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Autore: moccy    09/01/2005    16 recensioni
Salve a tutti! Qst è la mia primissima ff, sono una scrittrice in erba e non assicuro niente! Attenzione: ff altamente smielata rischio di carie elevato! Cmq: cos'è successo quando, dopo lo "scherzo omicida" di Sirius, Severus si è risvegliato in infermieria? Era proprio solo? Premettendo che nei riassunti sono una catastrofe, vi prego di leggere e di lasciare un commentino, anche piccino picciò(critiche ben accette)! Ah, quasi dimenticavo: è YAOI e un po' OOC (ehi, ma che state facendo?! State scappando via?!Nuuuuuuu!>.<)_È SEMPRE LA STESSA HO SOLO IMPARATO AD USARE L'HTML!_
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Lucius Malfoy, Severus Piton
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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“Severus, Severus, mi senti

Colui che amo…

 

“Severus, Severus, mi senti?”

Il ragazzo con i capelli neri aprì lentamente gli occhi e si ritrovò a fissare quelli azzurrissimi di un altro ragazzo, questo però con i capelli lunghi e biondissimi che gli cadevano scompostamente sulle spalle.

“Lu…Lucius?”domandò con una vocina flebile e resa ancora più bassa dal mal di gola che lo stava distruggendo.

“Oh, grazie al cielo, per fortuna stai bene, non sai che spavento mi sono preso!” e dicendo questo si chinò sull’amico e lo abbracciò stretto.

“Ahi!”sussurrò il moro

“O scusami io non volevo, solo che…ah sapessi che paura che ho avuto!”

“Dici davvero?”

“Certo, non ho dormito tutta la notte e quella vecchia rachitica della Madama Chips non voleva farmi entrare per vedere come stavi!”disse il biondo con un broncio che riuscì a strappare un sorriso al ragazzo steso.

“Che ore sono?”

“In effetti è piuttosto tardi: sono le 3 di notte!”

“Ma Lucius, devi andare e dormire, sennò domani come farai ad alzarti presto per andare alle lezioni?”gli disse Severus sinceramente preoccupato.

Lucius lo guardò negli occhi e sfoderò uno dei suoi rari sorrisi, mentre alzava una mano fino ad arrivare al volto dell’amico per carezzargli una guancia.

“Severus, oggi è domenica” gli disse con un tono dolcissimo e apprensivo.

Il moro arrossì bruscamente e abbassò lo sguardo imbarazzato per la figuraccia appena fatta.

“Oh, scusa.”riuscì a dire con un filo di voce

“No!” lo interruppe subito Lucius prendendogli il volto con entrambe le mani in modo che il ragazzo lo guardasse negli occhi “non scusarti, mai! Non me ne sarei andato neanche fosse stato il lunedì mattina dei M.A.G.O. Tu sei più importante di qualsiasi giornata, Severus, qualsiasi. ”

Severus arrossì prepotentemente, ma non riuscì a distogliere lo sguardo da quello di Lucius, il suo compagno di stanza, di casa, il suo unico amico.

“Almeno per te conto qualcosa”disse Severus con un tono tra il sollevato e il terribilmente triste.

“Cosa vuoi dire?”

“Voglio dire che nessuno si è mai affezionato a me, nessuno si è mai preoccupato per me e nessuno vuole essere mio amico, nessuno. Ciò che non capisco è perché. Cosa ho fatto di male per meritarmi tutto ciò? Io non ho mai fatto del male a nessuno, eppure tutti mi odiano”ormai stava urlando per tirare fuori tutta la rabbia e al frustrazione che per anni si era tenuto dentro e che era resa ancora maggiore dal ricordo che Black non aveva esitato a tentare di ucciderlo solo poche ore prima “tutti DAL PRIMO ALL’ULTIMO, NESSUNO MI HA MAI DETTO NIENTE DI CARINO, IO PER TUTTI SONO MOCCIOSUS O SE MI VA BENE PITON, NON C’È NESSUNO CHE SI PREOCCUPI PER ME, NESSUNO CHE MI VOGLIA BENE, NESSUNO CHE…che mi ami” le ultime parole furono solo un sussurrò sommesso nascosto dai singhiozzi che Severus ormai faceva, celando in quelle lacrime tutti quegli anni di solitudine.

“Stupido!”gridò Lucius prendendo il volto bagnato di Severus tra le mani “sei uno stupido!”e appoggiò la fronte contro la sua “Non è vero che sei solo e che nessuno tiene a te!”

“E tu che ne sai? Tu sei perfetto. Hai tutto ciò che vuoi” sussurrò Severus ancora in preda ai singhiozzi.

“Guardami!” urlò strattonandolo in modo da fargli alzare lo sguardo “Io non ho tutto ciò che voglio! Io amo da anni una persona, non faccio altro che desiderarla, sempre, ogni istante. Desiderare un suo sguardo, un suo sorriso, le sue labbra, assaporarle e sentirle tremare sulle mie. Ma nulla. Questa persona mi sembra sempre lontana e intoccabile. Ormai è diventata un ossessione, un ossessione dolcissima e straziante, questa persona è la mia ossessione”Lucius tolse le mani dal viso del ragazzo e fissò un punto indefinito per terra “ma ciò che più mi distrugge è la consapevolezza che non sarà mai mia…mai”

Una mano si posò sotto al suo mento invitandolo ad alzare lo sguardo. Severus si era seduto sul letto e la luce della luna che entrava dalla piccola finestra lo illuminava lievemente dandogli un aspetto lontano e magico.

