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Autore: AymlerShaunCampbell    02/08/2014    2 recensioni
Crackfic ambientata nella terza stagione dopo il ritorno da Neverland.
Allarmati dal repentino cambio di comportamento di Hook, i Charmings decidono di rivolgersi alle figure magiche più potenti della città. Una nuova, bizzarra maledizione si sta abbattendo su Storybrooke, trascinandone gli abitanti in una spirale di assurdi eventi...
Disclaimer: Non possiedo né il telefilm, né i personaggi, ecc.. Elementi femslash (principalmente SwanQueen) e non solo, siete avvisat*!
Genere: Commedia, Demenziale, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash | Personaggi: David Nolan/Principe Azzurro, Emma Swan, Killian Jones/Capitan Uncino, Regina Mills, Un po' tutti
Note: Nonsense, What if? | Avvertimenti: Mpreg
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Grazie a tutte per le recensioni! Un grazie particolare a Delia per l'entusiasmo :)
Questo capitolo è interamente SwanQueen, per cui cercherò di postare a breve anche il capitolo successivo con gli altri personaggi, sarà un bel po' più lungo del solito :)

Buona buona lettura!
Aym

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Le parole erano state tradotte in un linguaggio più comprensibile, gli ingredienti raccolti, Henry spedito dalla nonna, la giornata di ferie presa, Blue e Gold avvisati: Era giunto il momento di lanciare l'incantesimo per bloccare almeno temporaneamente l'apertura dei portali.
Peccato che l'aiutante di Regina fosse decisamente di poco aiuto.
“Signorina Swan! Stia attenta! Vuole forse danneggiare il nostro unico occhio di tritone? E la smetta di spiegazzare le ali di pipistrello! Capisco che al di la di alette di pollo e cosciotti di maiale non ha mai maneggiato parti di bestie, ma io starei cercando di salvare questa dannata cittadina!” sbottò Regina, impedendo all'ennesima ampolla di schiantarsi per terra.
“Finché non mi tocca maneggiare l'ano di qualcosa va tutto bene..” borbottò la Swan, poggiando altre cose sospette sul bancone della cucina. Una bestiola zamputa tentò la fuga ma Emma, ripresasi dallo stupore iniziale, la spiaccicò con un pugno sul piano da lavoro, spargendo sangue e frattaglie ovunque.
“Potrebbe smetterla di uccidere i miei ingredienti?” disse Regina leggendo da un foglio e spezzettando delle foglie maleodoranti dentro un calderone.
“È stato lu..le.. quella cosa a scappare!” disse indicando le frattaglie. Regina alzò gli occhi al cielo, raccolse i rimasugli e li gettò nel calderone insieme al resto.
“Certo, come no..” rispose la mora distrattamente “Ora passami quel piede.”
Emma girò intorno senza capire, poi intravide sul bancone stracolmo un enorme piedone, parzialmente nascosto tra piante ed ampolle varie.
“Di cos'è questo piede?” chiese Emma tentando di toccarlo il meno possibile e gettando l'appendice puzzolente nel calderone.
“Di orco! Perché credi che me ne sia fatta tenere da parte alcuni, per farci una zuppa? Non son mica tua madre!”
“Hey, smettila di offendere Mary Margaret. Snow. Mia madre!”

Dopo l'aggiunta di un ultimo ingrediente, dal calderone iniziò a spandersi un maleodorante fumo violaceo, che usciva dalle finestre aperte.
“Presto, passami il foglio dell'incantesimo!” urlò Regina rivolta alla Swan, che le allungò prontamente ciò che aveva chiesto.
Le mani di Regina si alzarono verso l'alto, i palmi si illuminarono ed il foglio iniziò a fluttuare e brillare sopra il calderone parzialmente nascosto dal fumo.
Con una voce che non sembrava nemmeno la sua, Regina recitò una formula oscura.
Il fumo si fece più denso, il foglio diventò nero e le scritte luminescenti uscirono da esso avvolgendo la colonna di fumo, interrotte qua e la da fulmini. Il vento sbatteva gli sportelli della cucina e faceva cozzare gli utensili uno contro l'altro, in una macabra cacofonia.
Emma, in disparte, aveva la sensazione che qualcosa non andasse, ma Regina continuava imperterrita la tua nenia oscura, i palmi volti al cielo ed il calderone fumante davanti a sé.
Un leggero tremolio delle ginocchia ed uno spasmo a lato di un occhio confermarono ad Emma cosa non andava: Regina non aveva abbastanza energia per completare l'incantesimo, non da sola.
Senza pensarci due volte si mise dietro di lei, fece scivolare le braccia sotto quelle di lei e le cinse i polsi con le mani, poi tentò di svuotare la mente come lei le aveva insegnato.
Emma? Riesco a sentirti..
Sono qui. Ma ora concentrati, so che ci siamo quasi.
Un ultimo, devastante tuono, e il fumo sparì del tutto oltre alla finestra, si spanse fino a diventare un'enorme nuvola, si compresse poi esplose avvolgendo tutta la città.
L'esplosione catapultò all'indietro le due lungo il pavimento della cucina, dove giacquero inermi per diversi minuti.

