~~A volte mi chiedo come sarà il mio futuro, se Dio ha in serbo per me qualcosa di bello, qualcosa di diverso da quello che sto vivendo e ho vissuto in 15 anni della mia vita…

Mi presento: mi chiamo Martina Bennett, ho 15 anni e abito al Liverpool con i miei genitori. Ho gli occhi azzurri, capelli mori, sono alta un metro e sessanta e ho chili in più, in poche parole sono brutta per questo non ho mai avuto un ragazzo. Mia mamma si chiama Federica ed è italiana mio padre invece è inglese e si chiama Robert, si sono conosciuti in Italia quando lui è venuto in vacanza con i suoi amici. Io ho sempre abitato  in Italia, a Verona, fino a due settimane fa, giorno in cui i miei genitori hanno deciso di cambiare stato per il lavoro di mio padre.

Lunedì 15 settembre
Oggi è il primo giorno nella nuova scuola e in questo momento mi trovo nel cortile pieno di studenti, bisogna indossare la divisa e non sono abituata soprattutto perché comprende una t-shirt blu maniche corte finchè c’è ancora abbastanza caldo e una gonna anche questa blu ma un po’ corta e non mi sento tanto a mio agio visto che non ho un corpo da modella.

“Ciao” vedo una ragazza alta, magra con i capelli corti biondi ma con delle sfumature di rosa di fronte a me e mi chiedo da dove sia sbucata.
“Ciao” le rispondo
“Tu devi essere la ragazza nuova, io sarò la tua guida. Comunque mi chiamo Sophia te?”
“Martina” le rispondo, non sono una ragazza di tante parole con le persone che non conosco, e intanto stiamo andando in segreteria a chiedere in classe sarò. La segretaria mi consegna un foglietto con scritto la classe e il mio numero di armadietto.
“Allora in che classe sei?” mi chiede con un sorriso da trecentosessanta gradi, devo dire però che è simpatica questa ragazza.
“2B”
“Ah anche io quindi saremo in classe insieme, ma prima ti farò vedere un po’ la scuola entreremo più tardi”

Finito il giro bussiamo alla porta della classe è un po’ imbarazzante entrare adesso a metà lezione.
“Avanti” entriamo e vedo una donna sulla cinquantina alla cattedra che mi scruta attentamente .
“Tu devi essere quella nuova” e dopo mi fa delle domande di presentazione e mi fa sedere nell’ultima fila affianco al più bel ragazzo visto in vita mia.
Finita la lezione il ragazzo affianco a me che ho scoperto chiamarsi Harry mi dice delle cose che mi fanno stare molto male.
“Vedi di non parlare mai con me cicciona” io shoccata dalle sue parole annuisco, dopo di chè si alza e se ne và.
Sophia  si siede al posto di Harry e mi dice di stare molto attenta ad Harry e al suo gruppo perché sono molto pericolosi, io le chiedo di spiegarsi meglio , ma non mi dà altre spiegazioni, dopo due minuti rientra Harry che viene a sedersi affianco a me senza guardarmi.

Alla fine delle lezioni Sophia mi saluta e se ne va, io intanto preparo lo zaino e vado al mio armadietto e lo sistemo con tutti i libri e con delle foto per abbellirlo, quando ho finito non ce nessuno a scuola, così mi dirigo verso il cancello d’ uscita quando vedo Harry e la sua compagnia picchiare un ragazzo, così corro da loro.
“Smettetela, lo ucciderete” urlo,loro mi guardano ma continuano a picchiare questo ragazzo,io non so che fare non ho mai assistito a una rissa, così sotto schok me ne resto ferma a guardare, ma ad un certo punto lo buttano a terra e se ne vanno, quando, Harry si avvicina a me e mi dice, “Ti sei messa proprio in un bel casino cicciona” detto questo se ne va, io non capisco le sue parole ma le dimentico subito dopo aver visto il ragazzo picchiato a terra, ha la faccia piena di sangue, un occhio nero che non riesce neanche ad aprire e respira faticosamente, così mi inginocchio affianco a lui e lo aiuto ad alzarsi.
“Non dovevi venire qua, da ora in poi non sai che ti faranno”mi dice in tono brusco, ma io faccio finta di non ascoltarlo anche se sono un po’ turbata dalle sue parole, gli faccio mettere un braccio intorno alla mia spalla e lo porto fuori da scuola.
“Vieni a casa mia che ti medico le ferite” gli dico con un tono dolce, lo so che è praticamente un estraneo però c’è qualcosa in lui che mi dice che non è cattivo ad è anche carino. Ha i capelli biondi tenuti un po’ su dal gel, occhi azzurri come il mare, alto e magro.
Lui subito è un po’ titubante ma poi accetta, così ci incamminiamo verso casa mia molto lentamente visto che lui zoppica.