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Autore: valerinuccia    09/09/2008    3 recensioni
Kazuha è innamorata di Heiji, ma lui sembra non curarsene e continua a fare l'indifferente..ma se Kazuha fosse stanca di aspettare?
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Kazuha Toyama
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
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è passato più di un anno da quando ho scritto lo scorso capitolo!!!non riesco a crederci!! per chi leggerà questa ff...di chi l'aveva giù letta in precedenza...risponderò ai vostri commenti. grazie...vi voglio bene...

 

lollyna: grazie grazie grazie grazie spero di aggiornare a breva anke la ff di inu!!!

 

pera11: eh si ke bello....Ai c'entra, a breve si saprà di più... prima o poi scriverò come Shinichi e Ran si siano messi insieme

 

heiji hattori: grazie per aver commentato...e scusa...ti ho fatto aspettare un anno...spero ne sia valsa la pena

 

eika: ciao!! hai ragione...questa e la cosa che sbaglio...troppo copione...ma aiuto non ci riesco!!spero che comunque vada un pò meglio...un baciotto

Haley James Scott : grazieeeeeeee non sò k dire...spero ci sarai ancora

 

Majin: ecco qui...presto...mmmhhh....scusaaaaaaaaa

 

yo91: grazie x avermi detto il nome del tipo col codino!!! bè qualche problemuccio ci sarà...ma non per ora!!spero mi seguirai ancora!!!kiss

*kazuha* ciao!!! scusami se non ho aggiornato...ma... tanti casini!!! vi prego di xdonarmi....

sana chan: grazie mi sto x mettere a piangere...scusa l'attesa

virgy26 tranqui virgy... :) ti puoi fidare no???:) scusa x l'attesa

eliot: ups...ti ho fatta aspettare fin troppo direi...xdono se puoi...baci

Shark Attack: grazie x il commento, e x avermi detto ciò che pensi liberamente!!! fallo quando vuoi. baci

 

 

p.s ovviamente agli esami(ormai ricordo lontano) venni promossa...tutto relativamente tranquillo...non li ricordo neanke più. grazie a tutti voi!!!

 

 

VERITA'

 

 

 

Heiji non faceva che pensare a quella lettera e a quello che gli aveva detto il suo amico Shin...

la proposta che gli era stata fatta era allettante...

e lo sarebbe stata per chiunque... lui e Shinici a soli 19 anni avrebbero avuto la possibilità di lavorare come detective al distretto di Tokyo...

naturalmente il nuovo ispettore, Takaji, aveva detto che nel caso in cui avessero accettato, avrebbero dovuto superare alcuni esami fisici e psicologici. Ma quella era l'ultima cosa che lo preoccupava. In realtà, ora come ora, avrebbe dovuto tener conto anche di un altra persona: Kazuha.

Come poteva, ora che entrambi avevano aperto il loro cuore, dirle che aveva intenzione di prendersi un appartamento lì? Di certo non avrebbe potuto fare avanti e dietro...naturalmente, per un primo periodo, la voglia di vederla gli avrebbe anche potuto far compiere qualche sacrificio...ma poi?

quando il lavoro gli avrebbe chiesto più tempo?

più energie?

più tutto?

quando lei avrebbe cominciato a farsi sentire?

mostrando giustamente la voglia di stare con lui?

intanto decise che avrebbe preso tempo....la scuola doveva ancora finire, e poi aveva ancora l'estate d'avanti.

Il suo amico invece, aveva le idee molto più chiare.

Abitava già sul luogo, e idem per Ran, per cui, il problema non sussisteva. Anzi, la ragazza si era mostrata veramente felice per lui.

Ma Heiji non sapeva come avrebbe potuto reagire Kazuha, che più volte si era sentita abbandonata dal ragazzo.

Heiji decise di spegnere quella lucina sopra il comodino, e di provare, se ci fosse riuscito, a prendere sonno.

Perchè opprimersi con pensieri scomodi, se poteva godersi la serenità appena trovata per un altro pò di tempo?

 

*************

lunedì, ore 7.45

casa Taoyama

"ehi Kazuha, c'e Heiji che ti aspetta fuori per andare..."

"scendo subito mamma...papà?"

"oh...è già uscito cara.."

