Fanfic su attori > Jaden Smith
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Autore: Margo Malfoy    03/08/2014    0 recensioni
Maya, irresistibile e sarcastica quindicenne americana, deve vedersela con un nuovo vicino di casa, del tutto speciale. Subito dopo che i suoi genitori sono partiti per la Cina per il periodo estivo, davanti alla sua porta si presenta Jaden Smith, sedicenne famoso a livello internazionale irresistibile almeno quanto lei.
Lei, che fin da subito crede che sia un pallone gonfiato come ogni altro attore, è diffidente e poco socievole. Ma dopo che lui presenta a Maya e alla sua migliore amica Emma i suoi amici, passano sempre più tempo insieme, fino a ché Maya è costretta ad ammettere a sé stessa che Jaden non è poi così male, dovendo tirare fuori dai pensieri più profondi che cercava di cancellare, un brutto ricordo.
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Cosa vi va di fare?” chiesi una volta arrivata davanti a loro che erano seduti in cucina. 
“Non devi aspettare i tuoi fratelli?” disse Emma.
“Hai dei fratelli?” chiese subito dopo Jaden.
“Purtroppo sì” ammisi “Due gemelli minori maschio e femmina e un fratello maggiore” dissi prima rivolta a Jaden “Che oggi si è gentilmente offerto di accompagnarli a giocare a paintball, a mangiare da McDonald’s e poi in spiaggia” conclusi poi rivolta a Emma.
“La spiaggia! Andiamo al mare?” chiese lei.
“Per me va bene” dissi.
“Anche per me, vado a prendere il costume a casa. Passo da qui tra dieci minuti?” 
“Perfetto” disse Emma che evidentemente parlando con lui si era calmata.
Così salimmo entrambe le scale per metterci il costume. Io ne misi uno di Hollister con i gabbiani, bianco e blu. Tenni gli stessi pantaloncini e sopra misi una canotta. Afferrai una borsa con l’asciugamano proprio mentre Jaden suonò alla porta e scesi le scale in sincronia con Emma. 
Camminammo in riga lungo il marciapiede affiancato da una serie di palme, io al centro, a destra Emma e a sinistra Jaden. Arrivammo poi in spiaggia e sistemammo i teli sulla sabbia bollente. Emma si tolse subito i vestiti e io la seguii poco dopo. Mi tolsi i pantaloncini ancheggiando e poi mi sfilai la canotta afferrandola all’estremità. Poi frugai nella borsa e tirai fuori un cappellino dei Lakers di mio fratello e me lo infilai in testa. 
“Tuo fratello deve essere uno fico” disse Jaden. 
“Come sai che è di mio fratello?” gli chiesi seduta a gambe incrociate sulla mia salvietta. 
“Non credo che una ragazza vada nel negozio dei Lakers a comprarsi una canotta e un cappellino” disse con l’aria da furbo.
“Touchè” gli dissi muovendo l’indice della mano. 
Andammo a fare il bagno e stemmo dentro per due ore. Scoprii che Jaden non era come mi aspettavo, non era così male per lo meno. Non era un pallone gonfiato che aveva in testa solo quello che un attore sedicenne famoso in tutto il mondo poteva avere. Aveva delle ambizioni, dei programmi, che andavano oltre a ciò che aveva già raggiunto. Aveva delle domande a cui voleva trovare delle risposte e non erano domande del tipo “Esiste la vita dopo la morte?” oppure “Dio c’è?” che avevo da sempre trovato quesiti più che stupidi. Ci disse che aveva tante domande e che quella che gli premeva di più era: “Quanto dura un –per sempre-?”. Era una gran domanda, che andava al di là di tutte le domande che mi erano sempre passate per la testa in quindici anni, era una domanda vera, una domanda da libri per quattordicenni che ti lasciano con la curiosità per tutta la vita, una domanda che poteva avere trecento risposte diverse, ma che quella di Jaden ce l’aveva una sola persona, e non era lui. L’unica persona che poteva avere la risposta alla sua domanda era il -per sempre- di Jaden, l’unica con cui lui poteva trovare un periodo di durata a un vero -per sempre-.
