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Autore: SaraRocker    03/08/2014    2 recensioni
[FinnxMarceline]
E' un giorno come tanti quello in cui Finn e Jake trovano il corpo di Marceline esanime. Dopo essere stata coinvolta nell'ennesima imboscata da parte di un nemico che non conosce, la regina dei vampiri deciderà di dire la verità ai due amici e di chiedere il loro aiuto nonostante il suo smisurato orgoglio.
La decisione più saggia per la salvezza della ragazza sarà quella di farla rimanere ad abitare con loro. Ma quando l'amicizia che lega l'avventuriero e la vampira inizia ad intensificarsi -sconvolgendo la vita di entrambi-, cosa accadrà?
Estratto prologo.
Finn la vide deperita, come se non avesse mangiato per giorni. Effettivamente, si ritrovò a riflettere, non la vedeva da mesi, ma non si era neppure posto il problema di preoccuparsi per la ragazza. Lei infondo era uno spirito libero: poteva sparire anche per anni e poi ritornare come se nulla fosse mai accaduto. Quella volta, invece, qualcosa era accaduto eccome.
Genere: Avventura, Commedia, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Finn, Jake, Marceline, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3-


[La migliore amica.]




















L'avventuriero si era arreso al proprio indecoroso pigiama rosso. Aveva seriamente preso in considerazione l'idea di coricarsi in mutande, ma per qualche ragione, aveva ritenuto quell'ipotesi molto più imbarazzante del pigiamino rivestito di pelliccia. Infondo, Marceline lo aveva già visto mentre lo indossava, non sarebbe stato troppo imbarazzante.
Si era lasciato andare sopra il materasso senza neppure avvolgersi nelle coperte. Faceva abbastanza caldo e non aveva neppure indossato la sua tipica cuffietta, quella che lo caraterrizzava, ricoprendogli la chioma bionda. Si passò una mano tra i capelli, constatando come stessero lentamente ricrescendo. Ora gli arrivavano quasi alle spalle, creando innumerevoli onde dorate.
Proprio in quel momento, dalla porta del bagno, fece il suo ingresso la vampira mora. Indossava i suoi pantaloni grigi di tuta, accompagnati da una semplice canottiera nera. Sorrideva rilassata, come dimentica delle orribili imboscate che negli ultimi giorni le avevano quasi portato a termine l'esistenza. I capelli scuri gocciolavano sul pavimento bagnati. Aveva appena fatto la doccia, dedusse velocemente Finn, guardandola dal letto. 
Senza proferire parola, la ragazza addentò una stecca di zucchero rosso acceso, rendendola in pochi secondi del colore della cenere. Si passò la lingua sulle labbra soddisfatta e, dopo avere spento la luce con un gesto veloce, si lasciò scivolare sopra il materasso, vicino al giovane avventuriero. Quest'ultimo avvertì immediatamente il cuore iniziare a battergli in modo frenetico, fuori controllo. La gola gli si fece improvvisamente secca ed il viso arrossì.

