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Autore: acielsereno    02/08/2014    2 recensioni
Hermione chiuse gli occhi e lo vide. Era lì, davanti a lei. Sorrideva. Sorrideva sempre. Sorrideva ancora.
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Fred Weasley/Hermione Granger
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Hermione chiuse gli occhi e lo vide. Era lì, davanti a lei. Sorrideva. Sorrideva sempre. Sorrideva ancora.

Era seduto alla tavolata dei Grifondoro e quando la vide arrivare si alzò, offrendole il suo posto.

«Per lei signorina Granger» le disse facendole l’occhiolino

Si sorrisero e poi il ragazzo uscì dalla Sala Grande.

Non avevano mai avuto un vero e proprio rapporto. Si parlavano, sì. Poco. Si stuzzicavano. Si punzecchiavano. Si facevano qualche sorriso. Qualche occhiata nella Sala Comune nelle serate invernali, davanti al fuoco acceso. Ma niente di più.

Si era appena seduta, ma già voleva alzarsi. E così fece.

Ripercorse il corridoio tra le tavolate nella Sala Grande. Arrivò al portone e girò a destra, seguendo la chioma rosso acceso.

Hermione non muoveva lo sguardo. Lo fissava. Lo seguiva. Lo seguì fino alle rive del Lago Nero.

La pioggia cadeva leggera. E quando entrambi si fermarono, erano praticamente zuppi d’acqua.

Hermione era ferma in piedi davanti alla sua schiena. Fissava la camicia.

Se le avesse chiesto il motivo per cui l’aveva seguito, cosa gli avrebbe risposto? Perché lo aveva seguito?

«Perché mi hai seguito?» chiese poi lui

Hermione chiuse gli occhi. Sorrise e alzò la faccia indietro. La pioggia le cadeva sugli occhi mentre pensava cosa rispondere alla domanda del ragazzo.

«Non sai cosa rispondermi eh!» aggiunse lui

«La verità è che non so perché ti ho seguito!» finì per dire lei

«Lo so io! Il tuo corpo ti ha detto una cosa, mentre il cervello te ne ha detta un’altra!»

Lui si girò. Guardò Hermione.

Hermione lo guardò negli occhi. Occhi azzurri come il mare. Come il cielo. Un azzurro spaventosamente intenso. Aveva ciglia lunghe. Lentiggini sul volto. Un naso lungo, ma non troppo. Una bocca piccola, ma con labbra carnose. I capelli rossi gli incorniciavano il volto.

Chissà per quanto tempo restarono così a fissarsi. Nessuno dei due aveva intenzione di spostarsi.

Lui fece un passo in avanti. Le mise una mano sul fianco e l’altra finì sulla sua guancia. La accarezzò piano.

Avvicinò il volto a quello di lei continuando a guardarla negli occhi.

Le loro labbra si toccarono leggermente.

Non esistono parole per spiegare cosa successe dopo. Quel primo bacio non sarebbe stato dimenticato.

Lui la alzò da terra, continuando a baciarla prima dolcemente e poi sempre con più foga. Le loro bocche si staccavano solo per riprendere fiato.

Bacio sotto la pioggia

Il loro primo bacio. Il primo di una lunga serie. I baci alla Tana, i baci nella Sala Comune, i baci nella Stanza delle Necessità. Hermione li ricordava tutti, dal primo all’ultimo. Non voleva dimenticare.

Lo amava. Amava i suoi occhi azzurri, le sue lentiggini, il suo sorriso, i suoi capelli lisci, i suoi muscoli scolpiti, il modo in cui la abbracciava, il modo in cui riusciva a farla ridere, il modo in cui riusciva ad infastidirla e poi il fatto che riusciva a farsi perdonare troppo facilmente e velocemente.

Hermione aprì gli occhi.

Era di nuovo lì. Era nella Sala Grande. Lui era lì, davanti a lei.

Hermione cadde sulle ginocchia davanti al corpo inerme del ragazzo. Quel ragazzo che le aveva regalato così tanti bei momenti, il ragazzo che l’aveva amata con la pioggia, con il sole, con la neve, con il caldo, con il freddo.

Gli buttò le braccia al collo piangendo.

«Non lasciarmi!» urlò tra le lacrime «Non posso vivere senza di te! Non morire! Non lasciarmi! Ti prego!»

Nessuno dei presenti diceva una parola. Tutti stavano in silenzio davanti a quella scena, probabilmente perché non capivano il motivo per cui Hermione stava piangendo in quel modo.

«Mi fai male!» la voce proveniva dal corpo steso a terra

Hermione non capiva. Aprì gli occhi che erano ancora pieni di lacrime. Lui era lì e aveva aperto gli occhi. Non era morto. Era lì. Non l’aveva lasciata.

Avvicinò il suo volto a quello di lui. Lo baciò leggermente sulle labbra continuando a piangere, questa volta dalla felicità. La sua vita poteva andare avanti. E poteva essere vita. Si avvicinò all’orecchio di lui e gli sussurrò piano qualcosa.

«Ti amo Fred Weasley!»


Angolo dell'autrice

Ho scritto questa breve ff proprio questa mattina. Vedevo la pioggia cadere fuori dalla mia finestra e mi ha messo dentro tanta di quella malinconia che avevo bisogno di buttare giu qualcosa. E cos'è meglio di una bella fremione? :)

Spero vi sia piaciuta :)

- celestepeppe

   
 
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