Marry me Harry Styles 


Stavo sistemando la mia libreria, dove tenevo tutti i libri che più amavo, quando un album in particolare attirò la mia attenzione. Soffiai per togliere un po' di polvere dalla copertina e appena realizzai cosa contenessero quelle pagine ingiallite dal tempo, non potei fare a meno di sorridere. 
"Amore!" lo chiamai attendendo una sua risposta, mentre con gli occhi che brillavano osservavo con attenzione ogni foto. 
"Tesoro dimmi" mi rispose con la sua voce notevolmente roca, che ancora mi faceva rabbrividire. 
Fece la comparsa sul ciglio della porta la sua alta figura, e lo invitai a sedersi sul divano accanto a me. 
"Guarda cos'ho trovato" dissi con l'eccitazione di un bambino. 
Un verso di stupore uscì dalle sue labbra, che successivamente si contrassero in un sorriso ornato dalle sue bellissime fossette. 
Insieme commentammo ogni foto, e i ricordi si facevano sempre più vivi nelle nostri menti. 
"Non c'è nulla da dire, ero proprio bello" dissi con un sorriso malinconico dipinto sul volto. 
"Oh, lo sei ancora cucciolo, guarda che belli i miei ricci, erano così morbidi" mi rispose osservando la foto del nostro matrimonio. 
"Piccolo, io amo ancora i tuoi ricci" sorrisi contro le sue labbra "ti ricordi quando ti ho chiesto di sposarmi?" 
"Come potrei dimenticarlo?" Pronunciò guardandomi come se fossi la cosa più preziosa che possedesse. 



Era la mattina del due novembre del duemiladiciotto, ed io all'epoca avevo solo ventisette anni, mentre l'amore della mia vita ventiquattro. Stavamo insieme dal duemiladieci, roba da non credere. Quel giorno era il nostro ottavo anniversario, e volevo rendere tutto più speciale. Non mi accontentai di regalargli le rose bianche e di portargli la colazione a letto come mi era solito fare, per poi passare la notte a fare l'amore. 
Tre giorni prima passai più di un'ora in gioielleria accompagnato dal mio migliore amico Stan, per cercare l'anello più bello. Doveva essere speciale almeno quanto lo era Harry, per questo era stata un'impresa scovarlo. Lo pagai molto caro, ma ero felice di averlo fatto. Volevo che lui fosse solo mio, legato a me per il resto della vita. 
Ricordo che faceva freddo quel giorno, e che lui era preoccupato per non avermi trovato lì con le rose appena comprate dal fioraio e un buon cappuccino caldo con una creeps alla nutella. 
Gli dissi semplicemente di recarsi in spiaggia, dove c'eravamo conosciuti anni prima. 
Entrambi amavamo la brezza marina in inverno, quel profumo che ti pizzicava il naso e che ti invadeva i polmoni provocandoti dei piacevoli brividi su tutto il corpo. 
Ero seduto sulla sabbia fredda, mentre attendevo il suo arrivo, e fissavo le onde. Era presto, molto presto. C'era l'alba, noi due l'amavamo, e pregai che arrivasse prima che quello spettacolo finisse. 
Ovviamente non mi deluse. Non sono mai stato uno che fa giri inutili di parole, così mi dichiarai subito, e mi inginocchiai mostrandogli l'anello. 
Era tutto perfetto, il mare rifletteva il cielo rosato, gli unici suoni che si udivano erano il rumore delle onde che si schiantavano sugli scogli e i versi dei gabbiani. 
Eravamo solo noi due, il resto era sfondo. 
Ricordo che si mise una mano sulla bocca e che pianse, per poi pronunciare quel "si" che avevo tanto atteso. Gli misi l'anello al dito e saltai, lui mi prese al volo e circondai il suo bacino con le mie gambe.



"Questa è ufficialmente il nostro primo bacio da sposati" disse rivolgendomi uno dei suoi sorrisi più belli. 
"Si amore, lo ricordo bene". 



Temevo di svenire. Forse sono un tipo troppo esagerato, ma quel giorno ero davvero nervoso. 
Era il quattordici aprile del duemiladiciannove, ci avevamo messo un po' a preparare il nostro giorno perfetto. 
Io guardavo in basso, aspettando che Harry facesse il suo ingresso all'altare. La marcia nuziale riusunò nelle mie orecchie, facendo accelerare più intensamente il battito del mio cuore. 
E poi me lo ritrovai lì, accompagnato da sua madre, che mi fissava con gli occhi lucidi. 
Appena lo vidi mi sentii meglio, e il contatto delle nostre mani alleggeriva ogni pressione. 
Non distolsi per un attimo i miei occhi dai suoi, quegli occhi così accesi color smeraldo. Bellissimi. 
Nessuno potrebbe capire l'emozione che mi attraversò il corpo quando indossammo le fedi. Mi sentii completo, e fu una delle poche volte che mi emozionai. 



"Oh guarda qui piccolo, ti avevo appena sporcato la faccia con la torta nuziale" indicai una sua foto ridendo. 
"Si amore me ne sono accorto" rise anche lui. 
Girata anche l'ultima pagina, posai l'album al suo posto e tornai accanto al mio ragazzo, a mio marito.
Ormai io ero un uomo di quarantanove anni, mentre lui ne aveva quarantasei, ma restava il mio piccolo e dolce cupcake. 
Col suo consenso mi sdraiai sul divano facendolo stendere sopra di me, e poggiò la sua testa sul mio petto, mentre io gli accarezzavo i capelli. 
"Ti amo Louis" sussurrò lui. 
"Anche io ti amo, Harry". 
E pian piano, cullato dal mio respiro, si addormentò, e nonostante fossero passati tutti quegli anni, mio marito che dormiva restava la cosa più bella del mondo. 




HEEEI HOLAAA 
Ora vi spiego, siccome fino al 26 non potrò aggiornare la mia fanfiction ho deciso di scrivere una one shot larry. 
Si lo so che sono le quattro del mattino, ma mi annoiavo AHAHAH 
Allora che ne pensate? 
Quest'idea mi è venuta così, per caso e buh, tanto non ho sonno ahahah. 
Spero che l'abbiate apprezzata almeno quanto l'ho fatto io, e gradirei qualche recensione aw 
Ora vi saluto, ricordate che vi adoro, con affetto, la vostra Denise