Damaged People
When I feel the warmth
of your very soul,
I forget I'm cold.
of your very soul,
I forget I'm cold.
Lui era una persona danneggiata, un’anima disturbata, persa. Macchiata dal sangue che aveva versato e dai soprusi che aveva inflitto. Non era sempre stato così, prima era una persona sincera e leale. Il coraggio non era mai stato la sua prima virtù, ma ne aveva altre che la gente aveva deriso e calpestato.
Aveva sofferto, molto. E per proteggersi dal dolore aveva scelto la strada sbagliata. Aveva scelto di essere spietato, crudele, qualcuno che non valeva la pena di amare, così da non dover soffrire, da non dover subire una delusione come quella che Milah gli aveva causato. Ma vivere senza amore portava solo altra sofferenza e anni di solitudine, una sensazione di freddo che lo pervadeva internamente e continuamente, senza che vi fosse nulla che potesse scacciarla.
Si era sentito così per tutto il tempo, fino a quando aveva conosciuto lei. Belle era l’incarnazione della dolcezza, del coraggio e della devozione. Lei che aveva lasciato la sua famiglia pur di salvarla, che era riuscita a mantenere la gentilezza anche rivolgendosi ad un mostro, che viveva mille avventure attraverso i suoi libri.
Lui aveva visto in lei tutto ciò che gli mancava, tutto ciò che lui non era stato. Infatti, aveva lasciato suo figlio per colpa della sua codardia, l’unica persona che riusciva a scorgere in lui altro, oltre al mostro. L’unica persona che meritasse la sua completa devozione e il suo amore. Dopo aver perso Bea, nulla aveva avuto più senso e la sua crudeltà, se possibile, era aumentata.
Ed averlo ritrovato e poi averlo perso di nuovo era stato straziante, una sofferenza quanto più vicina alla morte.
Lei era sempre stata lì per lui, l’aveva sorretto, accudito, amato quando nemmeno lui riusciva a sopportare se stesso. Ed in lei, lui riusciva a scorgere tutto quello che di buono vi era nel mondo, perché la sua Belle era anche capace di perdonare. E l’aveva fatto anche quella volta, anche se aveva potuto scorgere la delusione nel suo sguardo cristallino.
Si era rammaricato di ciò che aveva fatto, deludere lei era la cosa che più lo addolorava, perché solo attraverso il candore della sua anima, riusciva a sentirsi al sicuro e al caldo, dimenticando tutto il freddo che lo aveva accompagnato per anni.
<< Mi dispiace, davvero. Non avrei mai voluto deluderti. >> Pronunciò a bassa voce, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo. Il suo profumo gli invase le narici, regalandogli una sensazione di benessere, lei abbassò piano il capo e lo strinse, ma non disse nulla.
Lui sapeva che avrebbe dovuto riconquistarsi la sua fiducia, ed era disposto a farlo, perché per lei avrebbe fatto di tutto.
Si era sentito così per tutto il tempo, fino a quando aveva conosciuto lei. Belle era l’incarnazione della dolcezza, del coraggio e della devozione. Lei che aveva lasciato la sua famiglia pur di salvarla, che era riuscita a mantenere la gentilezza anche rivolgendosi ad un mostro, che viveva mille avventure attraverso i suoi libri.
Lui aveva visto in lei tutto ciò che gli mancava, tutto ciò che lui non era stato. Infatti, aveva lasciato suo figlio per colpa della sua codardia, l’unica persona che riusciva a scorgere in lui altro, oltre al mostro. L’unica persona che meritasse la sua completa devozione e il suo amore. Dopo aver perso Bea, nulla aveva avuto più senso e la sua crudeltà, se possibile, era aumentata.
Ed averlo ritrovato e poi averlo perso di nuovo era stato straziante, una sofferenza quanto più vicina alla morte.
Lei era sempre stata lì per lui, l’aveva sorretto, accudito, amato quando nemmeno lui riusciva a sopportare se stesso. Ed in lei, lui riusciva a scorgere tutto quello che di buono vi era nel mondo, perché la sua Belle era anche capace di perdonare. E l’aveva fatto anche quella volta, anche se aveva potuto scorgere la delusione nel suo sguardo cristallino.
Si era rammaricato di ciò che aveva fatto, deludere lei era la cosa che più lo addolorava, perché solo attraverso il candore della sua anima, riusciva a sentirsi al sicuro e al caldo, dimenticando tutto il freddo che lo aveva accompagnato per anni.
<< Mi dispiace, davvero. Non avrei mai voluto deluderti. >> Pronunciò a bassa voce, nascondendo il viso nell’incavo del suo collo. Il suo profumo gli invase le narici, regalandogli una sensazione di benessere, lei abbassò piano il capo e lo strinse, ma non disse nulla.
Lui sapeva che avrebbe dovuto riconquistarsi la sua fiducia, ed era disposto a farlo, perché per lei avrebbe fatto di tutto.