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Autore: Archaix_Lemixia    05/08/2014    2 recensioni
In seguito ad un trauma riportato dalla TNT (noi tre) a causa dello scandaloso numero XI, le tre Nobody sono costrette a letto e tutti i membri dell'Organizzazione decidono (anche se non all'unanimità) di raccontare loro delle storie per riuscire a farle riaddormentare.... ma non le favole Old style, altrimenti che gusto ci sarebbe? ;)
PS: essendo un capitolo a parte si può tranquillamente leggere senza conoscere la trama della nostra precedente fic, QUINDI AMANTI DELLE BELLE FAVOLE FATEVI SOTTO E VENITE A SOGNARE CON NOI!! X'D
Genere: Demenziale, Parodia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Nuovo personaggio, Organizzazione XIII, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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AttenzioneRicordiamoAiGentiliLettoriCheLaPresenzaDiEmozioniInQuestoTestoéPuramenteCasualeNonProvateAdImitareQuantoScrittoInQuestaStoriaLeggereAttentamenteIlFoglioIllustrativo

L’effetto delle favole raccontate dall’Organizzazione, invece di far addormentare le piccole Nessuno, le aveva fatte saltare sull’attenti pronte a sentire ogni singolo racconto che la mente malata dei loro compagni era riuscita a concepire.
Nel caso specifico Lemixia era letteralmente sprofondata in un lago di sangue scarlatto (avete capito no? FUJOSHI MODE ON!!!!!!!! >W<).
Finalmente era arrivato il turno del Notturno Melodico, che sembrava averci preso gusto a questa storia delle storie, perché scalpitava impaziente sulla sua sedia con il braccio teso esclamando: “IO, IO, IO, IO, IO, IO, IO!!!!! SCEGLI MEEE!! DAI, DAI DAI, SONO BRAVOOO!!! TOCCA A ME ORAA!! IO, IO, IO!!!!!! >w<”
Saix: “Guarda che tocca a te… -__-“ “
Demyx: “Oh.”
E alzandosi in piedi si mise a narrare tutto eccitato la sua storia……

Tredici ce n’è, nel mio Kingdom Hearts di fiabe da narrar (daaa narrar), venite con nooooii, in questo Mondo Che Non Esiste per sognaaaar (peeer sognaaaar)
Non serve la keyblade, il cappotto nero e il ghiacciolo bello per venire con noiiiiii, basta un po’ di fantasia e di bontààààààà (e di bontààààààààà)


C’era una volta, in un regno molto, molto lontano e molto, molto, molto bagnato un re saggio e magnanimo, così tanto magnanimo… che gestiva un casinò in fondo al mar
Gli abitanti del reame vivevano felici (ma poveri) trascorrendo le loro giornate tra la musica e il poker.


Luxord: “Mmhh… mi ricorda qualcuno…”
Xigbar: “*si tocca le tasche vuote* Già anche a me…”

Questo re aveva 8 splendide figlie (tutte nate in 8 matrimoni diversi…) tutte molto diverse tra loro:
La maggiore si chiamava Alexia, una corpulenta fanciulla molto riservata e silenziosa, cresciuta dal padre con modi così tanto parsimoniosi da richiedere di essere pagata ogni volta che gli si rivolgeva la parola.


Lexeaus: “… …”

La seconda era Axelia, un’esuberante sirena dai fiammeggianti capelli rossi (Chiamata così perché il padre, Trituxord, non c’aveva voglia di inventarsi un nuovo nome e l’ha anagrammato -__-“) che aveva la brutta abitudine di incendiare gli arazzi lungo le pareti…”

Xemnas: “Ma Demyx, sott’acqua non si può accendere il fuoco. U_U”
Demyx: “Ah……… Davvero? ^^” “

Diceeeeevo… La terza figlia…

Vexen: “NO NO NO NO NO!!! COSA FAI STUPIDO!! NON PUOI PERMETTERTI DI VIOLARE LE LEGGI DELLA FISICA!!!! CI VUOLE COERENZA NELLA VITAAAAAA!!! COOOOOEEERRRENZAAAAAAAAAAAA!!!!!!”
Xemnas: “Xaldin… Sedalo. ù_ù”
Xaldin: “Ok, capo…”
Demyx: Ma insomma! Statemi ad ascoltare! Dicevo… La terza figlia era appassionata di lirica… ma non sapeva cantare, aveva manie di comando e protagonismo e un attaccamento morboso-compulsivo a qualsiasi cosa fosse a forma di cuore: il suo nome era Axemna.

