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Autore: Psiche    09/01/2005    4 recensioni
Non sempre l'amore è simbolo di felicità, soprattutto quando la tua metà non sa comprenderti. e se qualcuno riscisse a "consolarti" nel modo che prima di allora consideravi il più squallido di tutti?
Genere: Malinconico, Song-fic, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Il mio ragazzo mi guardava sorridendomi, la mano destra appoggiata sulla mia spalla e il pollice della mano che mi sfiorava delicatamente il collo e io = che non avevo il coraggio di guardarlo in faccia. Non dopo = quello che era successo, e soprattutto non davanti all'artefice delle mie disgrazi= e! Ero letteralmente sconvolta, gli occhi sgranati e la bocca a corto di parol= e, mentre tentavo di assumere un espressione neutra= nel vano tentativo di darmi un minimo di contegno. Com'era potuto succedere? Com'era potuto accadere?! Io…mi…mi e= ro lasciata baciare da colui che credevo essere il = mio migliore amico! Ma evidentemente non lo era, altrimenti non mi avrebbe dato prova di tanta mancanza di rispetto nei miei conf= ronti e nei confronti del mio ragazzo (nonché suo migliore amico!)che, poco prima, era stato da lui elogiato come "un ragazzo che meritava tutta la sua stima"

E chi se lo sarebbe mai aspettato? Non so né come, né perch&eac= ute; successe! Eravamo lì, l'uno di fronte all'altro che parlavamo di qua= nto amassi Goten e di quanto fossi gelosa di lui, di quanto mi facesse piacere una sua carezza, dell'imbarazzo che stranamente n= on provavo nel comportarmi da "volpina" con lui= , nel provocarlo, nel provarci spudoratamente nonostante fossi pienamente consape= vole di non essere pronta per un simile passo, e che a una sua eventuale richies= ta di andare a letto con lui avrei detto di no…perché sapevo benissimo che poi non sarebbe successo nulla avendo come garanzia la consapevolezza dell'enorme rispetto e stima che lui provava per me. Perché "il rispetto viene prima di tutto" mi aveva sempre detto, fin dalle prima settimane in cui ci frequentavamo, dopo che io, ricordando una brutta esperienza, gli avevo chiesto senza tanti complimenti= se a lui non interessasse solo ciò che avevo fra le gambe! Parliamoci chiaro: per me il sesso in una relazione conta il 50% e lo ammetto senza ta= nti complimenti! Ma riesco a vedere il sesso solo come atto di amore e non come azione fine a se stessa. Io non sono il tipo che si scandalizza e con quella domanda volevo solo essere sicura che se un giorno mi fossi ritrovata a letto con lui sarebbe stato per amore. Ma a parte questo…torniamo al discorso del rispetto. Rewind please!

Mi aveva promesso il suo rispetto e io gli avevo giurato il mio. Poi molte vol= te mi ritrovavo a soffrire per lui: per la sua distrazione, e per quel suo modo di trascurarmi inconsapevolmente. "Cos'è il rispetto?" mi chiedevo in pieno attacco di orgoglite acuta"qu= ello che mi sta dimostrando?" e giuravo e spergiuravo a me stessa che alla prima occasione presentatami l'avrei tradito, avrei baciato "senza impegno&q= uot; un altro ragazzo…e forse, non mi sarei limitata a quello, nonostante tutto questo fosse in forte contrasto con i miei ideali. L'orgoglio era così forte che gli ideali li mandava tutt= i a fanculo! Poi, mi si presentava l'occasione e l'amore = che nutrivo per lui, la tenerezza che mi faceva quando capivo che non era consapevole di avermi trascurata erano più forti = del mio orgoglio e mandavo in bianco il povero "amichetto" di turno.<= span style=3D'mso-spacerun:yes'> 

No. lui non mi aveva mai tradito e io non avevo mai tradito= lui. Fino a quel giorno…E TUTTO PER COLPA DEL NOSTRO MIGIORE AMICO! <= span class=3DSpellE>Trunks, me la pagherai cara, te lo giuro. =

Eravamo in classe, e stavamo parlando della mia storia con Goten quando lui app= rofitta della vicinanza dei nostri visi  e mi bacia proprio mentre stavo parlando! Di scatto mi infila la lingua in bocca e con le mani sulle miei spalle mi tiene stretta a lui c= on forza, tanto da farmi male. Poi mi lascia e allontana il suo viso dal mio, = mi sorride…e un bel cinquino in faccia non g= lielo leva nessuno! lui con il viso girato, io rimango immobile, con gli occhi fissi e la mano ancora alzata e soprattutto con la soddisfazione di avergli levato quel sorrisetto= del cazzo dalla faccia. Già, perché infatti era diventato serio, furioso, incazzato a bestia…come se fosse stata tutta colpa mia! Ha sempre fatto così, fin dai tempi delle elementari, quando io provavo per lui un affetto particolare, un attrazione che, a quell'epoca, chiamavo "amore".

