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Autore: SynysterIsTheWay    03/08/2014    4 recensioni
L'amore devastante è quello che non può essere urlato al mondo. Quell'amore segreto, che nessuno sa. Quell'amore così profondo, quanto distruttivo. Quando due mani, non possono ricongiungersi in alcun modo, ma possono sentirsi anche senza toccarsi. Brian ed Haven lo capirono subito, che i loro, non erano semplici sguardi. Capirono...che riuscivano a vedersi nei propri occhi, ma Haven è la moglie del suo capo. Del boss della mafia più temuto di Huntington Beach. Brian non può tradire l'uomo che considera come un padre, da anni. L'uomo, che gli ha dato un tetto sopra alla testa e due pasti caldi al giorno. L'uomo che era il migliore amico di suo padre. Riuscirà Brian a placare la sua sete d'amore e a trattenere i suoi istinti, vedendo la donna che ama, tra le braccia di un altro? Lo scoprirete, solo vivendo la storia nei panni dei due protagonisti.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Synyster Gates, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate, Violenza
Capitoli:
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19° On any given day...I'll take it all away.







 
La vera felicità non è in fondo a un bicchiere, non è dentro a una siringa: la trovi solo nel cuore di chi ti ama.
(Jim Morrison).






Fisso continuamente il soffitto non riuscendo a voltarmi
contro il corpo di mio marito, accanto al mio.
Stéphan sta dormendo beato mentre io credo che l'insonnia stia avendo la meglio su di me.
Johnny ieri è quasi impazzito. Ci sono volute diverse ore per calmarlo fin quando poi Brian ha deciso
di chiamare Hayley ed Helena per capire al meglio la situazione.
Helena ha spiegato al meglio ogni singolo dettaglio della vicenda ma ha chiesto ai ragazzi di non far nulla
contro il proprio capo o avrebbero messo a rischio la propria vita.
Resta il fatto che i ragazzi hanno deciso ben presto di uscire dai giochi ma per farlo hanno bisogno di svolgere
altre missioni in modo da avere abbastanza soldi per andare via da qui e migliorare la propria vita.
Per Brian però è tutto ancora così difficile che non sa più cosa fare. Ovunque si volti non fa altro che ritrovare
dolore su dolore. Dopo l'accaduto con me sembra esser maturato di più ma non sono ancora del tutto sicura che
abbia ricominciato a vivere al meglio.
Secondo me, ci sono dei blocchi che dovremmo colmare insieme ma che non ci riusciremo mai. Tra di noi ormai è tutto
finito e lui mi ha detto esplicitamente di non provare più nulla nei miei confronti.
Forse, quello che lui pensava fosse amore, non lo era mai stato. Doveva solo capirlo meglio.
Se non altro, la mia Hayley adesso sembra sentirsi meglio. Aveva proprio bisogno di sfogarsi un po' e dopo averlo fatto
con me ne ha approfittato per sfogarsi anche con gli altri.
Tutti erano attenti alle sue parole e per tutta la sera non abbiamo fatto altro che abbracciarla.
Abbiamo cercato di farla ridere ma Brian invece è rimasto tutta la sera in terrazza a fumarsi una sigaretta.
Non sono stata capace di seguirlo o raggiungerlo ma sapevo che lui non era riuscito ad incassare il colpo.
Anche gli altri stavano male e su questo non ci piove ma...Brian ne soffriva come un cane.
Mi ero limitata a fissare le sue spalle larghe ed il fumo che continuava a fuoriuscire dalle sue belle labbra mentre dentro
immaginavo già cosa potesse avere.
Mi ha fatto male vederlo in quello stato, ma loro dovevano sapere. Dovevano sapere che colui che alle apparenze poteva
sembrare un uomo tranquillo...in realtà, era stato capace di violentare una ragazzina.
Io ne sono rimasta sconvolta ma un po' me lo sarei aspettato. Mi ha picchiata così tante volte che ho perso il conto ormai.
Sconvolta da tutte queste situazioni, mi alzo improvvisamente dal letto, dirigendomi verso la terrazza ed iniziando a disegnare
per rilassarmi.
Nel momento stesso in cui prendo un pennello tra le mani, mi ricordo di quando quel giorno io e Brian ci imbrattammo di colori
a tempera.
Fu davvero un bel momento, ma ci volle un attimo per mandarlo a puttane.
Disegno un semplice paesaggio ma non riesco a finirlo. Scoppio improvvisamente a piangere, rendendomi conto di quanto
in realtà la mia vita faccia schifo.
Avevo solo una persona che riusciva sempre a farmi rinascere ed è la stessa persona che ha avuto il coraggio di tradirmi.
A volte penso che forse ha ragione lui. Forse sono io che mi limito senza pensare al fatto che lui era semplicemente ubriaco.
Ma come potrei mai anche solo pensare di toccarlo se la paura che possa avere il profumo di un'altra ragazza addosso continua a
farmi morire dentro?
Mi lascio scivolare sul pavimento, ma ben presto due enormi braccia mi stringono da dietro facendomi sentire al sicuro.
Mi volto di scatto mentre osservo Brian contrarre la mascella.
Presa dai continui brividi che mi provoca la sua pelle contro la mia, mi allontano di scatto da lui, sentendomi come se avessi
preso una scossa.
-Perché stai piangendo?-
-Brian...che...che...che ci fai qui?-
-Sapevo che ti avrei trovata qui.-
-E...cosa cerchi da me?-
-Nulla, non voglio vederti piangere.-
-Non avevi detto che ti era passata?-
-Ma...questo non vuol dire che mi faccia piacere vederti piangere.-

