Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Segui la storia  |       
Autore: _Sarettola_    09/09/2008    7 recensioni
Sarah è un adolescente come tante, che per passione, si è iscritta ad un corso per truccatori di scena; è grazie a questo corso se si ritrova catapultata in germania per lavorare con la sua band preferita. Come se non bastasse, tra concerti, cadute in acqua, Natale e litigi, viene raggiunta dalle sue migliori amiche, che la aiuteranno a tenere a bada i 4 adolescenti...o forse è il contrario?!?!!!
Genere: Romantico, Commedia, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
capitolo 11

RINGRAZIAMENTI: ed eccomi qui cari lettori per la seconda parte del capitolo “ a Natale si è tutti più buoni ”  mi fa molto piacere sapere che è piaciutissima la prima parte, ma purtroppo questa non sarà altrettanto “comica”, diciamo che sarà più che altro tenera…capirete leggendo ^o^…tutto ciò mi ricorda che devo iniziare a scrivere il tredicesimo capitolo e a battere a pc il dodicesimo… comunque passiamo ai ringraziamenti:

 

Per kikka_tokietta: grazie mille per i complimenti…sappi che hai “ottenuto” la  simpatia di Sarah, inoltre hai vinto un paio di pompom e un biglietto in prima fila per il prossimo incontro di box tra le due ragazzine ( ovvero, la sconfitta della biondastra… ) ahahha…

 

Per stefi: credevi che il Natale fosse tranquillo, eh? Invece no…cioè, insomma…stiamo parlando di casa Tokio Hotel…lì nessun giorno è calmo, se non quando la band è in turnè ehehhe…comunque ti chiedi quando il nostro caro bassista abbia avuto il tempo di conoscere il caro sgorbi etto dai capelli biondi?! Basti pensare al capitolo 9 quando Georg decide di andare a fare acquisti da solo…beh diciamo che è passato dalla biondastra…e la cosa va avanti dal capitolo della primissima litigata: Georg con una scusa qualunque esce di casa per andarla a trovare e così alla fine se la sono ritrovati in casa…

 

Per NICEGIRL: grazie per i tutti i complimenti…tu afere fatto arrossire me ^////^ …kmq le lenzuola nere in stile Bill saranno il mio prossimo acquisto, se prima riesco a trovarle… ^_^”

 

Per scrizzoth_95: eccoti l’altro capitolo nella speranza di scongiurare una tua possibile ira seguita da una vendetta…gustati anche questo capitolo…

 

Per niky94: bentornata vacanziera nostra…mi mancavano i tuoi commentucci, ma ora che sei tornata va meglio ^o^…non importa se eri in vacanza, almeno ora sei carica per seguire i prossimi capitoli…

 

Per valevalethebest: desiderio più o meno esaurito…il capitolo l’ho continuato, ma non così tanto presto ( diciamo che sono come Tom: il tempismo non è nel mio DNA o è presente a microscopiche dosi…)

 

Oooook… ed ora cari lettori, ecco a voi l’undicesimo capitolo di questa storia le cui visioni del primo capitolo hanno superato la cifra mille!!!! Grazie davvero tantissimo…non mi aspettavo di arrivare così in “alto”…una mia piccola soddisfazione che si è avverata grazie a voi

 

Buona lettura e mi raccomando recensite in tanti

Viele küssen und Grüße                                         _Sarettola_

 

 

 

 

 

Una vita con i kaulitz

Capitolo 11: a Natale si è tutti più buoni ( parte 2 )

 

Per quella sera la tata si era data da fare e aveva organizzato una piccola festa, sfornando i migliori piatti che conosceva; aveva apparecchiato la tavola quasi fosse un ristorante e, con l’aiuto delle ragazze, aveva anche piegato i tovaglioli a forma di fiore, per il cenone, si era deciso di accendere il fuoco nel caminetto accanto all’impianto stereo e all’albero decorato di nero e bianco.

- cuccioliiii- urlò la donna verso le otto e mezza – scendete!-

Tutto era stato programmato: i ragazzi avrebbero atteso le proprie dame nel salotto per poi andare tutti insieme a cenare nella veranda chiusa e riscaldata.

