Storie originali > Fantasy
Ricorda la storia  |       
Autore: Selene6    03/08/2014    5 recensioni
Morire per qualcuno è facile sapendo che il tuo ricordo non svanirà mai, ma non sempre le cose sono semplici come sembrano.
Tre talismani, una poesia vecchia secoli, un mago ed una ladra: controllare il Tempo è un potere troppo grande, ma per poterlo distruggere occorre grande intelligenza, un grande potere, ma anche una grande volontà.
Storia partecipante al contest "AAA protagonista cercasi" di Mariam_Kasaniga
Genere: Fantasy, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

                                                                                     La foresta del Tempo


Correre a perdifiato in quella foresta non era certo una delle mie aspettative di vita di quando ero bambina, eppure era ciò che mi riusciva meglio.
Voltai leggermente la testa per cercare di scorgere con la coda dell'occhio i miei inseguitori senza distrarmi dalla mia attenta osservazione del folto della foresta; non potevo concedermi il lusso di perdere di vista l'intrico di rami, radici, ciottoli e buche che era Timewood, soprattutto di notte.
Vidi dietro di me le Guardie Imperiali che incespicavano nel sottobosco; indossare corazze di ferro e cercare di tenere in pugno lunghe e pesanti lance non era certo consono per un inseguimento, in particolare nel fitto di un bosco.
Ormai ero al sicuro, ancora pochi minuti di corsa e mi avrebbero perso di vista, dopodiché sarei potuta tornare al mio eterno vagabondaggio.
Rallentai la mia corsa per potermi nascondere dietro un gruppo di arbusti e aspettare che le guardie mi passassero davanti, ma venni bloccata da qualcuno che mi afferrò per la vita tenendomi una mano sulla bocca per evitare che urlassi.
Ero stata colta alla sprovvista, adesso sarei stata consegnata all'Impero e mi avrebbero certamente giustiziata per tutti i miei furti. Non riuscivo a crederci. Dieci anni della mia vita passati a scappare e un solo istante perchè tutto finisse.
Ero talmente assorta dai miei pensieri che, all'inizio, non mi resi conto che la persona che mi aveva immobilizzato, mi stava trascinando proprio dietro gli arbusti che avevo notato poco prima.
“Non voglio farti del male, Nivia.”
Spalancai gli occhi, come sapeva il mio nome? Il mio vero nome. Le uniche persone che lo conoscevano erano ormai... sparite.
Non mi fidavo di quest'uomo, ma non avevo alternative se non aspettare che le guardie se ne fossero andate.
Sentii il suono delle armature che cozzavano con gli alberi, rimanemmo nel silenzio più assoluto aspettando che il rumore passasse; quando finalmente la foresta tornò quieta come al solito diedi un morso alla mano che mi tappava la bocca e con uno scatto mi allontanai da quella figura. Istintivamente la mia mano scivolò sul medaglione che portavo al collo, ma non lo utilizzai, prima dovevo capire chi fosse quell'uomo avvolto in uno spesso mantello nero, con un legaccio in vita dorato.
“Chi sei? Come fai a conoscere il mio nome?” Nascosi il nervosismo dietro a quella fredda maschera che portavo da quando mi era stato strappato tutto ciò che avevo di caro.
“Ti ho detto che non ti farò alcun male, non preoccuparti, Niv... Oh, forse non dovrei chiamarti così, meglio Katya? Oppure Cleo? Jin, Ambra, Silf... Dimmi tu come preferisci.”
Dalla sua voce trasparivano sarcasmo e ansia. Sembrava voler correre via da lì il prima possibile. Cercai di ricordare se fosse qualcuno di coloro che avevo derubato, ma non era facile capirlo visto che il cappuccio del mantello gli copriva interamente il volto.
Eppure chiunque fosse, sapeva tante cose di me, conosceva tutti i nomi con cui mi ero presentata nei vari villaggi del Regno dell'Est.