"ok mammy...ci vediamo oggi" disse schioccanole un bacio sulla guancia afferrando il cappotto e piegandosi per infilare le scarpette nere

"salutami Heiji"

"si" disse uscendo

***

"buongiorno forestiero"

"buongiorno signorina... era ora"

"mi aspetti da molto?"

chiese lei incamminandosi, rivolgendogli uno sguardo della serie: non-ti-avvicinare-a-me(almeno per ora)

"non molto...tranquilla" la rassicurò guardandola. Bella come ogni mattina. Il cappottino nero che la fasciava, la gonnellina nera della divisa che le spuntava da sotto, quegli scldamuscoli bianchi che cercavano di riscaldarla, e quella sciarpa bianca, morbida, che le imprigionava i capelli. Girarono l'angolo.  E lui tempestivo l'attirò per il polso a se, e la baciò.

si staccarono

"questo buongiorno mi piace molto di più..."

"anche a me detective..."rispose lei sorridendo e dandogli la mano

e insieme si avviarono verso la scuola

 

******

mentre la prof era impegnata a spiegare una noiosissima lezione di letteratura giapponese, il cellulare nella tasca di Kazuha vibrò.

 

nuovo messaggio-Ran

ciao pupa!!! tutto ok? 6 a scuola? vi va a voi

piccioncini di venire a Tokio appena

iniziano le vacanze? vi ospita Shin da lui.

fammi sapere...kiss

Kazuha sorrise, e premette due volte il tasto centrale del suo telefonino

opzioni\rispondi

ciao Ran!! si sono a scuola...mi hai beccata durante una noiosissima lezione...

tutto ok. e a voi? cmq a me farebbe piacere...chiedo al

grande capo

e t faccio sapere.. baci

dopo aver inviato il messaggio, alzò gli occhi dal cellulare, cercando Heiji con gli occhi. Sempre lì, alla sua sinistra, due banchi più dietro, vicino la finestra.

Aveva lo sguardo assorto, una mano a sorreggergli il volto,  e guardava fuori alla finestra.

A Kazuha parve di vedere nei suoi occhi un espressione  che troppe volte aveva visto...l'indecisione.

 

il suo cuore ebbe un sussulto, si fermò per un attimo, per poi ricominciare a battere, sempre più forte.

indecisione...per cosa?

se fosse riguardata il loro rapporto...lei non ce l'avrebbe fatta. Nella sua mente iniziarono a farsi strada ipotesi impossibili... poi, decise che era meglio calmarsi, e stare tranquilla... non doveva esagerare.

Era solo in ansia per il loro nuovo rapporto.

punto.

quindi, passò un bigliettino a una sua compagna, quella che era seduta davanti  a Heiji, e le fece capire di passarlo a lui.

Heiji parve risvegliarsi da un sonno profondo, quando l'amica gli buttò il foglietto sul banco. Incrociò il suo sguardo con quello di Kazuha, e capì che il mittente era la sua ragazza. Lo aprì con sguardo  dolce, curioso di vedere ciò che aveva scritto..

ehi bello addormentato...cos'hai? :( non farmi preoccupare te ne prego...

Ran mi ha mandato un messaggio. Ci chiede se vogliamo passare le vacanze di Natale a Tokyo ospiti da Shin. a te va? K.

Heiji sorrise, prese il suo cellulare  e scrisse :

ma certo piccola!!! ci divertiremo!! sempre se a te va di andare certo...

Kazuha, che intanto si era voltata a seguire la lezione, sent' qualcosa vibrare dentro la tasca della sua giacca.

lesse il messaggio di Heiji, notando come il ragazzo non avesse risposo alla domanda. Ma fece finta di nulla, non voleva insistere.

 

E allora rispose:

mi farebbe piacere...e poi passeremmo tutte le vacanze insieme.. non chiedo di meglio!! sei certo di voler ancora andare?:)

altro messaggio da parte di Heiji:

 

scema!! ormai mi sono inguaiato no? facciamolo bene il servizio :P

 

Kazuha decise di porre fine (momentaneamente) a quella pazza conversazione, intercettando lo sguardo del suo ragazzo e sorridendogli dolcemente

 

 

****

in un altro istituto, in una non lontana Tokyo....

 

"allora Ran?ti ha risposto?"

"si ha detto che chiedeva ad Heiji"

"ok, allora praticamente fai conto che sono già qui..."

si guardarono e scoppiarono in un'allegra risata..

"senti Shin...ma Heiji ha poi detto a Kazuha di quel fatto?"

"no, non ancora...quindi per favore, tienilo per te, non vorrei mettere nei guai il mio amico.."

