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Autore: _BlackAngel16_    03/08/2014    1 recensioni
" Avevamo tolto i mattoni dal muro che proteggeva i nostri cuori, usandoli per costruire un magnifico castello. Neanche a metà e il castello è crollato. Hai ricostruito il tuo muro, lasciandomi incapace di aiutarti. Incapace di amarti come vorrei.
Ho fatto di tutto per conquistarti, per vincere questa guerra d'amore e, finalmente, completammo i nostro castello. Mano nella mano, vivremo nel nostro castello di mattoni"
Genere: Erotico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo
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Capitolo 4: Nuovi coinquilini

 

Una nottata passata con l'insonnia e una domenica mattina iniziata con un temporale. Perfetto! Veramente bello vedere le spiagge di Miami popolate da lampi e pioggia.

Non sento nessun rumore, Jennifer deve essere già andata a lavoro. Gestisce un negozio di musica dove vende strumenti e cd, prima o poi le chiederò di darmi un posto, non so come rifornire il portafoglio senza i miei a darmi qualcosa.

Mi tolgo di dosso le coperte con una gamba e vado in bagno per farmi una doccia. Sciolgo i lunghi capelli e mi precipito sotto l'acqua calda Credevo che con la doccia i miei pensieri si sarebbero calmati e invece stanno moltiplicando!

-Mi sembri un po' troppo sveglia per cascarci pure tu-

-Gli piace giocare con le ragazze-

Cosa voleva dire Castiel con quelle parole? E perchè mi ha baciata quando Ambra mi ha aggredita? Cretina, non era un vero bacio! Era un semplice bacio sulla guancia, tutto qui. Grazie caro grillo parlante -o comunemente chiamato Coscienza- ora si che mi hai illuminato. Oh, ammettilo Megan. Ti sarebbe piaciuto un suo bacio. Stai zitta coscienza!

Esco dalla doccia e mi copro con un morbido asciugamano azzurro, lego i capelli bagnati in una coda disordinata e scendo le scale con la voglia di vivere di un bradipo dirigendomi verso la cucina.

Presa la mia tazza di caffè e il mio croissant al cioccolato, mi butto sul divano e accendo la tv con l'intenzione di oziare tutto il giorno. Faccio zapping per un po fin quando non trovo qualcosa di passabile. Mettere un programma decente alle 10 del mattino no, eh? Solo telenovele argentine, ma a chi interessano?

A furia di sentire tutte quelle moine mi è venuto sonno ma appena chiudi gli occhi il mio telefono inizia a vibrare. Guardo il display del telefono trovando un messaggio da Jennifer.

-Tesoro da sta sera avremo ospiti quindi preparati. Sii decente <3-

Ospiti? << Che palle!! >> Mi alzo controvoglia dal divano, ricadendoci sopra e sbattendo la testa al bracciolo. Che genio che sei Megan, veramente.

Salgo le lunghe scale di casa per arrivare fino al terzo piano della villa. Non sono ancora abituata a vivere in una casa così grande, pur essendo figlia di milionari. Si certo, ho ville immense sparse per tutto il mondo ma non sono mai andata d'amore e d'accordo con miei quindi ho sempre preferito vivere in un appartamento di New York con mio fratello maggiore, e ancora la zia non vuole dirmi perché ha venduto l'appartamento in cui vivevamo fino a ieri per prendere questa casa! Ieri notte mi ci sono addirittura persa, ci sono scale e porte dappertutto. Forse dovremmo assumere qualcuno per pulirla...

Dopo aver passato più di mezzora ad aprire porte che portavano a stanze vuote, aver scoperto l'esistenza di “scale-scorciatoie” e di una biblioteca, sono finalmente riusciate a trovare la porta della mia stanza. Terzo piano, in fondo al corridoio a destra! Spera di ricordartelo, smemorata senza senso dell'orientamento.

La stanza è completamente sommersa da scatoloni e vestiti sparpagliati qua e la, se mio fratello Viktor fosse qui si sarebbe già suicidato vedendo tutto questo casino. Apro l'armadio e vengo travolta da un uragano di vestiti appallottolati e poi buttati li dentro con noncuranza. Forse dovrei piegarli... e anche buttarne qualcuno... Prendo tutti i vestiti, anche quelli che stanno per terra e tra gli scatoloni, e li ripongo sul letto piegandoli uno per uno. Dopo averli provati tutti ovviamente, decido di mettere un paio di shorts verde acqua e una

maglietta bianca annodata un po' più sopra dell'ombelico.

Mi butto sul letto a peso morto, maledicendo la lucina blu del telefono che continua ad accendersi e spegnersi. << Uff... Tanto non ti leggo messaggio! >> Mi giro dall'altra parte ma il telefono inizia a vibrare. << Oh, maledizione! >> Prendo quel dannato aggeggio e guardo i messaggi ricevuti. Dieci, di cui nove di Rosalya e uno di.... Oh... No, no, no, no, non può essere lui...