Tornammo a casa verso le sette, e purtroppo i miei fratelli erano già tornati. Quando videro me e Emma con Jaden Smith il primo commento che fecero (opera di Travis) fu: “Ehi Logan, è quello che Emma ci fa sempre vedere in tv!”. Io per tutta risposta misi una mano sulla fronte rumorosamente. Dopo poco arrivò Logan dalla cucina, con in braccio Megan tutta piena di sabbia. “Jaden Smith?” disse lui stupito. 
“È quello famoso” sussurrò Megan rivolgendosi a mio fratello.
“Sì, mi sono appena trasferito qui di fronte” disse lui ridendo.
“Che figata, gli Smith di fronte a casa nostra” disse Logan.
Io, imbarazzata, dissi a Jaden: “Jaden, loro sono Logan, mio fratello maggiore, Travis e Megan, i gemelli minori”. 
“Ciao Logan!” disse Emma.
“Ciao Emma” rispose lui più interessato del solito.
“Emma, perché non salutiamo Jaden fuori?” le dissi facendo cenno con la testa verso la porta.
“Certo” disse lei.
“Beh ragazze, è stato un piacere” disse lui.
“A chi lo dici!”. Non so come, ma anche morendogli dietro, Emma riusciva a essere sexy.
“Mi farebbe piacere invitarvi a cena domani, ci state?”
“Uhm, d’accordo” mormorai guardando il ragazzo.
“Ok, allora alle otto da me!” 
“Ci saremo” intervenne Emma.
“Buonanotte Emma, buonanotte Maya”. Poi se ne andò.
Una volta salita in camera con un cappuccino di Starbucks che mi aveva portato mio fratello, chiusi la porta e mi stesi supina sul letto, iniziando a pensare alla domanda di Jaden, che mi aveva tormentata fino a quando se ne era andato. Credevo di aver già iniziato a trovare la risposta, perlomeno un indizio, perché sapevo chi ce l’aveva: il suo -per sempre-. Anche se la parte più importante del risultato era ancora da calcolare, considerato che bisognava trovare questo suo -per sempre-. Mi chiedevo anche se non fosse il caso di darmi da fare per trovare la mia durata di –per sempre-, ma mi sarei sentita una ladra. Era la sua domanda della vita, non la mia. Il ché mi portava a pensare che avrei dovuto trovare la mia domanda. Ma mi intrigava così tanto la sua che volevo trovargli la risposta. “Ma così sarei io il suo per sempre” dissi tra me e me.
“Parli da sola?” disse Megan entrando in camera. 
“Ciao Megan.” dissi mettendomi seduta “Ti sei divertita oggi?”
“Molto, ho anche conosciuto un ragazzo” mi disse sedendosi sull’angolo del letto.
“Un ragazzo?” deglutii faticosamente un sorso di cappuccino, insomma aveva sette anni!
“Sì, è il fratello di un’amica di Logan” spiegò come se fosse una cosa normale.
“Oh, e ti piace?”
“Sì, tantissimo. E io piaccio a lui, dice che vuole essere mio amico per sempre!”. 
“Uh, amico!” pensai. “Meno male” continuai.  “Aspetta, per sempre?” le feci eco a voce alta.
“Sì, per sempre” annuì.
“Megan, che cosa vuol dire –per sempre- secondo te?” 
“Non lo so, è sbagliato?”
“No, assolutamente!” dissi tranquillizzandola “Voglio solo conoscere la tua opinione”.
“Oh beh, in questo caso non lo so, ma sembra bello”. Aveva ragione. Di sicuro condividere un –per sempre- con qualcuno doveva essere proprio bello. “Va beh, buona notte Maya” disse come ogni sera. Dall’anno prima veniva sempre in camera mia prima di andare a letto. La salutai e andai a letto cercando prima su internet “Per sempre”, anche se vennero fuori solo titoli di film, libri o canzoni.
   
 
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