"ok...stai tranquillo...chissa come reagirà...non so cosa pensare nonostante sia una delle mie migliori amiche"

"tu sei veramente felice per me? credo che lo sarà anche lei.."

"Shin per noi è diverso... io verrò a stare da te... non lascio nulla. La mia famiglia, i miei amici sono qui. Ma lei?"

"hai ragione... spero che vada tutto bene..."disse abbracciandola

 

"ehi voi due..."

"ehi Ai... come va?"chiese Ran, sciogliendosi dall'abbraccio di Shinichi per andare incontro all'amica, loro compagna di classe e vicina di casa del suo ragazzo

"potrebbe andare meglio... "disse, abbssando lo sguardo e incupendosi leggermente

Ran, che sapeva il motivo della sua reazione, le strinse forte la mano e cambiò argomento

"lo sai che Kazuha e Heiji vengono a trovarci?"

"veramente? ieri ho mandato un messaggio a Kazu...e mi ha detto che si sono messi insieme... ma non mi stupisco più di niente, ormai voi quattro vivete in simbiosi..." disse, mentre una risata dolce e cristallina le usciva dalle labbra

Ran si fermò ad osservare l'amica...gli occhi blu, un tempo splendidi e vivaci, erano sempre stupendi, ma si poteva capire guardandoli attentamente, che qualcosa(o qualcuno) la stava facendo soffrire...i capelli biondi, ormai arrivavano fino alla schiena, ma la frangetta era sempre lì al suo posto. Sembrava più grande, ma immaginò che anche lei era cambiata tanto fisicamente. Ormai non erano più ragazzine...pensò a cosa(o chi)stesse facendo soffrire una delle sue migliori amiche, e nei suoi occhi si poteva intravedere la sua compassione...

Shinichi si avvicinò alle ragazze, salutando con un leggero bacio sulla guancia l'amica, e abbracciando la sua ragazza.

"allora? torniamo a casa tutti insieme?" chiese speranzoso

"oh no..."disse subito la bionda"mi viene a prendere....lui...."

l'espressione di Shinichi cambiò, leggermente triste, ma non disse nulla e si limito ad annuire...poi aggiunse

"Ai...sai che sei come una sorellina per me... vederti coosì...per lui..."

 

"Shin...lo sai che non è colpa sua... sono io...e lui poi si sente in colpa... l'età è un problema per lui..."sospirò triste..

"dai...vai allora..."la incoraggiò Ran

"ciao ragazzi...vi voglio bene"

"anche noi te ne vogliamo"

*************

 

ad Osaka

 

fine delle lezioni.

lentamente la classe si svuota e Kazuha si avvicina ad Heiji, aiutandolo a sistemare i suoi libri nella cartella.

"allora?"chiese sorridendo

"allora cosa?"chiese dispettoso il detective

"uffaaaa...lo sai"

"ok va bene...io direi di fare una cosa..."

"cosa?"

"facciamo così... domani è l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze... e in periferia la sera si terrà uno spettacolo pirotecnico da urlo...perchè prima di partire non li facciamo venire?e poi, quando finirà, di notte, con la macchina andremo a Tokyo...che dici, lo proponiamo a quei due scalmanati?"

"ti ho mai detto che adoro i fuochi d'artificio?"

"e secondo te perchè ci tengo a farteli vedere?"

"...ti amo"

"eh?" chiese lui sorpreso da quelle parole dette in quella circostanza...

lei si alzo in punta di piedi e lo bacio, stringendosi a lui.

inizialmente sorpreso, il ragazzo ricambiò il bacio abbracciandola per la vita..

dopo un pò...

"andiamo?"chiese lui, prendendola per mano

"certo...così per strada chiamiamo Ran "

****

fuori dal liceo...

Kazuha stringeva la mano di Heiji, che nell'altra portava le loro catrelle, mentre lei componeva il numero dell'amica sul suo cellulare  rosso

"pronto?"

"Ran...ciao"

"Kazuha...parlavamo proprio di voi!"

"spero bene... come va da quelle parti?"

"a parte Ai? bene direi"

"cosa è successo?"

"nulla di grave...ma è sempre più triste..."

"cavolo....senti io ed Heiji avevamo pensato..." e le spiegò le loro intenzioni

"certo per noi va bene...sarebbe magnifico..."aggiunse dopo essersi consultata brevemente col suo ragazzo...

"allora siamo d'accordo?"

"contaci...ti chiamo stasera"

"ok...un bacio, salutaci Shinichi"

"e tu Heiji...ciao"

e riattaccarono...

