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Autore: Gleetar    05/08/2014    2 recensioni
Sequel di "Le Pagine della nostra vita".
Un'occhiata ai ricordi di Lea e Cory attraverso le date più importanti del loro amore sfogliando le pagine della loro storia. Tanti episodi divertenti e romantici. Vedremo come i due nuovi sposi affrontano la loro vita familiare e come imparano ad essere genitori. Ogni capitolo avrà una data, i capitoli NON sono ordinati in maniera cronologica ma si alterneranno da un anno all'altro. Leggete in tanti :)
Genere: Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cory Monteith, Lea Michele, Nuovo personaggio
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Attenzione: Per rendere chiara la lettura di questo capitolo vi fornirò le date di nascita dei piccoli componenti della famiglia Monteith.
Iris Monteith: 13 Luglio 2013 (9 anni)
Christopher Monteith: 1 Ottobre 2016 (6 anni)
Dylan, Marc Monteith: 22 Novembre 2017 (5 anni)
Connor Monteith: 26 Febbraio 2020 (2 anni)



 
24 Dicembre 2022
Era la quinta volta che si trovava in questa situazione. Ma come poteva essere possibile? Lei e Cory avevano deciso che quattro figli fossero sufficienti e quindi avevano preso ogni precauzione possibile per evitare una nuova gravidanza. Ma aspetta un attimo, solo quattro mesi prima Cory aveva fatto una vasectomia e lei da allora aveva interrotto l’utilizzo della pillola, non che avesse informato Cory di questa novità. Allora perché lei era incinta? Questo non era possibile, lei non poteva aspettare un altro bambino. Eppure il bastoncino color rosa nelle sue mani affermava il contrario.
Suo marito le aveva assicurato che l’intervento fosse riuscito e lei di certo non l’aveva tradito. Quindi le ipotesi rimanenti erano soltanto due dal momento che era da escludere l’idea che non fosse incinta, d’altronde i sintomi ce li aveva tutti. O lei era la prossima Vergine Maria destinata a portare in grembo il futuro Salvatore, oppure suo marito le aveva mentito.
 
Lea si sedette comodamente sul coperchio del water raggomitolando le gambe al petto. Aveva trascorso gli ultimi dieci minuti ad osservare il test di gravidanza sul lavabo.
Cinque figli. Se ci pensava bene questo non era un gran problema. Aveva sempre desiderato una famiglia molto numerosa e lei adorava i bambini. Di certo un settimo membro in famiglia non avrebbe causato problemi. Quando il momentaneo shock dall’apprendimento della notizia cessò, si ritrovò ad essere felice. Posò una mano sulla sua pancia e solo in quel momento notò un piccolo rigonfiamento. Molto probabilmente era già al quarto mese di gravidanza e lei non si era accorta di nulla fino a quando quella mattina non aveva controllato il calendario del suo ciclo. Una piccola vita stava crescendo da mesi nel suo grembo e lei aveva completamente ignorato questa situazione. Si chiese immediatamente se il bambino fosse già abbastanza grande per capirne il sesso. Dopo due maschi aveva desiderato ardentemente una femminuccia. Era così che era arrivato Connor solo due anni prima. Cory era sicuro che fosse una bambina ma a quanto pare il suo sesto senso si sbagliava. Quindi il numero dei maschietti Monteith si era portato a tre, quattro se considerava il suo altro bambinone. Bambinone che le doveva un bel po’ di spiegazioni. Come aveva potuto mentirle? Se non voleva fare l’intervento non era più facile parlare con lei?
A volte non riusciva proprio a capire la mentalità degli uomini.
I suoi pensieri vennero interrotti da un bussare alla porta e dalla voce di Iris.
“Mamma sei pronta? Dobbiamo andare a comprare l’albero di Natale!” sentì dire dall’altro capo dell’uscio. Subito Lea si affrettò a nascondere il test di gravidanza, non era ancora pronta a condividere questo segreto con altre persone.
Quando aprì la porta fu sorpresa di vedere sua figlia già con in dosso un cappotto pesante, guanti e cappello. A quanto pare erano tutti pronti e ben accucciati. Il freddo di New York durante il periodo di Natale si faceva sentire.
Cory e Lea avevano deciso di comprare casa a New York poco dopo la nascita di Iris. Trascorrevano molto tempo nella città natale della brunetta e, avendo dei figli, non era più sufficiente alloggiare in hotel.
Per mesi e mesi si impegnarono nella ricerca della casa perfetta e quando finalmente la trovarono non potevano chiedere di meglio.
Lea sorrise a sua figlia e dopo aver preso il cappotto scese in soggiorno dove Cory era intento a vestire Connor e cercare di separare Dylan e Chris che si erano lanciati in una lotta sfrenata. Osservò la scena sorridendo: poteva sicuramente abituarsi all’idea di un quinto bambino nella sua vita.
“Cory finisco io di vestire Connie, tu assicurati che quei due non si facciano male!” gli disse Lea, mettendo subito il cappottino al figlio  che si dimenava fra le sue braccia. Connor non poteva essere considerato esattamente un’amante dei vestiti. Molte volte Lea se lo era ritrovato a correre nudo per casa per sfuggire dalle grinfie dei suoi genitori che cercavano di vestirlo.
Iris alzò gli occhi al cielo “Perché i miei fratelli sono tutti così stupidi?! Perché non ho una sorella?” si lamentò la bambina. Sia Lea che Cory la fissarono con sguardo di rimprovero. Ormai questo tipo di battute erano diventate abituali per Iris, che si sentiva un alieno in mezzo a tanti maschi. Lea si ritrovò per un attimo a pensare a quale sarebbe stata la reazione della sua primogenita se avesse avuto un altro fratello. Di certo non ne sarebbe stata entusiasta.
“Mi dispiace tesoro, ma ormai hai perso ogni occasione di avere una sorellina dato che io e papà non possiamo avere più figli! Vero amore?” chiese Lea innocentemente a Cory.
Cory la fissò per qualche secondo e dopo rispose “Uhm, si … bene adesso andiamo o tutti gli alberi migliori finiranno!”
Ogni sospetto di Lea era appena stato confermato!
 
