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Autore: Angelauri    01/08/2014    11 recensioni
A Miami è una splendida giornata estiva. Fa molto caldo e il team Austin e Ally si deve riunire. Il programma sarebbe quello di andare in spiaggia dopo aver discusso del nuovo video di Austin. Ma purtroppo succede qualcosa di inaspettato che trasformerà una bella giornata di sole e divertimento in un incubo per Austin, Ally, Trish e Dez. Come reagiranno i nostri protagonisti?
Dal testo:
"Pensai che al mondo ci sono diversi tipi di persone.
I simili, che vivono cercandosi a vicenda.
Gli opposti, che si attraggono come calamite.
Le anime gemelle, che si trovano sempre, anche se lontane.
E, infine, le persone come me ed Ally, che si cercano, si attraggono e si trovano nello stesso momento. Che sono simili, ma che sono anche agli opposti.
Quelle persone che sono complementari, fondamentali, indispensabili l'uno per l'altra.
Che da sole sono forti, ma che insieme sono indistruttibili, eccezionali.
E non importava se Ally non mi amava come l'amavo io, perché noi due eravamo quell'ultimo genere di persone.
Ci appartenevamo e nessuno avrebbe mai potuto cambiare questo."
Spero di avervi incuriosito e che leggiate questa mia prima fanfiction :-D
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ally Dawson, Austin Moon, Dez, Trish
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Buio infinito

Ally

Era da circa un'ora che Trish e Dez discutevano, cosa più che prevedibile. Solo che non ne potevo più... Mi faceva male la testa, la sentivo sul punto di scoppiare. Per non parlare poi del caldo afoso, insopportabile che aleggiava nella stanza e della stanchezza che, come macigni, mi pesava sulle spalle e sulla schiena.

- Allora, mi servono: un costume da ladro, una gabbia, dei finti poliziotti, delle ali e un costume da angelo e qualcosa a forma di cuore! - aveva detto Dez. Le sue solite richieste assurde.

Austin lo guardò entusiasta, gli piacevano sempre le sue idee, per quanto strane potessero essere.

- Mmm vediamo... No, no, no, no, no, però se vuoi posso darti un cuscino a forma di cuore. - ribatté Trish eliminando uno alla volta tutti i punti della lista di Dez.

- Dai Trish, prova solo ad immaginarti la scena! Io sono la ragazza angelo, Austin è il ladro e tu il poliziotto. - disse.

- Non ci tengo a immaginarti vestito da donna - rispose Trish. Austin rise.

Dez fece finta di niente: - In scena arriva Austin che nota la bellissima ragazza angelo, così decide di conquistarla con dei meravigliosi passi di danza - continuò cercando di imitare qualche passo famoso di Austin, finendo però addosso a Trish.

- Hei! Sta attento! - si lamentò lei.

- Poi Austin le canta la canzone e le ruba il cuore! - disse Dez cominciando a cantare con la sua voce acuta e un po' stonata :

-“Hey now baby,
No doubt about it, girl
You drive me crazy
I'm pleading guilty to the way you make me
Wanna steal your heart
Steal your heart”-

- Ok Dez, ho capito. - lo fermò Austin. Lo ringraziai col pensiero: non che Dez cantasse così male, ma non avevo abbastanza pazienza per ascoltarlo quel giorno.

- Allora arrivano i poliziotti, che ti arrestano e che ti mettono in gabbia. Ma la ragazza angelo ormai è innamorata di te, così ti viene a salvare e volate via insieme... Fine! - continuò Dez - Geniale vero? - e si asciugò una lacrimuccia di commozione, orgoglioso della sua idea.

Trish lo guardò con un'espressione del tipo “Ma cosa cavolo stai blaterando?!”. Anche Austin sembrava piuttosto perplesso. Rimanemmo tutti zitti.

Trish ruppe il silenzio : - Primo, non credo che la canzone parli di qualcuno che ruba veramente un cuore e neanche di poliziotti o gabbie. Secondo, non faremo mai un video così.-

- Ma Trish! Tu non hai una mente da regista e per questo non riesci a immaginarti il video... -

Continuarono ancora a parlare, ma ormai non li ascoltavo più. Era come se avessi dell'ovatta nelle orecchie, tutto mi sembrava così distorto...

 

Austin

Eravamo sempre allo stesso punto. Con due persone dal carattere così opposto però era normale.

- Che cosa c'entra poi l'angelo? E come pensi di farlo volare? Con Austin in braccio? - aveva chiesto Trish.

