Dopo la notte passata insieme in quel capanno Raimundo era convinto che da quel momento le cose sarebbero potute cambiare e tornare come a un tempo. 
Francisca non gli aveva permesso di stargli vicino nel momento del bisogno, forse per orgoglio o per rabbia ma ora era sicuro che non avrebbe più voluto lasciarla sola. 
Francisca sembrava stesse tornando quella di un tempo, i suoi gesti e il suo comportamento apparivano meno imprevedibili agli occhi di Raimundo. 
Nell'ultimo anno lui non era mai riuscito a comprendere ciò che realmente passasse nella testa della moglie e questo era stato uno dei tanti motivi che l'avevano allontanato, lui che era sempre riuscito a capirla anche solo con uno sguardo, ora in quegli occhi vedeva solo l'incertezza. La su più grande paura era che da un momento all'altro lei potesse cambiare ancora atteggiamento.
Nemmeno Francisca, come aveva espresso più volte, sapeva cosa provava e questo non la aiutava a fare chiarezza nella sua mente e nel suo cuore.
L'unica ragione plausibile a questa incertezza era da ricercare nella grande perdita che avevano subito entrambi, ciò che li aveva uniti fino a quella notte li ha divisi forse per sempre.

La pioggia era terminata e questo permise a loro di rivestirsi e intraprendere nuovamente il cammino
"Cosa hai intenzione di fare ora, vuoi riprendere il viaggio o ritorni a casa con me?" chiese Raimundo speranzoso
"Non lo so, sono molto confusa e quello che è successo stanotte non mi ha aiutato!" rispose Francisca
"Sei pentita?" Raimundo aveva quasi paura a fare quella domanda proprio perchè la risposta di Francisca non era ovvia
"No Raimundo perhè per un attimo abbiamo dimenticato i nostri problemi e questo mi ha dato sollievo...ma ora siamo tornati alla realtà e ho paura!"
"Di cosa hai paura?"
"Di me. Devo chiarire quello che provo, devo superare tutto da sola altrimenti rischierei di non riuscire più a guardarti negli occhi!"
"Io sono convinto che abbiamo sbagliato fin dall'inizio, dovevamo rimanere insieme e solo in quel modo lo avremmo superato."
"Ora ti prego non ricominciare con questa storia perchè ogni volta che lo ripeti sembra che l'unica colpevole di tutto sia io."
"Non sto dando la colpa a nessuno se non alle circostanze, proviamo di nuovo a vivere serenamente insieme, se non per noi almeno per i nostri figli!"
"Sai cosa mi ha detto la scorsa notte Esperanza?! è convinta che sia colpa la nostra separazione...sono state le sue affermazioni a farmi riflettere e prendere la decisione di partire per chiarire la mia mente e il mio cuore!"
"Allora facciamolo per loro...Io voglio ritornare a casa con voi!"
"Raimundo io non lo so cosa sia veramente meglio per noi...." Francisca non riusciva a esprimere ciò che provava e non aveva nemmeno il coraggio di prendere una decisione, l'ultima volta che lo aveva fatto aveva distrutto la sua famiglia.
Rimasero in silenzio per un pò, Francisca si stava vestendo e Raimundo la osservava cercando ci capire qualcosa di quella donna che sembrava una estranea per lui. Il silenzio venne interrotto proprio da Francisca che, nonostante la notte appena passata sembrava avesse bisogno di stare lontana da lui ma allo stesso tempo non voleva separarsene ancora, sembrava aver preso una decisione "Ho bisogno di tempo, sto cercando di convivere con questo dolore e visto che mai lo dimenticheremo devo capire quale è il modo migliore per alleggerire questo peso che porto dentro."
"Francisca tu lo sai che non la penso come te, credo che queste cose vadano affronatate insieme ma se credi che invece la solitudine sia il rimedio allora così sia...ricordati però che io non ho mai smesso di amarti e non ho mai incolpato nessuno, così le cose dovevano andare e dobbiamo farcene una ragione!"
"Non parlare così perchè sembra che tu abbia dimenticato tutto e questo mi fa solo una grande rabbia."
"Io non ho dimenticato nulla, ogni notte ripercorro quei momenti ma l'unica cosa che possiamo fare è andare avanti con la nostra vita e pensare al futuro, il passato nessuno ha il potere di cambiarlo!" continuò Raimundo "Lascio a te la decisione finale, non voglio obbligarti a fare niente che tu non voglia!"
Francisca ci pensò a lungo a cosa rispondergli, non aveva mai avuto così tante insicurezze "Va bene...torniamo a casa insieme e proviamo 
a riprendere in mano la nostra vita! Però per fare questo dobbiamo dare delle spiegazioni ai nostri figli, non possiamo continuare a farli vivere nell'incertezza e l'unico modo è renderli partecipi dei nostri sentimenti."
"Sono pienamente daccordo con te...non sai come queste tue parole mi rendano felice!" Raimundo gli si avvicinò e la prese tra le sue braccia sperando che alle sue parole non seguissero azioni opposte, aveva paura che lei si sarebbe tirata indietro contraddicendo ciò che aveva appena detto ma per fortuna Francisca si lasciò andare a quell'abbraccio che in fin dei conti aveva sempre desiderato, non voleva altro che qualcuno le ridesse la sicurezza perduta e solo il marito ne era capace.

