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Autore: Vivling    01/08/2014    4 recensioni
Arizona non ha perso solo la gamba su quell'aereo, ha perso, senza rendersene conto, qualcosa di molto più importante: Callie e se la rivorrà indietro, se rivorrà indietro la sua vita, il suo amore e sè stessa dovrà combattere, la domanda è una sola:quanto è disposta a farlo?
Genere: Angst, Drammatico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Arizona Robbins, Callie Torres, Derek Sheperd, Nuovo Personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nona stagione, Nel futuro
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*10 MINUTI PRIMA*
- Erika… - Callie pronunciò per la seconda volta quel nome, del resto era l’unica cosa che riuscisse a fare. La donna, invece, che nel frattempo la stava osservando, sorrise nuovamente
- Sai Callie, ti ricordavo più loquace – ora la latina riusciva a leggere in quegli occhi come se la bionda avesse deciso di permetterglielo, di permetterle di vedere come dentro di lei non ci fossero né rabbia, né risentimento
- Cosa ci fai qui? – qualunque cosa fosse successa, Callie sentiva di volerci capire di più, di voler capire il perché di quella visita, ma lo stato di stordimento nel quale si trovava non le permetteva di elaborare qualcosa di più appropriato da dire
- Mi rivedi dopo tutti questi anni e la prima cosa che hai da chiedermi è “che ci fai qui”? In tutti i casi risponderò alla tua domanda, un consulto. Sono qui per un consulto
- Io non sono arrabbiata con te…- non sapeva neppure il perché di quelle parole, come avessero fatto ad uscirle in modo così incontrollato, eppure, ormai, il sasso era stato lanciato
- Neanche io, Callie. Anzi, ti sono grata, con te mi sono scoperta… Se tu non ci fossi stata forse non avrei incontrato mia moglie ed ora non sarei felice con lei ed i nostri due figli. Callie, tu sei stata importante per me… - le parole di Erika erano sincere, lo sapeva…del resto erano le stesse cose che provava lei, però, qualcosa le impedì di rispondere, così stette in silenzio e le sorrise, di rimando lo fece anche la sua interlocutrice che poi continuò
- E tu Callie? Se non vuoi raccontarmi niente non ti preoccupare… - a quel punto la latina la interruppe prendendo la parola, sapeva cosa rispondere, anzi, il pensiero di quello che stava per dire la rese inspiegabilmente felice e la scosse dallo stato di trance nel quale si trovava. Arizona era questo per lei: era il salvagente lanciato un secondo prima di affogare, era l’ossigeno nei polmoni dopo interminabili attimi di apnea, era la linfa vitale che le permetteva, ogni volta, di rinascere come una fenice dalle sue ceneri e tornare a vivere, più felice di prima, più forte di prima, amandola più di prima. Arizona era questo: il suo tutto.
- Io ho incontrato una donna meravigliosa, la donna della mia vita, l’amore della mia vita, quella persona che ogni volta che la vedi è come la prima, ci siamo sposate ed abbiamo una bambina meravigliosa, anche   io credo di doverti ringraziare…
- Cosa ne diresti di sugellare questa riappacificazione con un abbraccio?
 
 
-Calliope… - la voce di Arizona tremava, aveva paura, paura di sapere, paura di riconoscere, paura di accettare, le mani iniziarono a sudarle e quando sentì una presa sulla sua spalla si scostò subito e stava per dire qualcos’altro quando Erika decise che la situazione iniziava a farsi troppo imbarazzante
- Io credo sia meglio che vada – fece avvicinandosi alla porta
Callie nel frattempo era rimasta a sua volta pietrificata, odiava Lauren con tutta se stessa e l’averla vista lì le aveva risvegliato sensazioni che da tempo non sentiva… la rabbia stava prendendo il pieno possesso del suo corpo insieme al dolore, tuttavia, l’azione di entrambi, combinati, l’avevano lasciata così, immobile, incapace sia di urlare che di cadere a terra, spezzata e in lacrime.