Xemans: “Non approvo per niente…”

La quarta si chiamava Axalda ed era conosciuta in tutto il regno per la sua passione metallara e le canzoni che ascoltava alle 2 di notte.”
Aroxya, la quinta sorella, non parlava molto poiché fin da piccola aveva avuto un trauma in seguito alle molestie verbali della seconda sorella, e dall’allora viveva solo di gelati all’anice.


Axel: “Ed dai Demyx io non sono così insistente!  Vero Roxy, vero?, vero? VERO?”
Roxas: “Sta zitto tu!!! Un trauma è il minimo che potessi causarmi -__-“ ”

La sesta figlia era… era… la sesta figlia era… mooooooolto speciale… si chiamava Amarlia, aveva dei corti capelli rosa a caschetto e assomigliava molto di più ad un maschio di quel che avrebbe dovuto: le altre sorelle le stavano a debita distanza. ^^” 

Marluxia: “Ehiii ^W^”

Asaïxia era la penultima, ed il suo nome era stato scelto dal nostro re in un momento di sbronza cosmica: era parecchio lunatica, nel senso che ogni notte emergeva dall’acqua per miagolare alla luna.
Infiiiiiine, la più piccola e anche la più bella, simpatica, spiritosa e soprattutto modesta delle figlie era Ademla, e fra tutte era stata scelta per essere l’erede del casinò reale. Era, quindi, anche la più affidabile. ùwù 


*tutta l’Organizzazione roteò gli occhi in segno di resa*

Tutte le sue sorelle era contente di vivere in mare (Tranne Axelia per ovvi motivi) ma la più giovane, essendo anche molto curiosa, voleva visitare il mondo degli umani che stranamente tutte le altre avevano già visto essendo sgattaiolate (ma si può sgattaiolare in mare? O_o?) a sbirciare durante la notte la superficie.
La giovane sirenetta aveva un amico, conosciuto per caso per strada: infatti il pesce zebrato era rimasto incagliato nella barriera corallina da quanto era sbronzo, e la principessa, in un atto di grandissima bontà, lo aveva salvato e ribattezzato con il nome di Sbronzer.
“Chi sono io? *hic* Cosa ci faccio qui??”
“NON LO SO! MA IO TI CHIAMERO’… SBRONZER!!! \^W^/ ”
“OH PER TRITUXORD!! UNA SIRENA TRUZZA MI STA RAPENDO!!! >.§” (il COSO lì, si il simbolo è sempre la benda, chiaro?)
I due passavano praticamente tutta la loro vita insieme a spennare le galline.
Purtroppo le loro scorribande erano sempre limitate da un crostaceo dalla coriacea scorza grigia assoldato (ma non retribuito) da Trituxord per badare alla sua figlioletta: il granchio Sevexian.
Finalmente, il giorno del suo sedicesimo compleanno, Ademla ottenne il permesso speciale di dare una sbirciatina alla superficie, senza che quel rompiballe di Sevexian la seguisse: arrivata in superficie incontrò una nave sulla quale il principe del regno più vicino, Zerixion, si preparava ad organizzare la sua dipartita(morte).
Deciso a buttarsi in mare il ragazzo si sporse, e Ademla pensò di vedere il ragazzo più bello che avesse mai visto (che era anche il primo, se è per questo -__-“)
“OMD&G credo sia il ragazzo più bello che abbia mai vist-”
SWOOOSH
“TEMPESTAAAAAAAA!!!”
Improvvisamente e senza alcun motivo apparente scoppiò una violenta tempesta che fece rovesciare la barca, sbalzando il principe Zerixion alla deriva tra le onde.
Subito la sirenetta corse (CORSE O_O?) in suo soccorso e lo salvò, riportandolo alla spiaggia più vicina.
Il cuoricino batteva per l’emozione: aveva salvato il suo amato! <3 Ora avrebbero vissuto felici e contenti per sempre, MA le leggi ferree del suo Mondo gli impedivano di amare un umano. TT^TT   Così, con il cuore affranto dovette tornare al casinò in fondo al mar.
Qualche ora dopo, risvegliatosi finalmente dal coma, il principe Zerixon realizzò di essere ancora vivo:
“NOOOOOOOOOOO!! TT^TT Accidenti… Non ci sono riuscito nemmeno stavolta ç_ç”