- eccoci tata- esclamò Gustav richiamando l’attenzione della donna

- siete davvero molto eleganti- commentò Frau Jutta commossa mentre li osservava:

Tom, per la prima volta dopo tanti, anzi tantissimi, anni, aveva indossato dei jeans della sua misura abbinandovi una camicia nera e una giacca, del medesimo colore, lasciata volontariamente aperta; il suo gemello invece aveva preferito qualcosa di più elegante: un completo gessato blu scuro, che un po’ faceva a pugni col nero dei suoi capelli lasciati lisci e sciolti sulle spalle. Georg, in pantaloni e camicia bianca, era stato costretto dalla sua fiamma a indossare un cardigan rosa porcello, mentre Gustav sopra i calzoni candidi come la camicia, portava maglioncino dallo scollo a V nero, in tinta con gli occhiali da vista.

- signora tata- chiamò Michela dal piano dove le ragazze si stavano preparando – quanto tempo abbiamo ancora prima di scendere?-

Dopo un sospiro alquanto divertito la donna dai capelli biondo cenere, prese a salire le scale, lasciando i maschietti, già agitati, in salotto…

Arrivata al piano superiore la governante di quella casa venne accolta da Alice e Michela già in abito da sera, che attendevano irrequiete il via.

- e Sarah e Frida?-

- sono in bagno: Sarah sta coprendo i lividi della stronzetta- spiegò Michela che ancora non tollerava la presenza di Frida in casa

- è Sarah che ci ha truccate e pettinate- precisò Alice – e vedendo i disastri che Frida stava facendo col make-up, l’ha obbligata a farsi aiutare e ora sono chiuse in quel bagno da quasi tre quarti d’ora-

- esagerata- arrivò la voce di Sarah alle loro spalle – allora com’è uscita?- chiese poi facendo segno alla biondina di uscire dalla toilette; tutte sorrisero: come sempre la brunetta aveva fatto un ottimo lavoro coi suoi trucchi, poiché l’occhio pesto che la biondastra aveva riportato in mattinata, ora sembrava solo una piccola e leggera occhiaia; mentre il segno del labbro tagliato era ormai del tutto invisibile.

- sei molto carina Frida - azzardò un complimento Alice, ottenendo come risposta un timido sorriso

- lasciatelo dire Sasy, sei stata mitica come sempre coi tuoi trucchi-

- grazie Miky, ma modestamente, lo so- scherzò la truccatrice facendo l’occhiolino e mostrando la punta della lingua all’amica che rise sommessamente.

- susu creaturine mie- la riprese dolcemente la tata – giù vi stanno aspettando-

Emozionante e coi battiti del cuore decisamente accelerati, le quattro ragazze presero a scendere le scale con in testa al gruppetto Frau Jutta, seguita da Alice e Michela, mentre Sarah, la cui mano era stretta da Frida che le stava accanto, chiudeva le fila.

La porta del salotto si spalancò e i musicisti, sedutisi su divano e poltrone nell’attesa, scattarono in piedi per accogliere le femminucce che, in quella sera magica, risplendevano ai loro occhi, come fossero state stelle: Alice, la più timida delle quattro, indossava un abito verde a monospalla, lungo fino ai piedi e liscio; in vita una fascia verde più scuro era fermata sul fianco destro da una spilla d’oro simile a quella che spiccava sulla spalla sinistra. Michela aveva optato per un abito lungo e liscio anch’esso, ma di color rosso e allacciato dietro il collo lasciando così la schiena e le spalle scoperte. Sarah per quella sera aveva indossato il vestito che sua madre le aveva fatto recapitare come regalo di Natale: era un abito color blu notte, il cui corpetto, dallo scollo a barchetta, era tagliato sotto il seno; da lì partiva una morbida gonna e uno strato di velo, tenuti fermi da un nastro abbastanza alto che, allacciato sulla schiena, formava un bellissimo fiocco. La più “stravagante” era la nuova fiamma di Georg che come lui, aveva la veste color rosa porcello; il bustino era rigido e allacciato sulla schiena da un laccio di raso rosa shocking, mentre la gonna, ricoperta di vari strati di tulle rosa, rimaneva un po’ gonfia.

- siete bellissime- riuscirono a mala pena ha dire i ragazzi con espressione meravigliata

- e Sarah afere truccato me!- aggiunse gioiosa Frida facendo notare ai maschi il lavoro di copertura

- ehi “carissima”- la riprese acida la rossina guarda che non ha truccato solamente te-

- hai fatto davvero tutto tu?- chiese Georg esprimendo ad alta voce la stessa domanda che insinuava le menti del resto della band tedesca

- certo, è il mio “lavoro” e farlo non mi pesa per nulla-

- ci ha anche acconciato i capelli- precisò Alice, girandosi di schiena cosicché gli altri ammirassero la cascata di boccoli che l’amica le aveva fatto e che poi le aveva puntato, con delle forcine d’orate, formando una specie di coda.

