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Autore: The_Dark_Wolf_09    03/08/2014    0 recensioni
Credete nei licantropi?Nei vampiri?Oppure negli elfi e fate?
Questa storia vi farà ricredere.
Alex è un ragazzo di 15 anni ma di normale non ha niente.
Infatti lui è un mezzo mietitore,creature oscure che prendono il compito di mietere le anime della gente.
Finalmente dopo anni di fuga dalla Sede,organizzazione che vuole eliminare tutte le creature oscure,insieme a suo fratello Daniel(anche lui mezzo sangue)riesce a trovare rifugio insieme a Nick,un ragazzo di ventanni, e Vert,un piccolo elfo oscuro che lo segue da quando era piccolo.
Però l'incontro con una strana ragazza che sembra capace di maniporare il ghiaccio lo porterà in una guerra tra luce e ombra.
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"Fece un salto in aria.
La sua schiena fu lacerata e due enormi paia di ali da pipistrello apparirono.
Le due mani sparirono lasciando spazio a degli artigli neri come la pece,inoltre a pelle fino al gomito divenne squamosa.
Una coda nera,simile a quella di un varano,spuntò.I denti si fecero più appuntiti e laceranti.
E infine i suoi occhi cambiarono colore,divennero rossi,rossi come l'inferno."
Genere: Avventura, Fantasy, Horror | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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Quella notte il silenzio regnava a Roma.
Le strade e i vicoli erano buie e prive di vita.
Non c'era nessun rumore se non le cicale che cantavano.
Quel silenzio sarebbe potuto durare in eterno se un ragazzo non si fosse messo a correre tra i vari vicoli della città.
Più veloce del vento si muoveva con molta facilità tra il labirinto di vicoli che si erano formati con le varie costruzioni di palazzi nei secoli.
Meta?No,non c'era nessuna meta per quel ragazzo.
Doveva solo allontanarsi.
Dietro di lui dei piccoli tonfi si sentivano:
4 uomini in giacca e cravatta correvano all'impazzata per cercarlo di raggiungerlo.
"Poveri illusi"pensò il ragazzo appena svoltò angolo,lui conosceva quelle strade come le sue tasche e non ci avrebbe messo molto a seminarli.
Uscì da quei vicoli scuri.
Saltò una macchina parcheggiata li,prese la rincorsa e scavalcò anche il muro che delimitava il parcheggio.
Appena superato un progliettile lo sfiorò creandogli un piccolo taglio sulla guancia.
"Cazzo" pensò toccandosi la piccola ferita.
Si girò per vedere che non solo lo avevano raggiunto ma avevano anche tirato fuori pistole provviste di silenziatore.
Il ragazzo riprese la corsa infiltrandosi nella rete di vicoli che la città proponeva.
Nella corsa notò le lunghe ombre che la luna proiettava.
Nonostante il pericolo che stava correndo gli sfuggì un sorriso nel vedere un gatto spaventato da lui che si cimentava nella corsa.
Avrebbe vinto un medaglia d'oro se solo volesse.
-Cosa diavolo sto pensando- gracchiò ricordandosi che ormai gli uomini lo stavano raggiungendo,sentiva il suo sguardo sulla sua schiena.
All'improvviso fu costretto a fermarsi,un vicolo cieco "Alla faccia che conoscevo la città come le mie tasche" pensò sarcastico.
Prima di poter tornare sui propi passi per tentare di nuovo la fuga i quattro gli chiusero la strada.
-Sei in trappola demone-
Quattro pistole gli furono puntate contro.
Il ragazzo li guardò per qualche secondo,doveva giocare d'astuzia!
-Dai ragazzi ne possiamo parlare..-
Capì che quella opzione non era possibile quando un colpo di avvertimento fu sparato vicino alla sua testa.
-Ragazzi,ragazzi...così  mi fate arrabbiare!E voi sapete cosa mi succede quando mi arrabbio?-
Niente,le minacce erano inutili.Anzi li fece anche abbastanza innervosire.
Il ragazzo sospirò...non voleva rompere la maglietta di nuovo.
"Credo di non avere scelta"
Fece un salto in aria.
La sua schiena fu lacerata e due enormi paia di ali da pipistrello apparirono.
Le due mani sparirono lasciando spazio a degli artigli neri come la pece,inoltre a pelle fino al gomito divenne squamosa.
Una coda nera,simile a quella di un varano,spuntò.I denti si fecero più appuntiti e laceranti.
E infine i suoi occhi cambiarono colore,divennero rossi,rossi come l'inferno.