“Emma?” chiese Regina riprendendosi dal frastuono e tirandosi a sedere facendo leva sulle mani.
Il silenzio innaturale ed il corpo immobile dietro e sotto di lei le ricordò chi aveva attutito la caduta ed impedito di soccombere all'incantesimo. Si girò di scatto e si sdraiò accanto al corpo della bionda, ancora ad occhi chiusi e che sembra va non respirare.
“EMMA!” urlò Regina, strattonando la Swan.
“Ghh..” bofonchiò questa, scostandosi i capelli dal viso e mettendosi a sedere aiutata dalla mora.
“Ce l'hai fatta?” sorrise debolmente Emma, guardando Regina.
“No.. noi ce l'abbiamo fatta.” sorrise Regina buttandosi tra le braccia di Emma, che la strinse a se imbarazzata ma felice.
Passarono diversi minuti strette l'una all'altra, senza parlare, poi le note di Time After Time riempirono la cucina e Regina si scostò dolcemente dalla bionda per farla rispondere al telefono, chiedendo per chi fosse quella dolce melodia.
“Ciao Sn..Ma! Si, si, siamo vive. Si, ha funzionato. No, non ho fatto esplodere nulla.”
Emma alzò gli occhi al cielo mentre Regina ridacchiava.
“Si, si Regina è qui. No, non credo abbia voglia di parlare. Si tutto a posto.. Più tardi, certo.. Si, ora vado. Ciao, ciao, ciao!” Emma concluse la telefonata sbuffando, ma il telefono tornò a squillare nuovamente.
Hey, hey hey hey, hey stoopid!
“Fammi indovinare, Baelfire?” chiese Regina levando lo sguardo al cielo. Emma le rispose con un distratto cenno del polso, come a sminuire la situazione.
“Cosa vuoi? Cos.. No, non devi venire a controllare, stiamo bene. Si, Henry è da mia madre. No, non abbiamo bisogno di niente. Piuttosto, avvisa tuo padre che l'incantesimo è riuscito. No Neal, non è il momento. Sono esausta. No, Henry e io ceniamo a casa.. si, volevo dire da Regina. E ora se non ti dispiace, io e Regina andiamo a letto, abbiamo ancora qualche ora prima di andare a prendere Henry.” la Swan concluse la chiamata senza nemmeno rendersi conto dell'effetto che le sue parole avevano fatto a Neal e Regina, il primo sconvolto dal rinnovato legame tra le due donne, che sembrava andare ben oltre l'amicizia, la seconda deliziata dal suono della parola “casa”.
Naturalmente, appena conclusa la conversazione il telefono si rianimò.
I'm blue, da ba dee da ba daa..
“Signorina Swan, stiamo scherzando!?” la rimbeccò Regina
“Non sapevo che canzone mettere, mi sembrava appropriata..” si scusò Emma, trafficando col touch screen per rispondere.
“Pronto? Si, incantesimo fatto. Si, entrambe intere, ma abbiamo dovuto usare entrambe la magia. Cosa vuol dire lo sapevo? Sapevi che Regina non sarebbe stata sufficiente e non mi hai detto nulla? Rischiava di morire! No, io non.. No. No Blue, non è il momento. Parleremo al prossimo concilio.” la Swan, furiosa, concluse la telefonata quasi stritolando il telefono.
Regina prese la mano libera tra le sue e tentò di confortarla.
“Emma.. non essere arrabbiata, io sto bene. Con questi incantesimi potenti non si può sapere prima se l'energia sarà sufficiente..” disse Regina, cercando di calmarla.
“No Regina, stiamo parlando della tua salute!” disse Emma, con foga. La bruna la guardò con le lacrime agli occhi e le volò nuovamente tra le braccia. Emma la strinse senza dire nulla, persa nella dolce debolezza dell'altra.
“Sai che non lascerò che ti succeda qualcosa di male, vero?” chiese Emma, le labbra ed il naso immersi nei capelli di Regina per memorizzarne il delicato profumo di mela. La mora rispose con un cenno del capo contro la spalla della bionda.
..Where the fire burns and their hands now rise, to the crystal sky for the warrior's pride..
Regina sbuffò nuovamente. Ci mancava solo l'idiota.
“Si pa', dimmi.. Si, tutto a posto. No, stanche ma bene. Si grazie, avvisa gli altri. Si, la mamma ha chiamato. No, in casa di Regina non c'è della nutella, perché? No, non mi ricordo a che ora chiude il supermercato.. Senti ora vado a riposare, ok? Avvisa Mulan e Filippo che da stasera torniamo a fare turni normali. Si, congeda anche i nani, niente più carcasse da spostare. Si, avvisa anche le suore.. Papà! Ho sonno! Si si, ciao ciao ciao.”