E come al solito, mi basta osservare un suo sorriso per sciogliermi come ghiaccio al sole.
Mi allontano il più possibile da lui e dalla sua pelle, desiderando solo il contrario. Ma cosa sto dicendo? Io dovrei
solo odiarlo per ciò che mi ha fatto!
Brian mi si avvicina prendendomi un polso, senza darmi la possibilità di allontanarmi ancor di più dal suo corpo.
Mi asciuga le lacrime con i suoi polpastrelli, ricominciando a sorridere.
-Si, sei più bella quando sorridi.- Borbotta, facendomi arrossire.
Io abbasso con velocità lo sguardo, con la paura che se solo provassi a guardarlo negli occhi potrei rendermi conto
del fatto che in realtà...tra di noi non è mai svanito nulla.
-Haner, con me queste cose ormai non funzionano più.- Sbotto acida, cercando di sembrare abbastanza forte.
-E cosa funziona adesso?-
-Assolutamente niente. Basta solo non tradirmi.- 
Brian deglutisce, serrando poi la mascella. Sento che le mie parole questa volta lo hanno fortemente ferito.
Ammetto di esser stata un po' cattiva ma non sarei riuscita a dirgli altro. 
-Tu...piuttosto, hai già conosciuto qualcuna?- Gli domando, cercando di sbollire la situazione.
-Mh, direi di si.- 
-Bene...- Qualcosa dentro di me ha emesso un boato assurdo.
Per quanto stia cercando di far finta che la cosa mi faccia piacere, dentro di me sto quasi per esplodere.
Muoio lentamente, alzandomi poi dal pavimento sentendo le lacrime asciugarsi sul mio viso.
Per un attimo, mi sono chiesta del motivo per cui gli ho fatto una domanda del genere, ma poi ho capito 
che la mia mente e il mio cuore non vanno per niente d'accordo.
Sono così discordi tra di loro che potrebbero mettersi a tavolino per farmi esplodere il cervello.
-Sembri un po' delusa...- Ammette il ragazzo, continuando ad osservarmi.
-No, al contrario. Sono felice per te, davvero.- Mento, cercando un modo per poter sviare con velocità la situazione che sta
diventando a dir poco pesante.
-Ehm...ma...adesso, è meglio che vada da Stéphan...si sarà svegliato e darà di matto se non mi troverà a letto.- Balbetto, scontrandomi
poi dal petto di Brian.
-Sta lontana da lui il più che puoi. Non voglio che...ti tocchi senza il tuo volere.-
-E' mio marito, Brian...se non mi tocca lui, chi vuoi che lo faccia?- Sbotto acida, voltandomi verso l'uscita e dirigendomi verso
la mia camera.
Mi sento così vuota da non riuscire neanche a sentire le lacrime che stanno ricominciando a rigarmi il volto.
E' incredibile come quel ragazzo, nonostante tutto, riesca a rendermi sempre più vulnerabile.
Con i palmi delle mie mani, mi asciugo le lacrime, tornando poi a letto con Stéphan.
L'uomo si sveglia, voltandosi verso di me e sussurrandomi un buongiorno a dir poco caloroso.
Io vorrei soffocarlo con un cuscino dopo ciò che ha avuto il coraggio di fare a Hayley, ma dovrò accontentarmi di stargli accanto
da brava moglie facendo finta di non conoscere la verità sul suo conto.
Per quanto potesse sembrare un pezzo di merda...dopo questa, mi è proprio scaduto.
Gli sorrido indossando una delle mie maschere, mentre lui poggia lentamente le sue labbra sulle mie.
All'improvviso, mi sento strana.
Mi sento come se fossi stata io a tradire Brian.




















