MANDARINO
ACERBO
Ti
osservo mentre dormi, rapito.
Potrei
trascorrere ore intere così e, di fatto, è
ciò che
faccio.
Sei
splendida.
In
questi momenti vorrei credere in una qualche divinità
solo per poterla ringraziare di un dono tanto prezioso.
Mi
soffermo con lo sguardo sui tuoi lineamenti, che conosco
a memoria.
Le
palpebre sono rilassate sulle tue iridi nocciola.
Le
labbra appena schiuse diffondono un meraviglioso aroma di
mandarino ad ogni tuo respiro, calmo e regolare nel sonno.
Non
posso credere che tutto questo sia toccato proprio a me,
Roronoa Zoro, l’ex cacciatore di pirati, la bestia che
terrorizzava il Mare
Orientale.
Ma
tu non hai paura di me, anzi.
Ogni
volta che mi vedi sorridi e i tuoi occhi si illuminano.
Mi
verrebbe voglia di svegliarti solo per poter vedere quel
sorriso e quella luce, ma mi trattengo.
Un
uomo può essere così fortunato? Così
felice?
A
quanto pare sì.
Non
potrei desiderare niente di meglio, niente di più.
Da
quando sei nella mia vita ho imparato il suo valore.
Sto
più attento in battaglia, non sono più lo
scavezzacollo
di una volta ma non mi manca.
La
mia imprudenza mi è costata un occhio.
Se
dovessi perdere anche l’altro non potrei più
ammirarti e
non me lo perdonerei mai.
Fatico
a credere che tu possa essere così bella.
Eppure
sei reale.
La
mia piccola.
Mi
avvicino e, lentamente, piego il busto su di te, attento
a non svegliarti.
Delicatamente
scosto una ciocca dei tuoi capelli per poterti
sfiorare la fronte con
le labbra.
Amo
i tuoi capelli.
Sei
minuscola, sdraiata in questo letto.
Vorrei
che potessi restare così per sempre.
So
che non è possibile.
Un
giorno o l’altro le cose cambieranno.
Ma
resterai sempre la mia piccola.
Per
questo amo i tuoi capelli.
Profumi
di mandarino ma il colore della tua chioma mi
ricorda un mandarino acerbo.
E
ai miei occhi sarai sempre questo per me.
Un
mandarino acerbo.
Anche
quando sboccerai.
Non
importa quanto diventerai, alta, bella, testarda e
forte.
Proprio
come tua madre.
Diventerai
come lei, lo so, perché anche lei, come te, è un
miracolo ai miei occhi.
Ma
non importa perché per me resterai sempre quello che vedo
in questo momento.
La
mia bambina.