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Autore: Nat_Matryoshka    09/09/2008    4 recensioni
27 - Donuts
"Di lei non sapeva praticamente nulla, se non quello che le aveva detto la stessa Orihime poco tempo prima, quando avevano condiviso quella sorta di colazione assieme. Eppure, nonostante vivesse da sola e dovesse cavarsela contando sempre su sè stessa da quando era ancora una bambina, conservava una positività davvero incredibile, impensabile... detestava doverlo ammettere, ma la sua compagnia in qualche modo riusciva ad infonderle un po' -ma solo un po'- di quella leggerezza d'animo che le faceva apprezzare come un tesoro quelle ciambelle e la brezza che le muoveva i capelli."
[Riruka/Orihime]
[Raccolta di shot a tema estivo su vari pairing]
Genere: Comico, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Loveless

[Romantico, AU]

 

 

“Non manca molto, su.. ancora due finestre e ti lascerò andare!”

Il ragazzino dai capelli chiari alzò la testa, sconsolato, e fissò le pareti intorno a sé: il pomeriggio volgeva a termine (aprendosi a quel tramonto rosso porpora, che colorava intensamente l’atmosfera), e lui lo aveva impiegato quasi tutto a pulire in lungo e in largo la casa, stanando il più piccolo granellino di polvere e lucidando tutte le superfici lisce fino a farle brillare di luce propria.

Sbuffò, afferrando il prodotto per pulire l’argenteria, lo straccio e lo spruzzatore per i vetri e portandoli con sé nell’altra stanza, dove lo aspettavano già un carrello con i panni da portare in lavanderia e la scopa: un set da impresario delle pulizie in piena regola.

 

Di norma odiava rassettare casa (tranne la sua stanza, che restava pulita e ordinata), ma quel giorno aveva dovuto fare un’eccezione: Rangiku era un’amica di famiglia, e non aveva attraversato un bel periodo.. ragion per cui si era piegato a quella corvèe, facendo il “bravo ragazzo” e cercando di aiutarla quanto poteva.

La osservò raccogliersi i capelli in uno chignon stortarello, prima di riacchiappare la lucidatrice e passarla, sbuffando, sul suo adorato (ma parecchio bisognoso di attenzioni) parquet. A ventiquattro anni si ritrovava così, in una situazione sentimentale tira-e-molla da mesi, una casa da tirare avanti da sola e un lavoro che non la soddisfaceva affatto… molte volte Toshiro si chiedeva come facesse ad essere sempre vivace e allegra, con tutti i problemi che doveva affrontare.

 

E la sera avanzava…

Dopo una giornata intera di torture a base di terribili cd e pulizie infinite, tutto ciò di cui aveva bisogno era una bella dormita e una cena sostanziosa: aspettava con ansia le otto e dieci (l’ora concordata con sua nonna per il rientro a casa) per mollare tutto, salutare Rangiku e, finalmente, trascorrere una serata tranquilla, senza starnutire ogni dieci minuti per la troppa polvere inalata o sfregarsi le mani che bruciavano a causa dei detersivi.

 

[E anche la scuola… tra poco ricomincerà…]

 

“Beh, si può dire che abbiamo passato proprio un bel pomeriggio, eh?” ridacchiò Rangiku con la solita inflessione esuberante. “Insomma, lo so che pulire non è proprio il massimo.. però se una cosa si fa insieme è più piacevole! E poi, è tutto così in ordine…”

“Solo tu puoi trovare qualcosa di piacevole in un lavoro orrendo come questo, Matsumoto” replicò lui, seccato.

“E dai, non fare il musone!” – le guance del povero ragazzo furono stritolate senza pietà – “Sei così adorabile, quando tiri fuori quel faccino arrabbiato… E anche se fai tanto il duro, lo so che in realtà sei un tenerone” ridacchiò, con un’espressione simile in modo inquietante al sorriso furbo di una volpe.

Silenzio. Aprire bocca sarebbe stato quantomeno inopportuno.

“Eh, se tutti gli uomini fossero volenterosi come te… qualcuno, almeno, avrebbe dovuto impararla questa lezione. Ma, sai, tra una litigata e l’altra non è che ci sia molto tempo di discutere, o migliorarsi…”

 

[E dire che la aiutava solo perché vi era costretto…]

 

Nonostante odiasse essere schiavizzato, Toshiro doveva riconoscere che Rangiku non meritava tutto ciò. Una donna sensibile come lei, che riusciva a intristirsi per la sorte di un gattino abbandonato, o di un orfano che aveva visto in uno sceneggiato televisivo, come poteva aspettare con ansia che Gin Ichimaru tornasse da lei?

Non gli era mai piaciuto, quel tipo: viscido, mellifluo… sembrava che godesse delle occhiate adoranti che lei gli rivolgeva, beandosi di quella condizione di uomo adorato e riverito dalla sua donna. Come a lei piacesse un tipo del genere, non lo avrebbe mai capito.