-Giochiamo ragazzi-
Il ragazzo,o ormai la creatura si scagliò sull'uomo più vicino.
I suoi artigli affilati come rasoi tagliarono di netto la gola del povero uomo facendo zampillare sangue ovunque.
I tre cominciarono a sparare una raffica di colpi ma che si rilevò inutile.
La creatura riusciva a schivare le pallottole o a fermarle con la coda.
Senza che se rendessero conto anche il secondo uomo cadde sotto la potenza dei suoi artigli.
Il terzo invece lo trapasso da parte a parte con la coda.
L'ultimo provò a sparare ma quando si rese conto che era a secco decise per la fuga.
Fermarlo fu facile,bastò lanciargli contro il poveretto che aveva infilzato e che gli aveva ricoperto di sangue la sua coda.
Centro perfetto.
Sotto il peso del suo compagno morto l'uomo non pote fare a meno di cadere con un tonfo.
Appena riuscì a levarsi il cadavere di dosso si ritrovo sopra la creatura.
-Che vergogna,sarò ucciso da un mezzo mostro come te- disse l'uomo sputandogli in faccia.
La creatura ignorando lo scozzo ricevuto pronunciò-Io ucciderti.E perchè mai?Forse perchè mi avete attaccato?E solo colpa vostra idioti!-
Gli suoi occhi si illuminarono di un rosso sangue-Ora zitto,ho una certa fame-
Poggiò la sua mano artigliata sul petto dell'uomo-Non preoccuparti,non fa male...di più-esclamò con un sorriso sadico.
Ignorò le urla dell'uomo mentre estraeva quella che sembrava un piccola palla luminosa verdognola.Sembrava una palla da tennis se non fosse per il fumo verde che
gli levitava intorno.
Spalancò la bocca e la ingoio in un sol boccone.
Ricordi,immagini,suoni e sensazioni affluirono nella mente della creatura.
-La tua anima era saporita- disse rivolgendosi ormai al corpo privo di vita dell'uomo.
-Non preoccuparti,per te non ci sarà ne il paradiso ne l'inferno ma solo il mio stomaco- disse ridendo mentre spalancava le sue ali.
Con un balzò si ritrovò nei cieli stellati di Roma e il silenzio tornò sovrano.


Alex richiuse la porta dietro di se.
Si muoveva in punta di piedi,non voleva svegliare Nick.
Guardò l'orologio,erano le quattro e mezza del mattino.
"Se Nick scopre che sono ancora sveglio mi uccide"
Svolto l'angolo per entrare in cucina e quasi svenne quando se lo ritrovò davanti.
Nick era seduto su una sedia e guardava con sguardo rimproverante il ragazzo.
Alex prima di poter replicare qualsiasi cosa osservò l'amico.
Nick era un ragazzo di ventanni che aveva accettato di fare da tutore sia a lui che al fratello.
Indossava semplicemente un paio di jeans con una maglietta nera che gli metteva in risalto i muscoli dovuti agli anni di palestra e i suoi capelli biondi erano pettinati
nonostante l'ora.
Era un ragazzo bello che non aveva mai avuto problemi con le ragazze.
-Ma tu non dormi mai?!- urlò Alex.
-Per tua sfortuna ti ricordo che io non posso dormire-disse il ventenne serio -Cosa e successo,hai avuto problemi?-
-Quattro membri della Sede mi hanno individuato ma sono riuscito a sbarazzarmene.Non sanno la nostra identità ne la nostra posizione.Pensano che ci siamo stabiliti
temporaneamente qui.-
-E devono continuare a crederlo,da oggi niente attacchi notturni.Dovrai subire la fame per un pò. Devono pensare che ci siamo spostati.-
Alex sbuffò,amava volare nel cielo di Roma con la notte che lo rendeva invisibile ma sapeva che aveva anche ragione Nick.
Un corvo entro dalla finestra andando a sbattere contro il frigorifero.
Alex si mise a ridere insieme a Nick.
-Cosa ridete stronzi!-gracchiò l'animale -Non lo visto,questa cucina e troppo piccola non riesco ad atterrare senza sbattere!-
Il corvo cominciò a mutare:
le ali nere si trasformarono in mani,le zampe in piedi.
Una creatura alta una decina di centimetri ora vi era al posto del corvo.
La sua pelle era sul grigio,aveva orecchi appuntite e due paia di ali da insetto apparirono sulla sua schiena.
Infine aveva gli occhi gialli con le pupille rosse.