Quando Erika fu ormai fuori, Lauren realizzò che decisamente non era il caso di rimanere lì, a meno che non volesse rischiare la vita, nel frattempo Arizona, rimasta ormai sola sulla soglia, prese la situazione in mano ed entrò chiudendosi la porta alle spalle
-Calliope…
- Che ci faceva con te? – il tono con cui Callie pronunciò quelle parole fece irrigidire ulteriormente la bionda nella quale assieme alla gelosia si fece posto l’indisposizione
- Potrei chiederti lo stesso… - le rispose cercando di mantenere il controllo
- Non stavo facendo niente, IO. Tu piuttosto cosa volevi farci in uno sgabuzzino con la Boswell? Anzi, no, ti prego non me lo dire – Rabbia. Dolore. A Callie sembrò, per un secondo, di essere tornata indietro nel tempo, di essere ritornata a quel maledettissimo giorno, di essere tornata nel cuore della tempesta
- Callie ma cosa stai dicendo? Non sono io quella che è stata trovata abbracciata alla sua ex FIDANZATA e se proprio lo vuoi sapere stavo cercando di nascondermi da lei – non poteva sopportarlo, tante volte aveva sbagliato ma questa, decisamente, non era colpa sua, non era lei questa volta a dover trovare una giustificazione
- Hai detto bene, Arizona, EX. Io ed Erika siamo state insieme prima che tu arrivassi, non ti ho tradita, IO! – quelle parole erano uscite senza che la latina potesse fermarle, erano colate fuori come la lava da un vulcano distruggendo tutto al loro passaggio
- Ancora Callie? Pensavo avessimo superato questa fase, dannazione! È possibile che tu non riesca ancora a perdonarmi? – l’avevano ferita, quelle parole l’avevano ferita ma no, questa volta la tempesta sarebbe andata via esattamente come era arrivata e loro ne sarebbero uscite ancora più forti…ciò che non uccide fortifica, Arizona sentiva quel detto come cucito addosso a lei
- Mi pare un po’ difficile se ti vedo alla ricerca di uno sgabuzzino insieme alla donna con cui mi hai tradita!
- Non stavo cercando uno sgabuzzino per chiudermici dentro con lei! Lo stavo cercando per provare a   LIBERARMI di lei prima che potessi colpirla con la prima cosa che fossi riuscita a trovare! Perché sì, Callie, è di colpirla che mi viene voglia quando la vedo e sai perché? Perché a causa sua ho quasi perso te, la cosa che più amo al mondo, ciò senza cui non potrei vivere, ciò senza cui la mia vita sarebbe inutile. Calliope io ti amo, anche se ho sbagliato, se ti ho tradita, se ti ho ferita, io non ho mai smesso di amarti, quindi ti prego, non farlo neppure tu, non mi abbandonare…- ormai la bionda non riusciva più a contenere le lacrime, sembrava un fiume in piena, le parole erano a stento distinguibili fra i singhiozzi e vedere la moglie in quello stato fece abbassare a Callie ogni difesa, non ne era capace, non era capace di vederla piangere, soffrire, peggio ancora con la consapevolezza di esserne la causa, così le si avvicinò annullando la distanza che le divideva, le asciugò le lacrime con il dorso della mano e fece in modo che i suoi occhi nocciola incontrassero quelli blu oceano di Arizona
- Sai perché stavo abbracciando Erika? – Arizona scosse la testa in senso di diniego, aveva smesso di piangere ma qualcosa non le permetteva di smettere di tremare– la stavo ringraziando, perché, grazie a lei ho conosciuto te, la donna che amo, la MIA donna, la mia aria, il mio tutto, anche io ti amo Arizona…rinunciando a te rinuncerei a vivere – detto questo prese a baciarla, il bacio più bello della sua vita, un bacio che sapeva di nostalgia, di paura, di desiderio, di ansia, di attesa…di amore. Callie si staccò quando sentì le lacrime di Arizona bagnarle le labbra
- Perché piangi?
- Perché sono felice e non potrei esserlo di più, perché ti amo – Callie le sorrise ma prima che si riavvicinasse Arizona vide come un lampo nei suoi occhi, durò poco, alcuni secondi, eppure c’era stato…decise comunque di non curarsene, almeno non in quel momento, l’unica cosa che desiderava era affidarsi completamente a sua moglie e lasciarsi cullare dal senso di serenità che le parole appena proferite dalla latina le avevano lasciato dentro.
  
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