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Autore: Rain of Truth    04/08/2014    4 recensioni
Dash the Hedgehog, figlio di Sonic the Hedgehog, è un riccio spensierato ed irresponsabile. Un giorno, durante il ritrovo di tutti gli amici del padre, Dash incontrerà una ragazza, Althea, futura regina della dimensione del Sol e figlia di Shadow the Hedgehog. Sotto richiesta dei genitori, Althea rimarrà nella dimensione di Sonic per ottenere le doti necessarie e la forza per diventare una sovrana ideale. Con il tempo, Althea imparerà ad apprezzare i suoi nuovi amici, in particolare Dash, che inizierà a provare qualcosa in più nei confronti della ragazza. Dopo l'arrivo di nuovi e pericolosi nemici, il gruppo di ragazzi sarà costretto ad affrontare la minaccia, che potrebbe mettere in pericolo entrambi i mondi.
Salve! Allora, questa storia avevo in mente già da un po' di tempo di pubblicarla. Se piacerà abbastanza, allora la continuerò. Spero che vi piaccia, e buona lettura!
Genere: Avventura, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Dash

 

Aprii la porta della nostra villa di scatto, producendo un suono simile ad un cigolio. Stranamente, non sentivo nessuno che urlava preso da una crisi di nervi, ne vedevo traccia delle mie sorelle. Abbassai un orecchio, quasi intimorito da quel silenzio. –Papà?- chiamai, cercando una qualche traccia di mio padre. Sentii dei passi, venire dal piano di sopra. –EMILY!- urlò, una voce a me troppo familiare. Sospirai, esasperato. Ed ecco che le mie sorelle ricominciavano a litigare. Vidi correre giù dalle scale bianche Emily, una riccia rosa, praticamente uguale in tutto e per tutto a mia madre. Aveva degli aculei corti e mossi, il viso grazioso ed un sorriso dolcissimo, con degli occhi azzurri come il mare. Era la femminilità fatta a persona, come diceva l’altra mia sorella, Sunny. Dopo qualche secondo, vidi anche lei correre giù dalla scalinata, mentre cercava di acchiappare sua sorella. Sunny, al contrario di Emily, era di un azzurro chiaro, aveva gli aculei lunghi e ordinati, e il viso le risplendeva, grazie ai meravigliosi occhi color smeraldo. Aveva un carattere molto più maschile rispetto ad Emily, cosa che quest’ultima non rispettava affatto.

-EMILY!- strillò di nuovo Sunny. Sbuffai, quando l’acchiappò. –Emily, ridammi subito i guanti!- strillò. Io le guardai, divertito. Emily scosse la testa. –Stanno benissimo con gli abiti che voglio mettere per stasera!- sibilò, cercando di scollarsela di dosso. Le guardai stupito.

-Aspettate. Cosa c’è questa sera?- chiesi, strappando dalle mani di Emily i guanti rubati. Lei mi fece la linguaccia. Sunny riprese quello che le apparteneva, rimirandoseli quando furono nuovamente sulle mani della padrona.

Poi mi lanciò un’occhiata. –Beh, c’è l’incontro con tutti gli amici di papà. Te ne sei scordato?- mi chiese, guardandomi divertita. Io abbassai le orecchie. –No. Io non ne sapevo assolutamente niente- decretai, incrociando le braccia. Sunny mi guardò scettica. – Eppure quando papà ce l'ha detto, eri presente anche tu all’appello- disse con fare ironico. io alzai un sopracciglio. –O almeno. C’eri, finché non sei schizzato via dalla porta correndo prima che papà potesse finire la frase- rise, mettendosi le mani sui fianchi. Io roteai gli occhi. Ecco perché non lo sapevo.

-Beh, vai a preparati no?- disse Emily, prima di guardare Sunny con aria sognante. –Sarà pieno di ragazzi carini!- disse, con un tono assolutamente sdolcinato, che fece sogghignare Sunny. –Certo, come no- disse, cercando di evitare il discorso che le sarebbe costato la sua dignità. Solo dopo qualche minuto, mi accorsi di avere ancora la lettera in mano. Prima che potessi parlare, un suono di voci mi distrasse.

-Siamo tornati!- urlò la voce allegra di mia madre. Io e le mie sorelle andammo a salutarli, raggiungendoli nell’ingresso posteriore. Appena vidi mio padre, non riuscii a trattenere una sonora risata. Teneva miriadi di borse in mano. le appoggiò tutte in malo modo per terra, dirigendosi verso il divano. Ci si buttò sopra, sbuffando.

-Ricordatemi, di non accompagnare mai più vostra madre a fare compere- disse, con un tono stanchissimo. Io lo guardai divertito. In quelle condizioni, nessuno avrebbe pensato che quel riccio potesse raggiungere la velocità del suono in pochi secondi.

-Papà- lo richiamai, prima di scordarmelo. – Oggi ho incontrato una ragazza che mi ha dato questa- dissi, porgendogli la lettera. Lui la guardò stranito. –Dice che dei certi Shadow e Blaze, verranno all’incontro- dissi, sperando di non aver dimenticato niente di importante.

Il volto di mio padre si illuminò, mentre leggeva il foglio di pergamena. Dopo qualche breve momento, finì la lettura. –Quindi il mio caro amico Emo-Hog ha messo su famiglia- disse, ridacchiando. Mia madre lo fissò con fare interrogativo. –Shadow e Blaze si uniranno alla festa- spiegò, con il sorriso beffardo che lo distingueva da chiunque.

-Avrò visto soltanto un paio di volte i loro figli- disse mia madre, con fare pensieroso. Emily ci fissava, interdetta. –Mi state dicendo che quel riccio con la pelliccia nera, che ci avete mostrato in qualche foto………….ha un figlio?- chiese, sognante. Sunny scosse la testa, esasperata. –Riesci a pensare soltanto ai ragazzi. Pensa a qualcosa di più interessante!- esclamò quest’ultima. Mio padre ridacchiò. –Piuttosto, Dash. Vai a farti una doccia. Ne hai bisogno- disse, notando il sudore che mi imperlava la fronte. Io annuii, dirigendomi verso il bagno. Eppure, quella ragazza mi era tremendamente familiare. Scossi la testa. Ma cosa me ne importa? Era soltanto una persona sgradevole e per niente piacevole, visto il modo in cui mi aveva trattato. Ma non potevo assolutamente negare, che il pensiero di quella ragazza mi attirava. Non sapevo chi era, ne cosa voleva. Ma ero certo, che in qualche modo sarei riuscito a ritrovarla, e magari ad avere un incontro meno turbolento con lei.

 

 

Note d’autore: Salve! Allora, spero che questa storia sia di vostro gradimento, e di dirmi quello che ne pensate. Grazie mille!

  
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