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Autore: Gre_30    02/08/2014    0 recensioni
Harry è un ragazzo decisamente strambo, divenuto così dopo un incidente misterioso di cui quasi nessuno sa nulla. Vive con Gemma, sua sorella hippie, e suo marito Jeoffry, un tipo ossesionato dalla pedicure. Tutto cambia quando nella solita viuzza dove vivono si trasferiscono due scienziati e quando nella vita del nostro Harry subentra un insolito pipistrello...
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ATTENZIONE: Questa storia è stata creata esclusivamente a fine COMICO, con una morale nascosta.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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IL SOLITO TANFO DI MERDA!

Harry

La ciminiera dell'edificio accanto espluse ancora un altro po' del suo fumo giallastro, che mi ricordava le unghie della zia Doroty. Gialle come un non so cosa.
Tuttavia, oltre che emanarsi nell'aria, quel fumo, era puzzolente!
Sapeva di mucca ammuffita, un vero disgusto. 
Ovviamente, non che io abbia mai assaggiato una mucca ammuffita (forse in futuro lo farò, chissà), ma sicuramente quell'odore non si poteva paragonare con il maleodorante puzzo di mani di Jeoffry.
Sentii una porta sbattersi. Pensando di Jeoffry, guarda chi spunta fuori...
Ancora una volta avevo indovinato! Jeoffry era tornato come al solito con un cetriolo in mano.
In realtà mi aveva detto che preferiva le carote ai cetrioli, poi gli avevo spiegato il perchè non potevo vedere le carote, e lui smise di mangiarle. 
Un vero portento di ragazzo, da quel lato.
"Jeoffry!" Non mi avvicinai più di tanto, era appena tornato dall'officina e l'odore delle sue mani era più intenso che mai.
"Ciao a te Harry! Qual buon vento, ti sei svegliato presto oggi..."
"Magari ci fosse del buon vento Jeoffry, qua c'è un tanfo di merda!"
L'uomo scoppiò a ridere. "La penso come te, Harreh."
Lo volevo quasi informare che la metà del tanfo di merda era formata dal suo puzzo di mani, ma mi trattenni. Certo per quel poveretto non doveva essere facile conviverci, e un mascalzone come me che lo prendeva in giro non gli sarebbe stato di aiuto.
Un altro sbattersi di porta, ma stavolta più delicato.
Gemma! Gridai nella mia mente, poichè non volevo far casino.
"Buongiorno figli dei fiori..." Salutò con voce sognante, mentre danzava allegramente.
Notando il suo abbigliamento capii che era appena rientrata dal suo incontro con gli Hippie.
"Vuoi dire che i nostri genitori ci hanno adottato e che noi due siamo usciti fuori da un fiore?Comunque Gemma, sembri un bocciolo vestita così!" Esclamai. Mi intrigava assai quel suo modo di comportarsi, rendeva perfettamente l'idea che era una svampita mangiatrice di verdure e legumi, la Gemma che ho sempre amato.
"Oh, grazie Haroldone del mio stivalone! Oggi sei incantevole... Oh, ma Jeoffry caro, oggi la tua pedicure è magnifica, Liam ti ha fatto proprio uno splendido lavoro!"
Posai il mio sguardo sui piedi di Jeoffry. Lui indossava SEMPRE sandali aperti, pure di inverno, perchè diceva che faceva bene alla circolazione.
Anche se tutti noi sapevamo che era esclusivamente per mettere in risalto la sua pedicure perfettamente fatta, come quella di una principessa. 
Aveva sempre amato avere le unghie perfettamente in tiro, senza neanche una pellicina, ne era ossessionato. Ma, ahimè, lavorando in una officina le sue mani non potevano restare linde a lungo, perciò si era dato ai piedi. A pensarci bene forse Jeoffry avrebbe attirato molti feticisti.
Jeoffry guardò sua moglie con aria da vip, come per dire "Lo so che ho dei piedi bellissimi tesoro, lo so!"
Poi disse, con voce amareggiata: "Comunque Liam non fa più la pedicure... La fa solo se prendi un appuntamento. Che peccato... Però la signora Clarks me l'ha fatta bene! Non come quelle che faceva Liam, lui era senz'altro il mago della pedicure.."
"Senz'altro." Convenne Gemma. "Ma perchè non le fa più?"
"Perchè ha trovato lavoro fisso in questa casa accanto!"
"Oh, davvero? E chi ci abita ora?"
"Bah, tipo uno scienziato, una roba del genere..."
"Ecco perchè è un po' di giorni che vedevo fuoriuscire dalla ciminiera quel fumo bizzarro!" Esclamai, finalmente completo, realizzato.
"Ma comunque ho preso appuntamento con Liam per il mese prossimo! Almeno mi sono prenotato... Quel ragazzo è un mago!"
"Un.Mago." Rifinì Gemma, entusiasta. "In ogni caso dovete ammettere che in questa casa padroneggia sempre questo solito tanfo di merda, quindi ho provviso a rimediare, in qualche modo..."
Nei miei occhi brillò un luccichio di speranza.
Gemma tirò fuori dalla borsa a forma di fungo dei fiori aromatici, e li posizionò sparsi qua e là per la casa.
"Questi aiuteranno di sicuro!"
Dopo qualche minuto, mi prese il voltastomaco, e preso pure da un improvviso conato di vomito, mi levai di colpo la maglietta, per arrivare alla terrazza e buttarla nella piccola e stretta viuzza. In seguito, vomitai  sulla strada, mentre qualche passante era intento a scappare via, e poi mi misi a gridare un po' a tutto il mondo, sulla terrazza, a torso nudo:
"BASTA! IN QUESTA CASA NON C'E' MAI UN ODORE NORMALE! MISERIACCIA, PRIMA IL PUZZO CHE ESCE DA QUEL CUNICOLO DEL TRAMEZZINO, POI QUELL'ODORE DI MUFFA DELLE MANI PELOSE DI JEOFFRY, E ORA ANCHE QUESTI FIORI VANIGLIOSI, QUESTO E' TROPPO! LASCIATE CHE LE MIE NARICI OGNI TANTO RESPIRINO UN PO' DI CERUME, MAGARI! SAREBBE IL TOP... DOPO TUTTO QUELLO CHE DEVO INALARE SAREBBE IL MINIMO... CREDETEMI!" Ero veramente irato, fuori di me.
E che cavolfiore!
(Per la cronaca, io usavo sempre dire cose come "tramezzino, miseriaccia, salame piccante" ecc, per quando ero incazzato. Ritenevo pertanto che le parolaccie le usassero solo gente di cattivo cuore, che non aveva rispetto per i genitali, nè per i bovini o entità superiori. beh, ero un gentilpazzo).