"saluti dai ragazzi...hanno detto che per loro va bene... domani alle 8 saranno qui...l'appuntamento è a casa tua"

"va benissimo allora"disse lui, inserendo la chiave nella porta di casa sua. Fece cenno a Kazuha di entrare, che lo precedette.

la casa di Heiji era enorme....due piani, il pavimento rivestito di parquet, vetrate colossali , stanze luminose e ben arredate.

i ragazzi ormai da anni, mangiavano a pranzo a casa di una o dell'altro, dato che le loro madri erano sempre in giro in qualsiasi beauty farm o palestra che fosse, e i loro padri sempre a lavoro.

"Heiji..."iniziò lei incerta, dopo essersi levata il cappotto

"dimmi..."rispose stupito lui

Kazuha si avvicinò piano al ragazzo, e prese il volto di lui fra le mani e disse

"cos'hai? ti vedo strano?"

"io..."e mentre stava per dire l'ennesima bugia, capì di non poterselo permettere...non a lei...non ora

"si, c'e qualcosa che mi preoccupa...ma perdonami, non me la sento di parlartene... mi concedi un pò di tempo?"

"come vuoi Heiji..."

"anche io ti amo"asserì lui

e lei sorrise

***********

intanto a Tokyo, una ragazzina bionda si fiondava in una volvo nera tirata a lucido, parcheggiata di fronte al suo istituto

"ciao"

"ciao Gin"

"tutto ok?"

"si come sempre a scuola non ho problemi"

"ti vedo un pò strana..."

"oh...ma quello non è dovuto alla scuola... e tu lo sai bene" rispose lei subito guardandolo negli occhi...

"senti Ai...io ti ho sempre detto che noi non..."

"NO!! per favore non dirlo ancora"

"perchè? lo sai che non si può continuare così!!"

"perché no?"chiese mentre lui metteva in moto e partiva, guardando fisso sulla strada"fra poco finirò la scuola... lavoreremo anche insieme..."

"Ai come te lo devo dire? io sto male...forse anche più di te per questa situazione!"

"ah si? non mi sembra però"rispose lei sull'orlo delle lacrime"dato che ogni giorno combatto contro di te per convincerti a non lasciarmi"

"Ai...viviamo sotto lo stesso tetto da due anni... va bene Agasa...va bene i tuoi amici...ma se si sapesse in giro?sai che sono più grande di te..."

"...di 5 fottutissimi anni! cosa saranno ti dico?"

"Ai..."

"no...ormai sono maggiorenne... perfino nonno non mi ha detto niente quando a sedici anni ha scoperto che fra noi c'era qualcosa..."

"...Io ho solo paura di farti soffrire..."disse lui con un espressione grave sul volto

"non dire scemenze"disse lei ormai piangendo" soffro ormai da due anni, ogni giorno, sapendo che tu non vuoi parlare di noi due a nessuno...come se io fossi la tua amante..."

Disperato Gin si fermò davanti la casa del nonno di lei. La casa che per due anni era stata, e lo era tutt'ora, anche la sua

spense il motore, e si porto una mano davanti agli occhi, con espressione stanca...

"va bene..."

"va bene? cosa?" chiese lei incerta

" diciamolo...diciamolo a tutti che siamo una coppia...neanche io ce la faccio più"

Ai scoppiò a piangere

"lo sai che ti amo...ti prego basta piangere... "disse abbracciandola

 

***************

quella sera, Ai salutò Gin sulla porta di casa, che tornava di corsa a lavoro alla centrale di polizia.

era felice come non lo era ormai da tanto tempo. Ordinò un pò qua e là per la casa, e preparò qualcosa per cena, quando Gin sarebbe tornato. si lasciò andare ai ricordi...

*dividevano quell' appartamento da due anni. Da quando lui, Gin, nipote del migliore amico di suo nonno, non aveva deciso di fare carriera in polizia proprio a Tokyo.

lei aveva sedici anni.

ricordava bene come un giorno, al ritorno da scuola, avesse trovato lui e il nonno intenti a parlare sul divano.

lui era bellissimo.

Occhi azzurri, capelli biondi, altissimo, bel fisico...quando entrò nella stanza si bloccò di colpo...

"Ai, lui è Gin, il nipote di Kenzou, ti ricordi di lui no?"

"il tuo amico nonno?"chiese lei educata

"si lui..."