Buongiorno Megan... Ti va di uscire insieme questo pomeriggio?”

Non so che risposta dagli, digito frettolosamente il numero di Rosa aspettando una sua risposta. << Rispondi, maledizione! >>

-Rosa, ho bisogno di te...-

-Buongiorno anche a te Megan, ho dormito benissimo grazie per avermelo chiesto!- Lei e la sua solita vocina da “i miei genitori mi hanno educata sai?”

-Vuoi ascoltarmi o no?-

-Si si, dimmi...-

-Lysandre mi ha chiesto di uscire... non so cosa rispondere, dammi un consiglio-

Tu... Tu... Tu...

Oh benissimo! Proprio ora doveva chiudere la chiamata! Che razza di amica.

E' arrivato Leigh, non posso più stare al telefono<3 -Rosalya”

Torno nuovamente in salotto e mi butto sul divano, con più delicatezza di prima, e accendo la tv su un programma di musica dove ovviamente nessuna canzone rientra nel mio genere.

Zia mi ha detto che gli ospiti sarebbero arrivati di pomeriggio quindi mi ritrovo tutta la mattina da sola. E io mi sto già annoiando a morte! Mi dimeno sul divano come una bimba che fa i capricci sparando calci pugni qua e la.

Chissà chi sono gli ospiti... Magari quella pazza ha trovato un fidanzato e ora lo porta a casa per cena insieme a qualche amico. Mi farebbe piacere vedere Jennifer con qualcuno accanto, ha sempre vissuto da sola e io starò qui solo per due anni e poi.... Io voglio fare la damigella d'onore! La zia è una bella donna, lunghi capelli neri e occhi verde foresta, non è molto alta ed ha un corpo stupendo, con le forme nei punti giusti. E ha anche un bel carattere, è dolce, simpatica, estroversa, gentile... Tutto il contrario della sua amata nipote! Quando abitavo a Dallas veniva spesso a trovarmi e i miei amici la scambiavano per una diciottenne! Ma in fondo è difficile dire a prima vista che abbia quasi trent'anni.

Un rumore di chiavi mi risveglia dai miei pensieri, zia deve essere rientrata dal lavoro. << Salite le scale e girate a destra, troverete il soggiorno. Mettetevi pure comodi ragazzi, ormai è casa vostra! >> Casa vostra? Ma cosa... Dall'entrata al piano di sotto sentono altre due voci, più basse di quella sempre euforica di mia zia, ma non capisco cosa dicano. Vado verso le scale quando trovo due ragazzi fermi a metà scalinata. Il più alto è di spalle, girato verso l'altro ragazzo << Alexy mi spieghi quanto tempo ci vuole a mettere un cavolo di trolley su un gradino? >> L'altro ragazzo, Alexy credo, posso vederlo in faccia e dalla sua espressione si nota che dev'essere davvero infastidito dal rimprovero del moro << Calmati Armin! Non è colpa mia se le ruote si sono incastrate nel tappeto! >> Si passa una mano fra i capelli turchini, smettendo per qualche secondo di staccare il tappeto rosso dalle ruote del trolley.

<< Non preoccuparti ci penso io, è capitato anche a me quando sono arrivata >> Mi avvicino ai due e mi abbasso all'altezza della valigia, togliendo finalmente il lembo di tappeto dalla ruota << Fatto! >> Esclamo con un sorriso soddisfatto stampato sulle labbra. Il moro, di cui ora non ricordo proprio il nome ma mi pare si chiamasse Arminio, o forse Armando -Non sforzare troppo gli ultimi neuroni rimasti in quella testolina bacata che ti ritrovi- mi guarda con uno sguardo un po' strano, misto tra la gratitudine e la commiserazione. Diciamo uno sguardo che dice più o meno “ Oh, povera cara...” E probabilmente ho azzeccato perché il turchino mi è praticamente saltato addosso facendomi ruzzolare giù dalle scale sotto lo sguardo divertito del moro e della zia << Grazie, ti sono debitore! Senza di te Armin avrebbe continuato ad urlarmi contro! >> Scoppio a ridere per la reazione del ragazzo, seguita a ruota da tutti e due.

 

<< Ma davvero siete gemelli? >> Chiedo per la terza volta ai due. Sono diversissimi! << Si! E' la quarta volta che lo chiedi >> Risponde Armin ridendo, finalmente ho imparato il suo nome.