Dopo essere riusciti finalmente a vestire Connor e aver separato Dylan e Chris, il clan dei Monteith si recò a comprare l’abete di Natale.
Girarono per la fila degli alberi per un paio di minuti fino a quando si ritrovarono di fronte ad un maestoso pino.
Lea sorrise e si rivolse ai suoi figli “Guardate questo albero ragazzi! Non vi ricorda papà? Così forte, robusto e … fertile!” aggiunse subito la brunetta notando lo sguardo di confusione che si dipinse sul volto del marito alla menzione dell’ultimo aggettivo.
 
Fertile. Cosa cavolo aveva voluto dire Lea utilizzando quella parola riferendosi a lui?
 Beh, in effetti lui poteva essere considerato molto fertile dato che le aveva dato quattro figli. In realtà gliene poteva dare anche altri dal momento che non aveva avuto il coraggio di affrontare la vasectomia. Fortunatamente Lea continuava a prendere la pillola quindi lui non doveva preoccuparsi.. Notò lo sguardo della moglie fisso su di lui e si affrettò a rispondere.
“Credo che sia davvero un bell’albero. Cosa ne pensate bambini? Vi piace?” chiese il canadese cercando di spostare il soggetto della conversazione lontano da lui.
“Siiii” tutti i suoi figli risposero in coro saltellando. Avevano appena trovato l’albero.
 
Lea e i bambini entrarono nel salotto e si sistemarono comodamente sul divano intorno al caminetto. Dietro di loro vi era Cory che cercava con fatica di trasportare l’albero dentro casa.
“Amore, mi dai una mano?” chiese il canadese esausto dai suoi numerosi tentativi falliti di far spostare l’abete.
Lea sospirò stancamente e si avvicinò al marito per aiutarlo. “Bene, ti aiuterò. Anche se non potrei sollevare pesi”
Il commento non sfuggì all’attenzione di Cory che si ritrovò sempre maggiormente in uno stato di confusione.
Qualcosa bolliva in pentola. Qualcosa che lo riguardava e che stava portando Lea a trattarlo in uno strano modo. Doveva scoprire cosa.
 