La Swan concluse la chiamata con un sospiro.
“Ora manca solo che telefoni Ruby..” disse ad alta voce Emma, sorridendo a Regina.
“E a lei che suoneria hai messo? She Wolf di Shakira? Man Eater di Nelly Furtado?” la punzecchiò Regina.
“Non proprio..” rispose vaga la Swan.
Hey there Little Red Riding Hood, you sure are looking good..
“Ecco, appunto..” disse Emma, poi rispose al cellulare.
“Scelta.. interessante.” commentò Regina, sottovoce.
“Hey Ru..”
“Beh, che avete combinato tu e belle gambe?”
“Cosa?”
“Senti, non sono cieca, mezz'ora fa si è vista una nuvolona scura uscire da casa di Regina, potreste evitare di lanciare l'ennesima maledizione sulla città mentre fate i vostri giochini?”
“Non stavamo giocando!” strillò Emma, spazientita. Regina, fulminea, le strappò il cellulare dalle mani.
“Hey!” protestò Emma.
“Mi ascolti bene signorina Lucas, sono stanca e non ho tempo da perdere ne voglia di giustificarmi con lei. Comunque, per sua informazione, abbiamo appena bloccato i portali per rendere sicura la MIA città e, se non le dispiace, ora andremmo anche a letto!” ringhiò Regina, prima di chiudere la chiamata e riconsegnare il telefono alla Swan sbuffando. Emma la guardò con un sorriso ebete.
“Beh?”
“No, nulla..” è che sei bellissima quando ti arrabbi.
Yo ho ho and a bottle of rum..
“E adesso cosa vuole Killian?” si domandò ad alta voce Emma, stizzita da tutte queste interruzioni.
“Pronto?”
“Ciao ciccina, hai mica visto tuo padre, per caso? È finita la nutella..”
Emma concluse la chiamata senza nemmeno rispondere al pirata. Aveva appena spento il cellulare quando squillò quello di Regina.
..I look at you looking at me, now I know why they say the best things are free..
“Ciao Henry!” sorrise Regina.
“Ciao mamma! Ha detto nonna che è tutto a posto, niente più portali?”
“Si piccolo, almeno per un po'.”
“E.. Emma ha fatto esplodere qualcosa?”
Regina scoppiò a ridere.
“Hey!” disse Emma aggrottando le sopracciglia, mentre aiutava Regina ad alzarsi dal pavimento.
“Ma no tesoro, ce la siamo cavata entrambe e senza danni. Prima di cena ti passiamo a prendere, ok?”
“Ok, a dopo!”
Regina si appoggiò alla parete, esausta, poi spense il cellulare anche lei. La Swan la guardava da dietro le palpebre semichiuse, le iridi di un verde annacquato che trasudava stanchezza.
“Bene Emma, direi che ci siamo meritate un paio d'ore di riposo, che dici?” disse Regina avviandosi verso la propria camera, Emma che la seguiva a ruota.
“Mi sembra un'ottima idea. Non so tu, ma io sono morta.”
“Dei cadaveri che ho visto sei decisamente la più in forma!” sorrise Regina da dietro una spalla. Emma arrossì.
“Senti.. è un problema se mi fai compagnia?” chiese Regina con voce tremante.
“Nel..Nel tuo letto?” balbettò la Swan sgranando gli occhi.
“Si.. Quando sono molto stanca soffro di incubi, ma se la cosa ti mette a disagio..”
“NO! No, certo.. Insomma si! Cioè.. Si ok, ehm.. dormiamo assieme.”
Senza accorgersene erano già sul letto di Regina, entrambe ammutolite ed indecise sul da farsi.
La prima a scuotersi fu Emma, che si sdraiò di lato volgendo il viso a Regina, facendo segno con la mano di sdraiarsi. Regina si accoccolò al suo fianco, dapprima timidamente, poi stringendola a sé, Emma che d'istinto le cingeva la vita con un braccio protettivo.
“Emma..”
“Si?”
“Mi dirai mai che suoneria hai messo per quando ti chiamo io?”
“Non ci penso neanche!”
“Tanto lo scoprirò comunque.” sorrise Regina, assonnata.
La stanchezza dell'ora precedente, il morbido materasso di Regina ed il senso di sicurezza che entrambe instillavano all'altra ebbero la meglio sulle due donne, che scivolarono inesorabilmente verso un sonno senza sogni.