"Allora, che mi racconti?" gli domandò d'improvviso Marceline, facendolo sussultare. Immediatamente, il ragazzo si voltò verso la ragazza, sdraiandosi su di un fianco, constatando come anche lei si trovasse nella medesima posizione. Erano faccia a faccia, incredibilmente vicini. E lui rischiava seriamente di morire per l'agitazione.
Che poi, perchè era così agitato? Non lo capiva. Era solo un letto, molte persone ci dormivano insieme, no? Semplicemente, il pensiero di doverlo condividere con Marceline lo destabilizzava. Si sentiva confuso: non aveva mai avvertito sensazioni del genere con la mora. Ma infondo, lei era la regina dei vampiri e, dovette ammettere, gli aveva sempre suscitato un certo senso di rispetto e timore. 
"Che ti racconto?" le fece infine eco lui, risuonando imbranato. Lei rise diverita, per poi annuire.
"Sì! Per esempio... A ragazze? Ho saputo che non ci provi più con Gommarosa!" lo prese in giro lei, ricordando bene quando diventava rosso al solo nominare la principessa del regno in cui si trovavano proprio in quell'istante. Solo pochi mesi prima era avvezzo a cercarla in ogni dove, e a parlare solo di lei.
"Io non ci provavo con Gommarosa!" tentò immediatamente di giustificarsi il ragazzo, esclamando allarmato, colto sul fatto. La vampira rise nuovamente. Ecco cosa le piaceva di Finn: la sua dolcissima ingenuità.
"Certo, se lo dici tu..." sorvolò quindi la mora, lanciando uno sguardo al soffitto, incontrandolo nuovamente inaffidabile e traballante -maledette stecche di cioccolato!-. Corrugò la fronte, mentre il giovane avventuriero tornava a prendere parola.
"Comunque ho conosciuto la Principessa Fiamma." soffiò il biondo, ottenendo immediatamente l'attenzione della vampira "Mi piace molto."
"Principessa Fiamma... Sì, è una tipa tosta." commentò semplicemente Marceline, non accennando al fatto che era una creatura teoricamente malvagia. Non si sarebbe affatto stupita nel venire a sapere che era divenuta buona. Infondo, da quanto ne sapeva, non aveva mai avuto buoni rapporti con il padre -essere decisamente spietato-.
Il ragazzo sorrise, per poi annuire soddisfatto. La sua mente vagò, giungendo -per l'appunto- alla bellissima principessa di fuoco. BMO le avrebbe consegnato la lettera a breve. Le mancava già. Desiderava averla al proprio fianco anche in quell'istante, con i suoi bellissimi occhi ed il suo viso perfetto. Si concesse qualche secondo per immaginare come poteva essere in quell'istante: rilassata ed immersa nel mondo dei sogni, magari persino sognando lui.

Ad interrompere il flusso dei suoi pensieri, ed il vagare della sua mente, fu un tocco distratto ma gentile. Immediatamente il giovane prestò attenzione alla vampira di fronte a lui. Era abbastanza certo di esserle ancora più vicino, ed ora lei gli stava accarezzando con fare tranquillo i capelli biondi. Non ostentava una dolcezza a lei inusuale, od un imbarazzo decisamente atipico per la sua personalità. Era semplicemente interessata alla sua chioma dorata. La accarezzava incantata e vi faceva passare attraverso le sue affusolate ed eleganti dita. Non mirava il volto del giovane, ma semplicemente le onde dei fini capelli dell'avventuriero.
Finn si irrigidì immediatamente. Nessuno gli aveva mai prestato simili attenzioni. Attenzioni che non era certo di sapere come definire -gentili? Amorevoli? Disinteressate? Bellissime?-.
"Che bei capelli..." mormorò d'improvviso Marceline, ostentando una voce vellutata, incredibilmente rilassante. Il ragazzo non disse nulla, limitandosi ad osservare il volto della vampira. Il suo sguardo era ancora puntato sulla sua chioma, ed un leggero sorriso le incurvava le labbra sottili.
"Non li avevo mai visti, sai?" disse poi, smettendo di accarezzare i capelli del giovane, e concentrandosi finalmente sul viso imbarazzato di Finn. Il sorriso della ragazza si allargò "Potrei mangiare per settimane con tutto il rosso che hai in faccia in questo momento!"
Come scottato da quelle parole, l'umano deglutì a vuoto, sgranando leggermente gli occhi. Si sentiva un idiota, e Marcy aveva notato il suo imbarazzo!
La vampira, non resistendo, rise divertita. Si posò una mano sul ventre, e con l'altra si asciugò un occhio umido. Il ragazzo fece altrettanto, constatando che, effettivamente, la sua goffaggine era davvero esilarante. 
Ed ecco un altro ottimo aspetto di Marceline: con lei e le sue risate, potevi persino ridere di te stesso e non pentirtene affatto. Lei non lo faceva sentire un idiota, incoraggiando le sue assurdità. Lei gli diceva apertamente che stava facendo la figura  dello stupido, e che era assolutamente divertente. Non lo derideva in quel modo cattivo, che lo avrebbe normalmente fatto sentire fuori posto. Lei ci scherzava, e a lui piaceva.