-Stupido elfo scuro- disse Nick mentre andava nell'altra stanza.
-Ei!La mia è una fiera razza delle tenebre!Le nostre capacità mutaforma sono conosciute in tutto il mondo!- urlò la creaturina volando vicino a Nick per prenderlo a pugni,con
risultato che se lo levò di dosso con una schicchera.
-Alex!Nick fa il prepotente- gracchiò posandosi sulla spalla di Alex.
A Alex sfuggi una risata-Dai Vert,e solo stanco.-
Vert spalancò gli occhi -Lui stanco?Ma se non può dormire!Come fa a essere stanco!-
In effetti Vert aveva ragione ma non gli diete corda.
-Comunque Alex,ho trovato un nuova anima da sgranocchiare.-
Alex lo guardò,lo conosceva praticamente da quando aveva memoria.Aveva accompagnato lui e suo fratello da quando erano piccoli.
Vert spesso faceva da ricercatore,cercava persone dall'anima forte  o saporita in modo che Alex potesse cibarsene.
Sapeva che era una cosa brutta ma altrimenti sarebbe morto. 
-Vert,per un pò non potrò mangiare.La Sede a scoperto che sono a Roma anche se non sa la mia identità ne il luogo dove vivo.-
-Be,allora e semplice.Basta non farsi vedere- disse con un sorriso sadico Vert mentre si strofinava le mani.
-Si,si.Ne parleremo domani.-  disse Alex salutando Vert.
Entro nella sua stanza.
Tutto era disordinato,con libri e magliette a terra..
Un piccolo televisore al plasma spiccava sulla parete bianca della camera con sotto una playstation3.
Si sdraiò sul letto estraendo da sotto il cuscino un libro.
EQUILIBRIO.
Questo era il titolo.
Ma era un libro speciale e unico nel suo genere,infatti i normali essere umani non potevano vederlo.
Ma lui non era umano,cioè non completamente.
Nel libro aveva letto le origini di tutto.
Luce e Tenebre,due forze uguali e contrarie.
Da esse nascerono le varie razze:
Elfi,Fate e Angeli sotto lo stemma della luce.
Vampiri,Licantropi e Mietitori sotto lo stemma delle Tenebre.
Naturalmente ce ne sono molte altre sotto la luce(o le ombre) dei due stemmi,ma queste sei sono le più importanti.
Un'ultima razza spiccava sotto un terzo stemma,Il crepuscolo con razza gli umani.
Creature in continuo bilico tra la luce e le ombre e sempre presi di mira da questultimi.
Molte guerre ci furono tra luce e tenebre,molte altre ci furono tra le tenebre stesse(fra vampiri e licantropi).
Questo durò finchè anche gli umani non si unirono alla guerra alleati con la Luce.
La Sede,questo è il nome dell'organizzazione che ci bracca negli ultimi mille anni,trasformandoci da predatori a prede.
Le razze delle tenebre dovettero nascondersi fra gli stessi umani per fuggirne.
Solo una non teme la sede ancora oggi,i mietitori.
Immortali al tempo come qualunque altra specie delle tenebre e luce,loro sono i più forti,a tal punto da potersi scontrare con gli Angeli stessi.
Mentre gli ultimi sono aggraziati e puri,portatori di vita i mietitori(o shinigami in Giappone) sono creature alte 2 metri con lunghe braccia,neri e deformati e portatori di morte.
Infatti loro si nutrivano delle anime delle persone,oppure in alcuni casi della loro paura o rabbia.
Lui apparteneva alla razza dei mietitori...o almeno a metà.
In fatti lui era mezzo mietitore e mezzo umano.
Suo padre era uno shinigami potente ma che sparì dopo aver messo incinta la madre una seconda volta,dando alla luce suo fratello Daniel(anche lui mezzo mietitore).
Purtroppo la madre morì nel parto e si ritrovarono per strada rifiutati sia dagli  umani e sia dai Mietitori per via del loro mezzosangue.
Infatti le creature mezzosangue erano sempre state rifiutate da tutti.
Fu in quei giorni che incontrò Vert,se non fosse per lui avrebbe avuto molti problemi nel sfamare lui e suo fratello mentre doveva fuggire alla Sede.
Per fortuna alla fine con il tempo(e con l'incontro di Nick) si era sistemato tutto.
Chiuse i libro e lo rimise sotto al cuscino.
Gli occhi si fecero pesanti,si addormento subito mentre le tenebre lo circondavano silenziose.




  
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