***










Quando Stéphan è uscito di casa dicendo che sarebbe tornato l'indomani pomeriggio, Helena ed Hayley sono subito
venute a trovarmi.
Vedendole tutte vestite con fomalità, mi sono chiesta dov'è che dovessero andare ma non ho avuto il coraggio
di chiederlo direttamente a loro.
So che farebbero qualsiasi cosa pur di portarmi via con loro.
Sono delle ragazze davvero eccezionali...farebbero di tutto pur di aiutarmi e con il tempo stiamo diventando sempre
più amiche.
Entrambe, entrando nella mia camera, danno subito un'occhiata veloce al mio armadio.
Le due ragazze iniziano a prendere i miei vestiti più belli e preziosi, distendendoli poi sul letto matrimoniale.
Comincio seriamente a spaventarmi. Quando queste due si mettono in testa una cosa, è quasi impossibile fermarle.
-Ragazze, ma si può sapere cosa state facendo?- 
-O forse il blu...tu che dici Hayley, il blu potrebbe essere più adatto?- Domanda Helena all'amica, ignorandomi completamente.
-Ragazze...- Riprovo ma loro sono intente a lanciare altri vestiti dall'armadio al mio letto.
-Cosa dici Hayley? Preferisci il bianco? Ma così sembrerà una verginella!- 
-Ragazze!- Urlo questa volta, attirando l'attenzione di Helena e quella di Hayley non appena l'amica sembra indicarmi.
Hayley e Helena si cuciono la bocca, osservandomi poi come se avessi fatto chissà cosa.
In realtà, stavo solo cercando di attirare la loro attenzione.
-Volete spiegarmi cosa state facendo? Davvero, a volte proprio non vi capisco!- Esclamo, vedendo le due ragazze sorridere.
-E dai Haven, ti stiamo solo scegliendo un vestito adatto...-
-Questo lo avevo capito Helena, ma non ne capisco il motivo. Non devo fare niente se non segregarmi fra le mura di questa casa.-
Le due ragazze si scambiano uno sguardo complice per poi riportare i loro occhi su di me.
Sto seriamente iniziando a spaventarmi.
-Non credo che questa sera resterai chiusa qui dentro...piuttosto, Hayley ha proposto questo splendido vestito
in seta nero ed io sono totalmente favorevole alla scelta.- Continua Helena, porgendomi il vestitino nero che però rifiuto di indossare.
-Che significa che questa sera non resterò chiusa qui dentro?! Ragazze, cosa state combinando?-
-Perché dovremmo avere sempre secondi fini? Insomma Haven, vogliamo solo portarti con noi ad una semplice festicciola tra amici!-
-Oh, no, assolutamente no! Non sono fatta per le feste caotiche...-
-Ma ti ho già detto che è una festicciola tra amici!-
-Quante persone sarete più o meno?-
-Mah...non più di una ventina.-
-Ci sarà tanto alcol?-
-No, è una festa tranquilla...niente alcol, fumo e tutto ciò che tu non sopporti.-
Potrei anche accettare, ma il problema è che non so neanche chi è che festeggia. Non posso presentarmi di certo da estranea a casa
di una persona...
-Di chi è la festa?-
-Ehm, amici di amici.-
-Dov'è?-
-Poco distante da Huntington Beach.-
-Faremo tardi?-
-Scherzi? Torneremo a casa all'ora delle galline!-
Helena non me la conta giusta. Ho come l'impressione che lei ed Hayley stiano cercando un modo per farmi conoscere
qualcuno di nuovo ed aiutarmi a dimenticare il più possibile quel mafioso da strapazzo.
A parer mio, è una battaglia già persa dal principio.
-Mh...non lo so ragazze. E' che sta succedendo tutto così velocemente che avrei solo bisogno di rallentare un po'.-
-Haven, se pensi che ti lasceremo ancora qui dentro a piangere beh, mi dispiace cara mia, ma ti sbagli di grosso. Hai bisogno
di conoscere qualcuno e Brian deve capire di averci perso davvero tanto!-
Ecco, lo sapevo. 
-Io non devo dimostrare niente a nessuno.- Borbotto, abbassando lo sguardo.
-Questo lo sappiamo, ma quel figlio di una buona donna deve capire cos'è che ha perso per una grande cazzata che avrebbe potuto
evitare! Cosa vuoi fare eh,Haven? Restare qui dentro a consumarti mentre lui se la fa con chissà quante altre belle ragazze? No, tu devi
essere quel tipo di ragazza che può andare avanti senza voltarsi mai indietro. Sentimenti a parte, stasera ci divertiremo. E si cazzo, 
se trovi anche un bel ragazzo, te lo limoni senza problemi!- 
Sorrido leggermente alle parole di Helena, rendendomi conto del fatto che in realtà lei ed Hayley stanno solo cercando di farmi andare
avanti senza fare passi indietro.
Un po' mi dispiace deluderle. Si stanno facendo in quattro per me e dopotutto non credo sia qualcosa di preoccupante
una semplice festicciola tra amici intimi, no?
Sospiro, dandogliela vinta.
-Posso stare tranquilla?- Domando ad Helena vedendola poi annuire insieme ad Hayley.
-Questo è un si?-
-Si.-
Le due ragazze mi avvolgono in un abbraccio, tirandomi subito su di morale.
All'improvviso però, entrano Jimmy e Johnny in camera, osservandoci con uno sguardo a dir poco buffo.
-Ma che state facendo da tre ore qui dentro?- Domanda James, inarcando un sopracciglio.
-Ma di che ti impicci,eh Sullivan? Lasciaci spettegolare tra amiche!-
-Quando le donne trascorrono del tempo insieme, gli uomini devono sempre preoccuparsi. E' la legge, James.- Continua Johnny, 
beccandosi poi uno schiaffetto amichevole sulla spalla, da parte di Rev.
-Fuori di qui, dobbiamo vestirci!- Urla Helena, cacciando via sia Jimmy che Johnny che si ritrovano ben presto fuori dalla camera.
-Le donne e la loro passione per la moda...e comunque, potete anche spogliarvi davanti a noi. Dopotutto, siamo amici.-
-James, non ci provare o dico tutto al mio Matthew!-
-Come non detto.-
Io e le ragazze scoppiamo a ridere osservando Jimmy alzare le mani in alto, discolpandosi.
Arrivati alla villa con piscina in cui si sta svolgendo la festa, sbarro gli occhi, aprendo di scatto la bocca osservando un ragazzo
lanciarsi in piscina dal tetto dell'abitazione.
C'è puzza di erba nei dintorni e nel momento stesso in cui Hayley suona alla porta, vi ritroviamo due che stanno quasi
scopando sul pavimento ed un ragazzo con un bicchiere mezzo pieno tra le mani.
Il ragazzo barcolla qua e là, invitandoci poi ad entrare mentre la musica potrebbe quasi svegliare tutto il vicinato.
Alcuni ragazzi stanno prendendo in braccio una ragazza per portarla al piano di sopra mentre lei continua ad urlare come un'ochetta.
Altri, stanno rollando le proprie canne ed altri ancora ballano come se non ci fosse un domani.
Ho quasi visto una ragazza dondolare sul lampadario.
-Una festa tranquilla...con solo pochi amici intimi...e senza canne ed alcol. Non è vero, Helena?- Dico alla ragazza, vedendola
poi esser tirata via da Matt.
Io ed Hayley restiamo immobili sulla soglia della porta, continuando ad osservare gli altri divertirsi come non mai.
Questa sarà proprio una lunga serata.




















