02/08/2014
2 recensioni-Giorno bionda – urlò. Evidentemente voleva farsi perdonare.
- Giorno a te rompiscatole – dissi con voce assonnata.
- Oh no stavi dormendo scusami. Sono pessima –
- Tranquilla, hai fatto bene a chiamare. Allora che si fa oggi ? – domandai. Volevo stare un po’ con lei da quando stava uscendo con Louis io era passata in secondo piano; cosa del tutto normalissima ma adesso desideravo averla tutta per me almeno per un paio d’ore.
- Grazie al cielo Holly pensavo non volessi più vedermi – esclamò sollevata.
- Ricorda che non poteri mai vivere senza di te – la rassicurai. Era pur sempre la mia migliore amica un piccolo litigio non avrebbe di certo annullato il bene che provavo nei suoi confronti – comunque andiamo al centro commerciale ? – aggiunsi.
- Ovvio. Alle 11:00 fuori l’ingresso del centro ?-
- Ok a tra poco –
Staccai. In poco tempo mi vestì. Uscì di casa e mi diressi alla Sturbucks per fare colazione, presi un cappuccino e una brioche.
****
-Questo ti sta proprio bene Holly –
Indossavo un vestito bianco, molto semplice ma estremamente elegante e sensuale.
-Hai ragione lo prendo –affermai soddisfatta del mio acquisto.
Ci dirigemmo alla cassa e mentre stavi pagando vedevo Wendy osservare una ragazza bionda con occhi azzurri e nasino leggermente all’insù.
-Oddio ma tu sei Jane ?!!! Non ci credo – urlò la mora attirando l’attenzione di alcuni ragazzi.
- W-Wendy da quanto tempo – esclamò l’ “estranea”.
Heilà qui ci sono anch’io qualcuno mi può spiegare che sta succedendo.
-Holly lei è Jane Williams una mia vecchia amica. Jane lei è Holly la mia migliore amica- spiegò Wen. Finalmente si era degnata di presentarci.
- Piacere di conoscerti bellezza – le dissi porgendole la mano.
- Piacere mio. Wendy mi ha parlato molto di te – affermò.
Volevo conoscere quella ragazza mi sembrava un tipo interessante così proposi di fare un pigiama party la sera stessa ed entrambe accettarono l’invito.
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-Ragazze basta non riesco più a respirare – implorai mentre quelle due “malefiche” mi facevano il solletico.
- Per ora la smettiamo, ma tieni sempre gli occhi aperti – disse Jane. Subito entrammo in sintonia, saremo diventate grandi amiche.
- Dai Jane raccontami un po’ di te – la incitai.
- Allora come Wen ben sa prima vivevo qui, ma quando avevo circa 14 anni i miei genitori decisero di trasferirsi a New York poiché lì i medici vengono pagati bene. Arrivata nella grande mela mi sentivo piccola e insignificante, non avevo amici. Ma ben presto conobbi molte gente, tra cui il mio ex. Si chiamava Alex era bello da morire ma possedeva un intelligenza pari a 0 così decisi di lasciarlo. Frequentavo una delle scuole più prestigiose di NY, orami mi ero inserita bene in quel contesto ma comunque Londra mi mancava tantissimo. Poi un mese fa mia mamma ha ricevuto una telefonata dall’ospedale : le condizioni di mio nonno stavano peggiorando. Quindi i miei decisero di tornare e adesso eccomi qui dopo due anni di assenza-
WAO. Era davvero fantastica la sua storia, ma la cosa più curiosa era che cambiasse città da un giorno all’altro senza protestare, se fosse stato per me avrei fatto scoppiare la 3° guerra mondiale.
-Ora parlatemi di voi – aggiunse. Parlò prima la mora e spiegò in breve ciò che era avvenuto durante la sua assenza soffermandosi parecchio sull’argomento Louis.
- Ehmm scusate la domanda : come vi siete conosciute ? – domandai .
- Ci siamo conosciute al campo estivo tre anni fa, tu quell’anno eri in Spagna quindi io essendo sola decisi di frequentare la colonia. Non ti ho mai parlato di lei perché ero convinta che non l’avresti mai conosciuta. Invece mi sbagliavo – spiegò Wen.
- Capisco – sussurrai.
- Ora tocco a te parlare Holly – disse la bionda.
- Certo Jane. Allora non ho molto da dire : ho sempre vissuto una vita semplice e tutt’ora è così, attualmente non esco con nessuno e non mi interessa nessuno – mentì su tutto. Avevo vissuto una vita di merda, difficile e molte volte in certe situazioni mi trovavo a fare il passo più lungo della gamba. E poi non è vero che non volevo conoscere nessuno, il problema era che avevo paura di quella persona e quindi cercavo in tutti i modi di odiarla.
- Non mentire Hamilton ti conosco bene e so che … -
- SI ok Wendy hai ragione. Beh… emh.. mm… hmmm… vorrei conoscere Harry Styles, ma lui è solo un tipo che sbava dietro ogni ragazza e poi attualmente non andiamo molto d’accordo – confessai.
- Harry Styles hai detto ?! Questo nome non mi è nuovo – borbottò Jane.
Ecco lo sapevo, non dovevo lasciarmi condizionare. Ora avrebbe detto che ci era andata a letto.
JANE POV
Harry Styles quel nome mi frullava in testa sa ben 10 minuti, non riuscivo a ricordare chi fosse ma sapevo di conoscerlo. All’improvviso ebbi un’illuminazione.