Ritornato nella sua dolce casa, Ademla venne accolta a braccia aperte dal padre, che aveva ritenuto fosse arrivato il momento di istruirla perché potesse guidare lei un giorno il regno. La maggior parte degli incarichi comprendeva il sapersi giocare bene i pezzi del regno durante le partite a scala 40, ma alla nostra protagonista non importava un granché dato che la sua mente era costantemente occupata dal ricordo di quel bel giovine.
Preoccupato del suo stato di salute, Sbronzer, che non la vedeva mangiare ne suonare da giorni, decise di entrare nel traffico illecito per ottenere informazioni utili, scoprendo alfine l’esistenza di una malvagia strega dei mari con poteri straordinari.
Andò immediatamente a comunicare la notizia alla sirenetta che, senza neanche ponderare(pensare) se fosse o no la scelta giusta, partì alla volta della grotta.
La vecchia strega del mare… Larxursula…


Larxene: “COME SCUSA??  è_é”

Emh, no no volevo dire… La bella, giovane e moooolto femminile strega Larxursula accolse calorosamente la sirenetta e dopo che ella ebbe spiegato la sua situazione propose uno scambio:
“Beh, come avrai saputo dal tuo informatore Sbronzer, IO non faccio nulla per nulla………… Quindi che ne dici di pagarmi con la cosa più preziosa che hai??”
“Emh… ma io non possiedo nulla…”
“Già lo credo, cosa potrebbe mai possedere una PEZZENTE come te? …L’unica cosa degna di nota potrebbe essere la tua bella voce…”