Non gli rivolsi la parola per tutta la giornata. Ero furiosa, sconvolta, insicu= ra, incazzata e soprattutto avevo paura di perdere Goten. E' vero: non ci aveva visti nessuno perch&eacu= te;, essendo ancora presto, nessuno era arrivato di classe mia, eravamo solo io = e Trunks, e di certo Trunks= non avrebbe raccontato al suo migliore amico di aver baciato la sua ragazza!

Alla fine delle lezioni, ci trovavamo fuori dalla scu= ola. Goten (che avendo un anno meno di me e Trunks, che frequentavamo la seconda superiore, frequent= ava la prima) stava parlando con Trunks, poi vedendomi= mi venne incontro baciandomi innocentemente sulla bocca e miagolandomi dolceme= nte un "ciao". Io ero imbarazzata, soprattutto perché Trunks mi stava guardando. Riuscii a ritrovare il dono della parola e piano piano mi misi a parlare co= n Goten del più e del meno cercando di sfruttare= al massimo ciò che avevo imparato al corso serale di teatro, e cercando= di mettere in pratica un'improvvisazione più o meno= credibile ad un occhio inesperto e ignorante in fatto di palcoscenico. Poi gettai un occhiata dietro di lui, e non potei cr= edere ai miei occhi! Sicuramente mi ero sbagliata, avevo vist= o male, ma d'altronde ero troppo giovane per avere la cataratta. Purtroppo ci&ograv= e; che avevo visto era la realtà: Trunks si= era baciato con un ragazza…che fra l'altro non= era nemmeno la sua fidanzata. Va bene, infondo lo sapevo che lui era il tipo "le bacio tanto per far numero" ma il fatto che avesse baciato un'altra cinque ore dopo aver baciato me, mi fece sali= re un nervoso incontenibile che però dovetti per forza contenere. Adesso <= span class=3DSpellE>Trunks non mi guardava più. Rideva, scherzava = con quella ragazza e con altri amici e non sembrava nemmeno accorgersi che a po= chi metri da lui c'ero io.

Stetti male tutta la sera. Per tutto il tempo aspettai = invano una telefonata, un messaggio in cui lui mi faceva le sue scuse. Ma non successe nulla di tutto questo. Troppo orgoglio= so per chiedere scusa….

Mi misi a pensare ai dieci anni passati insieme. Al primo giorno di scuola in prima elementare, quando per la prima volta i miei occhi incontrarono i suo= i e mi innamorai perdutamente (per quanto una bambina delle elementari potesse innamorarsi perdutamente). Dopo due ore di lezione, all'intervallo mi prese da parte e mi disse con naturalezza: -mi piaci-

Io per vergogna risposi: -a me no-

Gli anni delle elementari furono pieni di litigi fra di noi, ma anche di bellissimi momenti di amicizia. Io però, rimasi sem= pre innamorata di lui. Lunga è la strada che ci ha portato ad essere migliori amici (o almeno così credevo!). Giocavo spesso con lui e co= n Goten e arrivati alla prima media, i sentimenti che n= utrivo per Trunks svanirono piano piano lasciando il posto a un curioso interesse nei confronti di Goten. Non fui capace di confessar= gli il mio amore fino a che io non andai al liceo, lui frequentava ancora l'ultimo anno delle medie. Solo a quel punto fui capace di dichiararmi, forse perché fino ad allora, non avevo capito d= el tutto cos'era quello strano tremore che mi sorprendeva quando parlavo con lui, op= pure quella voglia matta di accarezzargli i capelli, di sfiorargli il viso…forse, avevo solo paura di ammettere che LO AMAVO.

-Sciocchina- fu l'unica cosa che mi disse dopo la mia dichiarazione -perch&eacu= te; me lo dici solo ora? Sai quanti bei momenti avremmo pot= uto passare insieme?-

io lo guardai male pensando "cazzo! Se le cose stavano così poteva anche dichiararsi lui!"

-ma non è mai troppo tardi, giusto?- mi disse come se avesse intuito i m= iei pensieri

Così ci mettemmo insieme e trunks, migliore amico di entrambi, era come l'angelo custode del nostro amore, c= olui che riaggiustava i guasti che a volte si creavano fra noi, il testim= one della nostra relazione.

 

  
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