- ma amore, è Natale…nessuno lavora oggi- fece notare Bill alla propria ragazza che gli stava a fianco

- tranquillo tesoro- replicò lei – io mi diverto e poi lo faccio volentieri- e preso per mano il fidanzato si diressero tutti insieme in veranda dove, una volta seduti al tavolo, iniziò il cenone.

- sei bellissima stasera- si complimentò il batterista con Alice – tutta vestita di verde speranza-

- speranza che lui ti porti a letto almeno sta notte- scherzò Tom all’orecchio della ragazza che per ripicca gli diede una forchettata nella mano – sei matta?- chiese allora scandalizzato il rastaro, coccolandosi l’arto offeso

 

***

 

- ed ecco qui la torta, pulcini miei- esordì la tata appoggiandola sul tavolo di legno nero: il dolce aveva la forma del simbolo dei Tokio Hotel, ma su di esso si intrecciava una “S” ricoperta di glassa rosa – spero vi piacciano le arance e i lamponi con la cioccolata-

- a me no: fanno schifo sia i lamponi che le arance- si lamentò Michela facendo voltare tutti verso di lei

- mi spiace, io…- tentò di giustificarsi la donna che pareva davvero molto dispiaciuta

- tata, non importa…vorrà dire che lei non mangerà la torta- tagliarono corto le due italiane squadrando irritate l’amica dai capelli rossi che alzò le spalle come per dire “che ci posso fare…”

- allora- sviò Frida che quella sera sembrava meno antipatica del solito – chi folere tagliare torta?-

- perché non lo fai tu?- suggerì la brunetta vestita di blu notte rivolgendole un sorriso d’incoraggiamento

- daffero me posso?-

Al cenno d’assenso da parte della truccatrice la bionda prese il coltello e affondò la lama argentea nel dolce.

- tu avere prima fetta- sorrise Frida, porgendo alla nemica della mattinata, un piattino bianco con adagiato sopra un pezzo di torta dalla glassa rosa.

- ma che è successo tra te e Frida?- chiese in un sussurro Bill all’orecchio della sua innamorata che gli rispose facendogli l’occhiolino

- diciamo Bill, che a Natale si è tutti più buoni…-

 

***

 

Quando ormai della torta non furono rimaste altro che le briciole, tutti si diressero nel salotto dove Alice, accompagnata dal violino di Sarah, si mise al pianoforte per suonare le tipiche canzoni natalizie.

- guardate, nevica!- richiamò l’attenzione Georg che poi indicò fuori dalla finestra, dove grossi fiocchi candidi, avevano iniziato già ad imbiancare il giardino della villa. Appena la band e le ragazze capirono che la neve cadeva copiosa, tutti si precipitarono a prendere i cappotti per poter uscire e accarezzare quei piccoli fiocchi gelati.

- amore…vischio!- urlò contenta la bionda al braccio del bassista che passando sotto l’architrave della porta a vetri notò il rametto di bacche bianche appeso per il gambo

- vuoi un bacio?- chiese lui con tono malizioso mentre lei annuiva festante, prima che il ragazzo le desse un casto bacio sulle labbra rosee.

Lo stesso fecero i due gemelli con le rispettive ragazze prima di uscire nel parco che circondava l’abitazione.

- usciamo anche noi?- chiese Gustav alla pianista che, indossata la stola di lana in tinta col vestito, prese il braccio che lui le porgeva e si diressero verso l’uscita; fecero alcuni passi verso la porta, ma poi, improvvisamente, Alice si fermò fissando perplessa il vegetale fissato a testa in giù.

- tranquilla- la rassicurò prendendole la mano e avvicinandola a sé – non è velenoso e poi ci sono io a proteggerti in caso contrario- e dopo averle preso il viso tra le mani, si avvicinò a lei, che aveva il cuore in gola, le gote in fiamme e gli occhi lucidi di emozione. Il batterista posò le sue labbra su quelle soffici e calde di lei…pochi secondi è il bacio che all’apparenza sembrava lieve e dolce, si trasformò in qualcosa di più profondo, qualcosa di magico…

Ma la magia, purtroppo non dura mai abbastanza, infatti, quella tiepida e famigliare atmosfera tra i due venne disintegrata dalle battute e dai commenti maliziosi che gli amici urlarono per riportarli alla realtà.

 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: _Sarettola_