13 luglio 2014
Ciao amore.
Con ogni probabilità questa sarà l’ultima lettera, cercherò di impegnarmi il
più possibile per scrivere qualcosa di decente.
Dovrei dirti addio giusto? Non voglio farlo, eppure sono costretto.
Come faccio? Da dove inizio? Ti ho già detto tutto quello che avrei dovuto
dirti, ma, anche a costo di sembrare ripetitivo, ti scriverò tutto quello che
mi passa per la testa.
Oggi sei stata particolarmente loquace, non la smettevi un attimo di parlare,
di ridere. È stato così bello sentire la tua risata, lo so che stavi cercando
di non pensarci, di non pensare che
questo sarebbe stato probabilmente l’ultimo giorno, ma è stato bello.
Abbiamo disegnato insieme, o meglio tu hai disegnato, io ho scarabocchiato un
foglio. Caroline è venuta a salutarmi, i suoi occhi blu erano cosi grandi e
lucidi che per poco non piangevo anche io << Ti ho portato Minù, è il mio peluche preferito, ma voglio regalartelo.
Claire mi ha detto che vai in un bel posto adesso e che non tornerai più, mi
mancherai tanto Harry, spero che questo ti faccia ricordare di me >> mi
ha detto allungandomi quel gattino di peluche e abbracciandomi. Quando non ci
sarò più e leggerai questa lettera, dalle Ted, il mio orsacchiotto, quello che
ho sulla mensola in camera. È stato il mio primo giocattolo, voglio che lo
abbia lei.
Mi hai raccontato che mia madre e tua madre sono andate a fare shopping, hai
detto che sono andate d’accordo e che si sono addirittura scambiati i numeri di
telefono, è strano visto che sono così tanto diverse.
Non hai ancora finito quel libro di Sparks, mi chiedo
se lo finirai mai.
Dio Claire, è così difficile, cosa succederà? Cosa ne sarà di me domani? È
davvero il mio ultimo giorno di vita? Mi sveglierò domani mattina?
Non credo, lo sento sai? Sento che è arrivata la fine, ma non importa, ormai ho
imparato a farmene una ragione, sarebbe stato terribile se fosse successo a te
invece che a me. Questo l’ho già detto qualche lettera fa vero? Sto diventando
ripetitivo, scusa ma la mia testa ragiona poco.
Mi va bene morire, se devo farlo voglio farlo stanotte, domani mattina al
massimo, voglio che sia l’ultima lettera. Ormai mi sono messo in testa che
avrei vissuto altri 30 giorni e così deve essere, non avrei la forza di andare
oltre, fa male. La testa gira e mi pulsa, le articolazioni fanno male e il
vomito è sempre più frequente.
Eppure tu sei qui, sei qui e mi sorridi, perché sai che è questo che voglio, ma
lo vedo che vorresti scoppiare. Come ci riesci Claire? Al tuo posto io non so
che avrei fatto, non lo so proprio.
Non so cosa dirti Claire, ti ho già detto tutto nelle lettere precedenti.
Voglio che tu sia felice, voglio che un giorno tu possa guardare le nostre
foto, leggere queste lettere e ascoltare le mie canzoni senza piangere, perché
te lo meriti, ti meriti tutto quello che questo mondo ha da offrirti. Voglio
che ti innamori di nuovo, voglio che tu senta ancora le farfalle nello stomaco
con qualcuno che non sono io, voglio che tu abbia successo, che continui a
disegnare perché sei la persona più talentuosa che io conosca.
Ti chiedo di non dimenticarti di me, però, ti chiedo di conservare un piccolo
spazio nel tuo cuore per me, so che è stupido chiedertelo perché so
perfettamente che mi ami e che non ti dimenticherai di nulla, però è giusto che
io te lo chieda.
Voglio ringraziarti, ringraziarti per avermi donato i tre anni migliori della
mia vita, per avermi amato, per avermi fatto sentire importante, per aver
ricambiato quello che io provo per te; sei l’unica persona che non si è fermata
alla superficie, l’unica che ha avuto il coraggio di amarmi e di conoscermi per
quello che sono, grazie per avermi insegnato tante cose, per aver viaggiato con
me.
Ti prometto Claire che ti sarò accanto, ti sarò accanto in ogni momento della
tua vita, e ti prometto che un giorno ci incontreremo di nuovo e staremo
insieme per sempre.
Ti ho amata dalla prima volta che ti ho
vista in quel parco, con i capelli sciolti sulle spalle e scompigliati dal
vento e i tuoi occhi azzurri fissi sul tuo libro, ti ho amata da sempre e non
cambierei niente da quel giorno, rifarei tutto come è già stato fatto; ti
amerei più di quanto ami me stesso, ti proteggerei dalle ragazze
dell’università e ti aiuterei a badare a tua sorella, ti accarezzerei, ti
spazzolerei i capelli, ti bacerei e farei l’amore con te.
Così come ti ho amata al parco, sulle giostre, al cinema, sul tuo letto, nella
casetta sull’albero e in questo ospedale, ti amerò quando sarò lassù a
guardarti da lontano.
Addio amore mio.
È
arrivato l’ultima lettera di Harry e io sono in un mare di lacrime, sia perché rileggendolo
mi è venuto da piangere, sia perché non posso credere che questa storia sia
finita.
Ho bisogno di fare qualche precisazione: so perfettamente che quando ti dicono
che ti restano tot giorni/mesi di vita non sono mai precisi, però la storia si
chiama 30 Days e sarebbe stato stupido andare avanti;
gli ultimi giorni di un malato terminale di cancro sono terribilmente faticosi,
lo so bene, ma ho avuto una persona vicina che è morta di cancro e ha scritto
una lettera alla sua famiglia il giorno prima di morire, quindi sì, è faticoso
ma ce l’ha fatta perché voleva dire addio alla sua famiglia; detto ciò passiamo
ai ringraziamenti!
Vi ringrazio infinitamente del sostegno, delle recensioni, di aver letto questa
storia e averla messa tra le preferite/seguite/ricordate; non mi aspettavo che
foste in tanti, questa è una delle storie a cui tengo di più e sono davvero
felice che l’abbiate apprezzata. Vi avviso però che non è finita, questa era l’ultima
lettera di Harry, ma presto arriverà una lettera di Claire, quindi stay tuned.
Faccio nuovamente pubblicità alla mia nuova long: “The Neighbor” (mi farebbe piacere se passaste)
Vi lascio i miei contatti, tra cui Twitter, che ho
appena rifatto perché l’altro profilo non lo usavo e non mi piaceva molto:
Facebook: Sil Efp
Twitter: ImSil__
Ask: Rupert__
Grazie ancora per aver seguito la storia, ci vediamo ancora su 30 Days tra pochi giorni quando posterò la lettera di Claire!
Un bacio
Sil