tenerezza che mi faceva quando
capivo che non era consapevole di avermi trascurata erano più forti =
del
mio orgoglio e mandavo in bianco il povero "amichetto" di turno.<=
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No.
lui non mi aveva mai tradito e io non avevo mai tradito=
lui. Fino a quel giorno…E TUTTO PER COLPA DEL NOSTRO MIGIORE AMICO! <=
span
class=3DSpellE>Trunks, me la pagherai cara, te lo giuro.
Eravamo
in classe, e stavamo parlando della mia storia con
Non
gli rivolsi la parola per tutta la giornata. Ero furiosa, sconvolta, insicu=
ra, incazzata e soprattutto avevo paura di perdere Goten. E' vero: non ci aveva visti nessuno perch&eacu=
te;,
essendo ancora presto, nessuno era arrivato di classe mia, eravamo solo io =
e Trunks, e di certo Trunks=
non
avrebbe raccontato al suo migliore amico di aver baciato la sua ragazza!
Alla
fine delle lezioni, ci trovavamo fuori dalla scu=
ola. Goten (che avendo un anno meno di me e Trunks,
che frequentavamo la seconda superiore, frequent=
ava la
prima) stava parlando con Trunks, poi vedendomi=
mi
venne incontro baciandomi innocentemente sulla bocca e miagolandomi dolceme=
nte
un "ciao". Io ero imbarazzata, soprattutto perché Trunks mi stava guardando. Riuscii a ritrovare il dono
della parola e piano piano mi misi a parlare co=
n Goten del più e del meno cercando di sfruttare=
al
massimo ciò che avevo imparato al corso serale di teatro, e cercando=
di
mettere in pratica un'improvvisazione più o meno=
credibile ad un occhio inesperto e ignorante in fatto di palcoscenico. Poi
gettai un occhiata dietro di lui, e non potei cr=
edere
ai miei occhi! Sicuramente mi ero sbagliata, avevo vist=
o male,
ma d'altronde ero troppo giovane per avere la cataratta. Purtroppo ci&ograv=
e;
che avevo visto era la realtà: Trunks si=
era
baciato con un ragazza…che fra l'altro non=
era
nemmeno la sua fidanzata. Va bene, infondo lo sapevo che lui era il tipo
"le bacio tanto per far numero" ma il fatto che avesse baciato un'altra cinque ore dopo aver baciato me, mi fece sali=
re un
nervoso incontenibile che però dovetti per forza contenere. Adesso <=
span
class=3DSpellE>Trunks non mi guardava più. Rideva, scherzava =
con
quella ragazza e con altri amici e non sembrava nemmeno accorgersi che a po=
chi
metri da lui c'ero io.
Stetti
male tutta la sera. Per tutto il tempo aspettai =
invano
una telefonata, un messaggio in cui lui mi faceva le sue scuse. Ma non successe nulla di tutto questo. Troppo orgoglio=
so per chiedere scusa….
Mi
misi a pensare ai dieci anni passati insieme. Al primo giorno di scuola in
prima elementare, quando per la prima volta i miei occhi incontrarono i suo=
i e mi innamorai perdutamente (per quanto una bambina delle
elementari potesse innamorarsi perdutamente). Dopo due ore di lezione,
all'intervallo mi prese da parte e mi disse con naturalezza: -mi piaci-
Io
per vergogna risposi: -a me no-
Gli
anni delle elementari furono pieni di litigi fra di
noi, ma anche di bellissimi momenti di amicizia. Io però, rimasi sem=
pre
innamorata di lui. Lunga è la strada che ci ha portato ad essere
migliori amici (o almeno così credevo!). Giocavo spesso con lui e co=
n Goten e arrivati alla prima media, i sentimenti che n=
utrivo
per Trunks svanirono piano piano
lasciando il posto a un curioso interesse nei
confronti di Goten. Non fui capace di confessar=
gli il
mio amore fino a che io non andai al liceo, lui frequentava ancora l'ultimo
anno delle medie. Solo a quel punto fui capace di dichiararmi, forse
perché fino ad allora, non avevo capito d=
el tutto
cos'era quello strano tremore che mi sorprendeva quando parlavo con lui, op=
pure
quella voglia matta di accarezzargli i capelli, di sfiorargli il
viso…forse, avevo solo paura di ammettere che LO AMAVO.
-Sciocchina- fu l'unica cosa che mi disse dopo la mia dichiarazione -perch&eacu=
te;
me lo dici solo ora? Sai quanti bei momenti avremmo pot=
uto
passare insieme?-
io
lo guardai male pensando "cazzo! Se le cose stavano così poteva anche dichiararsi
lui!"
-ma
non è mai troppo tardi, giusto?- mi disse come se avesse intuito i m=
iei pensieri
Così
ci mettemmo insieme e trunks, migliore amico di
entrambi, era come l'angelo custode del nostro amore, c=
olui
che riaggiustava i guasti che a volte si creavano fra noi, il testim=
one
della nostra relazione.