Anime & Manga > Inazuma Eleven
Ricorda la storia  |      
Autore: eather_    04/08/2014    2 recensioni
[FeiKina]
Ascoltare Phil Collins non mi fa bene, ma la sua voce è troppo bella e non si può ignorare.
Dalla storia:
[...]Finché ci sarà Kinako, Fei non piangerà più.
Spero vi piaccia,
eather ♥
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Asurei Rune, Fey Rune, Kinako Nanobana
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Autore: eather_
Titolo: ..:Perché il cielo è blu:..
Personaggi: Fei e Kinako // con la partecipazione della piattola (alias Asurei).
Coppia: accenno poco accennato all'AsuKina.
Rating: verde.
Genere: fluff; malinconico; introspettivo.
Note: aw ed eccomi qui dopo...due settimane? Boh, non ne ho la minima idea. Comunque questa storia ce l'ho nel pc da più di cinque mesi, forse sei, e attendeva di essere conclusa, così oggi ho detto “deprimiamoci con una FeiKina introspettiva, che non fa mai male!”. 
Detto questo vi lascio alla fic (siete invitati a lasciarmi una recensione per sapere cosa ne pensate, non mi offendo mica!)



{ Come stop your crying, it will be alright
just take my hand, hold it tight
I will protect you from all around you
I will be here, don't you cry...}


 

Il pianto di un bambino risveglia Kinako dallo stato di dormiveglia cui era caduta grazie al tepore di un primo pomeriggio primaverile. Ancora leggermente stordita, cammina verso la culla, dove una testolina verde di sua conoscenza continua a dimenarsi e urlare, e dagli occhi verdi scendono tante lacrime. Sembra spaventato. La castana lo prende in braccio, e inizia a cullarlo dolcemente, camminando per la stanza.
«Tranquillo Fei, adesso ci sono io, non piangere.» gli sussurra affettuosamente, carezzandogli piano la piccola schiena. Poco a poco si calma, e il respiro diventa via via più profondo e regolare. La mamma gli sorride amabilmente e gli ascuga le lacrime, facendo ricadere qualche ciocca di capelli castani sul suo viso, al che lui li stringe con una manina. Dopo essere riuscita a fargli mollare la presa, lo bacia teneramente sulla fronte morbida, facendolo ridere felicemente. Nasce un sorriso spontaneo anche sulle sue labbra e dopo averlo poggiato nella culla continua a guardarlo.
Finché ci sarà Kinako, Fei non piangerà più.


 

{...for one so small, you seem so strong
    my arms will hold you, keep you safe and warm
    this bond between us, can't be broken
    I will be here, don't you cry...}


 

La partita sta per finire. Attorno al campo tutti i genitori, seduti sugli spalti, fissano i propri figli correre per riuscire a prendere la palla. Il punteggio è fermo, ed entrambe le squadre hanno due punti, il terzo sarà quello decisivo. Un bambino dai capelli verdi, raccolti in due codine rassomiglianti ad orecchie di coniglio, ruba la palla all'avversario e corre velocemente verso la metà campo opposta. Riesce a dribblare tutti i difensori, e si avvicina alla porta. Tira e la palla va in rete poco prima del fischio finale. Sorride felice, e tutti i suoi compagni gli vanno incontro ed esultano. Lui si gira e sorride in direzione dei genitori, che ricambiano il sorriso. Quando i suoi amici si allontanano per andare dalle loro famiglie, anche lui va dalla propria. Il padre gli poggia una mano sul capo, e gli scompiglia affettuosamente i capelli.
«Sei stato bravissimo, Fei!» esclama Kinako, abbracciandolo dolcemente. Il bambino, dopo aver sciolto la stretta, afferra la mano della donna.
«Grazie mamma.» ringrazia, fissandola allegramente con gli occhi verdi. La castana sorride teneramente al figlio, iniziando a camminare verso casa, continuando a stringergli la mano. Il loro legame non si può spezzare.