Quasi un’ora più tardi i Monteiths al completo circondavano l’albero ormai decorato. Le lucine rosse e gialle si riflettevano nelle palline lucide appese ai rami provocando un bellissimo gioco di luce che illuminò la stanza in maniera suggestiva. Il camino era ricoperto con le classiche calze rosse che fra poche ore sarebbero state riempite da diversi doni. L’aria era colorata da un cd natalizio e dal profumo di cioccolata calda e da dolci che si stavano cuocendo in forno per il pranzo natalizio del giorno successivo.
L’atmosfera era perfetta! Lea cercò di scordare momentaneamente quanto fosse arrabbiata con suo marito, d’altronde era pur sempre la vigilia di Natale e non voleva rovinare la festa alla sua famiglia.
I bambini cominciarono a ballare al ritmo della musica e Cory e Lea ne approfittarono per scambiarsi qualche bacio sotto il vischio.
 
Lea si recò in cucina per controllare la cottura del tacchino e non si accorse che Cory la seguì.
“Ehi Lee, devo mostrarti una cosa!” Il canadese estrasse una bussa da dietro la sua spalla e l’apri rivelando un enorme costume da Babbo Natale munito di barba e cappello.
Lea rise alla visione dell’abito “Sarai un perfetto Babbo Natale! Spero solo che Iris non cerchi di nuovo di convincere i suoi fratelli che Babbo non esiste!”
“Oh non devi preoccuparti per questo! Ho già parlato con lei e le ho detto che se farà qualche commento sgradevole riguardo Babbo Natale non riceverà nemmeno un regalo!” le spiegò Cory.
Lea fece una smorfia e gli diede un buffetto nel petto.
“Ma in realtà quello che volevo chiederti era un’altra cosa! Vuoi essere il mio elfo sexy stasera?” Cory estrasse dalla busta un altro abito, questo molto più piccolo in pizzo rosso e verde.
Lea sgranò gli occhi alla visione dell’abito, doveva ammetterlo: non aveva mai visto niente di così sexy!
Pensò  che in effetti Cory non meritava di vederla in un abito del genere né tantomeno poter divertirsi con lei. Ma immediatamente un’idea le giunse in testa, quella era l’occasione perfetta per punirlo. Non poteva perderla.
Dopo aver osservato attentamente il vestito, lo prese dalle mani del marito e gli sussurrò in un orecchio “non vedo l’ora, Babbo”.
Detto questo, uscì dalla cucina lasciando dietro di se un Cory molto eccitato.
 
“Oh Oh Oh Babbo Natale è arrivato!” disse Cory nella sua miglior voce da anziano. Chris, Dylan e Connor lo circondarono immediatamente entusiasti di ricevere finalmente i doni tanto bramati. Cory distribuì i grandi pacchi ad ognuno dei suoi figli che subito si gettarono sul pavimento intenti a scartare i regali. Quando i bambini erano abbastanza distratti, corse in camera da letto e si cambiò con i suoi abiti abituali.
 
Giunta la mezzanotte i bambini sprofondarono nelle braccia di Morfeo. Lea e Cory pensavano che non si sarebbero più addormentati a causa dell’adrenalina provocata dall’aver ricevuto nuovi giocattoli e dalle enormi quantità di zucchero presenti nel loro sangue dato che si erano abbuffati di dolci.
 