Così l’ingenua sirenetta donò la sua bellissima voce melodiosa alla strega in cambio di un filtro magico. Questo filtro potente era in grado di mutare gli esseri del mare in umani: in questo modo l’infelice principessa poté sperare di realizzare il suo desiderio, salendo in superficie per raggiungere la spiaggia. Una volta lì bevve la pozione e subito la sua coda azzurra si trasformò in due bellissime gambe , e improvvisamente apparve un vestito azzurro (compreso nel prezzo delle gambe per soli 99 munny e 99) che le cinse il corpo. Ademla era scappata dal castello/casinò di notte e non si aspettava di incontrare qualcuno, ma inaspettatamente vide in lontananza la sagoma di un ragazzo depresso: era il principe!
Il giovane stava camminando sconsolato sul bagnasciuga stringendo fra le mani una corda e disperandosi:
“Oh me misero me tapino, non ci sono alberi su questa stupida isola!! Come faccio da impiccarmi ora?? Buuuhuhuhuu… T_T” si lamentava a gran voce.
Poi gli venne in mente che poteva sbattere la testa contro la scogliera più vicina, un bel trauma cranico è quel che ci vuole per finire la tua vita…
Da lontano, Ademla lo vide prendere la rincorsa e gettarsi a capofitto in una folle corsa contro gli scogli. No, non poteva lasciarlo morire così!!  Sicuramente anche lui si stava struggendo per quella fanciulla che lo aveva salvato ed era sparita all’improvviso, e ora voleva porre fine alla sua vita in modo inglorioso per un principe. Così si sovrappose fra il principe e il suo triste destino, travolgendolo e salvandolo ancora una volta. Lui scosse la testa riprendendosi dalla botta e si tastò il viso, realizzando che non ce l’aveva fatta neanche stavolta.
“OH DIAMINE, ma sono ancora vivo!! Ce l’avete con me eh? E tu chi sei, come osi interrompere il regale suicidio del legittimo erede al trono di questo regno, il principe Zerixion!?”
La poverina, non potendo parlare, gesticolò in modo approssimato la sua storia, e quando ebbe finito il principe ci rimase di sale.
“Fammi capire, tu avevi un crampo alle gambe  in mare perché io ho vomitato il mio cuore su un coniglio e perciò ti vogliono tagliare la testa?” *
La povera principessa si facepalmò in preda al panico, ripeté varie volte gli stessi movimenti ed ogni volta l’interpretazione del principe era sempre più incasinata. Alla fine, rottosi le palle, esclamò: “senti non mi interessa chi sei, dato che hai compiuto un gesto così ignobile da salvarmi la vita  almeno cantami una venia funebre.”
Ma Ademla non poteva cantare… così tirò fuori dal nulla apparentemente a caso un sitar blu, cominciando a suonare una triste melodia. Oh già, dimenticavo di dire che Ademla era una BRAVISSSSSSSIMA musicista.
Colpito dalla tristezza e dalla sconfinata depressione che suscitava quella melodia il principe decise che da quel momento ella sarebbe diventata suonatrice di corte, e la accompagnò a palazzo. Con cuore colmo di gioia, la ormai ragazza accettò.
Al ritorno i due vennero accolti da un paggio che raccolse la corda ancora legata al collo di Zerixion: “sire, è andata male anche stavolta?” chiese gentilmente, pur immaginandosi già la risposta.
Quella notte la fanciulla dormì al castello, mentre la situazione in fondo al mar sembrava ancora tranquilla. Re Trituxord stava tranquillamente conversando con le sua carte (si avete capito bene, “conversando” ) contandole e tirando le somme…
“Vediamo, cinque, sei, sette… sette? Ma non erano otto le mie splendide figlie? Sev… Sexen… Sovix…. Oooh granchio rompipalle vieni qui!!” ordinò il re al suo fedele consigliere che, pur essendo troppo vecchio anche solo per respirare, si precipitò dal suo padrone rompendosi un femore.
“Mi avete chiamato sire?”
“Si, vorrei sapere se per caso una delle mie figlie è scomparsa, tanto per sapere…”
“Ma certo che sì! Ademla è fuggita poco fa.”
“Oh davvero? O beh ha già sedici anni se la può cavare benissimo da sola…”
“Ma cosa state  dicendo, stupido! Non potete lasciarla sola, a malapena conosce il suo nome! Solo ieri ha imparato a contare fino a 4! Dov’è il vostro carapace!?”


Xaldin: “Ooh davvero Demly hai imparato?”
Demyx: “Sii guarda!! Uno… due…… ..tre………..quattro!! ^^ ”

Dicevo….il re era sorpreso: come poteva essere fuggita?
Sevexian: “dovete andare a cercarla e riportarla qui e bla bla bla bala balalalalvkflvllvldsfbgjbreblablabla……..”
Trituxord: “Basta, stai annoiando Trituxord. Giustiziatelo!”
Sevexian: “Nuoooooooo!”


*L’Organizzazione XIII+III scoppia in una ola*

Trituxord: “Che cosa stavo facendo? Oh si, giusto, le carte…”