***






BRIAN'S POV

Le feste di Jason Berry e suo fratello Matt sono sempre le migliori.
Saluto alcuni amici, rivolgendomi poi a Jimmy e Johnny che mi lanciano una stecca per poter giocare
a biliardo.
Diciamo che questi sono i soliti riti di quando partecipiamo a feste del genere.
Altre volte, ci accontentiamo di scoparci qualche ragazza nei dintorni e sbronzarci come non mai.
Vorrei spararmi dentro litri e litri di birra in modo da ubriacarmi per l'ennesima volta, ma c'è qualcosa nel mio
cuore che non me lo permette.
Ho un blocco, dovuto probabilmente a ciò che è accaduto con Haven un mese fa.
Mi sono sentito una merda quando ho avuto il coraggio di portarmi a letto Nancy, ma cazzo, ho fatto di tutto per farle
capire che non sapevo ciò che stavo facendo.
Ero sotto l'effetto dell'alcol e si sa come vanno a finire queste cose.
Le cose con Nancy stanno così. Me la sono portata a letto per la seconda volta da incosciente e l'attimo dopo sono finito
per pentirmene.
Quando Maria continua a ripetermi di essere un immaturo del cazzo, credo che non abbia poi così torto.
Ma insomma, voi credete davvero che io abbia già trovato qualcun'altra? Voglio dire, è vero, le ragazze non mi mancano di certo ma...
le ho mentito.
Ho mentito ad Haven e per la prima volta in tutta la mia vita ho cercato di prendermi cura dell'esistenza di un'altra persona
anziché della mia.
Le ho detto di non provare più niente nei suoi confronti facendole così credere che mi sia passata del tutto ed invece non è affatto
così.
A me non è passato proprio niente.
Lei è sempre lei. Ed io ne sono innamorato ogni giorno come se fosse la prima volta.
Dopo tutto ciò che è accaduto e che le ho fatto, ho deciso di provare a dimenticarla per aiutarla ad andare avanti e costruirsi
una vita senza di me.
L'ho fatta soffrire e non potrò mai perdonarmelo, quindi credo che questo sia il minimo che possa fare per aiutarla a ricominciare.
Lei merita di ricominciare. Lei, più di chiunque altro, merita di star bene e smetterla per sempre di soffrire.
Io posso darle solo dolore e non voglio più che questo accada.
Non credevo che amare una persona potesse anche darti un'opportunità in più per farla soffrire.
Ho deciso di rinchiudere i miei sentimenti in una sottospecie di gabbia personale in modo da non poterli mai più far fuoriuscire.
Con il mio amore, non sto mettendo solo in pericolo la mia vita, ma soprattutto la sua.
Se mai un giorno il signor Mason dovesse venire a scoprire una cosa del genere, credo che penserebbe prima di far del male
a lei e poi a me.
Ma il finale perfetto non è quello che noi avevamo sempre sperato.
Il finale perfetto è il dover cancellare i nostri sentimenti per poterci salvare entrambi.
Ma io potrei anche morire felice sapendo che lei starà bene.
E' per questi motivi che non posso più starle accanto anche se la tentazione diventa sempre più forte.
A volte penso che se non ci fosse stata lei nella mia vita, io non sarei mai riuscito ad avere un cuore e non avrei
mai avuto la mia occasione per amare.
Certe persone...è come se fossero angeli che sono stati mandati qui per aiutarci a capire dov'è che stiamo sbagliando
per davvero.
Ed io adesso l'ho capito.
Ho capito, che senza Haven io non sarei più niente.
Sarei solo una persona, lo capite? E credetemi che le persone non sono poi tutte così belle come pensate.
Ho sempre voluto essere LA persona. Non una persona.
Almeno è questo ciò che pensavo quando la stringevo a me.
Ho sempre saputo che non sarebbe mai stata mia ma ho voluto sfidare ogni aspettativa per poterla avere accanto a me e sperare
che anche lei provasse ciò che provavo io da sempre.
Per qualche strano motivo, lei è riuscita a far emergere quella parte di me che nessuno sarebbe mai riuscito a trovare o capire.
Tutte le mie debolezze dipendono solo da lei.
Chissà dove avrò preso tutte le mie forze per poterla lasciar andare in questo modo. Sarà che quando sei innamorato ti accontenteresti
anche di vedere la persona che ami sorriderti dinanzi agli occhi.
Ecco, tra di noi adesso funziona così.
Lei è ingnara di ciò che provo io mentre continua ad odiarmi spudoratamente.
Io la amo. Mi limito ad amarla mentre si lascia guardare.
Improvvisamente però, Nancy si spalma sul tavolo da biliardo, facendosi osservare dai miei occhi.
Da quando sono finito a letto con lei per la seconda volta, non fa altro che farmi da zecca.
Io le voglio bene, ma ho deciso di allontanarla il più possibile da me per evitare altri fraintendimenti.
-Allora Gates, inizi tu?- Mi domanda Johnny, mentre io osservo la ragazza che continua a sorridermi di continuo.
Vorrei tanto poterle dire che farebbe meglio a scendere da questo tavolo ma i miei occhi improvvisamente, vengono attratti
da qualcosa di migliore.
Haven varca la soglia della porta insieme ad Hayley ed Helena mentre Matt trascina a sé la sua ragazza.
Osservo Haven completamente spaesata, che continua a strofinarsi le braccia con le mani mentre il vestitino che indossa stasera
le mette ancora di più in risalto le forme.
Non riesco a controllare me stesso osservando Matt ed Helena venirci incontro.
-Buonasera ragazzi, oh, vedo che la prostituta di turno è già arrivata!- Sbotta Helena con acidità, rivolgendosi a Nancy che scende
con velocità dal tavolo ma viene fermata appena in tempo dalla mia mano.
-Hey, hey...non credo sia il momento giusto per litigare questo.- Borbotto, tenendo Nancy dalle spalle che controbatte con uno sguardo
assassino nei confronti di Helena.
Matt bacia il collo della sua fidanzata e lei sembra improvvisamente tranquillizzarsi.
Haven osserva da lontano la scena ma si volta di scatto senza neanche guardarmi.
-Helena, mi spieghi cosa cazzo ci fa lei qui?- Sbotto con rabbia, avvicinandomi con pericolosità alla ragazza.
Delle volte, non riesco proprio a controllarmi. Soprattutto per quanto riguarda l'argomento "Haven".
-Non credo che questi siano più problemi tuoi, Haner.- Ribatte la ragazza, con una faccia da schiaffi che in realtà
non le appartiene.
Se non altro, Jimmy e Johnny continuano a esultare per la pronta risposta di Helena.
-Non dovevi farla venire qui.- Continuo, più furioso che mai.
-E perché scusa? Lei è una ragazza libera di fare ciò che vuole.- 
Per qualche strano motivo, le parole di Helena riescono facilmente a farmi perdere il controllo.
-Se lo scopre il signor Mason, saremo noi a pagarne le conseguenze.-
-Dato che i problemi non ce li facciamo noi, non vedo proprio il motivo per cui debba fartene tu. Rilassati Haner, torna
a giocherellare con la tua puttanella...sono sicura che lei ti farà divertire come si deve.-