"molto piacere Gin...io sono Ai Haibara... cosa ti porta qui da noi?"chiese solare lei

"in realtà sono appena entrato in polizia... e ho deciso di stare qui a Tokyo...mio nonno e il tuo hanno insistito affinchè venissi a vivere qui...sai...per farti compagnia!"

"ma certo... nonno...mi stupiva che non avessi battuto ciglio quando ti avevo detto che non mi sarei trasferita in Hokkaido con te.."

"bè in effetti è proprio per merito di Gin che non ti ho costretta a venire con me"

" e quindi? cosa sarà? il mio tutore Gin?"

"ehi dammi pure del tu Ai... io ho solo 20 anni... cioè...quasi 21...ma siamo lì"disse dolce

"ok Gin... da quando verrai a stare da noi?"

"da oggi Ai...sai che fra una settimana parto"

"ok va bene...per me nessun problema...ora salgo in camera...devo assolutamente finire una ricerca perchè poi esco con Ran"

"va bene Ai a dopo" dissero i due uomini

Ai si ricordò di come,, appena entrata in camera, le ginocchia le cedettero e du costretta a buttarsi sul letto...quegli occhi l'avevano incantata

raccontò tutto a Ran , e successivamente a Kazuha...

"ma quanti anni ha?"chiese curiosa Ran

"21..."rispose lei allegra

"mmmhh non è un pò grande?"

"ma no...sono solo 5 anni...che vuoi che siano?"

"hai ragione Ai!!! allora sei cotta eh?"

"credo di si...ma capirai...per lui conterò meno di zero.."

"non dire così"aggiunse Kazuha, che intanto partecipava alla conversazione per telefono"sei una bellissima ragazza, e tu lo sai...."

"si ma lui mi vedrà come una bambina"

"non dire cavolate.."aggiunse quella per telefono"sei una ragazza molto matura per l'età che hai"

e la serata trascorse così, fra una confidenza e l'altra

 

Quando Agasa partì, Ai e Gin ebbero occasione di conoscersi sempre di più, infondo vivevano sotto lo stesso tetto. Ben presto i due entrarono in confidenza

un giorno, tornando a casa da scuola, Ai si sentiva davvero male...fuori pioveva e lei era senza ombrello...indossava un cappottino elegante marroncino, i capelli allora ancora che le arrivavano sulla spalla in una simpatica e piccola coda dietro la testa, che però ormai era fradicia, nonostante all'inizio avesse cercato di proteggersi con la sua cartella... aveva freddo, e non riusciva a reggersi in piedi...senti un clacson dietro di lei,e si girò di scatto. Era una volvo nera, stupenda. Era la sua macchina, vide Gin catapultarsi fuori dalla macchina, e correrle incontrò. Ricordava solo le sue braccia forti che la afferravano.

poi, il buio. Si risveglio poco più tardi, e scoprì con piacere di essere nel suo letto, a casa sua.

si alzò si scatto ricordandosi ciò che era successo... notò con suo stupore di indossare una lunga camicia celestina, che le arrivava fino al ginocchio... capì subito chi doveva averla cambiata, ma non si arrabbiò...era certamente tutta zuppa... menomale che quella mattina aveva optato per il suo completino intimo di pizzo nero, anzichè per quello bianco coi merletti e le fragole che le aveva regalato la sua amica Ran il compleanno prima.. si ritrovò a pensare, si alzò in piedi con non poca fatica e vide che sul suo comodino c'erano delle medicine, e un termometro, e che sulla scrivania, accanto al suo portatile c'era una bacinella con dell'acqua e del ghiaccio, e vicino, dei fazzoletti.

 Era stato molto dolce a preoccuparsi per lei...si sentiva ancora accaldata però....

d'un tratto sentì qualcuno entrare in stanza, e si girò subito

"bene, ti sei svegliata...ti portavo giusto un pò di zuppa di patate!!! ne vuoi?"sorrise lui

"ehm...i....giusto un pò..."disse lei, che in realtà non aveva poi così tanta fame"ma come hai fatto a trovarmi?"

"veramente avevo visto che pioveva mentre ero in centrale...e mi è venuto in mente che stamattina non avevi preso il tuo ombrello, così avevo deciso di venire a prenderti, ma non ti ho trovata...ho pensato che ti eri già incamminata, e ti ho trovata infatti sulla strada che barcollavi appoggiata a  un muro...bè poi sei svenuta, ti ho portata qui ti ho cambiata e dato le medicine necessarie! scusami se mi sono permesso a toccarti, ma non vedevo altra soluzione!"concluse lui

"grazie signor poliziotto"sorrise lei"e poi non si preoccupi, davanti a lei non provo vergogna"disse lei riferendosi a lui che l'aveva spogliata

"ehm...bè...è un complimento?devo esserne felice?"