In effetti tutto ciò era praticamente impossibile da realizzare e lei non me l'avrebbe mai fatto mettere su internet.

Io ero seduto al pianoforte e ogni tanto suonavo qualche nota, Dez e Trish erano in piedi accanto a una lavagna dove scrivevano o cancellavano le varie idee, mentre Ally era seduta su una poltrona vicino a me. Era presente, ma era come se non ci fosse : non aveva ancora spiccicato parola e se ne stava lì, con gli occhi persi nel vuoto, in un suo mondo di cui noi non facevamo parte. Non l'avevo mai vista così stanca, così solitaria in mezzo ai suoi amici, così persa nei suoi pensieri.

- Tutto ok, Ally?- le chiesi sussurrando.

Lei annui dolcemente, ma senza guadarmi.

Continuavo a sentire le proposte per il video, ma non le ascoltavo veramente, erano come voci lontane per me. La mia attenzione, infatti, era completamente e continuamente attratta da Ally. Come poteva rendermi così quella ragazza? Le volevo tanto bene, era vero, ma qualcosa era cambiato tra noi dopo che ci eravamo lasciati. Non volevo complicare le cose tra noi, non volevo soffrire o far soffrire lei. La nostra amicizia era troppo importante. Così mi ero auto-convinto che avessi avuto solo una cotta temporanea per lei, perché infondo io non ne sapevo niente dell'amore vero e che quindi il nostro poteva essere semplicemente e solamente affetto reciproco. Dovevo crederci, anche se non mi piaceva molto l'idea...

In ogni caso non potevo vederla così inerme... Stava così per me? O per altro? Avrei cercato di parlarle nel pomeriggio, per chiederle cosa la turbasse.
- Allora sei d'accordo Austin? - mi richiamò alla realtà Trish. Mi accorsi che non avevo la più pallida idea di quale decisione avessero preso, così le chiesi di ripetermi tutto da capo. Non mi reso conto che ormai erano cinque minuti che fissavo Ally, che a sua volta fissava quello che, per me, era il nulla.

 

Ally

Stavano ripetendo il tutto ancora una volta, ma io non avevo ancora capito niente. Forse era perché non li ascoltavo, ma qualcosa, non so perché, mi portava a chiudermi in me stessa. Provai a pensare a qualcosa di bello, come al pomeriggio che avremmo passato in spiaggia, al sole che avrebbe illuminato le splendide acque di Miami e al tramonto che avremmo visto seduti sui nostri asciugamani vicino alla riva, incantati dai quei magnifici colori che avrebbero dipinto il cielo.

Già... il sole...

Il caldo ormai era insopportabile, sentivo un gran calore alle mani e provavo un senso di forte stordimento. Chiusi gli occhi più forte che potei ma la situazione non migliorò, anzi cominciò ad assalirmi un forte senso di nausea. Strinsi i braccioli della poltrona, come se fossero l'unica cosa a cui potermi aggrappare. Dovevo fare qualcosa, ma non sapevo cosa. La mia mente mi diceva di agire, ma il mio corpo si rifiutava. Sentivo i muscoli rilassarsi e contrarsi, ma non cambiava niente: ero sempre seduta sulla poltrona. Sentii una voce distorta chiamarmi e qualcuno avvicinarsi. Poi ancora altre voci. Riaprii gli occhi. Provai la sensazione di avere le mani di qualcun altro sulla mia, o almeno così credetti. La mia vista stava pian piano calando e cercai di sbattere ripetutamente le palpebre, ma invano, poiché il risultato non cambiò: non riuscivo più a distinguere i contorni. Provai a ragionare con calma e la prima cosa che mi venne in mente fu quella di andare ad aprire la finestra, per far entrare un po' d'aria fresca. Con tutta la forza che avevo mi alzai, velocemente.

Mi tremavano le gambe, ma feci ugualmente qualche passo, scansando chi avevo davanti.

 

Austin

In pochi minuti mi raccontarono come sarebbe dovuto essere il video e stavolta lo ascoltai con attenzione: sarebbe stato fantastico, a mio parere. Quando mi voltai per sentire cosa ne pensasse Ally, la vidi con gli occhi sbarrati e le mani strette forti alla poltrona, il viso pallido. Non si era mai comportata così.

- Le sta succedendo qualcosa - pensai.

Sì, ma cosa?

La chiamai e anche Dez e Trish si girarono verso di lei.

La vidi aprire gli occhi.

- Ally cos'hai? - chiese la sua migliore amica preoccupata.