“Va da lei e dille che la ami. Tu sei bellissimo e lei non saprà dirti di no, perché sei una persona stupenda e speciale”gli disse sorridendo “e poi tu sei così…” ma le sue condizioni di salute non gli permisero di continuare perché un brusco colpo di tosse lo scosse e si lasciò ricadere sul letto.

Lucius subito si alzò di scatto dalla sedia su cui era seduto e si avvicinò a lui, mettendogli una mano sulla guancia e una sotto la schiena, per aiutarlo a sdraiarsi.

“Grazie” sussurrò Severus sorridendo.

“Sei così bello quando sorridi.” Gli sussurrò Lucius

Severus arrossì.

“Sai” continuò riavvicinando con una gamba la sedia e sedendosi senza però cambiare posizione “Ho deciso che farò una cosa: glielo dirò, ma qualunque cosa succeda, se lui accetterà o no, io continuerò ad amarlo”

“Forse volevi dire se lei!” disse Severus sorridendo.

“No” rispose Lucius avvicinando il volto a quello dell’altro ragazzo “io volevo dire esattamente quello che ho detto”

“Ma…”

“Shhh” sussurrò posando due dita sulle sue labbra “Niente ma e niente se…” e detto questo lentamente si avvicinò al viso del ragazzo e piegando leggermente la testa posò delicatamente le labbra sulle sue. Severus sussultò, ma Lucius continuò e cominciò a muovere piano le labbra sulle sue finché il moro si lasciò andare e chiuse gli occhi lasciandosi trasportare. Lucius gli mise una mano dietro la nuca stringendolo a se e passò la lingua seguendo il profilo delle sue labbra così morbide e calde. Il bacio pian piano si fece più profondo e le lingue si scontrarono passando da una bocca all’altra, carezzandosi e sfiorandosi. Severus abbracciò Lucius mettendogli le braccia attorno al collo e il biondo come risposta lo strinse ancora più forte.

“Ti amo.” Sussurrò Lucius sfiorando ad ogni parola le labbra dell’amico. Severus sgranò gli occhi e il biondo lo strinse a se facendogli posare la testa sul suo petto.

“Da…davvero?”

“Secondo te ti sto prendendo in giro?” disse Lucius guardandolo negli occhi, e il suo cuore mancò di un battito, quando Severus si schiuse in un sorriso tenero e dolcissimo e facendo scivolare timidamente le mani sulla sua divisa lo abbracciò affondando il viso trai suoi capelli.

“Grazie, Lucius, grazie”gli sussurrò all’orecchio

“E di che cosa?”

“Di tutto” mormorò Severus posando la fronte sul suo collo.

“Ehi, guardami”disse Lucius e l’altro ragazzo si allontanò un po’ per poterlo guardare negli occhi “sono io che devo ringraziare te!”

Severus lo fissò stupito: “E per cosa?”

Lucius gli sorrise e prese a carezzargli i capelli “Del fatto che  esisti, non so se mi spiego!” Severus sussultò nel sentire quelle parole.

“Tu, tu sai…”balbettò arrossendo per la vergogna.

“Sì, Severus e ti prometto sul mio onore di mago che se quei bastardi Grifondoro riproveranno anche solo a sfiorarti, un Avada non glielo leva nessuno.” Severus aveva abbassato la testa “Severus, guardami!” e gli posò le mani sui fianchi “Ti prometto che non accadrà più, mai più, te lo prometto.” Il ragazzo moro alzò lo sguardo e quando incrociò lo sguardo sincero del suo compagno non ebbe più dubbi e gli buttò le braccia intorno al collo avventandosi letteralmente sulle sue labbra baciandolo con ardore e dolcezza allo stesso tempo. Il bacio fu immediatamente ricambiato e Lucius si alzò dalla sedia e, sempre senza interrompere il contatto con le labbra dell’altro lo adagiò sul letto e si chinò su di lui continuando a baciarlo. Non si staccarono finché non ebbero bisogno di respirare.

“Ti amo” sussurrò Severus ancora con gli occhi chiusi e con il respiro rapido. Lucius aprì gli occhi e non poté fare a meno di sorridere vedendo il compagno ancora con gli occhi chiusi socchiudere le labbra in un sorriso compiaciuto. Quando anche Severus aprì lentamente gli occhi si fissarono a lungo, in silenzio finché Lucius disse: “Sarà meglio che ora tu riposi un po’ sennò domattina sfido io a svegliarti”

“Devo proprio?”

“Mh, mh” annuì Lucius sorridendogli con dolcezza.

Severus si sistemò sul cuscino e il compagno gli tirò su le coperte in modo che fosse coperto ben bene, ma mise una mano sotto le coperte prendendo quella di Severus.

“Buonanotte, Sev”gli sussurrò a fior di labbra.

“ ‘Notte” rispose il ragazzo chiudendo lentamente gli occhi e addormentandosi con un lieve sorriso stampato sulle labbra.

Lucius riprese la sedia e si sedette, senza però lasciargli la mano.

Gli diede l’ultimo leggero bacio e posò la testa sul materasso addormentandosi di fianco a colui che amava con tutto se stesso, già colui…

 

*FINE*

  
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