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Autore: darkrin    10/09/2008    2 recensioni
Sofia odiava la schiena delle persone. Era più forte di lei.
Ogni volta che ne vedeva una aveva voglia di scappare via e tornare in quella scuola, quel giorno di tanti anni prima.
[ Song theme - Nobody's Home ]
Genere: Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“She wants to go home, but nobody's home.
It's where she lies, broken inside.
With no place to go, no place to go to dry her eyes.
Broken inside.”
Nobody’s Home – Avril Lavigne

Sofia odiava la schiena delle persone. Era più forte di lei.
Ogni volta che ne vedeva una aveva voglia di scappare via e tornare in quella scuola, quel giorno di tanti anni prima.


Nobody’s Home


1. Cuore di carta


Sofia, piegò l’uccellino di carta fino a sentirla gemere, la carta, sotto la pressione delle sue dita paffute. Lo strappo giunse secco e inatteso.
Lei non avrebbe voluto strapparlo. Aveva impiegato tanto tempo a costruirlo.
Voleva che quell’uccellino volasse da Lui e poi lo riportasse indietro, da lei e dalla mamma, e sarebbero stati di nuovo tutti felici, di nuovo insieme, come prima.

L’uccellino cadde al suolo, accanto agli uccellini che Sofia aveva fatto il giorno prima e quello prima ancora e…
C’erano tanti fantasmi di uccellini sul pavimento. Incapaci di volare [e lasciare il mondo e dimenticare quella schiena].


2. Pioggia Salmastra

Mare.
Sofia sorrise e si aggrappò al braccio di suo padre che sorrideva [luce riflessa negli occhi], un po’ spaventata, un po’ eccitata.
Suo padre disse qualcosa che venne coperto dal rombare delle onde. Sofia saltò, mentre gli schizzi la colpivano in volto e scivolavano, lungo le sue guance arrossate.
Papà scoppiò a ridere e Sofia lo guardò imbronciata prima di seguirlo a ruota.
Ridevano. Ridevano. Mentre il sole calava e allungava le ombre – ma gli occhi erano sordi e non vedevano –.

Di quelle giornate non rimanevano che vecchie foto abbandonate e rigate da gocce di pioggia salmastra.


3. Luci Notturne

Quando era piccola Sofia aveva paura del buio. Davvero tanta, tanta paura.
Così si nascondeva sotto le sue coperte e pensava alle cose belle.
Pensava che se mai qualcuno fosse arrivato per farle del male suo padre l’avrebbe protetta; e nessun mostro – dai capelli biondi e dagli occhi rossi – avrebbe potuto far nulla contro il suo Papà.
Poi la Mamma l’avrebbe cullata e consolata e Sofia sarebbe stata felice per sempre. Al sicuro da qualsiasi dolore.
Così riusciva a chiudere gli occhi e a scacciare i fantasmi.

Sofia non aveva mai notato che la notte era sempre sola.


4. Dovere invisibile


Non pensava. Sofia aveva smesso di pensare a quel giorno.
Non c’era davvero nulla da vedere, solo una schiena che se n’era andata, lontano. E a lei non era neanche stato permesso di vederla allontanarsi.
Solo quando ormai era lontana aveva capito e aveva sentito le lacrime aprirle gli occhi.
Gli aveva chiusi subito, per asciugarli; c’erano già le lacrime della Mamma ad annegare il pavimento.
E lei era forte. Il Papà lo diceva sempre.

Così aveva smesso di pensare ma ogni volta che chiudeva gli occhi vedeva quella schiena che avrebbe dovuto essere davanti a lei, ma non c’era.


5. Schiena polverosa


Quando aveva creduto di morire Sofia non aveva avuto paura.
Aveva sentito il suo corpo sollevarsi, per poi crollare, ma il suo unico pensiero era andato ad una schiena polverosa, nella sua memoria.
Si era chiesto se quella schiena [che non aveva più un volto da tanto, troppo tempo] avrebbe saputo della sua scomparsa e se avrebbe pianto – come può una schiena piangere, Sofia? – per lei, o per la sua solitudine.
Neanche per un istante pensò a sua madre, che lo sapeva, avrebbe pianto e avrebbe fatto annegare la casa intera, nelle sue lacrime.
Esisteva solo quella schiena.


~oOo~


I personaggi citati appartengono tutti a Gaietta e alla suo Piombo, io mi sono limitata a prenderli in prestito per una sera. E lo so, avrei dovuto avvertirla ma volevo farle una sorpresa e tanto lei mi ama tanto quindi mi perdonerà, vero Scottex Mia?
Oh, si, sono cinque drabble pure (100 parole l'una) e trattano tutte di Sofia, prima di lasciare il suo mondo. Si svolgono tutte dopo l'abbandono del padre. u_ù

Owari.
darkrin
   
 
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