È l’ultimo giorno di scuola per gli studenti di Hogwarts, ma alcuni di loro non vi torneranno più. Tra questi vi sono Hermione Granger l’eroina del mondo magico che è tornata a scuola per terminare ciò che aveva lasciato in sospeso, ma non a causa sua.
È euforica e malinconica allo stesso tempo. Non aveva mai provato così tante emozioni insieme. Insieme a lei lasciano la loro grande casa Neville Paciock, Luna Lovegood, Ginny Weasley, Draco Malfoy e altri suoi coetanei. Si sta preparando nella sua stanza insieme alle sue migliori amiche per la festa di addio.
-Hermione sbrigati o faremo tardi!- le grida Ginevra infilandosi le scarpe.
-I ragazzi ci stanno aspettando giù.- dice Luna indossando i suoi occhiali per vedere nargilli.
-Ok, mi metto subito le ballerine.- Hermione si alza subito dal letto e dopo essersi messa le scarpe corre verso la porta dove la aspettano le amiche.
Nella sala comune dei Grifondoro trovano Neville seduto sul divano davanti al caminetto spento, perso nei ricordi di quei anni.
-Hey Neville, stai benissimo. Scusaci se ti abbiamo fatto aspettare, ma sai che Hermione e le feste non sono proprio amiche.- dice la rossa guardandola di traverso.
-Non vi preoccupare ragazze, ero qui a ricordare tutto ciò che avevamo passato. Adesso andiamo ai Tre Manici di Scopa.- dice lui sorridendo e baciando la sua fidanzata.
I quattro si incamminano per Hogsmeande ridendo e scherzando degli anni passati, delle piccole figuracce, dei primi amori e delle avventure passate.
Quando arrivano al pub ci sono altri compagni Tassorosso, Corvonero, Grifondoro e anche Serpeverde. Si uniscono tutti a bere senza fare distinzioni delle proprie casate.
Dopo qualche burrobirra Hermione è semi-ubriaca come tutto il resto dei ragazzi e decidono di tornare al castello. Nel cortile si dividono tutti tranne Ginnevra ed Hermione e Draco e Blaise, grifone e serpi.
-Gnny lascia stare il povero Zabini.- dice la ricci vedendo l’amica mentre quasi tradisce il salvatore del mondo magico. La rossa le fa la linguaccia e continua a mettere le braccia al collo del bellinbusto moro e alto. Hermione sbuffa e finalmente si rende conto della presenza del re delle serpi. Lo osserva e poi gli parla.
-Complimenti Malfoy, sei passato a pieni voti.- dice lei guardando ancora l’amica.
-Grazie Granger, di te ovviamente non dubitavo.- dice lui guardando la ragazza. –Sono stanco di stare qui, seguimi.- dice lui con un ghigno.
-Ma non posso lasciare qui Ginny o tradirà Harry!- dice lei un po’ spaventata.
-Non ti preoccupare Blaise la terrà buone.- dice prendendola e trascinandola per un polso.
Dopo poco si ritrovano nella stanza della grifona, intenti a baciarsi e spogliarsi.
Non si rendono ben conto di quello che fanno, sono mezzi ubriachi. Hermione non avrebbe permesso questa cosa! E tantomeno Draco!
Lui carezza le esili gambe della riccia, che intanto sta togliendo la camicia a lui. Non è proprio una santa come tutti dicono. Ha avuto una grande maestra: Ginevra Weasley che le ha raccontato tutti i particolari dei suoi rapporti con Harry.
Draco le toglie il vestitino estivo a fiorellini e la analizza bene. Non è come credeva. La grifona ha delle bellissime forme. Un seno prosperoso, la pancia piatta e un sedere sodo, come direbbe il caro Zabini. È perfetta e sotto il suo tocco ancora di più. La sua pelle è liscia e al suo tocco lei si morde le labbra. Lui si fionda sul collo che inizia a baciare e mordicchiare. Poi passa alla bocca. Le da un bacio passionale e vero. Come fa ad essere così eccitato da quella donna? Pensa in un momento di lucidità. Eppure è così. Appena lei gene, lo morde o lo graffia lui avvampa e si eccita. Finalmente le toglie il reggiseno e le accarezza il seno e le morde il capezzolo. Lei geme come mai. Come può essere così bravo!
La grifona però non si vuole fare sottomettere quindi capovolge la situazione e inizia a baciarlo dal collo in giù. Fino ad arrivare ai pantaloni. Sbottona e sfila tutto con gran abilità e stuzzica un po’ il suo membro facendolo impazzire. Draco capovolge nuovamente la situazione, ma… vengono interrotti. Ginevra entra nella stanza barcollando e buttandosi sul letto accanto a loro ridendo e puntando contro di loro un dito, come una bimba di 5 anni.
I due si separano e si coprono rendendosi conto delle loro intenzioni. Ancora infuocata e affannata dalla passione Hermione dice:
-*Non pensare che io ci sia rimasta male per stanotte, non voglio il tuo numero né lettere o cartoline e non ti voglio sposare, sappilo, e di certo non voglio bambini. E comunque vada domani, abbiamo vissuto oggi, e se ci dovessimo incrociare in futuro sarà meglio così!-
Lui la ascolta mentre si riveste e sorride alle sue parole.
-Bene allora saremo amici.- dice lui sorridendo.
-Amici!? Io e te amici!? Beh staremo a vedere come va.- dice lei sorridendo.
Anche la riccia si vestì e andarono a camminare lungo le sponde del Lago Nero.
Parlarono del più e del meno, risero e scherzarono e affrontarono anche argomenti piccanti e ferite aperte dalla guerra. Quando arrivò la mattina i due si guardarono sapendo di doversi abbandonare.
-Ci rivedremo vero?- le dice la serpe avvolgendo la sua mano alla vita di lei.
-Credo proprio di sì!- dice lei ridendo e lo pacia passionalmente.
Si staccano col fiatone e corrono fino al castello per andare dai rispettivi amici.
Nel treno si scambiano sguardi furtivi e alla stazione si dividono momentaneamente.
 

                                                             
Angolo Autrice 
Sono ritornata con questa nuova FF.
Spero vi piaccia.
E' ispirata al libro di David Nicholls "Un Giorno".
Io ho solo visto il film e mi è piaciuto molto, vi consiglio di vederlo.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Bacioni Sara

***Le frasi con l'asterisco sono riprese dal film.