-Prima devi portare Haven fuori di qui.-
-Non ci penso neanche! Insomma, ti sei fatto davvero tutti questi complessi quando ti sei scopato Nancy?- 
-Dai amore, adesso basta...- Sussurra Matt alla ragazza, tenendola stretta a sé mentre io mi limito a morire dentro.
Ma mi dispiace, non mostrerò mai il mio dolore a nessun altro.
-Basta? Prima fa il coglione e poi si preoccupa di un qualcosa che non gli è mai appartenuto! Si, sono queste le parole di Hayley,
la tua cara amica che è stanchissima dei tuoi comportamenti da stupido! Ma sai cosa Gates, io più di tutti! Adesso guardala mentre 
si diverte con un altro perché è ciò che meriti.-

Sposto la mia visuale contro la figura di Haven vedendola ridere a crepapelle con un ragazzo che non credo di conoscere.
Lui le sposta una ciocca di capelli ribelle dal viso ed io non riesco proprio a sopportare tutta questa complicità tra i due.
-Che cazzo sta facendo quel figlio di puttana?!- Sbotto con sempre più rabbia, cercando di correre verso di lui e ucciderlo con le mie
stesse mani, ma è proprio Jimmy a fermarmi prendendomi dalle spalle.
-Hey, amico, non fare stupidaggini!- Mi sussurra Jimmy, fermandomi appena in tempo.
-Cazzo, ma non lo vedi a quel coglione laggiù? Ci sta provando con lei!- Continuo sentendo l'odio impossessarsi di me e di
tutte le mie buone intenzioni.
-Brian, cazzo, calmati!- Esclama Zacky questa volta, venendo verso di me per aiutare Jimmy a tenermi a bada.
Io avrei solo voglia di spaccargli la faccia a quello lì!
-Senti un po' Haner, ma non avevi detto che ti era passata?- E rieccola la solita Helena che continua a rigirare il dito sulla piaga.
Cerco di mantenere il controllo, respirando a fondo nel momento stesso in cui provo a rilassare i miei muscoli.
Jimmy e Zacky mi lasciano finalmente ed io sono ancora incatenato a quella scena.
Ed io che pensavo di esser l'unico a riuscire a strapparle un sorriso vero.
Cazzo, devo tener duro per tutta la sera.
Tutti mi fissano attendendo una mia reazione ma io non so più cosa dire.
I ragazzi sanno tutto. Per me era inevitabile dire a loro la verità. 
Ma Helena...lei potrebbe dirle tutto e sconvolgere ciò per cui sto lavorando.
Anche se...credo di essermi appena tradito.
Non riesco a starle lontano e non riesco a sopportare l'idea di vederla sorridere alle parole di un qualsiasi altro coglione
che le si para dinanzi agli occhi.
Mi rendo conto di non poter meritare una ragazza come lei, ma cazzo se fa male.
Tutto ciò che riguarda lei fa fottutamente male.
Nancy continua a fissarmi come se avesse appena capito tutto.
Lei mi dà uno schiaffo sul volto per poi fuggire via con le lacrime agli occhi. 
Mi tocco la guancia infiammata, sentendomi il colpevole ma vedendo Shads allontanare Helena dai miei occhi.
Helena inarca un sopracciglio, non riuscendo più a capire niente mentre persino una come Nancy è riuscita a scorgere quel bagliore
nei miei occhi che si nota solo nel momento stesso in cui osservo Haven. La mia Haven. La mia Birdie.
Il mio uccellino, che sembra appena volare verso la notte.
Abbasso lo sguardo non riuscendo più a sopportare questa situazione così distruttiva ed all'istante, i miei soliti amici sembrano
essere la mia cura ad ogni male.
Jimmy mi dà delle pacche sulla spalla mentre gli altri provano a farmi ridere con le loro solite battute demenziali.
-Ricominciamo la partita, ti va Gates?- Mi domanda il nanetto ed io annuisco all'istante.
Ho bisogno di distrarmi.
Dopo una partita a biliardo insieme ai miei amici e dopo aver sbollito un po' la rabbia bevendo della birra in loro compagnia, 
ho avuto anche il piacere di parlare con Hayley.
Ho cercato di tranquillizzarla sull'accaduto con il mio capo e le ho assicurato che presto ce ne andremo via da lì.
Chi lo sa, forse sarà il momento giusto sia per me che per Haven di stare insieme e questa volta per sempre.
Dopo aver parlato con Hayley per un bel po' di tempo, credo che lei abbia capito tutto.
Non ne sono sicuro, ma c'è una buona probabilità di leggere i miei occhi e capire tutto ciò che in realtà sto portando dentro.
Hayley ben presto si dimena sulla pista da ballo con Johnny, Helena e Matt non so neanche dove siano ma posso benissimo immaginarlo ed
infine Jimmy e Zacky si stanno abbuffando come dei maiali messi all'ingrasso.
E' quando osservo però Haven parlare ancora con quel tipo dagli occhialoni enormi ed un ciuffo che gli copre metà occhio che dentro di me
sento una  sottospecie di campanello d'allarme.
Il tizio la sta spingendo contro il muro e si sta avvicinando sempre di più al suo volto per poterla baciare.
Stringo le mani a pugni mentre osservo Haven chiudere gli occhi per lasciarglielo fare.
Strappandomi il cuore, corro verso i due, spingendo via il ragazzo da Haven e lasciandolo cadere a terra.
La ragazza continua ad avere gli occhi chiusi, ma quando li riapre, si ritrova improvvisamente a testa in giù.
La prendo in braccio, sentendola poi scalciare mentre il ragazzo si rialza per aiutarla ma io gli dò un pungno in faccia che lo
fa cadere ancora una volta a terra, ma con il naso sanguinante.
-Brian, ma cosa stai facendo? Cazzo, mettimi subito giù!- Urla Haven a più non posso.
-Se provi un'altra volta a baciarla, sei un uomo morto!- Minaccio il ragazzo, vedendolo toccarsi il naso mentre quel sangue continua
a scorrergli da esso.
-Brian...ma che...- Prova a dirmi Zacky con un panino tra le mani mentre Jimmy ferma il figlio di puttana che stava per darmi