Dopo lo strano incontro sulle scale ho scoperto che Jennifer ha deciso di aiutare delle amiche , facendo il favore di ospitare i proprio figli fino alla fine della quinta liceo quindi vivremo insieme per un po'. Avrebbe potuto dirmelo prima però, soprattutto perché ora mi ritrovo a dover convivere sotto lo stesso tetto con tre ragazzi con il testosterone alle stelle!

Quella maledetta di donna ora mi ha lasciata da sola con due mezzi sconosciuti a cui devo far vedere le loro stanze, ma io non ho idea di quali siano! Santissimi numi, non bastava solo quel marmocchio tinto a farmi impazzire, ci si doveva mettere in mezzo pure la mia “adorata” zia!

<< Beh? Non ci fai vedere le nostre camere? >> Non potevi farmi domanda più sbagliata Armin. Mi alzo di scatto dal divano quasi ribaltando il tavolino con sopra i bicchieri << S-si! Se solo sapessi quali siano! >> I gemelli scoppiano a ridere, credo non abbiano mai visto una ragazza più maldestra di me! Da quando sono arrivati sono riuscita a far cadere un bicchiere, inciampare tre volte e sbattere la testa contro la porta della cucina. Credo che per loro non sarà una permanenza noiosa questa << Veramente, non so se zia Jennifer abbia scelto chi dormirà dove quindi, siccome questa casa non è un albergo, scegliete la stanza che preferite >> Li accompagno al piano di sopra e li lascio liberi di gironzolare tra le stanze -Non sono cani Megan!-

Mentre Alexy e Armin scelgono le loro stanze, io sono tornata in salotto e ho messo in ordine il tavolino rimettendo le bevande in cucina, insieme ai bicchieri sopravvissuti alla “Furia Megan” un nuovo tornado che dal giorno del mio arrivo sta colpendo Miami senza pietà. Mi siedo sul divano e, come farlo apposta, qualcuno bussa alla porta. Ma hai aspettato proprio il momento in cui mi sono seduta per bussare? Lascio, di nuovo, il mio comodo divanetto e vado di sotto ad aprire.

<< Tu cosa ci fai qui? >> Urlo, dopo aver visto chi si trova dietro la porta << Potrei farti la stessa domanda Nixon! >>

<< Io abito qui Castiel >> Rispondo freddamente.

<< Allora sarai contenta di vedermi 24 ore su 24, novellina >> Maledizione! Proprio lui doveva vivere qui, fra tanti ragazzi che ci sono negli Stati Uniti!

 

<< Ti ho detto che quella è la mia stanza! >> Certo che questo qui è proprio duro di testa!

<< Ma la voglio io! >> Castiel si è piazzato in camera mia, affermando che quella è la stanza più grande e che spettava a lui visto che è il più grande fra i quattro. Ma vedi tu che razza di ragionamenti da bambino! E meno male che fino a ieri pensavo fosse un bravo ragazzo, marmocchio gli sta proprio a pennello!

<< C'è abbastanza spazio per poter mettere le mie chitarre quindi sposta le tue cose in un'altra stanza! >>

<< Arrivi per ultimo e pensi che tutti facciano come vuoi tu? Scordatelo marmocchio, le tue chitarre puoi metterle nelle stanza al piano di sopra insieme alle mie. Ora sloggia! >> Prendo Castiel per la maglietta e lo sbatto, letteralmente, fuori dalla mia stanza chiudendo la porta a chiave, che razza di presuntuoso! << Ah, l'amore a prima vista! >> Sento esclamare dal corridoio << Amore un corno Alexy!! >> Rispondo infuriata da dentro la mia camera, ricevendo per risposta un “ Io non mi innamorerò mai di quella li!” da Castiel. Eppure qualche minuto prima faceva apprezzamenti poco casti su di me con Armin, veramente un marmocchio.

Ho passato metà serata a discutere con quella testa bacata, a quel ragazzo non va bene proprio nulla!

E' quasi mezzanotte e, non riuscendo a dormire come sempre, stupida insonnia, vado in bagno a farmi la terza doccia della giornata. Sarebbero solo due se Castiel non mi avesse rovesciato addosso un intero barattolo di maionese e ketchup. Metto una canzone a caso dal telefono e mi infilo sotto il getto caldo dell'acqua, canticchiando qualche verso della canzone. << Non immaginavo fossi messa così bene di corpo! >> Mayday Houston, abbiamo un problema!

 

Angolo Autrice:

Vi prego, non aggreditemi! Ho fatto un ritardo madornale ( mi sono completamente dimenticata della fanfiction T.T ) e non avevo idea di cosa scrivere, infatti questo capitolo a mio parere fa veramente schifo... Ringrazio chi ha il coraggio di leggere la mia storia, chi ha recensito ( solo una per ora, grazie RandomWriter <3 ) e chiunque l'abbia messa nelle preferite o nelle segiute

Ciaoo<3

  
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