“Tu dimmi chi sei. E come fai a conoscermi, altrimenti io...” Fui interrotta dalla sua risata.
“Tu cosa? Cercherai di bloccarmi nel tempo? Non sono uno sciocco ragazzina. E tu non sei l'unica ad avere un talismano.”
Questo mi sconvolse. Come sapeva del potere del talismano? Io ero l'unica persona a conoscerlo... Almeno così credevo.
Vedendo che non mi accingevo a rispondergli, l'uomo rise: “Come immaginavo. Non sai nulla, sei solo stata molto fortunata, o molto sciocca.” Mentre parlava si tolse il cappuccio e finalmente potei vederlo in volto.
Aveva lunghi capelli neri che circondavano una pelle bianca come l'avorio. Portava degli orecchini d'oro a forma di stella a sei punte. I suoi occhi erano verde smeraldo e aveva un tatuaggio sulla palpebra destra che rappresentava la stessa stella degli orecchini.
Mi sorrise, ma era evidentemente un sorriso stanco e quasi costretto dalla cortesia.
“Senti, non ho molto tempo. Ti ho detto che non ti avrei fatto del male ed è quello che intendo fare, ma purtroppo mi serve che tu mi segua.” Il sorriso si spense e il suo viso divenne serio.
Avevo già visto quella stella, ma non riuscivo a ricordare dove. In ogni caso volevo prima capire come facesse a sapere tutte quelle cose su di me, prima di poter decidere se seguirlo o no: “Io non ho la benché minima intenzione di seguirti se tu prima non rispondi alle mie domande. Cosa sai di me? Come fai a conoscere i poteri del talismano? E chi sei tu?”
Scosse la testa alzando gli occhi al cielo: “Ragazzina. Avevo capito che saresti stata un problema fin da quando ho iniziato la tua ricerca. Una venticinquenne, figlia dei famosi Consiglieri Traditori, Amber e Krin, una ladra dai capelli di fuoco e occhi... indemoniati, così ti hanno definito. Non potevo aspettarmi niente di meno.”
Spalancai gli occhi, sapeva tutto di me. Il mio passato, i miei genitori, persino la mia età. Scossi la testa e ripresi il mio solito sguardo glaciale, non mi sarei fatta sconfiggere così facilmente.
Lui scosse la testa: “Smettila di essere così testarda! Ti spiegherò tutto, ma non ora, non qui.” I suoi occhi divennero dorati, lo stesso colore dei miei quando utilizzavo il potere del talismano.
“Voltati.”
Davanti a me c'era l'uomo, tempo di un battito di ciglia e lui sparì, eppure la sua voce l'avevo sentita da dietro prima che lui svanisse. Mi voltai e lo vidi. Ormai ne ero certa. Aveva un talismano, ma non con lo stesso potere del mio.
Forse ne conosceva l'origine, mi ero sempre chiesta da dove provenisse e perchè fosse stato realizzato, ma ogni volta che tentavo di trovare delle risposte ero stata costretta a scappare da quel luogo per non essere imprigionata e giustiziata. Eppure ero stata istruita a cercare una soluzione ad ogni quesito, i miei genitori mi avevano sempre insegnato a cercare una risposta spingendomi anche oltre ciò che era lecito o conveniente. Era stato questo a causarne la morte tanti anni prima.
Quel giovane uomo mi conosceva e questo era inaccettabile: “Se ti seguirò giuri di non rivelare a nessuno la mia identità? E di spiegarmi come hai fatto a sapere così tanto su di me e sul talismano?”
Lui sorrise ed annuì: “Certo. Adesso seguimi.”
Si voltò e camminò spedito nella foresta, io lo seguii finchè non arrivammo ad una sorta di taverna. Aveva l'aspetto di una taverna, e un'insegna con scritto: “Il dolce ricordo-taverna della stella”
Era antica, impolverata e ricoperta di rampicanti. Ma scorsi sotto lo strato di polvere il simbolo della stella a sei punte.
“Cos'è questo posto?”
Non si voltò neanche. Entrò nella taverna sparendo nell'oscurità.

   
 
Leggi le 5 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: Selene6