un calcio.
Jimmy prende una pistola e la punta sulla testa del ragazzo facendolo tranquillizzare mentre tutti gli altri restano a fissare
la scena a dir poco sconvolti.
I festeggiati non sembrano neanche rendersi conto della situazione, canticchiando canzoni a caso per colpa di tutto l'alcool ingerito.
-E' capitato.- Ribatto con semplicità, trascinando via Haven con me, anche contro la sua volontà.
Io la costringo a salire nella mia auto ma lei non sembra voler cedere.
-Ma chi ti credi di essere, eh Brian? Questa è la mia vita, cazzo!- Mi urla contro ancora, ferendomi un po'.
-Sali in macchina.- Le dico con serietà, spingendola dentro per poi chiudere la portiera.
Io mi siedo accanto a lei, al posto di guida, mettendo in moto il veicolo ma sentendo ancora le sue urla premermi nella mente.
-Brian! Cazzo, ma mi stai ascoltando? Riportarmi subito lì!- Continua Haven, cercando di aprire lo sportello dell'auto ma io sono riuscito
a sigillarlo appena in tempo.
-Apri questo cazzo di sportello!-
-La smetti di urlare, mi stai uccidendo i timpani!- Ribatto, vedendola respirare con profondità.
-Non la smetto fin quando non mi riporti lì!-
-Mi dispiace dirtelo ma ti sto riportando a casa.-
-Che cosa?! Perché mi stai facendo questo, Brian? Non ti è bastato spezzarmi il cuore in quel modo?-
A sentirle le sue parole, mi sento come un verme che continua a strisciare senza meta.
Lei si morde ben presto le labbra, come se si fosse appena pentita di aver detto una cosa simile.
Io mi accendo con velocità una sigaretta tentando di tranquillizzare il mio cuore che ricomincia a battere con sempre più forza.
Riporto i miei occhi sulla strada dopo essermi acceso la sigaretta e tutto ciò che posso fare ora è solo sentirmi peggio di prima.
-Te lo ripeto per l'ultima volta...riportami lì. Questa è la mia vita ed io faccio quello che voglio!-
-Quindi baciare il primo coglione che ti capita davanti?-
-Ad esser sincera, ho notato che Brandon sembra davvero avercelo un cuore.- 
L'ennesimo malore della serata.
Mi prendo anche quest'altro dolore, sentendomi come se un pugnale continuasse ad urtare la mia mente.
Mi comporto da indifferente cercando di non far capire a lei quanto mi facciano male in realtà le sue parole.
-Credi che io non abbia un cuore?- Ad un certo punto però non ce la faccio più e ciò che so fare meglio è solo accanirmi
contro le sue parole.
-Non ho fatto alcun confronto...-
-Eppure, sembrava così evidente ciò che volevi intendere, Haven.-
-Il problema è che probabilmente eri ferito ancora prima che mi incontrassi. Ed adesso? Adesso perché devo essere io
a subire le tue cazzate?! Non ti è bastato farmi soffrire in quel modo?-
-Ho fatto l'impossibile per parlarti, ma tu non hai mai voluto ascoltarmi!-
-Non c'era più nulla da dire, ciò che avevo visto mi era bastato eccome!-
Ci urliamo contro mentre io continuo a guardare la strada per evitare un qualsiasi incidente notturno.
-Ero ubriaco. E' stato un errore.-
-E tu li fai sempre ricadere sugli altri...i tuoi errori?-
-Cosa vuoi che ti dica?-
-Assolutamente niente. Va bene così, Brian.-
-Certo che tu sei proprio strana!-
-Io? Ma senti un po' chi parla!-
-Io lì non ti ci riporto.-
-Ma...perché?-
-Perché...non voglio.-
-Ti sembra una risposta, questa?-
-Scendi.-
-No.-
-Ho detto scendi!- 
Ritornati a casa, Haven getta la sua borsa a terra, incazzata nera.
Io la raccolgo e poi la seguo nella sua camera, posizionandole la borsa sul letto.
La sento parlare da sola mentre continua a dirmene di tutti i colori.
Mi scappa un sorrisino nel vederla indossare dinanzi a me la sua camicia da notte.
-Smettila di fissarmi come un maniaco!- Ribatte, vedendomi osservarla dalla testa ai piedi.
E' davvero stupenda. 
-Ma io non ti stavo guardando.- Mento e lei continua a parlare da sola.
E' a dir poco divertente vederla così arrabbiata nei miei confronti.
-Forse, avrei fatto meglio a restare con Brandon! Lui si che è un ragazzo interessante...-
-Poco tempo fa, avresti detto la stessa cosa di me suppongo.-
-Dici bene...ma poco tempo fa.-
Già. Quando tutto sembrava perfetto...quando non ero ancora stato in grado di rovinare tutto.
Mi ci è voluto un secondo a mandare a rotoli tutto ciò che stavo cercando di costruire già da un bel po' di tempo.
All'improvviso però, mentre continuo a fissare Haven, la corrente se ne va lasciandoci al buio.
Solo ora mi sono reso conto degli schizzi di pioggia che stanno cadendo dal cielo frantumandosi contro l'asfalto.
Haven caccia un urlo.
-Brian! Brian, sei qui, vero?- Mi domanda impaurita mentre ascolto la sua voce tremante.
-Si, sono qui.- Le sussurro, vedendola poi buttarsi tra le mie braccia come non faceva ormai da fin troppo tempo.
-Stringimi ti prego, ho paura.- Mi sussura lei questa volta, stringendosi sempre di più al mio corpo.
Con debolezza, avvolgo le mie braccia attorno alla vita della ragazza impedendole di allontanarsi da me anche se dubito
che in questo momento sia ciò che voglia realmente.
Ed io ricomincio a sentire il mio cuore prendere vita.
Forse, non aspettavo altro che ricominciare a stringerla come facevo un mese fa.
Sto cercando di tenermela il più possibile sul cuore perché già so che quando si allontanerà la mia vita si ritrasformerà 
nell'inferno di sempre.
Delle volte, mi rendo conto di essere fin troppo coraggioso e spavaldo quando prendo la mia arma e sono pronto a far fuoco...ma sono