Alla Casona erano tutti preoccupati per la mancanza di entrambi e se la loro assenza si sarebbe protratta ancora Miguel si sarebbe recato alla Guardia Civile per farli cercare. Per fortuna non ce ne fu bisogno, quasi all'ora di pranzo la porta della Tenuta si aprì e entrambi la varcarono sani e salvi, i bambini gli corsero incontro e li abbracciarono.
Dopo aver spiegato a tutti cosa fosse successo il giorno precedente era arrivato il momento di informare del ritorno di Raimundo in quella casa
"Bambini noi abbiamo preso una decisione in merito a questa situazione..." introdusse il discorso Francisca
"Sappiamo bene cosa avete deciso, anzi cosa avrete deciso voi madre!" replicò Tristan che ormai aveva sviluppato un carattere decisamente forte e non gli spaventava affronatare la madre, per lui era lei la colpevole della separazione.
"Tristan non parlare così a tua madre! sappiamo che è stato un brutto periodo per tutti ma facci spiegare le nostre motivazioni prima di passare all'attacco" Raimundo mise subito in riga il figlio anche se quello non era mai stato necessario perchè ci pensava sempre la moglie ma sapeva che quello di cui stavano per discutere sarebbe stato molto difficile da affronatare per lei
"Noi abbiamo parlato di questa situazione e vorremmo provare a ritornare quelli di una volta...sono consapevole che quello passato è 
buona parte colpa mia e me ne assumo la responsabilità. Mi dispiace avervi fatto pesare i miei problemi, una buona madre non si sarebbe mai comportata così però tutto è dovuto a quello che è successo quella notte come voi ben sapete..." Francisca si interruppe perchè stava per andare a toccare un argomento che gli provocava molto dolore ma che era necessario per il benessere della famiglia e per il suo
"Quello che io e vostra madre stiamo cercando di dirvi è che noi ci siamo sempre amati per tutto questo tempo ma per lei la decisione migliore era stare separati per un pò..." replicò Raimundo
"Avevo bisogno di fare chiarezza e cercare una ragione dell'accaduto!" Francisca fece un respiro profondo e poi continuò anche se Raimundo si era offerto di proseguire lui il discorso "Tristan tu sicuramente ricorderai bene ciò che successe e anche tu Esperanza... sapete che con noi ci sarebbe dovuta essere un'altra person, vostro fratello!"
"Si madre ma questo cosa centra con la vostra separazione?" chiese Esperanza che era troppo piccola per sapere cosa volesse dire la perdita di un figlio
"E' stato un brutto colpo per entrambi, lo capirai quando sarai più grande e io in quel momento avevo bisogno di dare la colpa a qualcuno e l'ho data a vostro padre e questo ha portato a allontanarci nel momento peggiore."
"Sono daccordo con tutto ciò che ha detto vostra madre, nonostante tutto però il nostro amore per voi non è mai cambiato e nemmeno fra noi è per questo che ora torneremo tutti a vivere insieme, torneremo a essere quelli di una volta. Probabilmente ci vorrà del tempo ma la volontà c'è!"
"Quindi non è colpa mia tutto ciò che è successo?" chiese ancora una volta Esperanza che aveva bisogno di essere rassicurata ancora, Raimundo le fece un cenno dicendogli di avvicinarsi a lui e poi la prese sulle sue gambe e la abbracciò
"Non è colpa di nessuno e questo vi sia chiaro, sono cose che succedono e contro cui noi non possiamo fare nulla se non andare avanti..."
"Ma se io non fossi uscita e avessi dato retta alle raccomandazioni forse non sarebbe successo nulla..." dopo quelle parole della figlia Francisca intervenne mettendo in chiaro ciò che provava e aveva provato, forse era l'unico modo per ritrovare la serenità
"Figliola vieni qua vicino a me" chiamò a sè la figlia "Mi dispiace se ti ho fatto sentire colpevole e sono consapevole che questa tua paura non è nata dal nulla. Non vi nascondo che appena successe io ero arrabbiata con tutti, con vostro padre e anche con voi che mi avevate disobbedito ma era solo un modo per cercare di superare il dolore, la rabbia era l'unico modo che mi permetteva di alzarmi dal letto ogni mattina, ma poi con il tempo piano piano la rabbia svanì e si vece largo la consapevolezza...la consapevolezza che niente e nessuno avrebbe riportato in vita vostro fratello e che nessuno ne era colpevole. Ora so di avervi fatto soffrire in questo ultimo anno e io e vostro padre vorremmo rimediare, ci amiamo come sempre e anche il nostro amore nei vostri confronti non cambierà mai qualunque cosa accadda."
Raimundo dopo quelle parole si avvicinò alla moglie e la baciò, fu come siglare la pace definitivamente e fu anche il simbolo del loro amore davanti ai loro figli. Sarebbero stati un esempio per loro, infatti da quel giorno non vi fu mai un giorno senza amore in quella casa.

Dopo aver superato tanti ostacoli, tante prove Francisca e Raimundo avevano la certezza che niente e nessuno li avrebbe mai separati. 
Il loro era un amore solido che poggiava su basi forti e questo permise a entrambi di vivere una intera vita l'uno al fianco dell'altro, guardandosi sempre negli occhi come il primo giorno. Pensavano spesso al loro passato e soprattutto alla loro gioventù, a come sarebbe stata la loro vita se non si fossero mai conosciuti. 
Raimundo coglieva ogni occasione per raccontare il loro passato e le loro avventure ai figli che le ascoltavano sempre con grande attenzione, sperava che sentire quelle storie sarebbe stato utile a Tristan e Esperanza, sognava per loro una vita come quella che stava vivendo lui accanto a Francisca.