"bè...non lo so..."disse lei...

d'un tratto ebbe un capogiro, e lui si tuffò in avanti per prenderla al volo. La portò a letto, ma quando si stava per allontanare lei lo strinse più forte a contro di sè....

"Gin... mi piaci... e non come amico!"disse lei, stupendosi di se stessa

"Ai...io..."

"ti prego...disse lei, rossa in volto, non solo per la febbre... la sua testa era appoggiata al petto di lui, e per queto lui non riusciva a guardarla negli occhi

"passiamo la notte insieme"

"Ai ma che dici" disse staccandola da lui, ma non troppo

"lo so che non ricambi...lo so...ma ti prego, voglio che la mia prima volta sia con te!"

"Ai io non credo che tu..."ma fu interrotto dalle labbra di lei che si posavano sulle sue, così calde e morbide... Gin cedette e passo la notte con lei... la mattina dopo lui era ancora vicino a lei ma quando entrambi si svegliarono, lui si alzò e si chiuse in bagno senza dire una parola. Ai si mise a piangere. Lo sapeva che non sarebbe cambiato niente, ma lei lo aveva voluto, e non se ne sarebbe mai pentita..

iniziò anche lei a prepararsi per la scuola, in silenzio

dopo 3\4 d'ora Gin ricomparve sulla porta, con sguardo freddo e distaccato

" hai deciso di andare a scuola?"

"si...oggi ho un compito"

"va bene...fra 5 minuti giù che ti accompagno.."

"ok"disse... e poi, non ce la fece più.."Gin, io..."

"No!"la bloccò subito lui"ti prego non dire niente...ci vediamo giù.."

 

****

da quel giorno pssò una settimana, durante la quale ogni mattina Gin rortava e andava a prendere Ai da scuola, e i due non scambiavano per niente la parola,o quasi. Ogni volta che Ai cercava di parlargli, lui la evitava, e passava sempre più tempo alla centrale. ma una sera...

erano circa le sei, fra poco lui sarebbe tornato da lavoro. indossava un pantaloncino e una canotta, cge erano il suo pigiama e aveva raccolto i suoi capelli in una piccola treccina. era seduta davati al suo pc, come sempre, e stava cercando di aiutare Shin e Heiji con uno dei loro casi sotto banco. Quei tre erano un trio pericoloso che era nato da poco...ma purtroppo non riusciva proprio a concentrarsi. Senti la portà d'ingresso aprirsi e poi sentì che lui la chiudeva. lo sentì salire velocemente le scale ed entrare nella camera davanti la sua. 

senza neanche rendersene conto uscì velocemente dalla sua stanza e si diresse verso quella di lui. la spalancò. lui si era buttato sul letto.

"basta Gin!"esclamò

"eh?"disse lui sedendosi

"ti prego non ce la faccio più...perchè non mi  parli?"

"...perchè ho paura Ai...quello che è successo fra di noi, l'avrei potuto evitare, ma non ho voluto. e ora cerco di tenermi a freno"

"ma perchè?"

"perchè cosa? perchè cerco di stare fermo e non toccarto o perchè lo volevo?"

 

"...entrambe"

"perchè potrebbe risuccdere...perdo il controllo vicino a te...perche mi piaci. tanto" disse lui rassegnato

"non mi interessa"

"che vuoi dire?"

"non allontanarti da me" disse, abbracciandolo...da quel giorno avevano iniziato una specie di relazionee i problemi non erano certo mancati, ma ora, Ai ne era certa, sarebbe andato tutto per il  meglio.

si ridestò dai ricordi e prese il suo bel cellulare bianco dalla borsa, impostò la tele-conferenza e compose i numeri delle sue migliori amiche!

"pronto?"disse Kazuha

"si?"rispose Ran

"ragazze siamo in tele-conferenza!"

"ah ok...dicci Ai hai bisogno di qualcosa?"chiese Ran

"ragazze...Io  e Gin..."

"si???"sollecitò Kazuha

"ci siamo...ufficialmente messi insieme"

"evvaiiiii"esclamarono le amiche....

 

 

CONTINUA....

 

VALERINUCCIA

 

 

  
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