Per sei giorni Ademla visse felice accanto al suo principe, fra marce funebri e tentativi di suicidio, opportunamente fermati in tempo dalla ex-sirenetta. Ma la sera del settimo giorno il padre del principino, il nobile Re Diz, organizzò un raduno di corte per decidere quale fanciulla avrebbe sposato il suo pargolo. Alla festa fu invitato tutto il regno, e tutti facevano festa per celebrare il nuovo successore. Tutti tranne il fortunato, che se ne stava in un angolo senza rivolgere parola a nessuno. Ademla cercava invano di tirarlo su di morale, quando una voce risuonò fra le altre: una voce melodiosa, una voce che la sirenetta conosceva bene…
“I miei omaggi futuro re, vi auguro tutta la fortuna del mondo ^^”
A parlare era stata una ragazza degli occhi acquamarina, che somigliava ad Ademla. Che somigliava SPAVENTOSAMENTE ad Ademla.  Quasi identica. La giovane dama sorrise, coprendosi leggermente il viso con le mani, facendo muovere i suoi corti capelli biondi e due codine svolazzanti “alla Pikachu”.
Quella voce… Ademla fece quasi cadere il suo sitar. Era la sua!!!!
I loro sguardi si incrociarono, rivelando il vero colore azzurro ghiacciato delle iridi della strega del mare.
Cerchi l’amore dove non puoi trovarlo… se lo vuoi, conquistatelo! è_é
si sentì sussurrare nelle orecchie.
“Ehi tu!!” il re si avvicinò a grandi falcate verso suo figlio “Tu, tu col ciuffo, ho deciso” disse appoggiando una mano sulla spalla della ragazza.
“Tu sposerai QUESTA ragazza qui. Così tu sarai re, il popolo avrà la sua guida e io andrò finalmente in pensione!!!”
La ragazza finse di essere sorpresa, e re Diz tirò fuori dal nulla un cappello di paglia e una collana di fiori: “Scusatemi, ho un aereo per le Hawaii e non posso tardare. Haloaaaaa!!!” e in un attimo fu fuori dal castello.
No. Non poteva essere. Non poteva……

Quella notte la sirenetta non dormì, pensando al patto che aveva fatto con la strega.
“C’è un limite all’incantesimo, se entro sette giorni non riuscirai a sposare quel bel principe su cui hai messo gli occhi, ti trasformerai in spuma di mare…”
Senza accorgersene si era incamminata verso la spiaggia, e ora si trovata davanti al mare, a quel mare che aveva tanto amato e che aveva abbandonato per uno stupido capriccio. Le gambe le dolevano terribilmente.
“…Sono stata un’egoista, ho abbandonato tutto quello che avevo di più caro al mondo…. Le mie sorelle, mio padre, Sbronzer… Persino Sevexian mi manca!!”
Voleva urlare dalla frustrazione ma non poteva.
Perché…… perché…………….Perch-
“ADEEEMLAAAAAA!!!”
Quella voce poteva essere solo di una creatura: SBRONZER!!
Ademla vide sbucare fuori dall’acqua il suo amico bicromatico, seguito da tutte le sue sorelle maggiori.
“Sorellina! Eravamo così preoccupate…”
“Ady!! Abbiamo una cura per te! Non dovrai diventare spuma di mare se userai questo!” disse Axelia lanciandole un coltello fatto di madreperla tra le mani.
“Un coltello? E che dovrei farn… Axelia la tua chioma!!”
La sorella si toccò le ciocche dei suoi capelli, ormai incredibilmente corti.
“Eh già, abbiamo convinto quella stregaccia a darci una cura al problema, in cambio dei nostri capelli…”
Axemna: “Se pugnalerai il principe con quello tornerai normale e starai con noi, nell’oceano….”
Detto questo sparirono sott’acqua, seguite da Sbronzer che la guardò tristemente un’ultima volta, salutandola con la pinna caudale, e scomparve.


Larxene: “Che cosa hai detto brutto petardo??”
Axel: “Sta zitta tu che io sono invalido. Mi hanno tagliato i miei bellissimi capelli T_T”
Roxas: “In effetti…. Sì dai, povero Axel… *tocca i capelli spigolosi con un dito*”
Axel: “Awwwwww GRAZIE ROXY! COME SEI DOLCEE!!! <3 <3 *se lo spatascia addosso*”
Roxas: “ARGH NO! Ecco lo sapevo!!! Io ti do un dito e tu ti prendi tutto il braccio!!!! MOLLA!!! >.<”

