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Autore: Sherryna    05/08/2014    0 recensioni
uno strano mondo colorato con bizzarre leggi della fisica, indicazioni senza senso su improbabili cartelli, prove da superare per arrivare dove? qualcuno si prende gioco di te?...FORSE
Genere: Avventura, Mistero, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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Ormai la luna seguente sarebbe stata la tappa finale, non poteva di certo tirarsi indietro così attraversò l'ultima porta. Si materializzò nell'oscurità: oscurità ovunque tranne che sotto i suoi piedi: era sopra l'ultima gigantesca luna gialla. Aveva finalmente concluso il suo viaggio. Ansioso di tornare a casa si guardò attorno ma non vide nulla; nessuna strada di mattoni viola, nessuna porta.
D'un tratto dall'oscurità apparve una figura, lo stesso Pokémon raffigurato nel puzzle; era enorme e con voce profonda parlò “ IO SONO DARKRAI, IL RE DEGLI INCUBI; BRAVO HAI FINITO IL PERCORSO ORA BRUCERAI E POTRAI TORNARE A CASA !"
Detto questo incendiò il suo mantello, con un ampio gesto lo avvolse e lui bruciò di nuovo; nonostante il dolore si sentiva sollevato perché quell'incubo era finito…. Forse.


“Nero, ho gli occhi chiusi, vedo tante immagini strane; lampi rossi, lampi bianchi. Una luce azzurra in lontananza, un punto azzurro si avvicina velocemente, si avvicina si avvicina si avvicina è enorme e....sono sveglio.”

Si svegliò per l'ennesima volta urlando e con la vista annebbiata, man mano che metteva a fuoco sentì qualcosa rompersi dentro di se: il cuore o il cervello aveva ceduto. Il Respiro si fece affannoso, gli occhi si spalancarono quasi ad uscire dalle orbite e una risata convulsa scosse il suo corpo esausto. Terra viola e cielo arancione erano le uniche cose che i suoi occhi vedevano.
Sentì dall'alto una risata maligna e la voce di Darkrai echeggiò senza pietà “ TI HO PRESO IN GIRO! RESTERAI QUI' PER SEMPRE, TU...SEI...MIO!!!!
A quelle parole lui si sedette e decise che non sarebbe andato più avanti; nonostante fosse in preda a delirio non avrebbe mai dato soddisfazione a quel mostro per nessuna ragione al mondo.
La voce irritata di Darkrai tuonò “ SE NON ANDRAI AVANTI BRUCERAI!!”
Invasato lui urlò al cielo “ BEN VENGA MOSTRO MA NON GIOCHERO' CON TE ANCORA”
Il cielo si fece grigio in un attimo e lampi incominciarono a squarciare il cielo, ancora una volta la voce del pokémon tuonò iroso “TU OSI SFIDARMI??” Lui non disse nulla e fissò con sguardo di sfida il temporale che infuriava nel cielo; per tutta risposta un fulmine lo centrò in pieno e poi un altro e un altro ancora: fu avvolto dalle fiamme una volta, due, tre volte, ma lui non si mosse; le sue urla echeggiavano nella landa ma non avrebbe fatto un solo passo in quel sadico gioco di Darkrai.
L'oscuro signore s'irritò molto e non avendo più una vittima con cui giocare decise che avrebbe rispedito quell'inutile feccia nel suo mondo.
La luna rossa sotto i piedi di lui iniziò scurirsi e al centro si formò un vortice che lo risucchiò e il suo mondo divenne nuovamente nero. Nell'oscurità sentì una scossa al petto e delle voci “...RA ….UN...RE...BERA......UNO....DUE....TRE...LIBERA.
 
 
 
2/09/2012 Ospedale di Canalipoli Dott. Moss
 
Il paziente 3401 dopo una grave crisi respiratoria è stato rianimato e si è svegliato dal coma, un'ennesima vittima di Darkrai; purtroppo i ragazzi si dimenticano di tenere con se la piuma di Cresselia. Il soggetto presenta sindrome da stress post-traumatico. sarà internato nel manicomio di Canalipoli.
 
 
Lui non capiva più cosa succedeva; aveva quella strana camicia e non riusciva a muovere le braccia.
Lo portarono fuori dal furgone in cui era stato malamente caricato e lo fecero entrare in un edificio bianco con le sbarre alle finestre e alte torrette di controlli. Venne condotto in un corridoio in cui riecheggiavano urla folli e richieste d'auto; lui intontito dai farmaci non metteva bene a fuoco ma non appena l'inserviente del manicomio lo prese in custodia lo fissò bene in volto e impazzì del tutto urlando e cercando di fuggire.
Ci vollero quattro uomini per tenerlo e non appena fu condotto dentro la sala di smistamento i paramedici se ne andarono chiedendo scusa all'inserviente e che non sapevano cosa fosse preso a quel povero diavolo.
L'inserviente sorridendo disse che purtroppo il suo viso turbava molti “detenuti speciali” della struttura, così prese le chiavi, chiuse il portone d'acciaio, dalla finestrella salutò i suoi amici paramedici con un cenno e sorridendo coi suoi strani occhi bicromatici: uno nero e uno azzurro. Si voltò sorridendo malignamente tornando dai suoi adorati giocattoli.

FINE

 
Spazio all'autrice
spero vi sia piaciuto il finale, ammetto che quando inizio a scrivere una poképasta la prima cosa a cui penso è il tocco macabro che chiude il racconto: non potete nemmeno immaginare quanto io sia impaziente di scrivere la conclusione mentre creo la trama XD spero soddisfi anche voi ^^"
  
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