Avevo
sognato quella vacanza da moltissimo tempo e ora finalmente mi trovavo a Los
Angels.
Ero felice
non solo per essere in quella città ma anche per essere riuscita a portare con
me la mia inseparabile cagnolina. Non ero sola in quell’enorme città, veramente
stavo aspettando mia madre che mi avrebbe raggiunta appena avesse finito il
congresso a cui doveva partecipare a Città del Messico.
Nel
frattempo io mi divertivo a fare la turista, ma in un particolar modo adoravo a
trascorrere il tempo nei parchi specialmente in zone riservate ai cani, così
Lizzie poteva correre felice e spensierata e giocare anche con altri cani.
Ero immersa
nei miei pensieri mentre aspettavo che la mia cucciola ritornasse con un
bastone che le avevo lanciato quando lei si presentò con un cane che la
inseguiva.
“Lizzie, hai
stretto amicizia con un american dog?”
“Bauu”
Poi guardai
perplessa il cane che era molto interessato alla mia cagnolina.
“Ehi frena i
bollenti spiriti!” dissi al misterioso cane che aveva occhi solo per Lizzie. “
Attento a non farti male” avverti il cane perché conoscendo la mia migliore
amica a quattro zampe sapevo che non amava i cani invadenti e fra poco avrebbe ringhiato al suo misterioso
amico, ma stranamente lui si comportò da vero gentil dog .
“Non avrai
mica parenti inglesi?Sembri un cane famoso, non ti chiamerai mica Ritintin o
Lessie?”
Guardai la medaglietta e trovai scritto il
nome “ Bear” e poi un numero di telefono, prima di chiamare mi guardai in torno
in cerca di un eventuale proprietario ,ma non c’era nessuno.
Ero un
po’agitata perché non sapevo l’accento americano.
“Ehi Bear,
orsetto non è che il tuo padrone sa parlare l’inglese britannico? O mi
capiranno lo stesso?Comunque io provo!”
Alla fine
decido di telefonare ad uno dei due numeri e non mi risponde nessuno, ma parte
la segreteria telefonica e decido di lasciare un messaggio. Su forza Bella non
essere codarda mi dissi mentalmente.
“Buongiorno,
sono Isabella e sono una turista italiana e ho trovato il vostro cane nei presi
di North
Hollywood Park. Mi potete contattare in questo numero (…)”
Alla
fine provai a contattare anche l’altro numero nella speranza che almeno li mi rispondano, ma sfortunata come sono sempre stata non ottengo
risposta e così decido di lasciare al secondo numero anche quello dell’albergo
dove alloggio decidendo di portarmi Bear con me sperando che non ci siano
ulteriori problemi.
Alla fine,
fortunatamente , non ebbi molti problemi a parte un incremento del prezzi del
albergo, spero solo che i padroni di Bear si facciano vivi e che quel cucciolo
non finisca in canile quando ce ne andremmo. Anche se sta importunando la mia
cagnolina temo che Bear finisca al canile per via dei brutti racconti che ho
sentito a riguardo dei canali americani, quasi me lo porto a casa se non trovo
i proprietari.
A tarda
serata arrivò una telefonata della reception che mi dice che uno dei
proprietari si era fatto vivo, ma che non aveva molto tempo per venire a prendere
il cane e mi chiede di portaglielo a casa nel quartiere “Loz Felis” e il nome
del quartiere mi mette in allarme perché li vivono loro
Tra di me e
me mi chiedo se quel cane non era proprio Ritintin! Così mi avviai verso quella
casa predendomela con i proprietari che lasciano incustodito un bellissimo
cagnolino come Bear.
“Ma che bel
cane che sei, sai da dove vengo si dice che i cani assomigliano ai loro
proprietari quindi il tuo papà dovrebbe essere un bel esemplare di umano!”
“Bauuu” Bear
sembra darmi ragione
Lizzie
,gelosa mi salta tra le braccia.
“Su andiamo”
dico a Lizzie e a Bear che ora sono amici per la pelle e lungo al tragitto
continuano a giocare come due bambini,
ma sembra che il mio cane abbia la meglio su Bear.
“1 a 0 per
Lizzie”
“BauuuuuuuBauu”
risponde Lizzie
Alla fine il
tragitto per la casa e l’Hotel non era molto lontano per i miei standard da
camminatrice.
Giunti
all’indirizzo mi accorsi che la casa non era una semplice abitazione ma una
vera villa Hollywodiana.
“Maria
Stuarda!” esclamai osservando la villa dove abitavano il proprietrio di Bear.
E mentre
suonai parlai con i due cani “ Mi sa che sei un lord Bear? Dovrei chiamarti
mister Darcy?”
“Bauuu”
rispose Lizzie
“Non avrai
mica trovato il tuo Darcy?”
“Entri
pure!” disse una voce sorridente che aveva
un accento che a scuola e a tutti i corsi d’inglese a cui avevo frequentato facevano
altro che ripetermi.
“Mio caro
Bear credo mi sa proprio che tu sei un
lord!”
Poi vidi il
proprietario del nostro amico a quattro zampe e per poco non mi venne un
infarto. Cavolo avevo la sensazione che fosse un cane importante, ma non che
fosse uno dei cani di Edward Cullen, il mio attore preferito.