 

[Era l’amore in sé ad essere incomprensibile]

 

“Oh, l’acqua è finita… sarà meglio riempire di nuovo il secchio!” esclamò la bionda, gettando un’occhiata al pavimento e subito dopo allo straccio, prendendolo con delicatezza e ributtandolo nel secchio. “Torno subito!” esclamò poi, incamminandosi verso la cucina canticchiando un motivetto a labbra strette. Il ragazzo sbuffò, pronto a radunare tutte le sue cose: appena Rangiku fosse tornata, se ne sarebbe andato.

 

Si accomodò su uno sgabello, gustando la piacevole sensazione dei muscoli distesi dopo tanto lavoro. Tirando la testa indietro, si concentrò sui suoni che venivano da fuori (amplificati dalle finestre aperte): lo stridere dei gabbiani che sorvolavano l’appartamento, lo scorrere dell’acqua del lavandino, il chiacchiericcio lieve di qualcuno in strada, e una serie di piccoli singhiozzi soffocati dalla cucina…

 

Singhiozzi?

 

Immediatamente si alzò in piedi, facendo cadere la lucidatrice a terra: Rangiku stava piangendo. Piano, come se non volesse disturbarlo… ma piangeva, i suoi gemiti di tristezza erano perfettamente udibili. Sembravano quelli di un cucciolo ferito, di un bambino senza speranze che trova l’unico conforto nelle lacrime (così calde e rassicuranti): gli mettevano addosso un malumore terribile. Corse in cucina, per vedere cosa le era accaduto.

 

Era lì, in ginocchio, accucciata a terra contro il mobile del lavello.

 

Sulle prime, il ragazzino non seppe cosa fare: come avrebbe potuto consolarla, scrollarle di dosso quel dolore, ridarle il buonumore che, all’improvviso, l’aveva abbandonata?

Solo una persona probabilmente ci sarebbe riuscita: la stessa che le aveva tolto il sorriso e le serenità.. la stessa che, ogni notte, popolava i suoi sogni, dai più tristi ai più lieti e sereni.

 

Al solo pensiero del viso ghignante di Ichimaru, le unghie gli si conficcarono rabbiosamente nei pugni chiusi…

 

E, istintivamente, si avvicinò alla ragazza, cingendola da dietro le spalle in un abbraccio affettuoso.

 

Era la prima volta, dopo tanto tempo, che qualcuno non la stringeva in quel modo… piano piano, Rangiku sentì che le lacrime scendevano meno copiose dagli occhi chiari, e i sussulti si fermavano, leniti dalla tenerezza di quell’abbraccio. Con delicatezza (per non interrompere la magia di quel momento) si girò, affondando il viso nella spalla sottile del suo “piccolo Toshiro”, inspirandone il profumo, dolce e pungente allo stesso tempo… e riempiendosi di quella meravigliosa sensazione di essere amata e protetta da due braccia gentili, seppure fossero quelle di un ragazzino di quattordici anni.

 

In quel momento, nessun Gin si sarebbe potuto mettere tra lui e lei..

 

 

*****

E finalmente sono riuscita a scrivere una HitsuMatsu!

Il pairing in sé mi intriga, non tanto come coppia ma come rapporto affettivo in sé: è chiaro che Rangiku voglia molto bene al suo taicho (già da come gli si rivolge e dal modo in cui lo segue), e in questo capitolo ho cercato un po’ di renderli allo stesso modo, anche se nel mondo reale.

E, diciamocelo, adoro rendere Toshiro ancora più puccioso e tenero *___*

Per il prossimo capitolo ho in cantiere una IzuruxMomo, oppure una RenRuki… avendo quasi finito le coppie, sono agli sgoccioli dell’immaginazione XD mi fa comunque tantissimo piacere che abbiate gradito anche i precedenti! ^__^

Un grazie ad Oreo e Valeriana per avermi inserita tra i preferiti :)

 

Allora.. alla prossima! Un bacione a tutti.. vi adoro sempre di più <3

Ino!

 

 

PunkyMarty: grazie mille! ^__^ non preoccuparti, non mi fa nessun disturbo.. anzi, avevo già fatto un pensierino per un capitolo extra alla fine della fic! Spero che mi seguirai sempre :* kisses!

Alessandra: Ma di nulla ^o^ mi faceva piacere farti sapere che ti sono vicina in un momento simile… e, come sempre, ti ringrazio per i complimenti! Mi ricaricano di energia *w*  e per il seguito.. perché no? XD ci farò un pensiero! Bacionissimi :*

Selenia: Grazie! X3 sono felicissima che ti sia piaciuta! Besos :*

Valeriana: no pro, anzi.. grazie per averli letti tutti! ^_^ e sono felicissima che ti siano piaciute.. un bacione grande! :*

   
 
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