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Autore: feli_007    01/08/2014    10 recensioni
Mitchell è un rivoluzionario. Guida la rivolta dei popolani contro il sanguinario tiranno Vector.
Viola è il caporale dei Duellanti dei Cristalli. Difende fino alla morte gli imperatori, contro qualsiasi minaccia.
E voi? Siete pronti a seguirli?
Duellanti dei Cristalli o Rivoluzionari?
"Che cosa succede quando un popolo è scontento?
Facile.
La Rivoluzione."
[ISCRIZIONI CHIUSE]
Genere: Azione, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Altri, I Sette Imperatori Bariani, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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Mitchell si guardò intorno, puntando i suoi occhi dorati su ogni singolo particolare di quel così fragile pianeta.
I cristalli scarlatti del Mondo Bariano si ergevano imponenti sulla figura minuta del ragazzo, riflettendo la fioca luce rossastra di quel malinconico giorno.
Il leggero venticello che soffiava gli scompigliava i capelli castani, ma era piacevole quella sensazione di fresco che provava sulla dura pelle bariana.
Mitchell osservava in silenzio quel paesaggio, quello spettacolo ai suoi occhi stupendo. Quell’aria cupa e tetra che caratterizzava il Mondo Bariano ormai da secoli, aveva qualcosa di affascinante.
Qualcosa che lo incantava.
Il ventitreenne si passò una mano tra i capelli, mentre ancora fissava con sguardo interessato il suo pianeta.
“È un vero peccato che un mondo così bello sia nelle mani di quel pazzo di Vector.” Pensò, rattristito, mentre il pensiero del crudele imperatore si faceva largo nella sua testa. Quell’assassino stava lentamente distruggendo Barian, questo lo sapeva. Lo sapevano tutti.
A Lui importava soltanto di se stesso. Era indifferente alle continue sofferenze del popolo.
Non vedeva, o forse non voleva vedere, la disperazione che aleggiava tra i poveri, che quasi avrebbero preferito diventare umani e rimanere a vivere per sempre sulla Terra.
Lontano da un Mondo, ormai, nel pieno nell’anarchia.
Nessuno faceva niente. Nessuno si ribellava.
Nessuno ne aveva il coraggio.
Neanche quando il Mondo Astrale e quello Bariano erano entrati in guerra.
Nessuno aveva fiatato, nessuno aveva commentato di quanto fosse azzardato e stupido.
Controproducente.
Una guerra impossibile da vincere, considerando le condizioni di miseria in cui vivevano la maggior parte dei bariani.
Perché più nessuno si sentiva in dovere di difendere la propria ‘patria’  ed il proprio orgoglio.
Quale orgoglio, poi? Perché bisognerebbe essere orgogliosi di un tiranno sanguinario? Secondo quale logica?
Mitchell ricordava bene il regno ai tempi di Nash e sua sorella Merag. Ricordava la felicità.
Ma, sfortunatamente, ricordava anche il lutto per la loro morte.
E Mitchell ben sapeva come i due gemelli erano passati a miglior vita. Aveva visto con i suoi occhi il colpevole.
Chi si era macchiato l’anima di un simile peccato?
Ovvio. L’attuale imperatore, no? E di chi altro.
Vector avrebbe fatto di tutto per il potere. Non si era fatto scrupoli ad
uccidere due suoi colleghi solo per assumere il loro posto.
Ma chi avrebbe mai ascoltato le parole di un popolano come Mitchell?
Nessuno.
Nessuno gli avrebbe creduto. E quelli che gli avrebbero dato ascolto, sarebbero rimasti in silenzio, per paura di venire giustiziati.
La legge è questa.
Il debole è colpevole, il ricco è l’innocente.
“Basta pensare. Ti scoppierà la testa.” Si rimproverò mentalmente il bariano, portandosi la mano sinistra fra i capelli.
Avrebbe dovuto avere ben altro in mente. Già.
Perché Mitchell non era l’unico ad essere deluso dall’attuale situazione politica su Barian. La maggior parte del popolo non ne era felice.
Che cosa succede quando un popolo è scontento?
Facile.
La Rivoluzione.