Erano passate almeno 4 ore da quando le due si erano recate al piano di sopra per riposare ed ora, un po' più in forze, stavano scendendo in cucina.
“Bene, ora delle pulizie!” esclamò Regina battendo le mani. Riempì le braccia della Swan di spugne, disinfettanti e detersivi, con sgomento della bionda.
“E cosa dovrei farci con questa roba?” chiese Emma, sospettosa.
“Ma pulire, ovviamente! Quando torno questa cucina e soprattutto questo bancone devono brillare ed essere privi di qualsiasi ingrediente magico o batterio. E si ricordi che controllo!” disse Regina, iniziando a risistemare gli oggetti inutilizzati o avanzati nelle rispettive scatole.
“E tu dove vai?” chiese Emma, infilandosi i guanti con rassegnazione.
“Vado a rimettere questa roba nella cripta e ridare a Gold quello che ci ha prestato, per ora non ci servono più. Di ritorno passo a prendere Henry da Snow e lo porto a casa.”
Mentre la Swan continuava a strofinare e pulire, la Mills raccolse tutto il necessario in due scatoloni e si avviò verso l'auto.
“Vuoi una mano?” chiese Emma, notando le dimensioni degli scatoloni.
“Non temere, sono più leggeri di quanto tu pensi.” sorrise Regina, quasi sorpresa dalla cavalleria della Swan.
“Oh, Emma?”
“Si?”
“Stasera pizza, ti va bene?”
Il sorriso della Swan illuminò la stanza.

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Nel caso voleste ascoltarvi le canzoni che mi hanno ispirato le suonerie stupide di Emma & Co finora:
Cellulare di Emma
suoneria generica: Mi Piace Se Ti muovi (colonna sonora di Madagascar)
suoneria Leroy: Macho Man dei Village People – capitolo 7
suoneria Snow: Time After Time di Cindy Lauper
suoneria Neal: Hey Stoopid di Alice Cooper
suoneria Blue: Blue degli Eiffel 65
suoneria David: Warrior's Pride dei Rhapsody
suoneria Hook: Fifteen Men (bottle of rum)
suoneria Ruby: Little Red Riding Hood dei The Meteors
messaggi: urlo di capra (cercate sul tubo Goats Screaming Like Humans, non ve ne pentirete!) - capitolo 8
Cellulare di Regina
suoneria Henry: Angel Of Mine di Monica
Cellulare di Ruby
suoneria Whale: Hot Stuff di Donna Summer – capitolo 6
Canzone autoradio Neal
Djobi Djoba dei Gipsy Kings – capitolo 9

  
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