Liam

"NON CI POSSO CREDERE!" Sbraitai. Con  il grembiulino a fiori ancora legato alla vita, e le ciabatte pelose (comodissime e assai confortevoli) che mi aveva regalato quel caruccio del vicino Jeoffry, riposi il ciencio che stavo usando per pulire le scale comuni e uscii nella viuzza.
"HARRY!" Lo richiamai. 
"Si.. Liam?" La sua voce innocente fu come una pugnalata al cuore per me, non dovevo essere così duro, pensai.
"Oh ma al diavolo!" Dissi tra me e me. "Ogni giorno devo raccattare le cose che butta dalla finestra, mi sono stufato!" Così uscii del tutto allo scoperto, e guardandolo come guarda sempre una mamma quando il figlio ha combinato un disastro, con le mani incrociate e tamburellando il terreno con i piedi, gli dissi: "SCENDI GIU' CARINO, CHE TI DEVO DIRE QUATTRO COSETTE... DAI.."
Lo vidi annuire con il broncio, poi allontanarsi dalla terrazza, per poi scendere inciampando nelle scale bagnate che stavo pulendo qualche minuto fa.
Perfetto, ora mi farà anche tutte le pedate! Oh santissimo signore, aiutami tu! Cosa deve fare un povero ragazzo pulitore, in questo inferno?
Lo aiutai a rialzarsi e poi lo portai fuori, dentro rimbombava tutto e non volevo annoiare nessun'altro a parte Harry con le mia prediche.
"La vuoi smettere di lanciare le cose, Harry? Guarda che non sono la tua sgualdrina.. Sono lo sguattero del signor Tomlinson e del Signor Malik, in compenso, ma non ha importanza! Non posso raccattare sempre la tue porcherie, okay?"
"E' solo che... C'E' UN TANFO DI MERDA, OKAY? IN QUELLA CASA PERSISTE UN PERENNE PUZZO, DI GAS, FIORI SCHIFOSI, PUZZO DI MANI, E PERSINO DI QUEL VICINO, QUEL TIZIO DOVE LAVORI TU INSOMMA.."
"Vuoi dire il signor Tomlinson? Oh per bacco, Harry caro devi sapere che quello è uno scienziato di grande fama, lui e il suo affascinante assistente molto sexy di nome..." Accorgendomi di star appena fantasticando su quel gran pezzo di uomo di Malik e di aver cambiato tono della voce, allora mi fermai.
"Insomma, quello che voglio dire è che fanno molti esperimenti, mi dispiace che tu senta sempre un tanfo di merda, ma non è colpa mia, nè di nessun'altro che vive in questa viuzza del cazzo! Quindi smettila di buttare ogni cosa quando sei irato! E poi... perchè lo fai? Che motivo hai? Si può sapere?"
"Ascoltami Liam"
Annuii per dargli la mia attenzione.
"Mi chiamo Styles, Harry Styles. Io quando sono irato, mi levo la maglietta e la lancio dove salame mi pare." Aveva una voce calma e seria, molto insolita date le circostanze.
"Inoltre" Aggiunse "Almeno io non sembro una sgualdrina indaffarata e mestruata che si incazza sempre con tutti per sfogarsi sul semplice fatto che è destinata a passare il resto dei suoi giorni a pulire!" Esclamò. Detto questo girò i tacchi con la maglietta in mano.
(E comunque aveva degli addominali da paura, tanto che appena li avevo visti volevo urlare perchè ero talmente spaventato da tanta perfezione che pensavo fosse una bellezza davvero... mostruosa).