{...'cause you'll be in my heart
     yes, you'll be in my heart
    from this day on, now and forever more...}

 

 

È la festa della mamma.
Kinako è preoccupata perché Fei, appena tornato a casa, si era chiuso nella propria camera, senza salutarla con un bacio sulla guancia. Ormai sono due ore che non esce, così la donna sale velocemente le scale e bussa alla porta. Tuttavia Fei non risponde né la prima né la seconda volta, così poggia le mani sulla maniglia e la abbassa lentamente aprendo poco la porta.
Quando vede il figlio seduto sul letto che singhiozza silenziosamente, con le ginocchia contro il petto e il viso immerso negli avambracci, sente una stretta al petto e gli si avvicina.
Si siede sul bordo del materasso e si sporge un po' per poggiare delicatamente la mano sul suo capo. Fei alza il viso e gli occhi preoccupati di Kinako incontrano i suoi lucidi e pieni di lacrime.
«Perché stai piangendo, piccolo mio?» gli chiede dolcemente, accarezzandogli i capelli e continuando a fissarlo. Tira sul col naso prima di rispondere tristemente «Oggi è un giorno speciale, per questo la maestra ci ha fatto fare dei regali per le nostre mamme. E il mio era davvero bello, mamma, te lo giuro!» altre lacrime scendono sulle guance rosee, che vengono subito asciugate dalle dita delicate di Kinako «Ma dei bambini me l'hanno preso e l'hanno rovinato. Ho provato ad aggiustarlo, ma non ci sono riuscito.».
Fei allora piange ancora di più così la castana lo stringe forte a sé e gli bacia dolcemente i capelli, carezzandogli la piccola schiena per calmarlo.
Quando sembra più tranquillo, si stacca quel che basta per far incontrare i loro occhi. Castano nel verde e verde nel castano. Gli sorride affettuosamente e prende le sue guance fra le mani, asciugando le lacrime con i pollici.
«Amore mio non importa! Il più grande regalo che potessi farmi è stato nascere. Tu e papà siete la cosa più bella che ho!» gli lascia un bacio sulla guancia «E ci sarò sempre per voi, tesoro mio.».

 

 

{...you'll be in my heart,
no matter what they say
you'll be here in my heart, always...}

 

 

Le pareti bianche dell'ospedale sembrano se possibile più spoglie del solito. Tutto è silenzioso e l'unico suono è quello del vento che smuove leggermente le tende della finestra aperta e i suoi capelli castani. Gli occhi di Kinako sono rivolti alla porta, perché sa che stanno per arrivare e infatti quando questa si spalanca qualche istante dopo, per dare spazio a due figure a lei ben note, un sorriso luminoso si fa spazio sul suo volto. Sa che questi sono probabilmente i suoi ultimi giorni e anche Asurei lo sa, ma Fei no. Gli racconta nei minimi dettagli la propria giornata e di aver conosciuto un nuovo bambino al parco, Saru, e di quanto siano già diventati amici. Poi si ferma improvvisamente e gira lo sguardo per tutta la stanza «Non ti rende triste tutto questo bianco, mamma?» chiede rivolgendole un sorriso triste ma sempre curioso.
Lei gli sorride dolcemente e porta lo sguardo al di fuori della finestra «No, perché il cielo è blu, Fei.» poggia una mano sui suoi capelli verdi e li scombina affettuosamente. Allora Fei continua a parlare facendola ridacchiare ogni tanto. Quando però rivolge lo sguardo al marito, che ha gli occhi sempre più lucidi, sente le lacrime premere per uscire. Ma non lo permette. Non può piangere, non quando Fei sembra così felice. Quindi sforza un piccolo sorriso.
Perché sa perfettamente di aver paura, ma sa anche che rimarrà nei loro cuori. E sa anche che Fei e Asurei rimarranno per sempre anche nel suo, di cuore.


  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: eather_