-Ma certo Harry era il mio vicino di casa – sbottai provocando lo stupore delle ragazze.
- Cosa ? Non ci posso credere, non è possibile – esclamò Holly portandosi le mai sul volto.
- Giuro. Mia mamma e la sua, Anne, erano molto amiche si raccontavano tutto e parlavano spesso di lui – dissi . Oramai Wen si stava piegando in due dalle risate, mentre Holly non proferiva parola.
- E cosa dicevano ?! – domando la ragazza dai lunghi capelli biondi.
- Ma niente di. Solo una volta vidi Anne davvero preoccupata poiché il figlio tornava a casa ubriaco e pieno di lividi. Si era da poco lasciato con la ragazza forse ci teneva molto a lei. Una volta provai a parlargli ma purtroppo Harry mi cacciò via. Questo è tutto quello che so – confessai. Harold aveva 17 anni all’epoca ed era davvero un bel ragazzo e penso che lo sia ancora, ma spero abbia cambiato quell’orrendo caratteraccio.
HOLLY POV
Non riuscivo a immaginare Styles che soffre per amore. Cazzate sono solo grandi cazzate. Ma andiamo chi potrebbe credere a Harry che piange e si dispera, lui non ha un cuore, non prova sentimenti… o forse si ?!
-Vabbe per sta sera ne ho abbastanza, vado a dormire che domani c’è scuola – dissi iniziando a salire le scale.
- Aspetta ora veniamo anche noi – Urlò Wendy leggermente irritata dal mio comportamento.
- Ok ok va bene. Jane tu ora come farai con la scuola ? – domandai.
- Ho finito l’anno scolastico a New York anche se con qualche settimana d’anticipo. Sicuramente a settembre verrò a scuola con voi – rispose.
- E il lavoro ? –
- Ah quello è solo un impiego momentaneo –
- Ora andiamo a letto ragazze – ci rimproverò la mora.
****
-Non sono stata io – urlò Jane traumatizzata dopo aver sentito la sveglia.
Scoppiammo a ridere.
-Tranquilla è solo la sveglia – la rassicurò Wen.
- Io vado a lavarmi e vestirmi – dissi. Non mi andava di aspettare la mora sapevo quanto fosse lenta nel prepararsi e quella mattina desideravo fare una passeggiata.
Dopo 20 minuti ero già pronta – io scendo … Jane tu rimani quanto vuoi e tu Wen non distruggere la casa – urlai prima di uscire. Continuavo a pensare alla “storia” del riccio. Mi sarebbe piaciuto conoscere un Harry dolce e affettuoso, forse esisteva ancora quel suo lato tenero ma probabilmente era nascosto sotto la sua aria da “bello e dannato”. Come si dice : parlando del diavolo spuntano le corna.
-Hei bambolina, sta mattina sei tutta sola ? – chiese cercando di irritarmi.
- Si. Ma comunque non sono affari tuoi – risposi fredda.
- Abbassa il tono ragazzina – sbraitò.
- Ragazzina ? Ho 16 anni anzi tra poco 17 – protestai.
- E io 19 quindi portami rispetto –
- 19 ? Massimo te ne davo 18 per i discorsi idioti che fai – dissi sbalordita.
Lui rise sapendo che avevo pienamente ragione.
-Perché sabato non sei venuta alla festa ? – domandò improvvisamente. Ma cosa gli importava ?.
- Ero stanca e poi dovevo sistemare un po’ la casa – mentì spudoratamente.
- Non voglio insistere ma so che stai mentendo… C-comunque volevo sapere se domani ti va di guardare un film a casa di Zayn, sai ha il maxi schermo –
E adesso cosa dovevo rispondere ? Mi avevo colta di sorpresa … Era un appuntamento ? Un invito da amici ? Una trappola ? La confusione prese il sopravvento e sentì le guance andare in fiamme. Risposi senza pensare.
-SI ok… posso portare qualche amica ? –
Almeno mi sarei sentita a mio agio in un certo senso.
Però cavolo mi iniziai ad agitare, avevo accettato ora ero in trappola. Harry non mi fu nemmeno di aiuto poiché mi offrì un passaggio fino a scuola. Durante il tragitto il riccio mi spiegò come arrivare da Zayn. Una volta arrivata lo salutai e corsi in classe.
Per tutto il giorno pensai ad Harold ero combattuta : due giorni prima non volevo nemmeno sfiorarlo adesso invece come una cretina avevo accettato un suo invito. Forse la curiosità di conoscere il suo lato dolce stavo giocando brutti scherzi. Comunque stronzo era e stronzo rimaneva che sia ben chiaro
SPAZIO AUTRICE :
Buonasera ragazze come potete vedere questo capitolo è molto più lungo. Ho deciso di accelerare il passo perché partirò la settimana prossima e non so quanto e se riuscirò ad aggiornare. Come promesso la storia sta diventando interessante, nel prossimo capitolo ne vedrete delle belle.Baci e abbracci infinti,
Federica xxx
P.S RECENSITE vi prego ho bisogno di sapere se la storia vi piace o meno, perché se la FF non è di vostro gradimento non pubblicherò più capitoli. Mi farebbe anche piacere fosse presente nelle storie seguite o da ricordare, vabbe fate come volete basta che date segni di vita.
xxx