poco coraggioso nel lasciarmi amare come si deve.
Credo di essere un incapace...mentre lei è così bella da lacerarmi dentro ogni volta che tocco la sua candida pelle.
Ma io lo capii subito. Sapevo che pur non avendo ricevuto l'amore di una madre, io stesso avevo tanto da darne.
E lo avrei fatto ma non con tutte le altre. Lo avrei fatto solo con lei.
L'istante dopo, la luce si accende ed io noto la figura di Haven ancora tra le mie braccia.
Entrambi, non riusciamo più a staccarci, come se ci avessero incollati con una colla più efficace del solito.
Haven continua a strizzare i suoi occhi mentre le mani stringono con forza la mia maglietta nera, a maniche corte.
Deglutisco, prendendo forza ed allontanandomi il più possibile da lei.
-E' tornata...la luce.- Borbotto, mentre l'aria continua a mancarmi.
Haven apre di nuovo i suoi occhi ed io non credevo di ritrovarli più lucidi di così.
-Oh...si...non me ne ero resa conto...- Balbetta lei, diventando rossa come un pomodoro.
E' a dir poco adorabile quando si comporta così...ma io devo assolutamente controllarmi. Autocontrollo...non dovrebbe essere
così difficile, vero?
-Beh...adesso è meglio che vada.- Ammetto senza riuscire a sostenere lo sguardo spaesato della mia Birdie.
-Si...ehm...suppongo che avrai tante cose da fare...questa sera con...qualche altra ragazza.-
-Già...-
-Quindi...è finita...-
-Io...credo di si.- Deglutisco ancora, sentendo un peso nel cuore che non sembra darmi pace.
-Amici...?-
Non può avermelo chiesto per davvero.
Incollo i miei occhi a quelli della ragazza, vedendola poi allungare una mano verso di me.
Io accetto la sua stretta, sorridendo con falsità.
-Amici.- Dico con decisione, lasciando subito la mano alla ragazza ed assottigliando gli occhi.
Ho appena sentito qualcosa. Mi è bastato toccare la sua mano per capire che in realtà non saremo mai amici.
Con passo lento e deciso, esco dalla camera e mi dirigo verso il piano inferiore per poter rientrare nella mia.
Prendo dei cuscini dai letti dei miei migliori amici, buttandoli a terra e dando calci al vento.
Mi butto sul mio letto, ricominciando a fissare il soffitto come al solito rendendomi conto di non poter fare altrimenti.
Mi addormento in fretta ma mi risveglio nel cuore della notte osservando i miei amici dormire come ghiri nei propri letti.
Devono essere appena tornati dalla festa...Jimmy ha ancora una bottiglia di liquore tra le mani.
Matt continua a parlare nel sonno, sussurrando delle frasi per Helena e Johnny e Zacky sembrano dormire beati.
Con velocità, apro la porta della camera per poter entrare in quella di Haven e mettendomi l'anima in pace osservandola dormire.
Ma quando apro la porta, dinanzi ai miei occhi c'è proprio lei, con la sua camicia da notte, un viso pallidissimo e degli occhi rossi
da far paura.
Stava per bussare alla porta della nostra camera e lo deduco dal fatto che ha un pugno tenuto ancora in aria.
-Cosa...-
-Mi ha picchiata.-
Un brivido mi sale su per la schiena mentre osservo gli occhi vuoti di Haven quasi implorarmi di aiutarla.
-Vieni qui, stupida.- Le sussurro, spingendola tra le mie braccia mentre lei si lascia stringere come non mai.
Lei non piange, ma al contrario, si lascia accarezzare e stringere a più non posso.
-Non ce la faccio più...- Mi sussurra in preda allo sconforto.
Chiudo per un po' gli occhi sentendo il suo dolore diventare improvvisamente il mio.
Per quanto abbia una voglia matta di prendere a pugni il mio capo, cerco di trattenermi e mi concentro solo su di lei.
-Un giorno andremo via da questo posto. E tu verrai con noi. Io...te lo prometto.-
Sono sicuro di ciò che sto dicendo. Ce la faremo. 
Haven si accoccola ancor di più sul mio petto ed io...la proteggerò ad ogni costo. Anche a costo della mia stessa vita.
Spero che il nostro tempo, non stia per scadere.
Quando Haven lascia il mio corpo per poter scappar via da me, io inizio a sentirmi così vuoto da percepire solo
sensazioni negative.
E' diventata così sfuggente che mi riuscirebbe difficile tenermela stretta per un po' di tempo in più.
Quella notte non sono riuscito a dormire.
Mi sono svegliato ascoltando delle urla provenire dal piano di sopra.
Con velocità, sono piombato dinanzi alla camera di Haven e del signor Mason, osservando da una piccola fessura i due
litigare.
Haven sembra impaurita mentre continua ad osservare suo marito dirgliene di tutti i colori ed urlarle contro, come impazzito.
La vedo rannicchiarsi sul pavimento, coprendosi il petto con le ginocchia.
Il mio cuore non riesce a reggere tutta questa situazione e vedere Haven restare in silenzio come una condannata non fa altro
che far crescere in me una strana voglia di abbracciarla come avevo fatto ieri notte.
Quando vedo il signor Mason vestirsi per uscire, mi dirigo di nuovo verso la mia camera chiudendomi la porta alle spalle.
I miei occhi non smettono di fissare il pavimento neanche per un istante, ma ben presto, sussulto sentendo Johnny borbottare qualcosa.
-Gates...tutto bene? Perché ti sei svegliato così presto? E' successo qualcosa?- Mi domanda il mio amico con una voce a dir poco assonnata.
Io distolgo in fretta lo sguardo dal pavimento, rivolgendomi al mio amico e distendendomi sul mio letto.
-No...niente.- Sussurro con convinzione.
-Le ho sentite anche io quelle urla, amico.- 
Alle parole del nanetto, la mia mente è in continuo tormento.
In questo preciso istante...vorrei solo sprofondare.




























