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Autore: CHOU    09/09/2008    5 recensioni
“Oh smettila! Sarà tuo! È costato tanto quindi vedi di farlo sfruttare. Così ho deciso” lo interruppe brusco per poi voltarsi e ritirarsi nelle proprie stanze. “Signore a lei.” I nerboruti uomini che avevano scortato il padre stavano tendendo la corda col quale era legato lo schiavo a Nicias. -. I personaggi sono inseriti in un contesto di una Roma antica immaginaria, per questo troverete alcune discordanze con la Roma che si legge nei documenti storici!-
Genere: Generale, Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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Solo quando sentì i passi dei suoi amici allontanarsi si costrinse a incrociare lo sguardo con Ajakan che da suo canto era intento a fissare con i grandi occhi celesti la sottile sabbia intorno a se. Nicias sospirò lievemente prima di sedersi accanto allo schiavo puntano lo sguardo smeraldino nel vuoto.

Forse è un bene che Sabrio e Kratos siano venuti …io….io non capisco cosa mi succede!

Il patrizio guardò per alcuni istanti il biondino.

È bello, senza dubbio, ma non è la prima volta che mi capita, perché non riesco a resistere? Cos’ha di diverso questo ragazzino così fragile?

“Come ti chiami?”chiese il patrizio spezzando quel teso silenzio che si era venuto a creare intorno a loro.

“Ajakan”

“Intendevo il tuo nome vero”

lo schiavo non rispose limitandosi a stringersi nelle spalle.

Non ti dirò mai il mio nome…la mia identità non potrai portarmela via…

“Rispondi”

“…”

Nicias indurì lo sguardo alzandosi in piedi e con rabbia tirò la corda che legava i polsi di Ajakan. Lo schiavo sbattè le ciglia timoroso di una sua possibile reazione e si apprestò a seguire il patrizio docilmente.

Il moro si diresse verso la sua camera e vi fece entrare con uno strattone Ajakan facendolo cadere sul letto. Il biondo fu percorso da un brivido di paura che andò però a scemare quando Nicias si voltò ed uscì dalla stanza. Lo sentì parlare con degli schiavi nel corridoio e percepì i passi del patrizio allontanarsi.

Il ragazzo si guardò intorno per poi lasciarsi andare sul morbido letto. Chiuse gli occhi come se volesse dormire ma appena le sue palpebre andarono a coprirgli la vista ,l’immagine del volto di Nicias apparve nitida nella sua mente. Aprì di scatto gli occhi e si portò una mano alle labbra ,sentendole bruciare improvvisamente. fece scorrere le dita ridisegnando il contorno per poi arrossire. Richiuse gli occhi dandosi mentalmente dello stolto. Era impossibile che quel bacio contasse qualcosa per il patrizio…e poi era a LUI che non interessava!!

Non si sarebbe fatto incastrare in quel subdolo gioco di potere…il padrone e lo schiavo…non si sarebbe innamorato di quel patrizio per poi ritrovarsi  con il cuore a pezzi…non avrebbe permesso che accadesse!

Un rantolo di rabbia gli uscì dalle labbra semiaperte prima che due lacrime silenziose gli sfuggissero dagli occhi chiusi.

 

Nicias camminava veloce tra le strade affollate di Roma. Passò per la piazza principale gremita di mercanti e con notevole fatica riuscì percorrerla dirigendosi verso la parte settentrionale della città. Faceva caldo e la camminata sostenuta non l’aiutava a trovare refrigerio nelle brevi ventate d’aria che ogni tanto omaggiavano la città con qualche pigra soffiata.

Il patrizio arrivò davanti a una domus con una porta in legno decorato e bussò con veemenza. Un servo abbastanza anziano aprì la porta .

“Vorrei incontrare il tuo padrone”

“Il padrone non c’è,mi dispiace, se vuole può aspettarlo qua fuori”

Detto questo il servo richiuse la porta e Nicias si ritrovò a camminare avanti e indietro sperando che il suo amico non tardasse. Quasi come se avesse ascoltato la muta preghiera di Nicias, Kratos apparve da una stradina secondaria poco tempo dopo salutando calorosamente l’amico.