Dopo aver finito i miei consueti lavori, aprii la porta dell'appartamento di Malik e Tomlinson, sia perchè volevo provarci con Malik, sia perchè... No, non c'erano altri motivi.
"Ehilà bei signorii..." Dissi amorevolemente, civettando come sempre per farmi notare.
Il signor Tomlinson mi passò davanti con tre provette in mano, fu rapido come un razzo.
"Scusa Signora.. Ehm, Signor Payne, ma sono molto indaffarato, al momento."
Gli perdonai subito quella gaffa, perchè con quei capelli scompigliati e i pantaloni strettissimi, beh, si faceva perdonare qualsiasi cosa.
Un gran fico.
Ma al momento il mio cuore pulsava e inondava il mio corpo di sangue, attraverso le vene, i capillari e le arterie, vasi sanguigni molto utili, direi, solo per il Signor Malik. 
Ogni centrimetro, millimetro, delle pleure (rivestimento dei polmoni) non cessava di esistere perchè c'era Malik, a far pulsare e a non far collassare i miei polmoni.
(Oltre che ad essere scienziato, era anche dottore, per questo).
Così mi feci spazio fra gli scatoloni del trasloco, cercando di non dar fuori di testa per la confusione che mi mandava letteralmente in tilt, cercai Zayn.
E ovviamente, le mie gambe, comandate dal cervello, mi portarono sempre dritte a destinazione: "Signor Malik avrei..." Mi misi in posizione sensuale sullo spigolo della porta, giocherellando con le labbra, mordendomele, e tamburellando le dita sul bordo del legno.
"Si?" L'uomo si voltò, scrivendo gli ultimi appunti su un block notes, ed io morii per qualche secondo.
Aveva la barba che lo faceva sembrare un barbone della disco dance, quindi molto sexy.  Ma Malik, oh Malik, era così soave quel nome.
Mi ricordava il Milk, latte, quindi a volte mentre tentavo di flirtare con lui lo chiamavo il dottor Latte, e lui rideva con la lingua fra i denti, come una biscia,
una biscia fottutamente sexy.
"Beh, mi chiedevo se... Oh, avrei da dirle una cosa, urgentemente. Riguardante il lavoro, ovviamente." Aggiunsi. Non volevo mica sembrare la puttanella di turno, io! Oh no, avevo una dignità! Un giorno la persi... sì, questo è vero, ma la ritrovai subito il giorno dopo,  al bar, sotto la sedia.
Fortuna che nessuno me l'aveva rubata...
"Oh, certamente." Non sorrise però, ed io rimasi molto deluso.
Chiusi la porta alle spalle.
"Si tratta di Styles, Harry Styles." Gli dissi, puntandogli subito gli occhi nei suoi occhi, con uno sguardo intenso, come vedevo sempre fare nei telefilm drammatici.
"Chi è?"
"Il pazzo qui accanto, signore.."
"Hm, credo di aver capito. Beh?"
"Io credo che potrebbe essere molto interessante analizzarlo, studiarlo... come cavia, intendo! Può sembrare un'idea stupida, ma è una trovata, io le dico!"
"Perchè dovremmo? Sentiamo." Sembrava sinceramente interessato, e poichè io non volevo fare la figura dello stupido davanti a lui, tenni in conservo il piano per dopo di fare la figura del triangolo, oppure del quadrato.
"Beh, nessuno e ripeto, nessuno sa come mai il ragazzo è diventato così! Prima era intelligente, proprio come una persona normale... Comune, insomma!"
"Hm, forse ha ragione. Potrebbe servirci per i nostri esperimenti, buona idea."
"Già! Sono sicuro che lei ed il Signor Tomlinson riuscirete a persuaderlo..." Iniziai a fare il giochetto con le dita che camminavano sulla sua spalla, e lui disse:
"Ah, grazie per il massaggino, ne avevo proprio bisogno!"
Ritrassi la mano, in imbarazzo.
Anni e anni di studio gli avevano fatto perdere quel poco di senso di flirt che tutti hanno! Per dindirindina!
"Bene, se ha bisogno sa dove trovarmi, Signore!"
"Ma certo, Liama. Ehm, volevo dire Liam."
Chiusi la porta, facendogli un sorriso flibile.
Liama? Ma che diavolo...





ANGOLO AUTORE
Wee, questo è solo un piccolo assaggio della ff che sto scrivendo con una mia amica...
Come avrete già notato è puramente comica, non sono così demenziale HAHAHA.
Così prese da un attacco di noia ci siamo decise a scrivere questa roba.
Molti si saranno chiesti del motivo della scelta del titolo... Beh, vedrete. 
Non voglio mettervi ansia, ma ci sono molte cose da scoprire ancora, perchè anche se è una storia comica rivela segreti e intrighi, e alla fine ci sarà una morale.
Spero che vi sia piaciuta, mi farebbe piacere se lasciaste una recensione! 
Grazie a chi ha sprecato un po' dei minuti della sua preziosa vita per leggere questa roba, AHAHAHA! :')
Byee♥


 
  
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