Non ci rispose, o forse non ci sentì neanche. Mi avvicinai con cautela e Trish, dopo aver fatto la stessa cosa, prese una sua mano tre le sue. Ally inizialmente non si mosse. Il suo sguardo mi fece preoccupare ulteriormente: era come se non ci vedesse. Poi si alzò velocemente e ci passò accanto con passo tremante, andando verso la finestra. Noi rimanemmo immobili, senza sapere cosa fare per lei.

 

Ally

Cosa mi stava succedendo?

Non lo sapevo.

Non lo capivo.

Sentivo il battito del mio cuore accelerare sempre di più.

Provavo un forte senso di vertigini.

Non riuscivo più a respirare normalmente.

Mi fermai. Inspirai. Espirai. Poi inspirai di nuovo.

Era come se l'aria non arrivasse ai polmoni, come se si fermasse e non riuscisse più a proseguire.

Sentivo un forte peso sul petto.

E venni assalita dal panico.

- Calmati - pensai.

Come se ordinare a me stessa di fare qualcosa, facesse in modo che io agissi di conseguenza.

Ma non funzionava così purtroppo.

Pensai che fosse un altro incubo. Che forse mi ero addormentata sulla poltrona. Avevo il disperato bisogno di credere che tutto ciò non stava accadendo realmente.

La mia mente chiedeva calma e autocontrollo.

Il mio corpo aveva bisogno di riposo.

Le mie gambe volevano saldezza.

Il mio cuore doveva rallentare.

I miei occhi necessitavano di vedere meglio ciò che mi circondava.

I miei polmoni reclamavano più aria.

Troppe richieste.

E in quel momento non potevo rispondere a nessuna parte di me.

Se avessi semplicemente scelto di... ecco... prendere una pausa?

Il mio corpo decise da solo e io non potei fare niente, tanto meno oppormi.

I miei sensi mi abbandonarono completamente.

Fui sopraffatta dal sonno, dal caldo, dalla stanchezza, dalla paura.

Le gambe tremanti e stremate cedettero.

Caddi per terra.

Non sentii più niente.

Non provai più niente.

Non vidi più niente.

Solo silenzio e buio.

Infiniti, come l'universo, i numeri o le stelle.

Che mi terrorizzavano, ma che allo stesso tempo calmavano la mia anima irrequieta.

 

Austin

La vedemmo cadere a terra.

Come una foglia da un albero in autunno.

Come un petalo da una rosa ormai appassita.

Come un lampo dal cielo durante una tempesta.

Delicata come un'ape che si posa su un fiore.

Ma, allo stesso tempo, con la forza di un'onda che si infrange sugli scogli.

Il tempo si fermò.

Il mio mondo smise di esistere, di girare, nel momento stesso in cui il corpo di Ally toccò il freddo pavimento.

Vidi Trish correre verso di lei. Dez che ripeteva la stessa azione. Le loro bocche si muovevano, ma io non sentivo le loro parole, perché in quel momento il mio cervello non riusciva a registrare ciò che mi accadeva intorno. La loro espressione sconcertata era, probabilmente, la stessa che avevo anche io in volto.

Tutto si muoveva a rallentatore.

Io rimasi immobile, incapace di muovere qualsiasi muscolo. Come paralizzato.

Trattenni il fiato.

Chiusi gli occhi e li riaprii, sperando che tutto si risolvesse in un battito di ciglia.

Ovviamente non successe.

La guardai di nuovo.

Tutto ciò non poteva accadere a lei, a lei che mi era stata sempre vicina sia nei momenti felici che in quelli del bisogno, a lei che con un solo sorriso mi illuminava la giornata, a lei che con un solo sguardo mi faceva battere il cuore all'impazzata.

Non sapevo cosa le fosse successo, non riuscivo a capirlo. E ciò mi fece ancora più paura, perché mi resi conto che non potevo aiutarla.

Ero terrorizzato, incredulo, in preda al panico.

Solo allora, in quei pochi secondi che mi sembrarono infiniti, capii chi fosse veramente Ally Dawson per me.

 

Angolo Autrice

Eccomi qui con il secondo capitolo di questa fan fiction. Scusatemi se ho scritto un po' male e non vogliatemi male per la fine... Ci vuole un po' di suspence no? Come potete notare ci sono molti "punti a capo", ho scelto di usare frasi così corte per rendere meglio gli stati d'animo dei personaggi. Spero che non vi dia fastidio :-)

Ringrazio con tutto il cuore tutti coloro che hanno letto e\o recensito il primo capitolo: siete stati gentilissimi :-)

   
 
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