“Gradisci qualcosa amico mio? Vino, cibo?”chiese Kratos dopo aver fatto accomodare il moro.

“No grazie, solo parlare un po’ con te” rispose il patrizio abbassando lo sguardo.

“Cosa ti turba Nicias?”

“Io…non riesco a capire…perché non riesco a resistere con lui?”

Kratos guardò gli occhi verdi del suo amico capendo subito di chi stesse parlando, sospirò e poi rispose con un lieve sorriso sul volto:

“Be…è da tanto tempo che non hai una relazione carnale con chicchessia, trovandoti davanti un ragazzo come Ajakan il desiderio sopito si è risvegliato”

Nicias gli tirò un’ occhiataccia per poi dare uno sguardo al tablinum. La stanza era poco illuminata, solo una finestra permetteva l’ingresso della luce, un tavolo rettangolare era posto al centro pieno di carte e documenti. Quattro sedie larghe e comode erano poste intorno al tavolo e tendaggi porpora ornavano le pareti.

“Non scherzare”

“Scusami. Spiegami qual è il problema.”

“Il problema è che quando sono con lui mi dimentico di tutti i miei principi è-“

“Forse vuol dire che è arrivato il momento di infrangerli.” Osservò l’amico guardandolo in tralice.

Nicias abbassò gli occhi…infrangere i miei principi…un sorriso sarcastico gli solcò il volto.

“Dovresti smetterla di trattenerti e lasciarti andare.”

“Ovvero dovrei obbligare quel ragazzo a sottomettersi per me?” chiese ironico Nicias.

“E’ uno schiavo Nicias, ti è già sottomesso. Lui stesso sa che prima o poi arriverà il giorno in cui gli farai abbassare definitivamente il capo. Anche se non sarà d’accordo  sa che è pur sempre solo uno schiavo”concluse Kratos parlando con tutto il cinismo che quella civiltà di cui facevano parte mostrava.

“Mi odierebbe”mormorò il moro.

Il padrone di casa lo osservò di sottecchi per qualche secondo prima di rispondere.

“E’ questo che di da fastidio? Il pensiero che ti possa odiare? Non credi che lo stia già facendo?Nicias devi smetterla di vivere aggrappato ai ricordi.”

“Cosa vuoi dire Kratos?”

“Tu hai smesso di vivere da quando Atio se n’è andato. Non hai voluto dare a nessuno la possibilità di aprirti il cuore…non ti sei mai dato ala possibilità di amare qualcuno…ma ora Ajakan sta diventando ,volente o nolente, quel qualcuno! Devi smetterla di nascondere così i tuoi sentimenti-“

“E cosa dovrei fare? Obbligarlo a fare sesso con me? Cosa avrei ottenuto da lui?” lo interruppe Nicias alzando la voce.

“No! Dovresti darti la possibilità di amarlo! Devi farti accettare da lui…io non sono bravo in queste cose…non so come aiutarti Nicias. Voglio solo vederti felice”

Nicias chiuse gli occhi leggermente umidi.

“Mi stai già aiutando Kratos…non sai quanto amico mio”

 Grazie amico mio! Hai ragione devo darmi un’altra possibilità di essere felice insieme a qualcuno…ma non so se questo mi porterà qualcosa di buono. Non so se riuscirò ad innamorarmi di Ajakan non so…non so se lui riuscirà ad innamorasi di me…

 

 

 

Finalmente ho aggiornato! Scusate per il ritardo ma mi si era rotto il pc ed è stato in riparazione una settimana! Da deficiente ho istallato male un programma e così non potevo più accedere ad internet e altro …sigh…ma ora ce l’ho fatta!!!^^ un bacione a tutti quelli che leggeranno questo capitoletto ^*^ vegi

  
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