“Su adesso non fare la solita figura
di merda ogni volta che vedi un ragazzo. Ma questo non è un giovane qualunque ,
si coraggiosa almeno una volta e magari se riesco a spiccare due parole con lui
riuscirò finalmente a parlare anche con il tizio che ti piace veramente!” pensai.
“Signorina,
sta bene?”
“Ehm, mi
scusi … Io sono Isabella e credo che il suo cane si sia innamorato della mia
Lizzie. Avrei dovuto portaglielo prima visto che avrei dovuto riconoscere il
cane dell’attore che preferisco, devo confessarle che sono una sua fan ma non
sono fanatica e non le chiederò di mordermi ….”
Opss non il
sorriso sghembo assassino, ci mancava che dovevo fare del sarcasmo proprio con
lui. Io che non avevo mai sopportato che lo continuassero chiamare Vlad, dal
nome del personaggio che lo ha reso famoso
“Non si
preoccupi” mi dice sorridendo
“Poche ore
fa ero al parco qui vicino con la mia cagnolina e quando l’ho richiamata non
era da sola. Mi sa che il suo cane si è innamorato di Lizzie e ci ha seguite da
per tutto anche quando cercavo il papà Ritintin- Bear”
“Oltre ad
essere timida lei è molto ironica, non si preoccupi per il disguido. Eravamo
molto preoccupati non vedendolo ritornare e fortunatamente ho ricevuto il suo
messaggio e così mi sono affrettato a contattarla”
“Sono felice
di avervi riportato a casa il vostro Bear, mi dispiace che lui abbia lasciato
da sole Bernie e Cole per inseguire Lizzie”
“Ma loro si
fanno compagnia anche quando non c’è Bear, le vuole vedere?”
“OMG! Scusi,
ma io adoro i cani. Prometto che non faccio foto”
“Lei è
italiana, giusto?L’avevo quasi scambiata per una mia connazionale se non avesse
detto nel messaggio vocale la sua nazionalità”
“Sarà per i
troppi twinighs che bevo, lei crede che la regina mi riceverà perché con il
consumo di tea aumento il PIL inglese?”
“Hahha, non
credo! Nemmeno io ho avuto l’onore di conoscerla “
“Non ha
conosciuto nemmeno qualche reale?”
“No”
Cavolo stavo
parlando tranquillamente parlando con il mio attore preferito e non ero ancora
svenuta mentre di solito avevo un po’ di timore
parlare con i ragazzi specialmente quelli che mi piacevano, l’ultima mia
fiamma aveva addirittura lo stesso sguardo assassino del tipo con cui in quel
momento stavo parlando, ma stranamente con uno sconosciuto era più facile.
In effetti ,per me era uno sconosciuto
nonostante avessi visto tutti i suoi film e sapessi più o meno vita, morte e
miracoli di lui, ma alla fine conoscevo solo quello che scrivevano di lui.
Alla fine
giungemmo in un soggiorno luminoso e ampio insieme a Lizzie e Bear e tutto d’un
tratto arrivarono di corsa Cole e Bernie che accolsero allegramente anche
Lizzie.
Dopo quel
giorno ebbi l’occasione di conoscere meglio Edward e scopri che lui non era il
divo, ma un semplice ragazzo fortunato che si stupiva del suo successo e che
non si rendeva conto dell’effetto che faceva sulla popolazione femminile e
spesso si sottovalutava.
Con lui ebbi
l’opportunità di collaborare in qualità di addestratrice cinofila in suo
progetto cinematografico, e li la nostra conoscenza si approfondì e la nostra amicizia divenne molto profonda.
Io avevo il
timore che la sua fama avrebbe rovinato la nostra amicizia che il suo lavoro
avrebbe influenzato il nostro rapporto, ma mi sbagliavo perché lui con me è
sempre stato un ragazzo semplice e non il divo e così pian piano il nostro
rapporto divenne sempre più profondo nonostante il suo lavoro, i miei timori,
la distanza.
Una sera ,
mentre lui era ufficialmente in Italia per lavoro, mi venne a trovare e mi
dichiarò il suo amore.
“So che la
nostra situazioni non è tra le più semplici e ti proteggerò sempre dal mio
mondo lavorativo, ma ogni istante che trascorro lontano da te e come una
pugnalata al cuore ma ci tenevo dirti che mi hai stregato anima e cuore e ti
amo, ti amo, ti amo”
Rimasi
sbalordita da quella dichiarazione d’amore anche se ciò che aveva detto era lo
specchio dei miei sentimenti.
“Anch’io ti
amo e insieme cercheremmo di trascorrere più tempo da soli”
Alla fine
l’agnello aveva trovato il suo leone holliwodiano.
La nostra vita continuò quasi come il film notthing hill a parte che io preferivo la mia tranquilla vita da comune mortale raramente partecipavo agli eventi mondani che nemmeno Edward apprezzava.
Angolo autrice: salve, sono ritornata con una nuova shot e a pubblicare. Spero che vi piacerà e di ricevere dei vostri pareri .
Sotto ho inserito una foto, ma non c'è la foto di Lizzie perchè preferisco che rimanga privata ma anche lei è un cane reale. Mentre Bear ,Bernie e Cole sono i cani di Robert e Kristen come il quartiere dove vivevono.
Solo che in questa storia Edward ha un po' il ruolo di Julia Roberts in notthing Hill mentre Bella non è una vip.
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