Demyx: RAGAZZI SMETTETELA DI AMOREGGIARE!!! UFFA! Voglio finirla… ç_ç

La meravigliosa ragazza guardò impotente il pugnale tra le sue mani… E ora cosa avrebbe scelto di fare? Quale delle due metà  del suo cuore di sirena avrebbe ascoltato? Quella legata al mare, la sua culla fin dalla nascita, il luogo dei suoi giochi spensierati con i suoi amici e le sue sorelle… O quella legata alla terraferma, al mondo meraviglioso degli uomini, terra natia del suo amato principe azzurro?? Nonostante il suo cuore e le sue gambe stessero scoppiando di dolore, queste ultime si mossero facendo un passo indietro… Poi un altro e un altro ancora, lontano dalla riva verso il castello… Era l’azione più disperata, ma in fondo era questo che voleva il suo cuore, no? Aveva tanta paura, ma sapeva che non aveva altra scelta.
Ora nella sua visuale, aveva davanti a sé il suo principe dormiente. La notte era l’unico momento in cui poteva osservare il suo viso sereno e senza la minima preoccupazione, adorava sgattaiolare nella camera buia per poi ritornare a dormire beata e in pace con sé stessa.
Ma ora la situazione era diversa… Un colpo, un solo colpo e il suo angelico viso sarebbe rimasto imperturbabile per sempre…
“Che strano…” disse lei sapendo non poter essere udita “sono ben sette giorni che cerco di farti capire quanto la vita sia importante e come tu sia fortunato a vivere in un mondo tanto meraviglioso… Speravo che un giorno tu capissi veramente l’importanza dei miei sforzi e di quel dono unico che è la vita... Ma allora perché devo essere io a togliertela?”
Non poteva essere tanto egoista da far pagare LUI per i SUOI errori.
Una lacrima solitaria scivolò sulla sua guancia rosea e cadde sullo zigomo della figura addormentata sotto di lei… Prendendo coscienza di quello che stava per fare fissò atterrita le sue mani che ancora stringevano il pugnale maledetto, si girò di scatto confusa e senza guardarsi di nuovo indietro scappò tra le lacrime.
Eccola di nuovo sulla spiaggia, il confine tra il mondo del Mare e il mondo terrestre. Gettò arrabbiata il pugnale in acqua restituendolo alle onde. Improvvisamente notò un piccolo pontile di legno, vecchio e scuro, alla fine della baia: pensò che fosse il luogo giusto per dire addio sia al Cielo che al Mare e unirsi all’orizzonte. 
“Così… Veglierò per sempre su di te… Addio mio bel Principe…”
Si avvicinò lentamente alla fine del pontile, allargò le braccia, inspirò un’ultima volta l’odore di salsedine di cui erano impregnati i suoi ricordi… E chiuse gli occhi…



Tutti: “*hanno, inspiegabilmente, abbraffato un cuscino preso chissà dove* …No… Non può finire così… ç_ç”

Demyx: “*guarda tutti, uno per uno, con il sorriso beato di un narratore che ha compiuto la sua opera, e ora è pronto per Il Grande Colpo Di Scena* … *prende un grosso respiro*”

Ma all’improvviso sentì una voce nasale provenire proprio da sotto di lei…

??: “EHI!!”
Ademla: “KYYAAAAAAAAAA!! *cade all’indietro* E tu chi sei?????!??”
Pesce Magico: “Sono il Pesce Magggico! ^^ E posso esaudire tre desideri…”
Ademla: “WOW!! Pesce Magico, voglio un Game Boy BLU!!”
Pesce Magico/Obama: “Ma io non sono un Pesce Magico… *tira un invisibile zip e si apre il costume* Io sono Obama!!!!”
Ademla: “DAVVERO??!? OBAMA PRESTAMI MILLE DOLLARI!!!”
Pesce Magico… No Obama: “Sorri ai dont spicc inglish! *trollface*” <<** leggetelo vi preghiamo>>


FINEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!! ^^

Tutti: “MA NOOOOOOOOOOOOOOO!!!!! MA DAAAIIIIIIIIIII!!! STAVI ANDANDO COSI BENEEEEE!!!!! >.<”
Demyx: “Perché?… Non vi piace il mio finale?? ç_ç Vabbè dai… Ne ho in mente uno alternativo… *faccia di chi aveva previsto tutto XD*”