Cory era seduto sul lettone aspettando che Lea uscisse dal bagno in cui si stava cambiando. Aveva indossato nuovamente l’abito da Babbo Natale più che pronto a giocare con lei.
La porta si aprì improvvisamente rivelando la presenza della moglie con in dosso il meraviglioso abitino da elfo. Subito Cory saltò in piedi come una molla per avvicinarsi a lei.
“Ho un regalo per te!” disse Lea sensualmente spingendo il marito verso il letto. Si mise a cavalcioni sulle sue gambe e cominciò a sfregare il suo centro contro la sua erezione ricoperta dai pantaloni rossi di Babbo Natale.
“Non vedo l’ora di scartare questo regalo, signora Natale!” disse Cory iniziando a piantare baci umidi sul suo collo.
Lea si fermò improvvisamente soddisfatta dal sentire la presenza del membro gonfio del marito.
Cory aprì gli occhi e piagnucolò per la perdita del contatto. Lea si avvicinò al comodino e vi estrasse una scatola rettangolare ricoperta da carta da regalo.
Il canadese la guardò in confusione ma poi prese la scatola fra le mani e l’aprì.
Il cuore gli salì immediatamente in gola. Osservò il bastoncino nella scatola. Su di esso vi era un segno rosa. Cavolo.
“Sorpresa!” disse Lea con un finto sorriso. La brunetta prese il cellulare e prontamente scattò una foto alla faccia sconvolta del marito.
“Sai, la mia espressione era molto simile alla tua quando l’ho scoperto! Immagina come mi sono sentita quando ho realizzato non solo di essere incinta ma anche che il mio amato maritino mi ha mentito!”
Cory era ancora a corto di parole e si limitò ad abbassare la testa per la vergogna.
Lea gli prese il mento tra le mani costringendolo a guardarla negli occhi.
“Non dici nulla? Ho bisogno di un paio di spiegazioni!” gli gridò la brunetta.
Il suono più forte fece trasalire Cory che si risvegliò dal suo momentaneo stato di torpore.
“Io, io non ho fatto la vasectomia” ammise finalmente suo marito.
“Beh, questo lo avevo già capito! Per quale diavolo di motivo non me lo hai detto?” gli chiese Lea alzando maggiormente la voce.
“Mi dispiace, è solo che mi vergognavo troppo. Non volevo dirti che l’idea dell’intervento mi spaventava a morte. Poi pensavo che tu prendessi la pillola quindi non c’era alcun motivo per preoccuparsi”
“E secondo te per quale motivo avresti dovuto fare l’intervento? Solo per interrompere l’utilizzo della pillola!”
Cory non sapeva cosa rispondere. Lea lo guardò negli occhi, i suoi erano pieni di lacrime non ancora versate.
“Devo ammettere in realtà di essere contenta di essere incinta. Pensavo di non volere più bambini ma a quanto pare mi sbagliavo. Il problema è un altro, non avrei mai voluto che mio marito mi mentisse per una cosa del genere. Ci siamo sempre detti tutto, ma adesso hai tradito la mia fiducia”
Lea cominciò a piangere per davvero e si nascose in bagno.
Aveva combinato davvero un gran casino.
 
25 Dicembre 2022
Lea si svegliò quando sentì una mano accarezzarle i capelli. Aprì pigramente gli occhi e subito le sue narici furono inebriate dal profumo di caffè e dolci ripieni di frutta.
“Ehi” le disse Cory sorridendole timidamente.
Lea si mise in una posizione seduta ed osservò attentamente suo marito.
“Non credere di cavartela solo perché mi hai portato la colazione a letto!” lo avvisò la brunetta prendendo un sorso di caffè.
“Lo so, ma speravo che questo avrebbe risolto  le cose!” disse Cory porgendole un foglio di carta.
Lea lesse le prime righe e subito realizzò che era un certificato medico. Uno che testimoniava che suo marito si era sottoposto all’intervento.
Lea guardò il canadese in confusione. “So che forse è troppo tardi ma questa volta l’ho fatto sul serio, per te. Mi sono comportato da sciocco e non avrei mai dovuto mentirti. Ho dovuto cercare a lungo un laboratorio aperto disposto a farmi una vasectomia proprio la mattina di Natale, ma ce l’ho fatta. Il medico ha detto niente sesso per almeno una settimana. Beh, sempre che tu voglia ancora fare sesso con me!”
Lea lo fissò senza dire nulla per qualche secondo ma subito dopo gli saltò in grembo baciandolo con passione. Cory gemette dal dolore quando Lea si strofinò contro di lui.
Subito la brunetta si accorse del suo errore e gli diede un bacio di scusa.
“Buon Natale Cory! Che tu ci creda o no, mi hai fatto accidentalmente il miglior regalo di sempre! Avremo un altro bambino, te ne rendi conto?” gli chiese Lea sorridendo.
Cory la baciò dolcemente. Magari questo Natale non era iniziato nel migliore dei modi, ma sicuramente sarebbe terminato magnificamente!
 
 







 
Angolo autrice: Capitolo Natalizio per stemperare leggermente la temperatura afosa di questo Agosto! Come avete notato questo capitolo conteneva un notevole salto temporale, è per questo che vi ho dato un paio di indicazioni utili! E così avete conosciuto altri due membri della famiglia Monteith e a breve ne arriverà un altro! Spero come al solito di poter aggiornare il prima possibile, aspetto i vostri commenti! Tenetemi compagnia! A presto e grazie di tutto <3
  
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