 

***

Viola camminava da almeno mezz’ora avanti e indietro per il corridoio. Era palesemente nervosa.
Ogni tanto si fermava, batteva un paio di volte il piede a terra e tornava a camminare.
Intanto, i suoi occhi verde smeraldo scrutavano lo sfarzo del grande castello. L’aveva sempre visto dall’esterno, sapeva che era una struttura enorme, ma non pensava che quella reggia di cristallo fosse così grande.
Ed era estremamente decorata. Le pareti, i lampadari, i tappeti, ogni singolo mobile…era tutto raffinato e perfetto.
Forse troppo perfetto, per i gusti della ragazza.
Ma doveva ammettere di non aver mai visto niente di così bello.
“Almeno” pensò, tentando di darsi un’aria calma, “Riesco a pensare ad altro.”
Cercava di intrattenersi anche passando le mani tra i capelli biondi, quel giorno legati in due trecce, e ogni volta che lo faceva si diceva di stare calma, ma…
Quando si veniva convocati da un imperatore non si poteva stare tranquilli.
Aveva seriamente paura e i suoi dieci anni di addestramento come Duellante Dei Cristalli non le erano assolutamente utili.
Questi ultimi avevano il compito di gestire il popolo durante le sommosse e, soprattutto, proteggere gli imperatori. A qualsiasi costo.
E se non lo facevi o fuggivi come un codardo…beh.
Potevi dire addio alla tua vita.
Viola ripercorse con la mente tutta la sua carriera, ripensando se avesse mai fatto qualcosa di sbagliato. Non avrebbe mai voluto ammetterlo ma aveva paura.
Lei era il caporale, non poteva avere paura. Non doveva avere paura.
Era quello che le avevano insegnato sin dal primo anno di addestramento.
“Chi ha paura, può anche tornarsene a casa!” aveva urlato il Duellante che si occupava delle reclute. Ed era una frase che, ormai, le si era inculcata nella mente.
“Caporale, venga subito. Ho bisogno di parlarle in privato.” Le aveva detto Durbe. Di cosa voleva parlarle, non lo aveva capito. Ma aveva già una mezza idea.
Dopo quasi un ora di attesa incessante, di pensieri che ronzavano in testa e di quasi un buco creatosi a terra per le continue falcate della bariana, entrò in quella che doveva essere la sala ricevimenti.
Ovviamente, anche quella, come la maggior parte delle stanze del castello, era esageratamente enorme.
Appena vide Durbe, Viola s’inchinò ai suoi piedi.
-Imperatore…- sussurrò, tenendo la testa china.
Lui sembrò non badare alle formalità. E per lui, era quasi un eresia.
-Alzatevi. Quello di cui vi devo parlare è estremamente importante.-
La ragazza sussultò, spaventata, a quelle parole.
-Mio Signore…- replicò lei, rialzandosi lentamente. –Che genere di problema ha?- chiese, evitando di far trasparire la sua preoccupazione.
Probabilmente non le riuscì molto bene.
-Io non ho alcun problema, caporale. È il Mondo Bariano ad avere un problema. Un grande problema.- fu la risposta di Durbe.
Il tono tremendamente serio del bariano, non  fecero altro che aumentare la già grande preoccupazione di Viola.
Aveva quasi paura di chiederglielo, ma alla fine si fece coraggio:
-...quale problema?-

 

Angolo Della Sottoscritta
DarkFeli: ehy! Tu hai già una fic in corso!
Si, lo so ma…ci tenevo tanto a scriverla! Un po’ di pietà, sigh.
Bene, benvenuti in questa storia interattiva! Ho notato che nel fandom di Zexal non ci sono molte interattive e quindi…mi è venuta in mente questa. Anche perché non ne ho mai scritta una e volevo provare.
Mi servite in dieci (possibilmente non tutti maschi o tutti femmine ^^”) e dovrete inviarmi per messaggio privato il vostro OC .
NON nella recensione, solo per MP. Dovrete compilare la seguente scheda:

Nome:

Soprannome:

Età: (min 19- max- 25)

Aspetto Fisico:  (ovviamente il vostro personaggio dovrà essere un bariano, quindi descrivetelo come tale.)

Vestiario:

Carattere:

Tipo di Deck:

Abilità e Poteri:

Fazione: (dovrete scrivere se siete dei ribelli come Mitchell o se fate parte dei Duellanti di Cristallo come Viola)

Amicizia&Amore: (potete mettervi d’accordo con altri partecipanti, tenete presente che Viola è libera e che potete anche decidere di stare con uno degli imperatori bariani)

  
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