Ademla: “EHI! NON PRENDERMI IN GIRO!! >-<”
Pesce Magico: “Va bene va bene… *si rimette il costume da Pesce Magico* ORA hai diritto a tre desideri ^^”
Ademla: “Tre… Desideri…?? Beh… allora… potrei… No no… mhh… CI SONO! Desidero che tutti i patti stretti con la malvagia strega Larxursula vengano sciolti!”
Improvvisamente il suo corpo venne avvolto da un’intensa luce celeste e le sue magre gambe umane si ri-trasformarono nella sua lunga e amatissima coda azzurra.


Xigbar: “Ma scusa, se la pescia non poteva parlare, come c***o ha fatto l’altro pesce a sentirla?”
Demyx: “Perché… Beh perché era Magggggico!! *e con le mani forma un arcobaleno*”

La di-nuovo-sirenetta sentì il terreno mancarle sotto i piedi e di istinto si tuffò tra le onde scure. Finalmente aveva di nuove le branchie(?)! E l’aria del Mare non le era mai sembrata più famigliare. Non poteva credere che per tutto quel tempo aveva rinunciato a quella sensazione di fluidità che dava l’acqua; era così felice che nuotò in picchiata verso il fondale come se non avesse fatto nient’altro da tutta una vita. Riemerse, poi, in un turbine di piroette ritornando verso la superficie.
Guardò verso il cielo stellato: la luna era così bella quella sera, le faceva venire voglia di cantare, e finalmente poteva farlo.
Intanto al castello il principe stava ancora dormendo beato, quando un melodioso suono superò le fessure della finestra arrivando a sfiorare le sue orecchie. Si svegliò dolcemente, ma la sua mente era annebbiata da un brutto presentimento: si precipitò nella camera di Ademla, trovandola vuota e per la prima volta il terrore si impossessò del suo cuore.
E con il terrore una nuova emozione prese posto fra i suoi pensieri: una gioia immensa e mai provata… Che fosse questa la Voglia di Vivere?
Beh, sì… Perché, proprio in quel momento, la sirenetta Ademla aveva espresso il suo secondo desiderio:
“Adesso che ho pensato a me stessa è il momento di pensare a chi mi è caro: vorrei che il Principe Zerixion conoscesse la felicità che ho provato io avvicinandomi al suo Mondo…”

Sapeva cosa fare, quella voce gli aveva finalmente donato la gioia, doveva seguirla! Uscì dal castello in fretta e furia, dirigendosi verso la spiaggia.
Ma la spiaggia era vuota! ò_ò    E il principe preoccupato di averla persa per sempre seguì ipnotizzato la voce celestiale correndo verso il molo.
Si avvicinò lentamente a lei, rimando sorpreso quando vide che, al posto delle gambe umane che aveva sempre creduto avesse, c’era una bellissima coda da pesce.
La sirenetta si voltò spaventata, tuffandosi subito in acqua e interrompendo la melodia che fino a quel momento aveva invaso l’aria.
“E tu che ci fai qui?” chiese lei appena rimise la testa fuori dall’acqua.
“Sono stato svegliato da una voce bellissima e l’ho seguita… Non potevo immaginare che appartenesse a te.” rispose imbarazzato.
 “In realtà tu non mi hai mai sentito parlare! …Però… Mi fa piacere che la mia voce ti piaccia… Beh… Eccomi qui, mi hai scoperta… In realtà non sono la ragazza che hai sempre(???) conosciuto… Mi dispiace di averti mentito e ti prego, non farmi del male, io non sono cattiva…”
“Come potrei mai farti del male… Tu mi hai donato la Vita, ma io per ricambiare non posso fare nulla a parte lasciarti andare…”
“Beh… In realtà un modo per non perdersi di vista ci sarebbe: Ehi! Pesce Magico! Non è che potresti trasformare il principe in un Tritone?”
“Non ci sono problemi!!”
“Ecco vedi… Non è così male vivere sotto l’acqua! …Potresti essere più felice con noi Creature del Mare che con gli uomini… E noi potremo rimanere insieme per sempre…”
Il ragazzo si guardò indietro posando lo sguardo sul suo castello bianco: Poteva davvero cambiare così radicalmente la sua vita? Che cosa avrebbe perso se se ne fosse andato?
“Mio padre è partito e io… Non ho più niente che mi lega a questo posto… Accetto.”
E in men che non si dica centinaia di globi di luci dorate volteggiarono intorno all’esile corpicino dell’umano, mutando le sue gambe in una fiera coda da Tritone grigio-metallizzata.
Ovviamente non essendo abituato al nuovo arto cercò di avvicinarsi alla fine del molo muovendo le pinne cadendo puntualmente in avanti, ma per fortuna la principessa lo prese prima che spatasciasse la faccia sul pontile.