"Se mangio il rosso di Maggiormenta, dici che si arrabbierà?" domandò la vampira, facendo immediatamente sghignazzare Finn. Stavano parlando ormai da ore: avevano discusso di ragazze, feste, tipi strani ed armi. Marceline aveva infine esordito con quella bizzarra domanda.
"Perchè proprio Maggiormenta?" domandò l'avventuriero, allungando le braccia verso l'alto.
"Mi inquieta!" rispose semplicemente la mora, scattando in aria, muovendosi leggiadra contro al soffitto. Si fermò una volta in corrispondenza della figura di Finn, ed iniziò ad osservarlo dall'alto.
"Effettivamente è strano." commentò il biondo, sempre facendosi scappare una risata ogni tanto. La ragazza annuì.
"Come fai a volare?" domandò dopo qualche secondo Finn, osservando il corpo della ragazza che fluttuava nel nulla. Aveva sempre invidiato quella strabiliante abilità. Un eroe volante sarebbe stato a dir poco finntastico.
"Non so... Mi basta desiderarlo." rispose la ragazza, pensosa. Non sapeva esattamente come funzionassero i suoi poteri. Era in grado di trasformarsi in una mostruosa creatura, volare e molto altro, ma non sapeva come facesse. Lo desiderava ed accadeva.
Udendo quella risposta, Finn chiuse gli occhi, stringendo con forza le palpebre. La vampira lo studiò a lungo, non capendo.
"Che stai facendo ora?"
"Non distrarmi, Marcy! Sto desiderando di volare!" rispose prontamente il biondo, mordendosi l'interno guancia  e mantenendo gli occhi chiusi. Passarono alcuni secondiprima che la risata della mora lo distraesse, costringendolo a sollevare le palpebre. Incontrò la figura fluttuante ancora sopra di lui.
"Ahah! Finn, ma tu non sei un vampiro! Sei un semplice umano!" esclamò la mora. Il ragazzo ruotò gli occhi al soffitto -sapendo bene quale fosse la propria condizione-, per poi parlare.
"Non mi interessa! Troverò il modo per volare!"
La ragazza osservò il giovane qualche secondo. Avrebbe mentito nel dire che non apprezzava la sua determinazione -per quanto vana-. Finn si impegnava sempre al massimo, qualsiasi cosa facesse. Ne andava fiera, ed era molto soddisfatta di avere scelto lui e Jake come guardie del corpo. Era certa che presto, quell'orribile incubo che la circondava sarebbe svanito.

Non seppe con esattezza perchè lo fece. Non vi era una ragione in particolare che la costringesse a farlo, eppuro le fece comunque. La regina dei vampiri, ancora fluttuante contro quel soffitto cioccolatoso, si abbassò leggermente, tendendo la propria mano verso il giovane avventuriero che si trovava steso sopra il letto. Lui osservò quel gesto incerto, mentre una voce sconosciuta -nella sua mente- gli diceva di aggrapparsi a lei. Lo fece.
Serrò la propria mano attorno a quella fredda della vampira, e pochi istanti dopo, Finn si ritrovò nell'aria insieme all'amica. Stava volando, realizzò sorpreso ed euforico, incantato nell'osservare le mani -quella di lui e quella di lei- che, congiunte, si tenevano saldamente strette. La ragazza lo aveva accompagnato in aria, e stava realizzando il suo desiderio. 
L'umano immaginò di trovarsi fuori da quella piccola stanza, fuori dalla casa fatta di cialda e cioccolato. Sognò di navigare tra le nuvole nel cielo e che, sempre tenendo fermamente la mano di Marceline, giungesse oltre i confini dell'universo. Era un sogno vago, ma meraviglioso. La vampira era al suo fianco e sorrideva.
"Allora, come è?" domandò lei, facendolo tornare in quella piccola stanza. Stava fluttuando come un vero vampiro, affiancato dalla migliore amica che avesse mai avuto, ed era incredibilmente felice. Era pieno di una gioia in grado di tramortire.
"E'... Finntastico."

Ma pochi istanti dopo, un'esplosione proveniente dalla stanza adiacente a quella dei due, fece saltare in aria parte della casa.

Finn non impiegò più di un paio di secondi nel dedurlo: avevano trovato Marceline.














































°°°°°
Angolo dell'autrice che, essendosi svegliata ad un orario imbarazzante ed avendo avuto la brillante idea di guardare il Re Leone (♥), ha gli occhi rossi e lacrimosi.

Salve!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! Qua, come avevo anticipato, ci sono i primi accenni Finnceline e... Ora li attaccano! Eh, già... 
Beh, spero di ricevere qualche recensione e... Ringrazio tutti voi meravigliosi lettori ^^ è grazie a voi se la storia prosegue!
  
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