NOTE DELL'AUTRICE.

Riuscirete mai a perdonarmi per tutto il tempo che ci ho impiegato ad aggiornare?
Chiedo venia ma purtroppo io e la mia Saya abbiamo avuto un sacco di problemi con la rete per
poter pubblicare il capitolo e renderlo il più scorrevole possibile.
Quindi un applauso alla nostra Saya che sta svolgendo il suo lavoro da beta nel migliore dei modi!
*Applausi*
Ma adesso, torniamo al capitolo.
Come vedete...c'è un motivo per cui Brian non può più stare con Haven. Ha paura di farle del male e ha paura
che la sua vita possa rovinare sempre di più la sua. Tuttavia, anche la nostra Haven, nonostante sia rimasta delusa
dal comportamento del suo unico e vero amore...beh, non riesce proprio a farne a meno.
Lei ha ancora bisogno di Brian e quel carciofo ha ancora bisogno della sua principessa (?)
Ammettetelo, vi è piaciuta vero la scenata di gelosia del nostro Syn? Okay, se non vi è piaciuta, lo capire eccome!
Sono una tale schiappa ma ci provo.
Scusatemi ancora per il ritardo nel pubblicare questo capitolo e preparate i fazzoletti per il prossimo. Credo di aver traumatizzato
Saya che già ne sa qualcosa.
Spero vivamente che questa ff continui a piacermi ed invito tutti i miei lettori a mettere la storia tra i preferiti!
Se volete, ovviamente. 
*Vi punta una pisola alla tempia*
Okay, scherzo. Forse.
Ed adesso, diamo il via alle recensioni! Le aspetto con ansia perché come sapete...riuscite sempre a rendermi felice
con poco e non potrò mai ringraziarvi abbastanza per questo!
Insomma, sono aperta a tutti quindi se volete contattarmi fate pure! Attendo le vostre recensioni/considerazioni e spero
vivamente che questa ff continui a piacervi sempre di più.
Perché vi piace, vero?
Al prossimo capitolo e si, se ve lo stavate chiedendo, aggiornerò più in fretta.
Grazie per la vostra pazienza e grazie per tutto il tempo che mi dedicate.
Un bacio e al prossimo capitolo!

BOOOYA!

-SynysterIsTheWay.
   
 
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