Saix: “Esssssssshhììì Brava PRINCITRUZZA!”

Demyx: “Ma ma… owwn… E così finalmente la Principessa poté tornare al suo regno sottomarino, dove venne accolta dalle sue amate sorelle che avevano di nuovo riacquistato le loro lunghe chiome, e dal padre che, perlomeno, si era accolto della sua assenza. E alla fine, dopo che il Principe-Tritone Zerixion si fu abituato alla sua nuova vita, i due innamorati si poterono congigiungere (è voluto ù_ù) in  matrimonio!! Ebbero molti bambini portati dalla mitica Cicogna Sottomarina (con baccaglio e maschera) sotto la Barriera Corallina!!!

FINEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!! >W<

Finisce  così, questa favola breve se ne va (se ne vaaaaaa), ma aspettate e un’altra ne avrete…
“C’era una Volta” un Nessuno dirà e un altro sclero inizierà…
 


Tutti, Nessuno escluso: “*APPLAUDONO ENTUSIASTI!!!!* BRAAAAVOOOO!!!!”
Xadin: “*sniff* …Crescono così in fretta… TT^TT *si soffia il naso nella manica di Xigbar*
Xigbar: “EHI! >.<”
TNT: “Davvero bravo Demly!!! Non credevamo potessi essere così “Profondo” ^^”
Demyx: “Grazie… ^///////////^”
Larxene: “Ehi! FERMI TUTTI! …E io?”
Demyx: “…Ah. Sì, tu muori. ù_ù” 
Larxene: “Cosa?!? Davvero?”
Zexion: “*si appoggia alla spalla di Dem* Shi Shtupida! èwé”
Demyx: “Beh certo! Nel momento stesso in cui i- emh Ademla ha desiderato di sciogliere OGNI patto con la stregaccia, T- emh… Larxursula è ritornata ad essere una Piovra!! …Ed era sulla terraferma >W> *ridacchia sotto i baffi che non riesce a farsi crescere*”
TNT: “*si alza in piede sul letto* RAGAZZI!!! Volevamo aspettare la fine della serata ma… Pensiamo di proclamare Demly il Miglior Narratore del Mondo che Non Esiste!! *gli consegnano un Premio Nobel di cioccolato*”
Luxord: “MA dopo tocca a ME e se fossi più bravo io?”
Xigbar: “NO!! TI PREGO NON RACCONTARE QUALCOSA DI SERIO!!!! *si guarda la manica grondante*”
Xaldin: “TTTTTTT^TTTTTT Buhhhuhuuhu il mio coniglietto!!! TT^TT”
Luxord: “V-Va bene… Allora… COMINCIAMO! Let’s Duel… Ah no… Mi sono confuso… ^^” ”




* = Non ce lo siamo inventate a caso. Abbiamo mimato quello che Ademla ha tentato di dire al principe e poi lo abbiamo interpretato come sembrava davvero.

** = TUTTI I DIRITTI DEL PESCE MAGICO VANNO A SIO DEL CANALE YOUTUBE SCOTTECS!!!! 
…L’abbiamo detto ok… Ora non possono farci causa… >:D

  
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